Incontro online tra ospiti provenienti da realtà diverse per dialogare sul ruolo delle pubblicazioni scientifiche, delle biblioteche e dei bibliotecari per la divulgazione di buone
informazioni.
giovedi’ 8 settembre ore 10.00-13.00
Programma:
10.00 saluti istituzionali
10.20 introduzione ai lavori, Mariateresa Dacquino
10.30 Luigi Barberini, Università degli Studi di Cagliari
11.00 Marina Davoli, Cochrane Collaboration
11.20 Francesco Tarantini, Wikimedia Italia
11.40 Simona Vecchi, Biblioteca Alessandro Liberati
12.00 Patrizia Brigoni, Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte
12.20 Chiara Bassi, Biblioteca Corradini, Reggio Emilia
12.40 conclusione dei lavori, Antonio Maconi
modera Federica Viazzi
Il dibattito intorno all’alfabetizzazione mediatica è spesso troppo focalizzato sull’impatto delle piattaforme di social media (in particolare Facebook e Twitter) da una parte, e sulla capacità e responsabilità dei cittadini nel valutarel’affidabilità dei contenuti. Nel frattempo, la disinformazione infesta l’ecosistema delle notizie, delegittimando giornalisti e redazioni. Se non viene fatto nulla, avrà gravi implicazioni sulle nostre democrazie e sui nostri organismi intermedi. Ciò che manca oggi rafforza la responsabilità dei giornalisti nell’affrontare la falsità e coinvolgere il pubblico nell’identificazione e nella lotta alla disinformazione. Giornalisti e redazioni sono “l’anello mancante” nell’attuale dibattito sull’alfabetizzazione mediatica.
L’incontro sarà una non-conferenza: l’ordine del giorno sarà definito dagli stessi partecipanti.
Sta iniziando a circolare la notizia secondo la quale le schede elettorali inviate agli italiani residenti all’estero sarebbero prive dei simboli dei partiti di centro destra lasciando supporre che tali voti siano truccati.
La redazione di bibliotecari e archivisti (biblioVolontari) vagliera’ le proposte proponendo gratuitamente sui social (Fb/Tw/Ln/ ecc…) strategie di ricerca e strumenti on-line di #BiblioVerifica
“Sicuramente vero? Fatti, ipotesi, congetture” è il titolo della edizione 2018 del Darwin Day di Milano, che si terrà come tutti gli anni il 6 febbraio al Museo di Storia Naturale. Anche la manifestazione dei patiti di evoluzionismo si cimenta quindi col ragionare sul tema più in voga in questo periodo, declinabile in vari modi: Fake News, fatti alternativi e post verità. Che si scopra un meccanismo di selezione delle bufale simile a quello svelato da Darwin per le specie?
ore 10.15 Occhio alla bufala! Come il metodo scientifico può difenderci dalle fake news
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ore 10.45 I fossili, le antiche civiltà e l’evoluzione: l’importanza della storia della scienza per riconoscere la pseudoscienza
Marco Ciardi UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – CICAP
ore 11.15 Nascita e crescita del pensiero scientifico
Giulio Lanzavecchia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
ore 11.45 Valutazione delle fonti di informazione scientifica
Andrea Becchetti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
“Fake news”, “post-verità” e persino “fatti alternativi”: sono termini entrati in uso recentemente, nell’ambito del dibattito sull’attendibilità delle informazioni che frequentemente riguarda argomenti scientifici, soprattutto nei campi della biologia, della
medicina e della fisica. “Bufale” e pseudoscienze, pur essendo prive di fondamento ma facendo talvolta uso di una terminologia apparentemente scientifica, risultano attraenti perché sembrano permettere il superamento dei limiti imposti dalla razionalità e promettono certezze o speranze che la scienza non è sempre in grado di fornire. Nemmeno i singoli scienziati ne sono immuni: Alfred
Wallace, co-scopritore con Charles Darwin della selezione naturale e fondatore della biogeografia, era dedito allo spiritismo e contrario alla vaccinazione antivaiolosa. L’esempio citato dimostra che non si tratta di un tema esclusivo dei nostri giorni, ma lo sviluppo dei moderni mezzi di comunicazione ne ha amplificato la portata.
