Strategie

STRATEGIA #BiblioVerifica video: trovare l’andamento del PIL prodotto interno lordo italiano #ISTAT

Come trovare l’andamento del PIL prodotto interno lordo italiano #ISTAT

STRATEGIA BiblioVerifica: come trovare l’andamento del PIL prodotto interno lordo italiano #ISTAT

https://youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=YKNJ3SOTbKI

Queste sono le richieste di BIBLIOVERIFICA pervenute finora

titolo
richiesta
richiedente
Silver Nervuti: Professionisti dal fronte
notizie nel video https://www.youtube.com/watch?v=1ZhbdcB2muw
lello carraca
Auto a benzina vs elettriche: quale impatta e inquina meno
capire quanto impatto hanno i due tipi di auto, in modo da capire se veramente le auto elettriche inquinano di meno
Gabriele fonda
Vaccini Covid19 (terza dose)
Salve, vorrei capire se questa affermazione sui vaccini Covid19 è stata poi effettivamente confermata, rispetto a quanto indicato il 23/06/2021 su LaRepubblicaSalute:“La somministrazione per via sistemica di molecole di RNA viene a tutt'oggi associata, sin dalle prime applicazioni terapeutiche, a tossicità se ripetuta frequentemente anche quando, come nel caso dei vaccini, la sequenza viene modificata sia per incrementarne stabilità ed immunogenicità sia proprio per ridurne gli effetti immunotossici.”
Estratta da: https://www.repubblica.it/salute/2021/06/23/news/richiami_covid_-307142443/
Cristina Biaggi
Diete
È possibile dimagrire 10 chili in un mese ?
Giusy Perlingieri
Coronavirus dottore Shiva
Esternazione del dott. Shiva su attacco alla democrazia
Jane armena
Virus in laboratorio
Ecco cosa scrive Laura berti tg2 salute: sta girando un video del 2015 della rubrica del tg3 Leonardo dove si parla di virus creati in laboratorio dal virus SARS in Cina. Chiamato Enrico Bucci, prof alla Temple University a Philadelphia del Patto per la Scienza . HA SMENTITO. Ha detto che quel servizio era fatto in modo poco approfondito .Quel virus del 2015 NON AVEVA NESSUN POTENZIALE EPIDEMICO ed era stato creato in laboratorio per una ragione specifica ovvero trovare farmaci contro la SARS.
Francesca Carnevale
Libertà finanziaria
Ricchezza libertà finanziaria reddito passivo
Emanuele Piaggi
aloe e cancro
ci sono interazioni fra l'aloe e i trammenti medici per il cancro?
ivana truccolo
tav
Quanti km di galleria sono stati scavati?
Letizia Donnini
Dentro l'occhio del personaggio di zepeto c'è una cam
Nn la so dicono cosi
Luca de vellis
immunità di gregge
documentazione scientifica a supporto della teoria dell'immunità di gregge mediante copertura vaccinale
Antonio Gavini
Fibromialgia
Ho letto di due nuove terapie per questa patologia e vorrei essere certa non si tratti di "bufale", essendo una malattia di cui tutti parlano, ma difficilmente se ne viene a capo. 1)L'ossigeno terapia iperbarica, consigliata anche per gli acufeni e vertigini (due dei tanti disturbi di questa patologia). La terapia consiste principalmente in autoemoinfusioni da da praticarsi con frequenza, si inietta al paziente il suo stesso sangue, miscelato con ossigeno e ozono secondo protocolli prestabiliti.
2) La stimolazione transcranica. Il metodo non è invasivo e utilizza un macchinario per applicare una stimolazione elettromagnetica del tessuto cerebrale. La stimolazione avviene a bassa frequenza grazie a campi elettrici o magnetici. Serve a stimolare la corteccia nella parte del cervello che si pensa dedicata alla percezione del dolore.
Fonte: La notizia, giornale.it, Raffaella Guadagno, 13 novembre 2017.
Grazie per l'attenzione
Silvia
Silvia
vaccini
vaccini
Francesca Becucci
Quale e' l'indice della corruzione in Italia?
Vorrei sapere come evolve il tasso di corruzione in Italia
DEMO
Quanti dipendenti pubblici abbiamo in Italia?
Vorrei sapere il numero di lavoratori nella pubblica amministrazione, possibilmente separandoli per genere e per ente
DEMO
diritto del lavoro
art. 18 codice del lavoro, casi di non applicazione
giannina canu
diabete
nuove cure complicanze
giannina canu
Spesa annuale ministero Giustizia
Come posso trovare quanto spende annualmente il ministero della Giustizia italiano nel suo complesso
Demo
PIL italiano negli ultimi anni
Vorrei sapere l'andamento percentuale del PIL prodotto interno lordo negli ultimi 5-6 anni
DEMO
quanti cittadini italiani usano Internet
vorrei sapere se esiste una fonte certificata che rilevi quanti cittadini italiani usano Internet
Demo

STRATEGIE: “come riconoscere le bufale” secondo #Mashable

Che fare? Mashable definisce le bufale “i morti viventi del la rete” perché sono impossibili da uccidere.

Ed elenca 7 segni (più alcuni altri) che indicano un contenuto probabilmente falso:

1) titoli iperbolici.

2) la dichiarazione che “le vostre preghiere sono state esaudite”.

3) affermazioni urlate, anche attraverso l’uso di caratteri tutti maiuscoli.

4) l’indicazione che “l’articolo originale non è più disponibile”.
E poi:

5) Citazioni impiegate fuori contesto e in modo fuorviante (la frase è stata detta dal soggetto ma in una situazione e con intenti diversi).

6) Citazioni false, o falsamente attribuite.

7) foto che mettono intenzionalmente in cattiva luce il soggetto della notizia, o lo imbruttiscono.

Segni ulteriori: titoli fuorvianti rispetto ai contenuti dell’articolo. Linguaggio sciatto. Errori di grammatica. Grafica sommaria. Inserzioni promozionali discutibili.

http://mashable.com/2016/11/17/6-signs-of-fake-news/#8jZiSQ8OoSqF

STRATEGIE: “Diritto alla Conoscenza” lezione di Stefano Rodota’

http://www.doppiozero.com/materiali/speciali/il-diritto-alla-conoscenza

In un bellissimo saggio dal titolo Fame di sapere, che poi nel testo diventa fame di conoscenza, Francesco Remotti ci conduce alle radici dell’umanità e alle origini della nostra cultura, quella delle parole iniziali della Metafisica di Aristotele: “Tutti gli uomini, per natura, desiderano sapere”. Fame indica un bisogno primario che, se non viene soddisfatto, porta la persona a morire. E dunque si può morite per mancanza di cibo, ma pure di sapere, in una unione tra corpo e mente.

A che cosa, però, ci riferiamo oggi parlando di conoscenza, poiché l’intera nostra società viene definita, appunto, della conoscenza? Viviamo in uno spazio sociale dilatato, senza precedenti nella storia dell’umanità, creato da Internet, identificato con la Rete, dove si mescolano soggetti e fenomeni diversi, dove i ruoli possono cambiare vorticosamente e gli interessi trovarsi in conflitto. Questo spazio è riempito d’una infinita conoscenza che, per le sue caratteristiche, Luciano Gallino ha definito un “bene pubblico globale” e che, anzi, viene ormai sempre più considerata un “bene comune”, liberamente accessibile da ogni persona. Che cosa vuol dire, allora, percorrere quest’immenso territorio muniti d’un diritto?

La risposta più ovvia – attingere la maggior quantità possibile di sapere – è ormai insufficiente, talvolta ingannevole. Bisogna andare oltre ogni formula semplice, scoprendo spesso che, una volta avviata una analisi appena più attenta, anche in passato l’accesso al sapere poneva numerosi problemi e, soprattutto, rifletteva una divisione netta tra produttori e consumatori della conoscenza. Oggi abbiamo la consapevolezza della impossibilità di tracciare una definitiva, stabile linea di confine tra quei due mondi e quelle due figure. Siamo di fronte ad un rapporto paritetico tra ricezione e produzione, ogni utente si fa produttore, cambiando così la natura stessa della conoscenza in rete, tanto che si è potuto concludere che ormai è stata annullata ogni differenza tra sfera culturale, sfera sociale, sfera mediatica.