Il Darwin Day 2018 intende fornire elementi di conoscenza dei metodi e della storia della scienza utili per distinguere il vero dal falso, mostrando anche come lo studio dei meccanismi di genesi e diffusione di “bufale” e pseudoscienze permetta di capire meglio il
procedimento scientifico
ore 10.00 Sicuramente vero? Fatti, ipotesi e congetture
Maurizio Casiraghi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA – SIBE; Marco Ferraguti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – SIBE
ore 10.15 Occhio alla bufala! Come il metodo scientifico può difenderci dalle fake news
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ore 10.45 I fossili, le antiche civiltà e l’evoluzione: l’importanza della storia della scienza per riconoscere la pseudoscienza
Marco Ciardi UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – CICAP
ore 11.15 Nascita e crescita del pensiero scientifico
Giulio Lanzavecchia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
ore 11.45 Valutazione delle fonti di informazione scientifica
Andrea Becchetti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
ore 14.30
Introduce e modera Sylvie Coyaud SCIENCE REPORTER
ore 15.00 OGM, la grande paura
Stefano Bertacchi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA – IUxS
ore 15.30 Il “darwinismo sociale” fu pseudoscienza?
Antonello La Vergata UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA
ore 16.00 Draghi, ornitorinchi e bufale: storie di zoologia al limite
Giorgio Bardelli MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO
ore 16.30 Balle sottovuoto. Tutto ciò che sappiamo, ma non dovremmo sapere, sullo spazio
Luca Perri ASSOCIAZIONE LOFFICINA
ore 17.00 Dibattito con il pubblico
ore 20.30 Ultime notizie sull’evoluzione umana
Giorgio Manzi SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ATTIVITÀ LUDICO-DIDATTICHE
Prenotazione obbligatoria desk.adiemme@gmail.com Informazioni: tel 02 88463337
DOMENICA 4 FEBBRAIO
ore 16.00 Famose creature improbabili, science show Fake news e zoologia. Esiste già una disciplina che si occupa di questo curioso incontro: la criptozoologia.
Venite a scoprirlo grazie all’incredibile visione di reperti naturalistici unici e misteriosi. A cura di Paolo De Piazzi. Per tutti dai 7 anni.
SABATO 10 FEBBRAIO
ore 11.30 Sarà vero? Sarà vero che lo struzzo mette la testa sotto la sabbia? E nelle gobbe del cammello c’è una riserva d’acqua? L’orso bruno trascorre tutto l’inverno davvero in letargo? Muovendoci tra i diorami del Museo andremo a conoscere meglio alcuni di questi animali: ci racconteranno cosa si dice di loro e ci sveleranno la verità sulle loro abitudini di vita. Per famiglie con bambini di 4-5 anni
ore 15.00 Il Corriere delle Bufale Le pagine di un misterioso quotidiano riportano strane notizie che sembrano avere un fondamento scientifico, siamo davvero certi che si tratti di informazioni corrette? In che modo la scienza procede per confermare o confutare la verità di una notizia? Come veri reporter andremo alla ricerca di reperti che ci aiuteranno a scoprire se le pagine del Corriere delle Bufale raccontano bugie o verità. Per famiglie con bambini di 6-11 anni
LUNEDÌ 12 FEBBRAIO
ore 17.30 Buon compleanno Charles. Immagini e parole per festeggiare Darwin. Con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera. A cura di Maurizio Arcangeli, Clara Bonfiglio, Cristina Muccioli. Organizzato da Centro Filippo Buonarroti.
IN COLLABORAZIONE CON:
Società Italiana di Scienze Naturali (SISN)
CON LA PARTECIPAZIONE DI:
Associazione Didattica Museale (ADM)
Centro Filippo Buonarroti (CFB)
Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP)
Italia Unita per la Scienza (IUxS)
Pikaia portale dell’evoluzione
Scienzainrete
Scienza Under 18
Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE)
Da gennaio 2018 anche il Ministero degli Interni ha aperto uno spazio di segnalazione on-line di potenziali casi di fake news tramite il portale della Polizia di Stato:
Disinformazione online, Cardani scrive ai social: “Collaborate con noi”
25 Ott 2018 https://www.corrierecomunicazioni.it
Il presidente Agcom chiede a Facebook, Google e Twitter di “rendere disponibili all’Autorità gli accessi alle Api al fine di consentire un’attività di monitoraggio”. Massima allerta in vista delle elezioni europee
Cardani scrive a CEO di Facebook, Google e Twitter;
25.10.2018 la riunione plenaria del tavolo tecnico sulla disinformazione online
AGCOM: ELEZIONI EUROPEE, PER CONTRASTARE FAKE NEWS, SVOLGANO RUOLO PIÙ PROATTIVO E FORNISCANO ALL’AUTORITÀ LE INFORMAZIONI TECNICHE NECESSARIE
Un dialogo a più voci per fare il punto sull’inganno e l’autoinganno, la credulità e la manipolazione nella nostra epoca, e sugli strumenti per difendersi. Esiste una via per verificare le notizie, distinguere la scienza dalla ciarlataneria, consolidare il senso critico nella scuola? E in questo la rete è d’intralcio o d’aiuto? Il tormentone delle fake news ha posto di nuovo al centro dell’attenzione il tema della attendibilità delle fonti, soprattutto nel mondo della salute, dell’informazione e della scuola. Se possedere la verità può essere impossibile, e forse nemmeno auspicabile, “farsi un’opinione” è diventata una sfida che richiede un metodo e guide all’altezza del compito.