Da queste considerazioni, tuttavia, non si può trarre la conclusione che diritto alla conoscenza significhi diritto a qualsiasi conoscenza, in qualsiasi modo o forma, guardando al mondo come ad una miniera a cielo aperto, dove qualsiasi informazione diviene liberamente disponibile. Esempi quotidiani mostrano che non è così. Basta ricordare il cosiddetto Datagate, la rivelazione che una agenzia americana raccoglie milioni di dati e li adopera per controllare le persone su scala planetaria. E’ stata così riscoperta l’importanza della privacy, diritto fondamentale da rispettare a tutela della libertà di ciascuno. Ma, all’interno della stessa sfera privata, il diritto di sapere può rovesciarsi nel diritto di non sapere, come accade quando una persona, ad esempio, non vuole che le vengano comunicate informazioni riguardanti il suo stato di salute. E la tutela della privacy può esigere una amputazione della conoscenza in rete, come accade con il diritto all’oblio che richiede appunto la cancellazione di informazioni già legittimamente raccolte.

Gli intrecci non si fermano qui. La stessa garanzia del diritto alla privacy si indebolisce, fino a scomparire, quando siamo di fronte a “figure pubbliche” – politici, attori, sportivi – che hanno scelto appunto di vivere in pubblico. E, considerando in particolare i politici, ci accorgiamo che il diritto alla conoscenza è funzionale al controllo diffuso che i cittadini devono poter esercitare su chiunque detenga un potere, facendo così emergere la dimensione della trasparenza come un connotato della democrazia.

Nasce così una sfera pubblico-politica dove gli arcana imperii sono sempre meno accettati. Vicende come quelle di Wikileaks e del Datagate hanno mostrato come fossero state colte tutte le opportunità tecnologiche per far crescere quasi senza limiti la raccolta delle informazioni e la loro conservazione in banche dati sempre più gigantesche, dove le informazioni sono divenute sempre più facilmente reperibili, alla portata di molti, accessibili a distanza, agevoli da divulgare. E questo ha fatto nascere la diffusa consapevolezza che lì si stava depositando un nuovo sapere sociale, che non poteva più essere sequestrato con le vecchie regole sul segreto e di cui i cittadini si sentivano i veri “proprietari”, dunque legittimati ad esercitare in questa direzione il loro diritto alla conoscenza, a quel “cercare, ricevere, diffondere” informazioni di cui parla la Dichiarazione universale dei diriti dell’uomo dell’Onu.

Di nuovo un radicale cambiamento di scenario. Il mondo si svela nella sua sempre più sconfinata ricchezza informativa, che ridisegna il ruolo del cittadino nella sfera pubblica, incidendo al tempo stesso, e in modo ancor più profondo, sul modo in cui ciascuno ridefinisce se stesso di fronte a questo sapere che gli si presenta come infinito, alla cui definizione e crescita anch’egli può contribuire. Abbiamo diritto alla conoscenza perché solo così possiamo liberamente costruire la nostra personalità, e dunque gli stessi sistemi istituzionali devono essere strutturati in modo da permettere pienezza del vivere, dell’essere davvero se stessi. Tutto il sapere del mondo è lì. a portata di mano, e nessun ostacolo deve essere posto alla libertà di accedervi.

Si innestano qui conflitti che non sono tra vecchio e nuovo, tra continuità e discontinuità, ma che hanno la loro origine nella molteplicità degli interessi Richiamando le “enclosures” dei fondi che si verificarono in Gran Bretagna a partire dal Settecento, sottraendo quei beni agli usi comuni, si denuncia oggi il rischio di un nuovo movimento per la “chiusura” di quel bene globale che è appunto la conoscenza. Reggono, di fronte alla nuova realtà, categorie proprietarie forti come il diritto d’autore e il diritto di brevetto? L’accesso al mondo della conoscenza deve passare attraverso la logica del mercato o attraverso la logica dei diritti? La conoscenza è una merce o un bene comune?

Questi sono conflitti reali che, tuttavia, proprio nella realtà possono trovare forme di composizione lontane dalla pretesa di far prevalere uno soltanto degli interessi in campo. Il punto di riferimento è rappresentato dal fatto, innegabile, che la tecnologia ha “reinventato” la conoscenza, sì che nessuno può pretendere di esserne il proprietario più o meno esclusivo. Il problema, allora, diventa quello di garantire al massimo la possibilità di essere protagonisti nella produzione della conoscenza (e questo implica diritto di accesso alla tecnologia e ostilità alla censura); quello di capovolgere l’assunto secondo il quale unico riferimento deve essere la logica proprietaria; quello di inventare forme anche giuridiche di riconoscimento concreto del diritto alla conoscenza, liberandosi dalla tentazione di rifugiarsi nelle vecchie categorie, che la forza delle cose continuamente scardina (ecco, allora, le tariffe flat, i creative commons e tutti gli altri strumenti che disegnano un contesto istituzionale dove diventa possibile la composizione degli interessi).