Agli insegnanti al termine della giornata verrà consegnato l’attestato di partecipazione.
E’ possibile seguire la conferenza via streaming da questa pagina. Per informazioni scrivere a: recalcati@zadig.it
Programma
14:30 Introduzione
Nicola Bellomo, Presidente Gruppo 2003 per la ricerca scientifica
14:40 Ci si può fidare della scienza?
Gianfranco Pacchioni, Università Milano-Bicocca
Pietro Greco, Scienza in Rete
15:00 Social media, informazioni e post verità
Walter Quattrociocchi, Università Ca’ Foscari, Venezia
15:20 L’han detto in tv e l’ho visto su internet: Stamina e altre emergenze di salute nei media e a scuola
Eva Benelli, Asset project
Cristina da Rold, Scienza in Rete
Paolo Vitale, Liceo Scientifico Copernico, Brescia
15:40 Competenze e benessere digitale nel mondo giovanile
Marco Gui, Andrea Cerroni, Università Milano-Bicocca
16:00 Obbligo o verità? Strumenti e metodi per essere cittadini consapevoli del web
Alessandra Nesti, Loescher Editore – La Ricerca
16:20 Coffee break
16:35 Luigi Bona guida alla mostra: “Il complotto”, di Will Eisner
16:50: Fisica per cittadini
Lorenzo Magnea, Università di Torino
17:10 Storia sociale delle fake news
Olimpia Affuso, Università della Calabria
17:30 Il romanzo alle prese con streghe e catastrofi
Silvia Bencivelli, Bruno Arpaia, scrittori
18:00 Capire e usare le immagini
Marco Capovilla, Fotografia e informazione, Politecnico di Milano, Milano
18:20 Conclusioni
Maria Pia Abbracchio, Vice presidente Gruppo 2003, Università degli Studi di Milano
Pietro Greco, Gianfranco Pacchioni Ci si può fidare della scienza?
Il ‘900 ha prodotto straordinari sviluppi scientifici con conseguenze profonde sul mondo in cui viviamo. Altre innovazioni sorprendenti ci attendono. Il progresso della scienza si basa su rigorosi meccanismi di verifica interna dei risultati raggiunti. Ma negli ultimi anni il modo di fare scienza è cambiato. Passione, curiosità e rigore faticano sempre di più a trovare spazio, schiacciati come sono da dure leggi di mercato e da una competizione sfrenata. Da vocazione di pochi, fare ricerca è diventato un mestiere di molti. Con conseguenze e rischi, come la comparsa di frodi, plagi, ma soprattutto con una produzione scientifica abnorme e spesso di scarso rilievo. Una scienza che perde di credibilità in un’era di fake news rappresenta un rischio che non possiamo permetterci.
Walter Quattrociocchi Social media, informazioni e post-verità
La fake news sono soltanto la punta dell’iceberg di un cambiamento molto più radicale che riguarda il processo di produzione della conoscenza. Internet ha dato a tutti la possibilità di accedere a una quantità sconfinata di informazioni, indebolendo il ruolo dei corpi intermedi come giornalisti e accademici. Evidenze empiriche forti suggeriscono che tutti, nessuno escluso, tendiamo a selezionare e rafforzare le narrazioni che più si addicono alla nostra visione del mondo, ignorando o combattendo posizioni contrarie. La polarizzazione domina i processi di fruizione dell’informazione, e quando è particolarmente alta il ricorso all’uso strumentale delle informazioni è prerogativa di tutti. Quando queste vengono formulate in maniera strumentale, omettendo dettagli (deliberatamente o non), possiamo avere un effetto di distorsione dell’ecosistema informativo.
Eva Benelli, Cristina Da Rold, Paolo Vitale L’han detto in tv e l’ho visto su internet: Stamina e altre emergenze di salute nei media e a scuola
Fare delle scelte sulla propria salute in consapevolezza e autonomia richiede un buon governo delle fonti di informazione. Per esempio, da chi ci arrivano le nostre convinzioni sull’influenza e su come contrastarla? Il ruolo determinante del “mi ha detto mia cugina”. Anche l’immigrazione è stata ed è tuttora un terreno in cui prolifera la disinformazione intenzionale. Si pensi all’uso dell’argomento salute per consolidare pregiudizi e forme più o meno velate di razzismo, dipingendo i migranti come untori di malattie per le quali non è documentata alcuna prevalenza in queste popolazioni. E se sono i giovani a chiedere: sarà vero quello che vedo, sento o leggo in rete? Cosa rispondono gli adulti? Sanno insegnare come distinguere ciò che può essere attendibile da ciò che sicuramente non lo è? I docenti si trovano a dover insegnare ciò che nessuno ha mai spiegato loro: l’uso della rete. Mentre scienza e pseudoscienza si confondono, molti sono disorientati e tra questi anche politici e grandi decisori. Purtroppo per i giovani, disincanto e pessimismo sembrano essere le emozioni dominanti tra gli adulti.
Marco Gui, Andrea Cerroni Competenze e benessere digitale nel mondo giovanile
La “competenza digitale” è una delle difese più importanti contro la cattiva informazione sul web. I dati della diffusione di tale competenza tra i giovani italiani mostrano che essa è distribuita in modo disuguale, specie nella dimensione informativa. Tuttavia, la capacità di valutare le informazioni non è l’unica competenza chiave per una buona dieta informativa: le fake news non sono infatti solo un problema di contenuto ma anche di forma! Esse sono costruite in modo da attirare la nostra attenzione in maniera istantanea e danno luogo spesso a comportamenti di consumo impulsivi. Inoltre, più l’ambiente è ricco di stimoli concorrenti, come avviene nel digitale, più rischiamo di agire impulsivamente nella loro selezione. Il concetto di “clickbait” illustra bene questi meccanismi. Educarsi a un consumo non impulsivo degli stimoli digitali concorre quindi, insieme alla competenza digitale informativa, a difenderci dai tranelli della cattiva informazione.
Alessandra Nesti Obbligo o verità? Strumenti e metodi per essere cittadini consapevoli del web
Loescher Editore dedica l’ultimo numero della sua rivista d’informazione didattica «La ricerca» alle fake news e all’educazione all’uso consapevole del web, nell’epoca in cui si è rotta la barriera tra chi produce informazione e chi la consuma. «La ricerca» è inoltre partner del progetto Social Media School della Regione Toscana, volto a utilizzare alcune prerogative dell’alternanza scuola-lavoro per migliorare la cultura e le competenze digitali degli alunni, rendendoli fruitori consapevoli dell’informazione e dell’industria dei contenuti: in particolare, imparando a produrre e gestire i contenuti digitali facendo una rivista online.
Lorenzo Magnea Fisica per cittadini
Come cittadini siamo sempre più spesso chiamati a compiere scelte economiche, politiche e personali su temi che hanno uno sfondo o un contenuto scientifico. Trovare e identificare informazioni corrette e rilevanti è una sfida non facile. All’Università di Torino, da tre anni abbiamo varato il corso di Fisica per Cittadini, aperto al pubblico e gestito a quattro mani da un fisico e da un sociologo dei media, per affrontare questi temi.
Olimpia Affuso Storia sociale delle fake news
Le fake, “voci che corrono” nell’epoca di internet, sono l’archetipo, che ritorna, di una comunicazione che da sempre si è nutrita dell’inverosimile, per rispondere a bisogni collettivi di fascinazione ma anche per raggiungere obiettivi strategici di varia natura, dalla delegittimazione degli avversari alla promozione di forme di contropotere. Complice il web (dove, nelle rete dei social, l’informazione è soggetta ad alterazioni continue) con le fake si stanno radicando alcune trasformazioni nelle strutture dell’informazione e nei processi della conoscenza. Tra queste trasformazioni rilevano quelle che riguardano i meccanismi di costruzione della fiducia nelle fonti, che tende a non accordarsi più a strutture e figure autorevoli riconosciute istituzionalmente, ma a nuove forme di autorevolezza, focalizzate e alternative. Ciò induce processi di ridefinizione del sistema dell’informazione e rende spesso opaca la fonte stessa, soprattutto per l’emergere di canali di risonanza delle fake.