Dinamiche, queste, che sembrano destinate a funzionare quando ci si trasferisce nella dimensione digitale. Ma il libro, il libro di carta, con il piacere di sentirlo fisicamente, con la sua persistenza che lo sottrae alle ingiurie del tempo che colpiscono i dati digitali e li fanno deperibili e non più leggibili? In questo nuovo universo il libro non custodisce solo una memoria, ma un modo d’essere che, nelle varie forme della scrittura e degli strumenti ai quali è stata affidata, davvero può dirsi che ha accompagnato la storia dell’umanità. E la sua fisicità, che incorpora un bene immateriale come la conoscenza, ha bisogno dei suoi luoghi anch’essi storici, ma adeguati al mutamento, le librerie appunto, dove rimane il contatto effettivo tra lettore e libro.

Il precettore settecentesco rivolgeva questo invito al suo discepolo: “Si vous êtes curieux, allez voyager”. L’invito al viaggio rimane, continua ad essere fondato sulla curiosità intellettuale, si estende all’intero mondo della conoscenza, e ai molteplici strumenti che , lì, ciascuno di noi può adoperare.

http://www.doppiozero.com/materiali/speciali/il-diritto-alla-conoscenza

STRATEGIE: “10 regole per smascherare #fakenews” secondo giornalisti scientifici

Ecco i 10 comandamenti per orientarsi nella Rete:

1) VERIFICARE LA FONTE – Verificare sempre chi è il proprietario del sito, del giornale, del blog, sia esso istituzione, editore, industria, associazione, singolo cittadino. Questo serve per capire bene chi ha interesse a veicolare quel tipo di informazione. Tra i siti istituzionali Unamsi cita quelli del ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità, dell’Agenzia italiana del farmaco, degli ospedali e delle società medico-scientifiche. E’ importante che il sito di consultazione riporti sempre, nelle notizie pubblicate, autorevoli fonti di provenienza, una caratteristica che è una misura di attendibilità del sito stesso.

2) ACCERTARSI DELL’AGGIORNAMENTO DEL SITO – Importantissima la verifica della data della pubblicazione. E’ una chiara indicazione dell’attualità di una notizia. Su Internet infatti non si perde nulla e può capitare, utilizzando un motore di ricerca, di arrivare su una notizia vecchia anche di anni.

3) CURE MEDICHE: EVITARE IL ‘FAI DA TE’ – Nessuna informazione scritta può sostituire la visita del medico. Medico e farmacista devono restare i principali punti di riferimento in materia di salute. I contenuti in Rete devono avere solo uno scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la visita o la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista.

4) DIFFIDARE DELLE PRESCRIZIONI SENZA VISITA – Nessun medico serio farà mai una prescrizione a un malato sconosciuto senza averlo visitato. Diffidare quindi dei siti e degli esperti che indicano farmaci e terapie sulla semplice descrizione dei sintomi. Non è serio, non è professionale, e può essere molto pericoloso.

5) MONITORARE IL RISPETTO DELLA PRIVACY – Accertarsi che il proprietario di un sito che gestisce le informazioni sulla salute degli utenti (per esempio attraverso il servizio ‘L’esperto risponde’) rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la confidenzialità dei dati.

6) VALUTARE CON LA GIUSTA ATTENZIONE BLOG E FORUM – Possono essere fonti utili, ma anche insidiose perché propongono storie di pazienti e dei loro familiari che suscitano empatia e coinvolgono emotivamente. Fare attenzione perché sono quasi sempre racconti soggettivi, ma non è detto che abbiano affidabilità scientifica. La lettura critica è di rigore.