Bruno Arpaia, Silvia Bencivelli Il romanzo alle prese con streghe e catastrofi
Cosa c’entrano i romanzi con le fake news? C’entrano eccome se, come nel caso di “Le mie amiche streghe” di Silvia Bencivelli e “Qualcosa là fuori” di Bruno Arpaia, la narrativa prende spunto dalla salute e dal cambiamento climatico. In questo dialogo i due scrittori si confrontano sul ruolo che può avere la fiction – che per definizione vive della sospensione temporanea della verità – per farci comprendere meglio i nuovi scenari della post verità.
Marco Capovilla Capire e usare le immagini
Le immagini fotografiche occupano con prepotenza la nostra vita quotidiana e saturano per sovrabbondanza le nostre percezioni visive. Nella maggior parte dei casi esse sono totalmente opache, nel senso che non ne conosciamo provenienza, contesti culturali e sociali di origine, modalità di realizzazione, ragioni della loro divulgazione, attendibilità, verosimiglianza. Ci sfugge cioè, perché non è quasi mai disponibile, chi sta comunicando e con quale scopo lo fa. Se vogliamo che le immagini possano tornare a informarci sul mondo reale dobbiamo imparare a decifrarle, a impadronirci cioè di strumenti che ci permettano di esercitare una critica severa e costante con la quale riconoscere e smascherare eventuali manipolazioni, deformazioni, rimaneggiamenti, messe in scena. Per evitare inoltre di contribuire noi stessi al rilancio e quindi alla diffusione di immagini fuorvianti e inappropriate o addirittura false e offensive, dobbiamo alfabetizzare il nostro sguardo ai linguaggi visivi per riuscire a frenare e gestire il loro fatale potere di attrazione.
La Commissione Europea ha lanciato a novembre 2017 una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online e ha istituito un gruppo di esperti di alto livello che rappresenta accademici, piattaforme online, mezzi di informazione e organizzazioni della società civile. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-4481_en.htm
Frans Timmermans (vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali) ha dichiarato:
“La libertà di ricevere e diffondere informazioni e il pluralismo dei media sono sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, viviamo in un’era in cui il flusso di informazioni e disinformazione è diventato quasi schiacciante. è il motivo per cui dobbiamo fornire ai nostri cittadini gli strumenti per identificare notizie false, migliorare la fiducia online e gestire le informazioni che ricevono “.
I compiti del gruppo consistono nel consigliare la Commissione su tutte le questioni che si presentano nel contesto di informazioni false diffuse tra i media tradizionali e sociali e su come far fronte alle sue conseguenze sociali e politiche:
– Analizzare in profondità la situazione attuale e il quadro giuridico, nonché i potenziali rischi politici e sociali associati alla diffusione della disinformazione online;
– Definire la portata del problema e promuovere interventi legislativi o non legislativi per limitare la diffusione di contenuti falsi; nel fare ciò, si dovrebbe operare una distinzione tra false informazioni che equivalgono a contenuti illegali ai sensi della legislazione comunitaria o nazionale, ad es. incitamento all’odio, alla violenza o al terrorismo, diffamazione, ecc. e false informazioni che non rientrano nell’ambito di tali leggi, e quindi non illegali;
– Definire ruoli e responsabilità di tutti gli stakeholder rilevanti con attenzione al funzionamento dei social network e di altre piattaforme online e alle vulnerabilità dei media di notizie professionali;
– Valutare l’effetto delle misure volontarie messe in atto finora dalle piattaforme online e dalle organizzazioni dei mezzi d’informazione per contrastare le notizie false;
– Valutare eventuali miglioramenti a tali misure volontarie esistenti,
– Tracciare la direzione per lo sviluppo di giornalismo di qualità (giornalismo di dati, giornalismo investigativo, ecc.) E migliorare l’alfabetizzazione mediatica come azioni complementari per promuovere la fiducia nei media e nella consapevolezza degli utenti;
– Identificare i principi guida per una possibile autoregolamentazione basata su buone pratiche condivise e il coordinamento delle politiche e attività pertinenti a livello UE e nazionale.
Nel complesso, le notizie false rappresentano un concetto mal definito che comprende diversi tipi di travisamento o distorsione della realtà sotto forma di notizie (in formato testo, audio o video). È tuttavia possibile fare una distinzione ampia tra informazioni false che contengono elementi illegali ai sensi delle leggi comunitarie o nazionali e notizie false che non rientrano nell’ambito di tali leggi.
Una risposta politica globale deve riflettere i ruoli specifici dei diversi attori (piattaforme sociali, mezzi di informazione e utenti) e definire le loro responsabilità alla luce di una serie di principi guida. Questi includono la libertà di espressione, il pluralismo dei media e il diritto dei cittadini a informazioni diverse e affidabili.
Su questa traccia l’UE per contrastare la disinformazione online ha lanciato una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online, i risultati aiuteranno a valutare l’efficacia delle azioni attuali nell’agora’ digitale contro le notizie false:
Più libri più liberi è la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria e si svolge a Roma, dal 6 al 10 dicembre 2017. In occasione della sedicesima edizione, la manifestazione si sposta dalla tradizionale sede del Palazzo dei Congressi al nuovo centro congressi della capitale, La Nuvola, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas. #plpl è l’unica fiera al mondo dedicata esclusivamente all’editoria indipendente dove ogni anno oltre 400 editori, provenienti da tutta Italia, presentano al pubblico le novità ed il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 300 eventi in cui incontrare gli autori, assistere a reading e performance musicali, ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.
Fake news, Hate speech e libertà di espressione: come bilanciare diritti contrapposti
06 dicembre 2017 ore 19.00 SALA Sala Vega
Presentazione del libro di Stefano Quintarelli, Oreste
Pollicino e Giovanni Pitruzzella
Intervengono gli autori e Massimo Russo
A cura di Egea
Internet, tecnologia, social network danno ogni giorno a
milioni di utenti la possibilità di caricare, condividere,
commentare contenuti che non sempre possono essere verificati o
bloccati, sia per ragioni tecniche sia per il rispetto di
diritti fondamentali come la libertà di espressione.
Sala Vega http://www.plpl.it/event/fake-news-hate-speech-e-liberta-di-espressione-come-bilanciare-diritti-contrapposti/
Manuale anti-fake
07 dicembre 2017 ore 18.30 SALA Sala La Nuvola
Intervengono Tommaso Cerno e Maurizio Ferraris
Conduce Angelo Aquaro
A cura di la Repubblica e Più libri più liberi
Sala La Nuvola http://www.plpl.it/event/manuale-anti-fake/
Il progetto
Più libri più liberi nasce nel dicembre del 2002 da un’idea del Gruppo Piccoli Editori dell’Associazione Italiana Editori. L’obiettivo è quello di offrire al maggior numero possibile di piccole case editrici uno spazio per portare in primo piano la propria produzione, spesso “oscurata” da quella delle imprese più grandi, garantendogli la vetrina che meritano. Una vetrina d’eccezione, al centro di Roma e durante il periodo natalizio.
Ma #plpl non è solo questo, il vero cuore della fiera è il programma culturale: incontri con gli autori, reading, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, musica e performance live scandiscono le cinque giornate della manifestazione in una successione continua di eventi per tutti i gusti. Più libri più liberi è anche un luogo di incontro per gli operatori professionali, dove discutere le problematiche del settore e dove individuare le strategie da sviluppare.
Per l’evento del 2 aprile, Factcheckers ha contribuito a realizzare uno schema di lezione (disponibile qui anche in italiano) e un video animato. Con Sky Academy è stata realizzata anche una guida interattiva mobile-first il cui scopo è coinvolgere i giovani fornendo loro gli strumenti-base per informarsi meglio online. Inoltre è stato realizzato un decalogo di facile consultazione. Poche regole, semplici, per cominciare a orientarsi nel mondo della post-verità e evitare di “abbocare” alle bufale. Partire dalla scuola e dall’istruzione sembra l’antidoto migliore contro chi coltiva la menzogna e volta le spalle alla verità.
Politica, economia, futuro, tecnologie, costume e tendenze…Night Tabloid è Il programma di informazione e approfondimento del lunedì, in seconda serata, su Rai2, condotto da Annalisa Bruchi
Il coordinamento permanente Musei Archivi e Biblioteche composto da AIB, ANAI e ICOM organizza nei giorni 23 e 24 novembre 2017 a Roma presso la Biblioteca nazionale centrale il III Convegno Nazionale MAB dal titolo “Comunicare il patrimonio culturale in ambiente digitale: fruizione e riuso”. Il convegno vedrà la partecipazione di esperti e operatori pubblici e privati e promuoverà un confronto ad ampio raggio sulle strategie, i linguaggi, i servizi per l’integrazione, la rappresentazione, la fruizione e la disponibilità a lungo termine del patrimonio culturale in ambiente digitale.