7) OCCHIO AI MOTORI DI RICERCA – Quando si digita una parola chiave il risultato della ricerca non mostra un elenco di siti in ordine di importanza, ma la selezione può dipendere da altri fattori. I motori di ricerca lavorano infatti come ‘Machine Learning’, cioè memorizzano le scelte e i gusti dell’utente per poi proporre argomenti in linea con le preferenze manifestate nelle scelte precedenti. Non fermarsi quindi alla prima ricerca, ma cercare di incrociare più ricerche e più dati.

8) NON ‘ABBOCCARE’ ALLA PUBBLICITA’ MASCHERATA – Un sito di qualità deve sempre tenere separata l’informazione indipendente da quella pubblicitaria che dovrebbe sempre essere palese e dichiarata.

9) ACQUISTARE CON CAUTELA FARMACI ONLINE – Acquistare farmaci online solo da farmacie autorizzate. In Italia devono avere sul loro sito l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione europea, ‘Clicca qui per verificare se questo sito web è legale’. Basta cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del ministero della Salute, dove è possibile verificare se il venditore online è registrato nell’elenco di quelli autorizzati. Se al contrario il sito non è legato a una farmacia, invece, comprare un farmaco online può essere molto pericoloso.

10) NON CASCARE NELLA PSICOSI DEL COMPLOTTO – Nel web capita spesso di incappare in notizie catastrofiche sull’effetto di vaccini e farmaci. Non perdere mai la capacità di analisi e di critica e confrontarsi sempre col proprio medico.

http://www.adnkronos.com/salute/2017/05/11/smaschera-bufala-online-decalogo-dei-giornalisti-scientifici_YYJ7J4nHYNI3DtVcELRyNP.html

Smaschera la bufala online, il Decalogo dei giornalisti scientifici
(Fotogramma)

Pubblicato il: 11/05/2017 1

STRATEGIE: Suggerimenti contro #FakeNews secondo Facebook

Ci stiamo impegnando per limitarne la diffusione e ti vogliamo fornire alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a capire a cosa fare attenzione:

Non ti fidare dei titoli: le notizie false spesso hanno titoli altisonanti scritti tutti in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi. Se le affermazioni contenute in un titolo ti sembrano esagerate, probabilmente sono false.
Guarda bene l’URL: un URL fasullo o molto simile a quello di una fonte attendibile potrebbe indicare che la notizia è falsa. Molti siti di notizie false si fingono siti autentici effettuando cambiamenti minimi agli URL di questi siti. Puoi accedere al sito per confrontare l’URL con quello della fonte attendibile.
Fai ricerche sulla fonte: assicurati che la notizia sia scritta da una fonte di cui ti fidi e che ha la reputazione di essere attendibile. Se la notizia proviene da un’organizzazione che non conosci, controlla la sezione “Informazioni” della sua Pagina per scoprire di più.
Fai attenzione alla formattazione: su molti siti di notizie false, l’impaginazione è strana o il testo contiene errori di battitura. Se vedi che ha queste caratteristiche, leggi la notizia con prudenza.
Fai attenzione alle foto: le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati. A volte, le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese fuori contesto. Puoi fare una ricerca dell’immagine o della foto per verificarne l’origine.
Controlla le date: le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso.
Verifica le testimonianze: controlla le fonti dell’autore per assicurarti che siano attendibili. La mancanza di prove o il riferimento a esperti di cui non viene fatto il nome potrebbe indicare che la notizia è falsa.
Controlla se altre fonti hanno riportato la stessa notizia: se gli stessi avvenimenti non vengono riportati da nessun’altra fonte, la notizia potrebbe essere falsa. Se la notizia viene proposta da fonti che ritieni attendibili, è più probabile che sia vera.
La notizia potrebbe essere uno scherzo: a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rivelano lo scopo umoristico.
Alcune notizie sono intenzionalmente false: usa le tue capacità critiche quando leggi le notizie online e condividile solo se non hai dubbi sulla loro veridicità.


notizie false su Facebook??

https://facebook.com/help/188118808357379


Tutti i contenuti sono in licenza CC0

Accesso per i REDATTORI

#BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie, strumenti e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
 

Ti ricordiamo che come redattore/redattrice potrai indicare autonomamente e liberamente
FONTI – STRUMENTI – STRATEGIE di ricerca e verifica di DATI!