23-24 novembre 2017 – Roma, Biblioteca nazionale centrale
Giovedì 23 novembre 2017
ORE 9.00-9.30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI
ORE 9.30-10.15 INDIRIZZI DI SALUTO
Andrea De Pasquale, Direttore Biblioteca Nazionale Centrale Roma Gino Famiglietti, Direttore generale Archivi del MiBACT Nicola Macrì, Dirigente del Servizio I per conto del Direttore generale Biblioteche ed Istituti culturali del MiBACT Antonio Lampis, Direttore generale Musei del MiBACT Gianni Torrenti, Coordinatore Commissione beni e attività culturali della Conferenza delle Regioni
ORE 10.15-10.45 SESSIONE INTRODUTTIVA Keynote speaker Gino Roncaglia, Università della Tuscia di Viterbo Mediazione in/formativa: una nuova generazione di strumenti di rete
ORE 10.45-13.00 RELAZIONIINTRODUTTIVE Claudio Leombroni, AIB, Istituto per i beni artistici culturali e naturali dell’Emila Romagna Giovanni Michetti, ANAI, Sapienza Università di Roma Daniele Jalla, Direttivo nazionale ICOM Italia
Sala Conferenze: Workshop Strategie per l’accesso a lungo termine: digitalizzazione, conservazione digitale e licenze aperte
Conducono: Stefano Allegrezza, Università di Udine Maurizio Messina, Biblioteca nazionale Marciana Anna Maria Marras, ICOM Italia
Partecipano:
Valeria Boi, Direttivo nazionale CIA; rappresentante AICRAB; esponenti del MAB regionale Toscana con esperienze significative da illustrare; esponenti del mercato dei prodotti e dei servizi.
Sala 1/2: Workshop Strategie per l’usabilità e per il riuso: sistemi, linguaggi, servizi
Conducono: Stefano Vitali, ICAR – Augusto Cherchi, ANAI Maurizio Vivarelli, Università di Torino Gianfranco Calandra, Museo delle Civiltà
Partecipano:
Monica Sperabene, Biblioteca nazionale centrale di Roma; Paola Romi, direttivo nazionale CIA; Chiara Veninata, Sapienza Università di Roma; esponenti dei MAB regionali Friuli Venezia Giulia e Marche con esperienze significative da illustrare; rappresentante AICRAB; rappresentante Wikimedia Italia; esponenti del mercato dei prodotti e dei servizi.
ORE 9.30-12.30 ASSEMBLEE E INCONTRI DELLE ASSOCIAZIONI
Sala Conferenze: Assemblea generale associati AIB
Sala 1/2: Conferenza Presidenti regionali ANAI
Sala 3: Riunione Commissioni tecniche congiunte ICOM
ORE 12.30-14.00 PAUSA
ORE 14.00-16.00 SESSIONE CONCLUSIVA
Tavola rotonda coordinata da Pierluigi Feliciati, Università di Macerata
Partecipano:
Un “portavoce” per ciascun workshop che illustrerà le conclusioni della discussione del giorno precedente; Klaus Kempf, Bayerische Staatsbibliothek; Simonetta Buttò, direttore Istituto centrale catalogo Unico; Luciano Sassi, AICRAB; Alessandro Pintucci, presidente CIA; Rosa Maiello, presidente nazionale AIB; Tiziana Maffei, presidente ICOM Italia; Grazia Tatò, direttivo nazionale ANAI, che concluderanno il convegno proponendo il lavoro futuro.
MAB è l’acronimo con cui AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana) e ICOM Italia (International Council of Museum – Comitato Nazionale Italiano), nella primavera del 2011 (sviluppando un’iniziativa precedente avviata dalle loro Sezioni piemontesi), hanno dato vita a un coordinamento permanente per esplorare le prospettive di convergenza tra i mestieri e gli istituti in cui operano i professionisti degli archivi, delle biblioteche, dei musei.
Segreteria operativa: c/o Icom Italia – Palazzo Regione Lombardia 29° piano
via Fabio Filzi 22 – 20124 Milano – tel 02.4695693 – fax 02.4695693
Tool gratuito sul calcolo del c.f.; tutto ciò che devi fare è inserire il cognome, il nome, il sesso, il luogo di nascita, la provincia, la data di nascita del richiedente. Quindi clicca sul bottone calcola il codice fiscale
1. Non condividerai notizie non verificate.
2. Ricordati che internet e i social network possono essere manipolati.
3. Ricordati di risalire alle fonti.
Sono alcune delle regole d’oro che, a partire dal 31 ottobre, saranno parte del programma nelle scuole italiane.