Non verifichiamo le opinioni, ogni indicazione che fornirai non sara’ sottoposta a giudizio di altri redattori, ma sara’ di pubblico dominio su Internet. Ogni redattore e’ personalmente responsabile (civilmente e penalmente) dei contenuti divulgati.





per creare semplici video tutorial brevi su tablet

APP gratutia per registrare video sul tuo tablet/smartphone andorid

#DOWNLOAD APP




#BIBLIOVOLONTARI

profilo
CV
ente
Documentalista
Federica Viazzi
Bibliotecaria/o Ente Ricerca
Elena Almangano
ALTRO
Virginia D'Ambrosio
Bibliotecaria/o Universitaria/o
Daniela Picin
http://bibliodinie.uniroma2.it/contatti.php?id=1
Bibliotecaria/o Universitaria/o
Lucia Grassi
Bibliotecaria/o Ente Ricerca
Paola Coppola
http://economia.uniroma2.it/biblioteca/staff/
Bibliotecaria/o Universitaria/o
Damiano Orru
http://economia.biblio.uniroma2.it/Staff/
Bibliotecario Privata
gabriele romani
Bibliotecario Universitario
elisabetta tamburini
http://bibliotecafilosofia.uniroma1.it/personale_della_biblioteca.htm


#gruppoFACEBOOK

Accesso redattori:
https://biblioverifica.altervista.org/wp-admin/

Link per creare nuovi articoli:
https://biblioverifica.altervista.org/wp-admin/post-new.php

Caricare immagini:
https://biblioverifica.altervista.org/wp-admin/media-new.php

Modifica dei tuoi articoli:
https://biblioverifica.altervista.org/wp-admin/edit.php

Statistiche redattori:

https://biblioverifica.altervista.org/wp-admin/index.php?page=post-views

Ogni redattore e’ personalmente responsabile (civilmente e penalmente) dei contenuti divulgati.

REQUISITI per essere BiblioVolonari:
1) lavorare (o aver lavorato almeno 5 anni) come bibliotecario o archivista
2) utilizzare almeno due canali social
(ad.es. instagram o facebook o linkedin o twitter)
3) contribuire a titolo volontario con almeno 3 post all’anno, senza finalita’ di lucro o politiche

    nome e cognome (richiesto)

    Bibliotecaria/o o Archivista presso (richiesto)

    Profilo professionale sul sito della biblioteca/archivio (consigliato)

    Profilo linkedin (facoltativo, ma palese)

    Profilo twitter (facoltativo, ma palese)

    Profilo instagram (facoltativo, ma palese)

    Profilo facebook (facoltativo, ma palese)

    Profilo youtube (facoltativo, ma palese)

    Profilo mendeley (facoltativo, ma palese)

    Profilo Academia.edu (facoltativo, ma palese)

    e-email (richiesto, ma non condiviso da noi)



    Ti ricordiamo che come redattore/redattrice potrai condividere autonomamente e liberamente FONTI - STRUMENTI - STRATEGIE di ricerca e verifica di DATI! Non verifichiamo le opinioni, ogni indicazione che fornirai non sara' sottoposta a giudizio di altri redattori, ma sara' di pubblico dominio su Internet. Ogni redattore e' personalmente responsabile (civilmente e penalmente) dei contenuti divulgati.





    Benvenuto nella redazione BiblioVerifica
    biblioverifica@votopalese.it
    meetup.com
    https://www.facebook.com/biblioVerifica/
    https://twitter.com/biblioveri
    https://www.instagram.com/biblioverifica/

    https://www.youtube.com



    #tutorial



    Tutti i contenuti sono in licenza CC0


    25 marzo #biblioVerificaday

    I dati trasmessi attraverso i moduli web non verranno divulgati a terzi, nel rispetto della normativa italiana ed europea sulla protezione dei dati.

    #BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie, strumenti e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità:

    1. CONSIDERA LA FONTE
      Clicca al di fuori della storia e indaga sul sito, i suoi scopi e le info di contatto.
    2. APPROFONDISCI
      I titoli possono venire esagerati per attrarre click. Qual è la vera storia?

    3. VERIFICA L’AUTORE
      Fai una breve ricerca sull’autore. È plausibile? È reale?

    4. FONTI A SUPPORTO?
      Clicca su quei link. Determina se l’informazione data sostiene davvero la storia.

    5. VERIFICA LA DATA
      Le notizie vecchie ri-postate non sono per forza rilevanti per l’attualità.

    6. E’ UNO SCHERZO?
      Se è troppo stravagante potrebbe trattarsi di satira. Fai una ricerca sul sito e sull’autore.

    7. VERIFICA I TUOI PRECONCETTI
      Valuta se le tue convinzioni influenzano il tuo giudizio.

    8. CHIEDI AGLI ESPERTI
      Chiedi ad un bibliotecario, o consulta uno dei siti dedicati alla verifica dei fatti.

    Traduzione: Matilde Fontanin – IFLA

    NON DISPENSIAMO VERITA’ O GIUDIZI SU PERSONAGGI O PROPOSTE IN AMBITO POLITICO – FINANZIARIO – SOCIALE.

    CONDIVIDIAMO STRUMENTI E STRATEGIE DI VERIFICA DEI DATI (OGGETTIVI E DOCUMENTATI PALESEMENTE) E DELLE FONTI ISTITUZIONALI E CERTIFICATE.
    Non siamo la ghigliottina delle falsita’ o l’oracolo delle verita’, ma proprio come la BOCCA DELLA VERITA’,

    ci proponiamo di tagliare le dita ai produttori virtuali di notizie false #fakenews, come lo facciamo??
    proprio informando gli utenti su dove e su come CERCARE,


    SE SEI UN BIBLIOTECARIO, determinato a contribuire gratuitamente entra nella redazione BIBLIOVOLONTARI

    NO dossier su argomenti di attualita’

    NO sondaggi politici o partici

    NO autoproduzione di dati e informazioni

    NO pagelle politiche/manageriali

    =============================

    SI FOIA

    SI OPENDATA

    SI SMALLDATA

    SI fonti istituzionali e verificabili in modo autonomo, libero, gratuito

    SI dati oggettivi e certificati da siti istituzionali o fonti autorevoli a livello nazionale e internazionale


    #BiblioverificaDay: il 25 marzo 2017 nasceva #Biblioverifica blog e spazio di digital reference tramite i social, i forum e le chat. Per festeggiare lanciamo il primo #oscardellebufale una graduatoria delle bufale circolate negli ultimi 12 mesi:
    chiunque può votare qui o proporre altre bufale:

     


    Quale e’ la bufala piu’ grossa degli ultimi mesi??


    INVIACI UNA BUFALA DA INSERIRE IN VOTAZIONE:

    foto di Marilyn Silverstone © 2017 Magnum Photos

      #oscardellabufala:


      smascherata sul sito (richiesto)


      AccettoRifiuto Biblioverifica   GDPR Privacy_Policy






       

      Partecipa dai nostri social:


      evento QUORA


      evento MEETUP


      evento FACEBOOK



      Chi sono i biblioVolontari?

      La redazione di bibliovolontari e’ disponibile via e-mail biblioverifica@votopalese.it
      jQuery(document).ready(function() { jQuery('#cftble_2092862160').dataTable({ "bJQueryUI": true, "aaSorting": [], "iDisplayLength": -1, "aLengthMenu": [[10, 25, 50, 100, -1], [10, 25, 50, 100, "All"]], "oLanguage": { "sUrl": "https://biblioverifica.altervista.org/wp-content/plugins/contact-form-7-to-database-extension/dt_i18n/it.json" } }) });

      CV
      Federica Viazzi
      Elena Almangano
      Virginia D'Ambrosio
      Daniela Picin
      Lucia Grassi
      Paola Coppola
      Damiano Orru
      gabriele romani
      elisabetta tamburini

      LE VOSTRE DOMANDE FREQUENTI suddivise per argomento:


         

         


      meetup.com/BiblioVerifica
      facebook.com/biblioVerifica
      facebook.com/groups/biblioVerifica
      instagram.com/biblioverifica
      quora.com/blog/biblioverifica
      twitter.com/biblioveri


      La redazione di BiblioVolontari e’ formata da bibliotecari e archivisti, specialisti della ricerca accademica e non solo, (gratuitamente) dediti alla collaborazione sui social network per condividere:

      – fonti istituzionali certificate a livello nazionale / internazionale,
      – strumenti di ricerca ad accesso libero e gratuito,
      – strategie di verifica
      – eventi divulgativi che agevolino l’information literacy e la media literacy

      REQUISITI:
      1) lavorare (o aver lavorato almeno 5 anni) come bibliotecario o archivista
      2) utilizzare almeno due canali social
      (ad.es. instagram o facebook o linkedin o twitter)
      3) contribuire a titolo volontario con almeno 3 post all’anno, senza finalita’ di lucro o politiche


      Torna all’indice

      Quali contenuti vengono condivisi nel blog?