Uno strumento in più per imparare a orientarsi nel mare magnum del web e a difendersi dalle fake news. Ne parliamo con Nicola Bruno, giornalista e cofondatore dell’associazione Factcheckers. Anche la comunità di Wikipedia deve continuamente confrontarsi sulle regole condivise per garantire la correttezza delle informazioni nelle sue voci enciclopediche, come ci spiega Luca Martinelli, amministratore di Wikipedia Italia.
La banca dati viene aggiornata ogni giorno e contiene documenti anche del 1951. Ogni documento è provvisto di una serie di metadati analitici (riferimento della pubblicazione, date, parole chiave, ecc.) organizzati in schede diverse.
eur-lex.europa.eu/homepage.html
EUR-Lex consente di accedere gratuitamente alla seguente documentazione nelle 24 lingue ufficiali dell’UE:
la Gazzetta ufficiale autentica dell’Unione europea
il diritto dell’UE (trattati, direttive, regolamenti, decisioni, legislazione consolidata, ecc.)
gli atti preparatori (proposte legislative, relazioni, Libri bianchi e Libri verdi, ecc.)
la giurisprudenza dell’Unione europea (sentenze, ordinanze, ecc.)
gli accordi internazionali
i documenti dell’EFTA
le sintesi della legislazione europea, che inseriscono gli atti giuridici nel relativo contesto politico e ne illustrano i contenuti in un linguaggio semplice
altri documenti pubblici.
Inoltre permette di seguire le procedure che portano all’adozione degli atti giuridici.
La scheda “Testo” è quella che si apre per impostazione predefinita. La scheda “Informazioni sul documento” contiene le informazioni riguardanti il documento (metadati). A seconda del tipo di documento consultato, altre schede possono essere disponibili (ad es. “Procedimento”, “Recepimento nazionale”, “Sintesi della legislazione”, ecc.).
Un documento può essere visualizzato al massimo in 3 lingue contemporaneamente. Per impostazione predefinita, la prima lingua è quella dell’interfaccia utente.
Sono qui ricercabili per argomento, periodo di riferimento, territorio e strutture competenti le statistiche prodotte dall’amministrazione della giustizia.
giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14.page
Le statistiche dell’amministrazione penitenziaria riguardano i soggetti in esecuzione penale. Le statistiche dell’organizzazione giudiziaria riguardano i dati sull’attività giurisdizionale civile e penale degli uffici giudiziari. Le statistiche della giustizia minorile riguardano l’utenza dei servizi minorili e l’applicazione delle convenzioni internazionali in materia di protezione dei minori. Nell’ambito della giustizia penale riguardano fenomeni di particolare rilevanza e interesse sociale.
“Per i loro imbrogli sono pieni di crudeltà e peggio di tutti gli altri, ingannando non solo con le truffe economiche ma anche con l’irreparabile frode della morte” Sir Thomas Browne, 1646, in “Saltimbanchi, truffatori e ciarlatani”
Per chi non è medico o si occupa di tutt’altro nella vita, non è facile distinguere tra fatti e bufale specie se a guidarlo nella lettura è lo stato emotivo di chi cerca disperatamente una cura. E allora che strumenti ha un paziente per difendersi dalle notizie false? “Internet ed a volte pure altri media – spiega Di Grazia – sono una giungla e spesso c’è tanta spazzatura, c’è un solo modo per essere sufficientemente sicuri di leggere notizie attendibili: consultare fonti ufficiali, istituzionali, scientifiche. Sono le uniche fonti controllate, che scrivono basandosi su fatti scientificamente corretti e su dati verificabili. Il resto, siti personali, blog, pagine Facebook, possono essere strumenti interessanti, affascinanti ma che non garantiscono nulla e spesso sono anzi trappole create apposta per chi è in cerca di aiuto.
Il blog è in rete da molti anni nei quali ha analizzato casi “eclatanti” di guarigioni miracolose (poi rivelatesi truffe), ha spiegato la scienza ed ha approfondito temi di medicina.
Dedicato all’analisi scientifica delle cosiddette medicine alternative, il blog è diventato un punto di riferimento nella rete per chi cerca informazioni controllate e scientificamente corrette sulle più svariate pratiche di medicina alternativa e pseudoscienza e sulle notizie, spesso allarmanti e terroristiche quanto infondate, che si diffondono nel web.
Con questo pretesto si diffonde la cultura scientifica, la capacità critica e l’informazione medica più corretta e basata sulle evidenze (senza mai sostituirsi al proprio medico curante, l’unica persona autorizzata a prendersi cura della nostra salute).
Questa pagina è un riferimento, per commenti, notizie o informazioni è più utile cercare nel blog #medbunker