      Come posso creare un profilo personale?

      Gratuitamente qui

      [uwp_register]


      Torna all’indice

      Come posso recuperare la password del mio profilo?

      Puoi recuperare la tua password utilizzando l’e-mail con cui hai completato la registrazione dalla pagina web

      biblioverifica.altervista.org/forgot/


      Torna all’indice

      Come posso modificare la password del mio profilo?

      Puoi aggiornare la tua password qui dopo esserti identificato

      [uwp_change]


      Torna all’indice

      Come posso consigliare fonti, strumenti, strategie, eventi?

      Basta comiplare il modulo

        #Free Social reference online:



        Sito (facoltativo)




        AccettoRifiuto Biblioverifica   GDPR Privacy_Policy





        Torna all’indice

        Come posso inviare le richieste di biblioVerifica?

        Puoi indicare dati e informazioni oggettivamente verificabili qui

          #Free Social reference online: AMBITO
          —Seleziona un'opzione—Ambiente Territorio EnergiaBeni Servizi ArtigianatoDiritto e normativeEconomia Lavoro AgricolturaFinanza Imprese BancheInternet Mass media InformazioneIstruzione Cultura RicercaPopolazione PrevidenzaSalute Medicina SanitaTurismo e sportUrbanistica Edilizia TrasportiALTRO










          Le nostre strategie sono disponibili su
          https://biblioverifica.altervista.org/tag/strategie/


          Torna all’indice

          Cosa viene sottoposto a biblioVerifica?

          noi verifichiamo solo i dati e i fatti tracciati da fonti istituzionali certificate a livello nazionale o internazionale, non giudichiamo le opinioni: divulghiamo strategie e strumenti per il fact checking autonomo da parte del cittadino


          Torna all’indice

          Chi paga e chi finanzia il blog? Esistono quote associative o tariffe?

          Il blog non ha finanziatori, non ha sponsor, non ha fini di lucro, non riceve fondi pibblici o privati.

          Nessun biblioVolontario richiede pagamenti ai cittadini, tutti i contenuti sono gratuitamente fruibili in pubblico dominio.


          Torna all’indice

          Come posso diventare biblioVolontario? Quale impegno mi viene richiesto?

          Ogni redattore e’ un bibliovolontario, quindi sceglie quando e come produrre contenuti (almeno 3 post in 12 mesi), sceglie autonomamente cosa divulgare e in quale forma (video, slide, infografica, tutorial, ecc…), tutto senza finalita’politiche o di lucro.

          Compila il modulo https://biblioverifica.altervista.org/bibliovolontari/
          se hai i tre REQUISITI:

          1) lavorare (o aver lavorato almeno 5 anni) come bibliotecario o archivista
          2) utilizzare almeno due canali social
          (ad.es. instagram o facebook o linkedin o twitter)
          3) contribuire a titolo volontario con almeno 3 post all’anno, senza finalita’ di lucro o politiche

          Ti abiliteremo come autore del blog, come redattore/redattrice potrai condividere autonomamente e liberamente FONTI – STRUMENTI – STRATEGIE di ricerca e verifica di DATI! Non verifichiamo le opinioni, ogni indicazione che fornirai non sara’ sottoposta a giudizio di altri redattori, ma sara’ di pubblico dominio su Internet. Ogni redattore e’ personalmente responsabile (civilmente e penalmente) dei contenuti divulgati.


          Torna all’indice

          Chi gestisce e approva i contenuti del blog?

          Il blog non ha proprierari, non viene gestito da enti, associazioni o aziende.
          Ogni redattore/redattrice condivide autonomamente e liberamente FONTI – STRUMENTI – STRATEGIE di ricerca e verifica di DATI! Non verifichiamo le opinioni, ogni indicazione non e’ sottoposta a giudizio di altri redattori, ma e’ di pubblico dominio su Internet. Ogni redattore/redattrice e’ personalmente responsabile (civilmente e penalmente) dei contenuti divulgati


          Torna all’indice

          Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial