Introduzione al laboratorio
✓ Breve presentazione sul concetto di IA generativa e chatbot
✓ Discussione sui concetti di disinformazione e fake news
Analisi delle Allucinazioni Algoritmiche
✓ Spiegazione del concetto di “allucinazione” nell’IA
✓ Esempi pratici di allucinazioni riscontrate durante l’attività precedente
✓ Discussione su come identificare queste allucinazioni
Suggerimenti pratici per navigare in modo consapevole nell’oceano dell’informazione
online:
✓ Verifica delle fonti: Imparare a riconoscere le fonti di informazione affidabili da quelle sospette, controllando l’autorevolezza del sito web, la reputazione dell’autore, la presenza di bias evidenti.
✓ Confronto tra diverse fonti: Non fidarsi di una sola fonte, ma cercare conferme o smentite da altre fonti autorevoli.
✓ Valutazione dell’attendibilità delle informazioni: Imparare a riconoscere i segnali di allarme che possono indicare la presenza di fake news, come titoli sensazionalistici, errori grammaticali, informazioni non verificabili.
✓ Consapevolezza dei propri bias: Riflettere sui propri pregiudizi e su come possono influenzare la propria interpretazione delle informazioni.
Il Futuro dell’IA: Tra Opportunità, Sfide e Responsabilità
✓ Dibattito con i bibliotecari sulle implicazioni etiche e sociali dell’IA generativa, stimolando la riflessione sul suo impatto potenziale in diversi ambiti
✓ Coinvolgimento dei cittadini su le sfide lavorative, quali professioni saranno maggiormente influenzate dall’IA, lavoratori umani necessari e insostituibili
✓ Studio e apprendimento, nuovi modi di sviluppare capacità produttiva e decisionale
✓ Salute, evoluzioni per migliorare la diagnosi e la cura delle malattie, documentarsi sull’utilizzo I.A. generativa in ambito sanitario
✓ Social e chat, impatto degli algoritmi sul modo di comunicare e sfuggire alla manipolazione
LABORATORIO IN PRATICA ore 17.30 – 18.10
I partecipanti potranno utilizzare i propri telefoni cellaluri o tablet per sfidare i diversi ambienti di intelligenza artificiale generativa con quiz, domande, immagini, video. I bibliotecari saranno di supporto per guidare i cittadini tra reali allucinazioni di chatbot e bias algoritmici, fonti attendibili, verifica dei fatti, dati certificati, post sui social media, tutorial video, podcast. Questo laboratorio offre un approccio interattivo e coinvolgente per sensibilizzare gli studenti sui temi dell’IA generativa e della disinformazione, incoraggiando il pensiero critico e la consapevolezza digitale. La struttura può essere adattata in base all’età degli studenti e al tempo disponibile.
RICHIESTA di biblioVerifica su
“Esposizione ai campi elettromagnetici dovuta a vicinanza a S.R.B.”
si chiede al blog BiblioVerifica:
“Si può parlare di “effetto ombrello” -e SE SI: fino a quale distanza dalla stazione radio base- per abitazioni situate ìn prossimità di una S.R.B. con antenne e parabole posizionate in verticale ad una altezza di 30m, aventi sistemi tecnologici 5G700 Mhz, UMTS900 Mhz, LTE1800 Mhz, LTE2100 Mhz, LTE2600 Mhz, installati secondo quanto previsto dall’art.7 D.M. 37/2008 e s.m.i.? ”
Su indicazione di G.Cognetti:
I campi elettrici e magnetici (EMF), chiamati anche radiazioni , sono aree di energia che circondano i dispositivi elettrici. Le fonti quotidiane di EMF includono:
Linee elettriche
Cablaggio elettrico
Forni a microonde
Computer
Cellulari
Alcune persone si preoccupano dell’esposizione a campi elettromagnetici e del cancro. Alcuni studi hanno trovato un collegamento tra l’esposizione a campi elettromagnetici e un rischio più elevato di leucemia infantile, ma altri studi non l’hanno trovato. Altri studi non hanno trovato prove che l’esposizione a campi elettromagnetici causi altri tumori infantili. Gli studi sugli adulti non hanno dimostrato che l’esposizione a campi elettromagnetici causi il cancro.
selezione di articoli sul tema da CISMeF è un progetto avviato dal Centro ospedaliero universitario di Rouen – Ospedali di Rouen. È iniziato con l’esistenza del sito web del CHU nel febbraio 1995. Questo catalogo indicizza i principali siti e documenti francofoni. Ha superato le 43.000 risorse indicizzate nel maggio 2008 con una media di 55 nuove risorse a settimana.
Questo elenco di siti contiene una classificazione tematica , in particolare delle specialità mediche, una classificazione alfabetica e l’accesso per tipologia di risorse. Dal giugno 2000, lo strumento associato Doc’CISMeF permette di effettuare ricerche nel catalogo delle risorse e offre possibilità di ricerca più ampie.
Il CISMeF utilizza due strumenti standard per organizzare le informazioni: il thesaurus MeSH (Medical Object Headings) utilizzato in particolare per il database bibliografico Medline e il formato di metadati Dublin Core.
L’effetto ombrello è un concetto che si riferisce alla riduzione dell’intensità del campo elettromagnetico al di sotto e nelle immediate vicinanze delle antenne trasmittenti, come quelle di una stazione radio base (SRB). Questo effetto si verifica perché l’antenna direziona la maggior parte della sua potenza di trasmissione lontano dalla base, con un’area di minima emissione direttamente sotto e intorno all’antenna stessa. Questo crea una sorta di “ombrello” sotto il quale l’esposizione ai campi elettromagnetici è relativamente più bassa rispetto ad altre zone più distanti.
Sì, si può parlare di effetto ombrello per le abitazioni situate in prossimità di una SRB con antenne e parabole posizionate in verticale ad un’altezza di 30 metri. Questo effetto è tipico delle configurazioni di antenne dove l’energia è irradiata orizzontalmente o verso il basso, ma con un’area di bassa esposizione direttamente sotto l’antenna.
Distanza fino alla quale si manifesta l’effetto ombrello:
La distanza fino alla quale l’effetto ombrello è rilevabile dipende da diversi fattori, tra cui l’altezza dell’antenna, la potenza del segnale, la direzione dei lobi principali del fascio di emissione, e il tipo di tecnologia utilizzata (5G, LTE, UMTS). Tuttavia, generalmente, l’effetto ombrello si manifesta in un’area che può estendersi per decine di metri al di sotto della SRB, ma con una diminuzione graduale dell’intensità man mano che ci si allontana verticalmente e lateralmente dall’antenna.
In pratica, la maggior parte dell’energia irradiata dalle antenne è direzionata in modo da coprire aree distanti, riducendo l’esposizione nelle immediate vicinanze della base della stazione. Per una valutazione precisa dell’estensione di questo effetto, sarebbe necessario uno studio specifico del pattern di radiazione dell’antenna e delle condizioni locali.
Valutazione dell'”Effetto Ombrello” in Prossimità di Stazioni Radio Base con Tecnologie 5G, UMTS e LTE
L'”effetto ombrello” si riferisce al fenomeno per cui l’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM) sotto una stazione radio base (SRB), in particolare direttamente sotto le sue antenne, risulta ridotta rispetto alle aree situate più lontano, ma comunque all’interno della zona di radiazione. Questo effetto è dovuto principalmente alla propagazione direzionale delle onde radio emesse dalle antenne, che tipicamente proiettano i segnali più forti verso l’esterno e verso il basso con un certo angolo, piuttosto che direttamente sotto la stazione. Per le abitazioni situate vicino a una SRB con antenne e parabole posizionate a 30 metri di altezza, l’effetto ombrello può effettivamente verificarsi, portando a una minore esposizione ai CEM in queste immediate vicinanze.
Tuttavia, l’estensione di questo effetto dipende da vari fattori, tra cui le bande di frequenza utilizzate (5G a 700 MHz, UMTS a 900 MHz, LTE a frequenze multiple), i parametri specifici dell’installazione come definiti dal D.M. 37/2008, e l’ambiente circostante, inclusa la presenza di strutture edilizie che possono ulteriormente influenzare la propagazione del segnale. La letteratura scientifica suggerisce generalmente che questa riduzione dell’esposizione potrebbe essere significativa entro alcune decine di metri orizzontalmente dalla base della stazione, con livelli di esposizione che aumentano a distanze maggiori, dove i lobi principali dei modelli di radiazione delle antenne raggiungono il suolo.
Tuttavia, per dati più precisi, sarebbero necessarie misurazioni empiriche e simulazioni specifiche per il sito in questione.
Dalle fonti scientifiche consultate, emergono alcune osservazioni rilevanti in relazione all’effetto ombrello e all’esposizione ai campi elettromagnetici (EMF) nelle vicinanze delle stazioni radio base (SRB):
Misurazione dei campi elettromagnetici: Studi condotti su edifici residenziali vicini a stazioni base hanno dimostrato che i livelli di esposizione variano significativamente in base alla distanza e alla posizione rispetto alla SRB. Ad esempio, in un’analisi specifica, i livelli di esposizione sono variati da 15.5 μW/m² a 9842 μW/m² a seconda della posizione all’interno dell’edificio, il che suggerisce che l’effetto ombrello possa dipendere fortemente dalle caratteristiche strutturali e dalla topografia locale Rathebe et al., 2022.
Effetti sanitari: Studi epidemiologici hanno indicato un aumento del rischio di cancro associato all’esposizione cronica ai campi elettromagnetici provenienti dalle SRB. Questo suggerisce che, indipendentemente dall’effetto ombrello, l’esposizione a lungo termine a tali campi può avere effetti deleteri sulla salute, specialmente in prossimità delle antenne Rodrigues et al., 2020.
Modelli di esposizione: Alcuni studi hanno esaminato l’esposizione al campo elettrico vicino alle stazioni 5G, rilevando che la configurazione di misurazione influisce sui risultati, mentre la distanza dalla stazione può modulare significativamente l’esposizione effettiva. Questo può avere implicazioni per la definizione di distanze sicure dal punto di vista dell’effetto ombrello Liu et al., 2023.
In conclusione, sebbene l’effetto ombrello possa esistere in prossimità di una SRB, la distanza alla quale questo fenomeno può essere considerato protettivo o meno dipende da vari fattori come la configurazione della stazione, la tecnologia utilizzata (es. 5G, LTE) e le caratteristiche dell’ambiente circostante. Pertanto, è difficile determinare una distanza esatta senza un’analisi specifica del sito e delle condizioni locali.
L’argomento dell’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM) derivanti da stazioni radio base (SRB) è complesso e richiede una comprensione approfondita delle normative vigenti e degli effetti biologici associati.
## Effetto Ombrello e Distanza di Sicurezza
L'”effetto ombrello” si riferisce alla protezione che alcune strutture possono offrire contro l’esposizione ai campi elettromagnetici. Tuttavia, l’efficacia di questo effetto dipende da vari fattori, tra cui la tipologia e l’orientamento delle antenne, nonché la frequenza dei segnali trasmessi. Non esiste una distanza fissa universalmente valida che possa garantire una protezione adeguata, poiché le caratteristiche specifiche delle antenne e la loro installazione influenzano notevolmente l’intensità del campo elettromagnetico percepito[1].
## Distanza dalla Stazione Radio Base
La normativa italiana stabilisce dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, che devono essere rispettati per garantire la sicurezza della popolazione. Secondo il D.M. 37/2008, le SRB devono essere installate in modo da non superare i livelli di riferimento stabiliti dalla Raccomandazione 1999/519/CE. Questa raccomandazione prevede che le aree in cui si riscontrano superamenti di tali livelli siano segnalate e che l’accesso sia limitato a persone con specifiche controindicazioni[2][4].
La distanza di sicurezza dalle SRB può variare. In generale, si considera che a distanze superiori a 100 metri, l’intensità dei campi elettromagnetici tende a ridursi significativamente, ma questo dipende anche dalla potenza dell’antenna e dalla frequenza utilizzata. Per impianti con tecnologia 5G e altre frequenze elevate, è fondamentale effettuare misurazioni specifiche per determinare l’esposizione effettiva in prossimità delle abitazioni[3][5].
Conclusioni
In sintesi, si può parlare di “effetto ombrello” in relazione alla protezione dai campi elettromagnetici, ma la sua efficacia è condizionata da molteplici fattori, tra cui la distanza dalla SRB e le caratteristiche specifiche delle antenne. È essenziale che le installazioni rispettino i limiti normativi per garantire la sicurezza della popolazione e che vengano effettuate valutazioni specifiche per ogni caso.
La ricerca sull’esposizione ai campi elettromagnetici (EMF) delle stazioni radio base (RBS) nelle aree urbane e rurali suggerisce che i livelli rimangono generalmente al di sotto dei limiti normativi. A Roma, le misurazioni vicino ai siti RBS proposti hanno rilevato livelli di campo elettrico entro il limite italiano di 6 V/m ( Giliberti et al., 2005 ). Analogamente, studi nella Puglia rurale hanno confermato che l’esposizione degli agricoltori vicino alle RBS era entro i limiti legali ( Pascuzzi & Santoro, 2017 ). Un’analisi a lungo termine in una regione italiana ha rivelato che le stazioni base producono la più bassa esposizione EMF rispetto ad altre fonti, sebbene i livelli vicino agli utenti mostrino una tendenza crescente ( Chiaraviglio et al., 2020 ). A Taranto, il monitoraggio di 108 stazioni trasmittenti ha rilevato solo due casi che superavano i valori di attenzione, senza casi che superassero il limite di 6 V/m nella città stessa ( Caputo et al., 2007 ). Mentre gli attuali livelli di esposizione sembrano sicuri, la tendenza crescente suggerisce potenziali preoccupazioni future, in particolare entro 30 metri dalle stazioni base ( Chiaraviglio et al., 2020 ).
INTERNET MANIFESTO 2024 – costruire un miglior accesso alla conoscenza tramite le biblioteche
Le biblioteche sostengono un Internet che dia priorità alle esigenze degli individui, fungendo sia da protettore dei diritti che da facilitatore dello sviluppo. Il primo passo è difendere i diritti essenziali relativi all’accesso alle informazioni e alla conoscenza. Per salvaguardare questi diritti e concretizzare questa visione di Internet, è imperativo stabilire una governance efficace. Questo sforzo richiederà misure proattive da parte dei decisori e delle parti interessate di tutti gli strati, sia all’interno che all’esterno delle strutture governative, comprese le biblioteche.
Questo Manifesto, giunto alla sua terza edizione e completamente rivisto, delinea i principi principali secondo cui il settore bibliotecario dovrebbe ispirare le decisioni riguardanti Internet, articolando al contempo i contributi unici delle biblioteche.
1 LA NOSTRA VISIONE DEL MONDO
Connettività significativa e universale significa connettività che salvaguarda i diritti e realizza il potenziale. Internet dovrebbe unire le società e promuovere i diritti e l’autonomia degli individui, consentendo la loro piena e libera partecipazione alle attività della società.
2 LA NOSTRA VISIONE DELLE BIBLIOTECHE Le biblioteche costituiscono una componente indispensabile dell’infrastruttura necessaria per l’inclusione digitale, che comprende tutto, dalla formulazione delle politiche alla fornitura di servizi. Le biblioteche funzionano intrinsecamente come ambienti democratici in grado di migliorare in modo significativo l’accesso alle informazioni per tutti, compresi coloro che sono emarginati digitalmente. È essenziale che le biblioteche continuino a svolgere il loro ruolo di partner abilitanti nella creazione di società connesse che siano sostenibili, responsabili e incentrate sui bisogni degli individui.
3 COSTRUIRE INSIEME UN INTERNET CHE METTA AL CENTRO LA PERSONA
3a. Il raggiungimento di un Internet veramente incentrato sulle persone è subordinato al fatto che gli individui siano:
• connessi in modo significativo, l’accesso a Internet trascende la semplice convenienza; funge da catalizzatore per la libertà, l’emancipazione e il progresso nell’era digitale. È fondamentale che tutti abbiano l’opportunità di usufruire di un accesso a Internet che vada oltre la connettività di base, sia a livello individuale che collettivo, con velocità, dispositivi, accessibilità e affidabilità sufficienti. Tale accesso è essenziale per interagire con la ricca diversità dell’esperienza digitale e le vaste opportunità che offre per l’apprendimento e la responsabilizzazione. I diversi percorsi di connettività, incluso l’accesso pubblico, favoriscono la resilienza e possono facilitare l’utilizzo ottimale del potenziale di Internet.
• competenti, l’uso efficiente di Internet richiede una serie di abilità, che vanno dall’alfabetizzazione fondamentale a competenze tecniche e critiche più sofisticate. È fondamentale che gli individui, in tutte le fasi della vita, abbiano l’opportunità di acquisire e aggiornare queste competenze per sfruttare appieno le capacità di Internet.
• informati, l’utilità di Internet è intrinsecamente legata alla qualità delle informazioni e dei servizi ivi disponibili. È fondamentale che tutte le persone siano in grado di localizzare, accedere, interagire e applicare le informazioni che cercano online a condizioni ragionevoli. L’accesso ai contenuti pertinenti deve essere considerato una questione di diritti culturali; un risultato significativo di Internet è stata la facilitazione della proliferazione dell’accesso aperto, che rappresenta un pilastro fondamentale di Knowledge Commons.
• sicuri, ogni individuo possiede un diritto intrinseco alla sicurezza, sia in ambito virtuale che fisico. È fondamentale che le persone abbiano la possibilità di proteggere le proprie informazioni personali e siano al riparo dalle minacce informatiche e dai contenuti ingannevoli. Hanno il diritto di preservare la loro privacy, impedendo così la raccolta e lo sfruttamento non autorizzati dei loro dati personali.
• inclusivi e rispettosi, ogni persona deve avere l’opportunità di impegnarsi nella sfera digitale indipendentemente dalla sua posizione geografica, dalle sue convinzioni o dallo status socio-economico. Un’attenzione particolare deve essere estesa ai gruppi vulnerabili, insieme a un alto grado di rispetto e riconoscimento per gli intricati e diversi sistemi di conoscenza indigeni, nonché per i principi di decolonizzazione. I giovani devono essere tutelati per quanto riguarda i loro diritti relativi all’accesso e alla libertà intellettuale.
• impegnati, Internet è fondamentalmente un mezzo di comunicazione e scambio e dovrebbe facilitare questa funzione. Dovrebbe unire gli individui, superando distanze e barriere, e consentire loro di ottenere più di quanto si potrebbe ottenere isolatamente. In questo contesto, siamo convinti che gli individui debbano essere coinvolti attivamente nella governance di Internet, avendo il potere di influenzarne la traiettoria.
3b. Fondamentalmente, Internet non può esprimere il suo potenziale quando è: • frammentato, un potenziale vantaggio significativo di Internet risiede nella sua capacità di fornire accesso a dati, informazioni, conoscenze e idee provenienti da tutto il mondo. Ciò contribuisce all’accelerazione dell’innovazione, favorisce la comprensione e abbatte le barriere geografiche. Non dobbiamo permettere che leggi e politiche nazionali scoordinate e contrastanti portino alla frammentazione di Internet.
• iniquo, Internet e le tecnologie digitali hanno la capacità di fungere da catalizzatore sostanziale per il progresso; tuttavia, quando tali progressi sono disponibili solo per pochi eletti, rischiano di aggravare le divisioni esistenti. Aderendo al principio di «non lasciare indietro nessuno», è essenziale affrontare politiche, modelli di business e tendenze che perpetuano l’esclusione digitale.
• dannoso per i diritti umani e lo sviluppo, Internet deve fungere da veicolo per la protezione e la realizzazione dei diritti umani. Laddove, insieme alle politiche, ai modelli di business e alle pratiche che lo governano, mina i diritti alla privacy, alla libertà intellettuale e ad altri diritti fondamentali senza una giusta causa, è necessario un intervento.
• puramente commerciale, sebbene l’importanza delle entità commerciali nel settore online non possa essere trascurata, è improbabile che Internet guidato principalmente da interessi finanziari serva gli interessi di tutte le parti interessate. Il perseguimento della posizione dominante sul mercato a scapito delle alternative, nonché la diffusione della disinformazione e della disinformazione come sottoprodotto di modelli di business volti a massimizzare l’attenzione senza considerare le conseguenze, sono preoccupazioni pressanti.
4 I GOVERNI POSSONO CONTRIBUIRE A QUESTA PROPSETTIVA
4a. attraverso regolamenti attuali applicati
• in modo coordinato, è più probabile che i governi affrontino efficacemente l’influenza delle principali piattaforme quando intraprendono azioni collettive. Inoltre, tali sforzi coordinati rappresentano l’approccio ottimale per prevenire la frammentazione di Internet. Ciò è di gran lunga superiore a uno scenario in cui i governi si impegnano in una «corsa alla regolamentazione», ponendo di conseguenza alcune nazioni sotto pressione affinché applichino regolamenti sui quali non hanno alcuna influenza.
• in modo completo e orientato ai risultati, è urgente adottare un approccio coerente e interdisciplinare alla regolamentazione di Internet. Ciò può essere garantito adottando una metodologia incentrata sui risultati, piuttosto che sulla tecnologia, concentrandosi su come la regolamentazione di Internet può facilitare obiettivi come l’inclusione, l’istruzione, l’innovazione e altro ancora. Ad esempio, è imperativo che le leggi sul copyright siano riviste per allinearle all’era digitale, eliminando così le barriere, le ambiguità e i rischi inutili incontrati dalle biblioteche nello svolgimento delle loro missioni.
• in modo da focalizzare le persone e il rispetto dei diritti, le decisioni riguardanti Internet e le sue funzionalità devono considerare meticolosamente le loro implicazioni per i diritti individuali. Oltre al perseguimento proattivo dei diritti attraverso la governance di Internet, dovrebbero esserci anche sforzi concertati per correggere i casi in cui tali diritti sono a rischio, come nei casi di violazioni della neutralità della rete.
• in modo ragionevole, proporzionata e basata su prove,per affrontare potenziali conflitti tra diritti, la regolamentazione di Internet deve rispettare i principi di ragionevolezza e proporzionalità. In questo contesto, è essenziale che le decisioni siano basate su prove solide. Ciò è particolarmente pertinente in relazione alle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale.
• in modo democratico e partecipativo, dato il ruolo fondamentale di Internet in vari aspetti della nostra vita e la sua importanza nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, la regolamentazione deve essere formulata secondo principi democratici. Deve essere sviluppata in modo trasparente e con garanzie di responsabilità. In particolare, le biblioteche devono essere incluse in tutti i processi decisionali pertinenti, grazie alla loro comprensione delle esigenze degli utenti e alla loro esperienza in materia di etica dell’informazione.
• in modo da sostenere le iniziative comunitarie e i beni pubblici digitali, la legislazione e i regolamenti dovrebbero garantire spazio e sostegno sufficienti alle iniziative di proprietà e guida della comunità, comprendenti reti comunitarie, piattaforme come Wikipedia e beni pubblici digitali in generale.
4b. attraverso un tipo di investimento:
• che sia equo, il ruolo della spesa pubblica è fondamentale nel superare gli ostacoli e avviare e sostenere servizi e infrastrutture che non riceverebbero il sostegno del settore privato. Serve a mitigare le carenze in termini di competenze, fiducia e accesso ai contenuti.
• che sia adeguato a livello locale, sebbene Internet operi su scala globale, le interazioni che determinano il suo impatto sulla vita delle persone avvengono a livello locale. Di conseguenza, gli investimenti devono essere indirizzati a garantire che ogni comunità possa sfruttare appieno Internet, in linea con le proprie esigenze e priorità specifiche.
• che sia completo, le spese relative a Internet dovrebbero essere conformi ai principi di un Internet incentrato sulle persone, come delineato in precedenza. Gli investimenti nella connettività dovrebbero essere integrati da spese per lo sviluppo delle competenze, la creazione di contenuti, il personale e le risorse aggiuntive. In particolare, sosteniamo iniziative volte a garantire la disponibilità e l’accessibilità di contenuti diversi, che comprendono sia collezioni di biblioteche digitalizzate che idee, ricerca e creatività innovative.
• che sia a sostegno delle infrastrutture pubbliche digitali e ai beni pubblici digitali, varie reti, servizi e beni svolgono una significativa funzione di interesse pubblico e sosteniamo gli sforzi per rafforzarli. Affermiamo che le biblioteche in genere fungono da «rampe di accesso» a queste infrastrutture e servizi e quindi devono essere parte integrante di qualsiasi iniziativa di rafforzamento delle capacità in questo campo.
• che sia controllato, per facilitare l’utilizzo efficace dei fondi pubblici, è essenziale misurare gli impatti degli investimenti e collaborare con le biblioteche e altre istituzioni comunitarie per facilitare la raccolta dei dati.
5 UNA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE INCLUSIVA, BASATA SUI DIRITTI, SUPPORTATA DALLE BIBLIOTECHE
• per esigenze e strategie di cooperazione digitale basate sul contesto, i governi sono tenuti a collaborare con le biblioteche su strategie per la cooperazione digitale. Dovrebbero sfruttare l’esperienza delle biblioteche nell’accesso alle informazioni e i loro legami con la società civile a livello locale per formulare politiche che siano contestualmente pertinenti e che garantiscano un migliore accesso alle informazioni e l’impegno civico all’interno della società dell’informazione.
• per connettere un altro miliardo di persone, le biblioteche fungono da punti di connettività vitali per le popolazioni svantaggiate. Offrono accesso gratuito a Internet e ai dispositivi, fungendo da gateway affidabile di informazioni per milioni di persone in tutto il mondo. Quando le biblioteche sono sufficientemente finanziate, fungono da hub di connettività per le comunità mentre eseguono iniziative e programmi che facilitano l’accesso alle informazioni e alla conoscenza.
• per promuovere l’alfabetizzazione digitale, il miglioramento delle competenze digitali degli individui (compresa la coltivazione del pensiero critico all’interno dell’ambiente digitale) è fondamentale, non solo per l’accessibilità delle informazioni e la governance di Internet, ma anche per l’attualizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. L’estesa rete bibliotecaria globale, insieme al personale e alle risorse infrastrutturali, svolge un ruolo fondamentale nell’alleviare il divario digitale e nella promozione delle competenze digitali e interdisciplinari all’interno delle comunità di tutto il mondo.
• per politiche e argini migliori di fronte all’IA, sebbene l’intelligenza artificiale possieda la capacità di aumentare l’accesso alla conoscenza, rappresenta contemporaneamente un rischio per l’integrità della qualità delle informazioni a causa di imprecisioni, proliferazione di disinformazione e pregiudizi discriminatori intrinseci. È essenziale che gli enti governativi e le altre parti interessate intraprendano iniziative di collaborazione con le biblioteche per migliorare la comprensione da parte del pubblico delle tecnologie emergenti tra i cittadini e la forza lavoro. Ciò include, ma non si limita a, la promozione della consapevolezza sui vantaggi dell’IA, nonché il riconoscimento dei rischi associati e delle sue ramificazioni sociali e ambientali.
• per migliorare l’accesso all’e-government e progresso dell’economia digitale, le biblioteche fungono da centri civici vitali, fornendo un luogo in cui le comunità possono interagire con le risorse governative. Allo stesso modo, forniscono contenuti, formazione e servizi a imprenditori, micro e piccole imprese. Tali iniziative, tra le altre, svolgono un ruolo significativo nell’accelerare la transizione verso un’economia guidata dal digitale nei paesi in via di sviluppo.
• per migliorare integrazione digitale delle economie a basso reddito e dei gruppi di popolazione vulnerabili, le biblioteche sono fondamentali nella promozione dei diritti delle persone emarginate, in particolare nel Sud del mondo. I loro principi fondamentali di inclusività assicurano che le persone con disabilità e diversi livelli di competenza digitale, provenienti da località remote e background culturali diversi, possano impegnarsi pienamente nel panorama digitale. Inoltre, proteggono i giovani in quanto gruppo demografico vulnerabile che richiede garanzie speciali per quanto riguarda i loro diritti relativi all’accesso alle informazioni, alla libertà intellettuale e alla privacy, in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia (1989). I professionisti delle biblioteche e dell’informazione si dedicano inoltre a una visione di Internet che sostenga i principi di decolonizzazione e riconosca la complessità e la sovranità dei sistemi di conoscenza indigeni, nativi e delle Prime Nazioni.
• per collaborare e incidere a più livelli, la fusione di personale, competenze, supporto e contenuti fornita dalle biblioteche può allinearsi sinergicamente con gli sforzi di altre parti interessate per ottenere per un Internet incentrato sulle persone di più di quanto qualsiasi entità possa ottenere indipendentemente.
INTERNET MANIFESTO 2024 – costruire un miglior accesso alla conoscenza tramite le biblioteche
Il presente Manifesto sarà sottoposto a revisione entro un periodo di tempo biennale per valutarne l’attuazione e accertarne la rilevanza per l’evoluzione del discorso sulla governance di Internet.
Numerose persone, volontari dell’IFLA e contributori settoriali hanno svolto un ruolo nella formulazione di questo documento. Estendiamo la nostra gratitudine ai membri impegnati del gruppo di lavoro del manifesto, vale a dire Edmund Balnaves, Ray Uzwyshyn, Martyn Wade e María Loreto Puga. Un riconoscimento speciale è dovuto anche alle divisioni, ai comitati e alle sezioni regionali che hanno fornito un prezioso contributo al documento, che include: FAIFE, CLM, OSS, Sezione IT, Questioni indigene, Biblioteche pubbliche e metropolitane, Sezioni per bambini e giovani adulti, Popolazione multiculturale e alfabetizzazione informatica.
La settima edizione delle “BiblioVerifica Olympics” e’ dedicata al contrasto della violenza di genere e della discriminazione sessuale, promuovendo la parita’ di genere come definita dall’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze”
lanciamo le GENDER EQUALITY Olympics 2024, per contrastare sia la violenza di genere, sia la discriminazione sessuale, promuovendo la parita’ di genere come definita dall’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. con 15 quiz per chiunque (maggiorenne) voglia provare gratuitamente le sue capacità di riconoscere la disinformazione, evitare pregiudizi, stereotipi, sostenere la parita’ di genere e diffondere le statistiche di genere.
BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione
SECONDO CLASSIFICATO (parimerito con altri 2 progetti)
premio Maria Antonietta Abenante 2021
Non c’è dubbio che la disinformazione, in parte dovuta alla incapacità degli utenti del web di impostare correttamente le proprie ricerche, ma ancor più per la strategia perseguita da un gran numero di soggetti riconducibili ad ideologie politiche, religiose, filosofiche, scientifiche (o sarebbe meglio dire pseudoscientifiche) assai variegate, abbia rappresentato negli anni un pericoloso ostacolo alla capacità dei singoli di valutare consapevolmente i contenuti del web e di utilizzare le informazioni nel modo più corretto per orientare le proprie scelte.
Se l’ambito di applicazione del progetto BiblioVerifica OLYMPICS presentato da Damiano Orru’ per conto della Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Tor Vergata di Roma non è particolarmente innovativo, certamente lo è il modo in cui si adopera a stimolare negli utenti un atteggiamento di piena consapevolezza, fornendo loro gli strumenti logici e documentali per combattere il fenomeno. In questo senso le finalità del progetto rientrano nella dimensione dell’inclusione espressamente richiesta dal bando del Premio intitolato a Maria Antonietta Abenante.
https://www.aib.it/attivita/premio-maria-a-abenante/2021/96241-premio-abenante-2021-verbale-vincitori/
BiblioVerifica propone, infatti, a tutti i cittadini una piattaforma di “autovalutazione informatizzata” su temi che nel corso degli anni (dal 2018 ad oggi) sono stati di scottante attualità. Tale autovalutazione prende forma di un gioco-competizione nel corso del quale qualunque partecipante può cimentarsi nel rispondere in un tempo definito ad una serie di quiz, ricevendo al termine in tempo reale un feedback via blog e via email. La descrizione dei contenuti su cui vertono i 100 quiz è disponibile e scaricabile per consentire di riscontrare la validità delle risposte e di conoscere le fonti per ciascun quiz.
Ricorrere al gaming per combattere la disinformazione tramite l’information literacy, la media literacy e la data literacy è senz’altro un’idea originale e convincente, come dimostra il numero crescente di partecipanti che annualmente la piattaforma WordPress registra. Si è infatti passati dai 1.044 tentativi di risposta nel 2018 ai 21.609 tentativi del 2020 (per il 2021 le statistiche si fermano ai primi 20 giorni di competizione).
Nel corso degli anni BiblioVerifica è stato presentato in numerose occasioni pubbliche e descritto in articoli apparsi su autorevoli riviste. Infine, BiblioVerifica promuove una pratica di ricerca di dati e informazioni che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” promosso dall’IFLA per agevolare l’accesso all’informazione responsabile attraverso la condivisione di strategie di verifica, di strumenti di ricerca e di fonti attendibili a livello nazionale e internazionale.
Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega.
Il libro e la lettura rappresentano un mezzo di approfondimento e di conoscenza, sono strumento di informazione e di apprendimento culturale, entrambi oggi indispensabili per superare le incertezze e le precarietà legate alla paura della globalizzazione, del cambiamento e del diverso.
La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore nasce sotto l’egida dell’UNESCO nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright:
#BiblioverificaDay: il 25 marzo 2017 nasceva #Biblioverifica blog e spazio di digital reference tramite i social, i forum e le chat. Per festeggiare lanciamo il settimo #oscardellabufala con una graduatoria delle bufale circolate nel 2023, chiunque può votare qui o proporre altre bufale:
la votazione è anonima, non chiediamo nominativi o e-mail!!!
Cliccare sul titolo della bufala e quindi scegliere
“MI PIACE” o “NON MI PIACE”
#BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie di verifica, strumenti di ricerca e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
In biblioteca per affrontare il presente e immaginare il futuro. Una riflessione sull’apprendimento innovativo e sull’uso della biblioteca per fare informazione e prevenire la disinformazione. Spunti per Biblioverifiche, attività di prebunking e scelta di chatbot.
In collaborazione con il Servizio “Valorizzazione risorse culturali, Musei, archivi e biblioteche” e con l’Associazione “Italiana Biblioteche – Commissione Nazionale Biblioteche Pubbliche e Osservatorio sulla Information Literacy”.
EVENTI: #BiblioVerifica IL POTERE DELL’INFORMAZIONE TRA SOCIAL E CAMPAGNE ELETTORALI @biblioveri Elena Almangano relatrice Scuola diocesana di Formazione
Il corso si propone di fornire stimoli e spunti relativiall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, per un approccio costruttivo e critico in biblioteca. Verranno illustrate soluzioni e applicazioni gratuitamente fruibili, liberamente disponibili per bibliotecari e per cittadini, interessati ad accedere a pubblicazioni scientifiche, dati aperti, statistiche certificate.
• Introduzione all’intelligenza artificiale e alla sua applicazione in biblioteca
• Cenni di “data stewardship” per l’utilizzo dei dati aperti e dei dati sensibili
• principi e linee guida UNESCO “ChatGPT, intelligenza artificiale e istruzione superiore”
• Competenze e raccomandazioni da IFLA e dalla Commissione Europea (DigComp 2.2 e Dig.Education)
• Creatività generativa e pensiero critico, test TRAAP, test PROVEN, IFLA “Riconoscere le fake news”
1 dicembre ore 14.30 – 18.30 in presenza presso la Biblioteca Centrale CNR
CHATBOT PER IL CITTADINO,RICERCA COLLABORATIVA E PROBLEM SOLVING
• Google Bard
• Openai ChatGPT
• Microsoft Bing
• Claude Instant su Forefront AI
• Perplexity AI
• Altri chatbot
• Verifica individuale sincrona dell’apprendimento
(10 quiz a risposta chiusa tramite cellulare/tablet/netbook)
15 dicembre ore 14.00 – 18.00 a distanza tramite MS TEAMS
RICERCA ACCADEMICA BASATASULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
• Valutazione dei pregi e dei difetti di Google Scholar come strumento di ricerca accademica
• Utilizzo di Dimensions AI per l’accesso a pubblicazioni scientifiche e dati accademici
• Esplorazione di Elicit come risorsa per la ricerca accademica basata sull’intelligenza artificiale
• Approfondimento di Semanthic Scholar come strumento per la scoperta di nuovi articoli accademici
• Utilizzo di Connected Papers per la visualizzazione delle connessioni tra articoli accademici
• Applicare l’intelligenza artificiale nella ricerca accademica: integrità, vantaggi e sfide
• Verifica individuale sincrona dell’apprendimento (10 quiz a risposta chiusa tramite cellulare/tablet/netbook)
22 dicembre ore 14.00 – 18.00 a distanza tramite MS TEAMS
GAMIFICATION E PREBUNKING
• Panquiz
• Fake news immunity chatbot
• Bad news
• Go viral!
• BiblioVerifi ca Olympics
• Verifica individuale sincrona dell’apprendimento (10 quiz a risposta chiusa tramite cellulare/tablet/netbook)
• Associati AIB persona e amici: € 70,00
• Associati AIB enti: € 70,00* (fino a max n.3 unità per ciascun Ente, fermo restando la facoltà di iscrivere al corso più persone con quota non soci)
• Associati AIB studenti: € 35,00
• Non associati AIB (persone e Enti): € 130,00 + IVA se dovuta
Il versamento dovrà essere effettuato con bonifico bancario intestato
all’Associazione Italiana Biblioteche — Sezione Lazio IBAN IT 87 X 02008 05203 000400419660, indicando nella causale “NOME – COGNOME iscrizione corso intelligenza artificiale 2023”
Internet Archive consente a studenti e studiosi di tutto il mondo di utilizzare i petabyte di dati dell’archivio per la propria ricerca, sfruttando nuove soluzioni sfruttando l’AI per costruire nuove capacità nella nostra biblioteca.
L’Internet Archive è da tempo conosciuto come un combattente della disinformazione.
Prendiamo ad esempio gli studiosi del King’s College London Jonathan Gray e Liliana Bounegru, che si affidano molto all’Internet Archive per studiare i media digitali e la loro evoluzione.
Utilizzano il Wayback Machine per studiare la storia e i cambiamenti di tendenza nei siti web e nelle tecnologie, concentrandosi sulla lotta alla disinformazione e alle fake news. Un loro studio ha analizzato le firme dei tracker dei siti di “fake news” virali nel tempo, osservando come le loro pratiche di monetizzazione attraverso la pubblicità siano cambiate man mano che venivano bloccati dai principali network pubblicitari.
Si sono inoltre associati alla coalizione non profit First Draft per analizzare le firme dei tracker dei siti di informazione mainstream rispetto alle bufale, creando un Field Guide to Fake News. Le collezioni dell’Internet Archive possono essere un tesoro di materiale prezioso per i ricercatori che affrontano numerosi progetti. Secondo Bounegru, “Utilizziamo molto l’Internet Archive. È uno strumento essenziale per la nostra ricerca”.
L’archivio non è solo per i ricercatori, ma anche per i cittadini curiosi di tutto il mondo, offrendo una robusta collezione di materiali storici. Un’utente che ne ha beneficiato è Patricia Rose, che è diventata guida turistica presso lo storico cimitero Laurel Hill di Filadelfia dopo essersi ritirata dalla carriera universitaria. I tour del cimitero, particolarmente popolari durante la pandemia di COVID-19, hanno messo in luce personaggi notevoli sepolti lì, tra cui Sara Yorke Stevenson: una nota egittologa, curatrice di musei, autrice, giornalista e sostenitrice del suffragio femminile. Rose ha trovato anche un vasto assortimento di scritti e materiali correlati di Stevenson, tra cui il suo libro, monografie e vari articoli all’interno dell’archivio. Rose ha consultato anche pubblicazioni storiche, come il Bulletin of the Pennsylvania Museum, che hanno fatto luce sul ruolo di Stevenson come curatrice e educatrice. Rose ha espresso gratitudine e ha sottolineato la sua intenzione di utilizzare l’Internet Archive per futuri sforzi di ricerca, sottolineandone il valore eccezionale come piattaforma di ricerca completa.
Corso online “Dottor google riconoscere e interpretare le fonti”
CORSO ONLINE 15 NOVEMBRE 2023 PROGRAMMA:
14:30 – 14:45 INTRODUZIONE E PATTO D’AULA Dott.ssa Federica Viazzi, Bibliotecaria AO AL
14:45 – 15:30 IL FALSO IN RETE E IL RUOLO DELLE BIBLIOTECHE Prof. Carlo Bianchini, Università degli Studi di Pavia
15:30 – 16:45 INTELLIGENZA ARTIFICIALE: NUOVE OPPORTUNITÀ E NUOVE ABILITÀ Dott.ssa Stefania Puccini, Università degli Studi di Firenze
16:45 – 18:00 AFFRONTARE LA DISINFORMAZIONE IN MEDICINA USANDO STRUMENTI GRATUITI DEL WEB: IL BLOG BIBLIOVERIFICA Dott. Damiano Orrù, Università di Roma Tor Vergata
Nel terzo e ultimo webinar saranno trattati i temi della psicologia di gruppo, del coach oltre che raccontate alcune buone pratiche di information literacy: la biblioteca medica per il cittadino, il caso di Biblioverifica, le sfide internazionali per l’apprendimento on the job e, in conclusione, il progetto Community Library della Regione Puglia. Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento): Silvia Ivaldi (Università di Bergamo) Nicola Sicolo (business, life & personal coach) Maria Squarcione (direttrice Biblioteca Interdipartimentale “B.Eustachio”, Sapienza Università di Roma) Damiano Orrù (bibliotecario Università di Roma Tor Vergata) Elena Corradini (bibliotecaria, membro commissione IFLA “Continuing Professional Development and Workplace learning”, gruppo AIB Coworking) Isabella Tammone (responsabile sistema bibliotecario Università di Foggia.
Corso gratuito di tre incontri online
Prenderà avvio da settembre 2023 la prima edizione del corso base di Academy in tema di “coworking/colavoro” organizzato in collaborazione tra il DISTUM dell’Università di Foggia e il Sistema Bibliotecario di Ateneo.
La “Library Coworking Academy” è un corso di primo livello che ha l’obiettivo di fornire le basi per acquisire idee e strumenti utili a cogliere le opportunità degli ambienti lavorativi flessibili e cooperativi, con particolare riferimento all’uso di spazi, ambienti digitali e servizi informativi che le biblioteche pubbliche e accademiche possono offrire ai lavoratori secondo il modello di sviluppo di competenze trasversali lungo l’arco della vita.
Il percorso si rivolge a: lavoratori (bibliotecari, liberi professionisti, etc.), studenti, dottorandi, che intendano affrontare il nuovo fenomeno della contaminazione dei saperi negli spazi di lavoro condiviso per individuarne le potenzialità sia pubbliche che private.
Il corso si svolgerà dalle ore 15,00 alle ore 17,30 nelle seguenti date:
venerdì 29 settembre 2023 venerdì 13 ottobre 2023 venerdì 20 ottobre 2023
Il corso, tenuto da docenti accademici e professionisti di settori diversi, si svolgerà completamente da remoto, via Zoom, e senza alcuna quota di partecipazione.
L’iscrizione deve avvenire tramite il modulo online (a seguito del quale riceverete il link Zoom di collegamento, valido per tutti i webinar).
Il corso si svolgerà sotto la direzione scientifica della prof.ssa Giusi Antonia Toto e la delegata allo SBA prof.ssa Maria Stefania Montecalvo.
Per info contattare la direzione organizzativa:
Dott.ssa Viviana Vitari (dottoranda PhD “Learning Sciences e Digital Technologies”) viviana.vitari@unifg.it
Dott.ssa Isabella Tammone (responsabile area biblioteche Università di Foggia) isabella.tammone@unifg.it
Webinar venerdì 29 settembre 2023 – ore 15 /17.30
Nella prima giornata sarà fornita una panoramica dei nuovi spazi lavorativi aziendali rispetto al mercato immobiliare con particolare riferimento agli effetti della post-pandemia. Il co-lavoro ha un suo contraltare nella cultura: saranno descritti il caso dell’incubatore naturale di Matera, Hubout di Cinisello Balsamo (MI) e alcune esperienze pugliesi. Seguirà una sezione dedicata all’information literacy e alle offerte specialistiche dei bibliotecari.
Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento): Ilaria Mariotti e Chiara Tagliaro (Politecnico di Milano e COST Action CA18214 European Cooperation in Science and Technology). Andrea Paoletti (cofounder di Casa Netural, consulente strategico) Massimo Capano (manager e fundraiser Comune di Cinisello Balsamo) Tommaso Paiano (bibliotecario wikipediano) Matilde Fontanin (bibliotecaria Università di Trieste; Cultrice della materia in documentazione, teoria e storia dell’informazione, Sapienza Università di Roma). Valentina Lepore (bibliotecaria Università di Firenze)
Webinar 13 ottobre 2023 – ore 15 /17.30
Nella seconda giornata di corso saranno trattate le potenzialità del cosiddetto “individualismo collaborativo”, tema per un nuovo network di economia creativa. Anche l’arte e coloro che vi lavorano al suo interno può diventare azione dell’educare civile e strumento generativo di idee. A seguire saranno affrontati i nuovi paradigmi per il lavoro in biblioteca e le difficoltà che si incontrano rispetto all’ecosistema informativo dei complotti. In questo panorama saranno individuati degli stressors sociali in ambito bibliotecario e l’opportunità del nearworking.
Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento): Carolina Bandinelli (Università di Warwick) Salvatore Falci (già docente Accademia Belle Arti di Bergamo) Ferruccio Diozzi (già responsabile del Centro di Ricerche Aerospaziali di Napoli) Federico Meschini (Università della Tuscia) Federica Tassara (Responsabile Unità biblioteche rionali di Milano e gruppo nazionale AIB sul coworking in biblioteca)
A tutti i partecipanti sarà proposto un modulo per suggerire i parametri di un manifesto collettivo/linee guida sul coworking in biblioteca e, su consegna, l’attestato di partecipazione da
parte dell’Università di Foggia.
Per INFO contattare:
Viviana Vitari – viviana.vitari@unifg.it – Dottoranda Phd “Learning Sciences e Digital Technologies”
Isabella Tammone –isabella.tammone@unifg.it – Responsabile sistema bibliotecario universitario c/o Università di Foggia – Area Sistema Bibliotecario, ex Palazzo Ateneo – Largo Papa Giovanni Paolo II
Tabella 3. Co-progettazione degli usi di GenAI per la ricerca.
Tabella 4. Co-progettazione degli usi di GenAI per supportare insegnanti e insegnamento.
Tabella 5. Co-progettazione degli usi di GenAI come allenatore 1:1 per l’acquisizione autoguidata di competenze di base nell’apprendimento di lingue e arti.
Tabella 6. Co-progettazione degli usi di GenAI per facilitare l’apprendimento basato sull’indagine o sul progetto.
Tabella 7. Co-progettazione degli usi di GenAI per supportare gli studenti con bisogni speciali.
Acronimi e abbreviazioni
Concetti e tecnologie
AGI – Intelligenza artificiale generale
AI – Intelligenza artificiale
API – Interfaccia di programmazione delle applicazioni
ANN – Rete neurale artificiale
BERT – Rappresentazioni di codificatore bidirezionale da trasformatori
DAI – Intelligenza artificiale distribuita
GAN – Generative Adversarial Networks
GB – Gigabyte
GDPR – Regolamento generale sulla protezione dei dati
GenAI – Intelligenza artificiale generativa
GPT – Generative Pre-Trained Transformer
ICT – Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
LaMDA – Modello linguistico per applicazioni di dialogo
LLM – Modello di lingua di grandi dimensioni
ML – Machine Learning
TVET – Formazione e orientamento tecnico e professionale
VAE – Autoencoders varianziali
Organizzazioni
AGCC – AI Government Cloud Cluster (Singapore)
CAC – Cyberspace Administration of China
UE – Unione Europea
OECD – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
UNCTAD – Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo
UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO)
PREFAZIONE
Gli strumenti di AI generativa (GenAI) disponibili pubblicamente stanno emergendo rapidamente e il rilascio di versioni iterative sta superando l’adattamento dei quadri normativi nazionali. L’assenza di regolamentazioni nazionali sulla GenAI nella maggior parte dei paesi lascia la privacy dei dati degli utenti non protetta e le istituzioni educative largamente impreparate a convalidare gli strumenti.
La prima guida globale dell’UNESCO sulla GenAI nell’educazione mira a sostenere i paesi nell’implementazione di azioni immediate, nella pianificazione di politiche a lungo termine e nello sviluppo della capacità umana per garantire una visione centrata sull’essere umano di queste nuove tecnologie.
La guida presenta una valutazione dei potenziali rischi che la GenAI potrebbe rappresentare per i valori umanistici fondamentali che promuovono l’agenzia umana, l’inclusione, l’equità, l’uguaglianza di genere, le diversità linguistiche e culturali, nonché le opinioni e le espressioni plurali.
Propone passi chiave per le agenzie governative per regolamentare l’uso della GenAI, tra cui l’obbligo di proteggere la privacy dei dati e la considerazione di un limite di età per il loro utilizzo. Esso delineare i requisiti per i fornitori di GenAI per consentire il loro uso etico ed efficace nell’educazione.
La guida sottolinea la necessità per le istituzioni educative di convalidare i sistemi GenAI sulla loro appropriatezza etica e pedagogica per l’educazione. Essa invita la comunità internazionale a riflettere sulle loro implicazioni a lungo termine per la conoscenza, l’insegnamento, l’apprendimento e la valutazione.
La pubblicazione offre raccomandazioni concrete per i responsabili delle politiche e le istituzioni educative su come progettare l’uso degli strumenti GenAI per proteggere l’agenzia umana e beneficiare genuinamente degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori.
I programmi di intelligenza artificiale generativa (GenAI) sono scoppiati nell’attenzione del pubblico a novembre 2022 con il lancio di ChatGPT, che è diventato l’app a crescita più rapida della storia. Con il potere di imitare le capacità umane di produrre output come testo, immagini, video, musica e codici software, queste applicazioni GenAI hanno suscitato scalpore, proprio quando l’hype sull’IA negli ultimi cinque anni sembrava essersi stabilizzato. Milioni di persone ora usano GenAI nelle loro vite quotidiane e il potenziale di adattare i modelli alle applicazioni AI di dominio specifico sembra illimitato, almeno nei prossimi anni.
Queste ampie capacità di elaborazione delle informazioni e produzione di conoscenza hanno implicazioni potenzialmente enormi per l’educazione, in quanto replicano il pensiero di ordine superiore che costituisce la base dell’apprendimento umano. Poiché gli strumenti GenAI sono sempre più in grado di automatizzare alcuni livelli di base di scrittura e creazione di opere d’arte, stanno costringendo i decisori politici e le istituzioni educative a riflettere sulle loro implicazioni a lungo termine per la creazione, l’acquisizione e la validazione della conoscenza. Rivisitare il perché, cosa e come impariamo sono ora considerazioni cruciali per l’educazione in questa nuova fase dell’era digitale.
La presente pubblicazione si propone di supportare la pianificazione di normative, politiche e sviluppo delle capacità umane appropriate, per garantire che GenAI diventi uno strumento che benefici e rafforzi genuinamente insegnanti, studenti e ricercatori. In quanto tale, risponde alle preoccupazioni espresse al primo roundtable ministeriale globale convocato dall’UNESCO a maggio 2023 che ha esplorato le opportunità, le sfide e i rischi immediati e di vasta portata che l’intelligenza artificiale generativa pone ai sistemi educativi.
Propone i passi chiave per le agenzie governative per regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale generativa. Presenta anche framework e esempi concreti per la formulazione di politiche e la progettazione didattica che consentono un uso etico ed efficace della tecnologia nell’educazione. Infine, invita anche la comunità internazionale a considerare le profonde implicazioni a lungo termine dell’intelligenza artificiale generativa su come comprendiamo la conoscenza, definiamo i contenuti, i metodi e i risultati dell’apprendimento, nonché il modo in cui valutiamo e validiamo l’apprendimento.
Costruito sulla Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale del 2021, la guida è ancorata a un approccio umanistico all’educazione che promuove l’autonomia umana, l’inclusione, l’equità, la parità di genere, la diversità culturale e linguistica, nonché opinioni e espressioni plurali. Inoltre, risponde alla chiamata del rapporto del 2021 della Commissione internazionale per i futuri dell’educazione, Reimaginare i nostri futuri insieme: un nuovo contratto sociale per l’educazione a ridefinire il nostro rapporto con la tecnologia, come parte integrante dei nostri sforzi per rinnovare il contratto sociale per l’educazione.
L’IA non deve usurpare l’intelligenza umana. Piuttosto, ci invita a riconsiderare le nostre consolidate understandings di conoscenza e apprendimento umano. Spero che questa guida ci aiuti a ridefinire nuovi orizzonti per l’educazione e a informare il nostro pensiero collettivo e le azioni collaborative che possono portare a futuri di apprendimento digitale incentrati sull’uomo per tutti.
Ringraziamenti
Sotto la guida di Stefania Giannini, Assistente Direttore per l’Educazione, e la supervisione di Sobhi Tawil, Direttore della Divisione per il Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione all’UNESCO, la redazione della pubblicazione è stata guidata da Fengchun Miao, Capo Unità per la Tecnologia e l’IA nell’Educazione.
Un particolare ringraziamento va a Wayne Holmes, Professore Associato all’Università di Londra, che ha co-redatto la pubblicazione.
Questa pubblicazione è il frutto di un lavoro collettivo di leader educativi ed esperti nel campo dell’IA e dell’educazione.
La pubblicazione ha beneficiato delle intuizioni e dei contributi di molti esperti, tra cui:
Mutlu Cukurova, Professore all’Università di Londra;
Colin de la Higuera, cattedra UNESCO sulle tecnologie per la formazione degli insegnanti con risorse educative aperte all’Università di Nantes;
Shafika Isaacs, ricercatrice associata all’Università di Johannesburg;
Natalie Lao, Executive Director della App Inventor Foundation;
Qin Ni, Associate Professor all’Università Normale di Shanghai;
Catalina Nicolin, esperta di ICT nell’educazione presso il European Digital Education Hub in Romania;
John Shaw-Taylor, cattedra UNESCO sull’IA e professore di statistica computazionale e machine learning all’Università di Londra;
Kelly Shirohira, Executive Manager di Jet Education Services;
Ki-Sang Song, Professore all’Università Nazionale di Educazione della Corea;
Ilkka Tuomi, Chief Scientist di Meaning Processing Ltd in Finlandia. Molti colleghi dell’UNESCO hanno anche contribuito in vari modi, tra cui:
Dafna Feinholz, Capo Sezione di Bioetica ed Etica della Scienza e della Tecnologia;
Francesc Pedró, Direttore dell’Istituto Internazionale di Istruzione Superiore in America Latina e nei Caraibi;
Prateek Sibal, Specialista del programma, Sezione per le politiche digitali e la trasformazione digitale;
Saurabh Roy, Senior Project Officer presso la Sezione per lo sviluppo dei docenti, Divisione per le politiche e i sistemi di apprendimento permanente;
Benjamin Vergel De Dios, Specialista del programma in ICT nell’educazione, Sezione per l’innovazione educativa e lo sviluppo delle competenze nell’Ufficio di Bangkok;
i colleghi dell’Entità per la diversità delle espressioni culturali nel Settore della Cultura;
Mark West, Specialista del programma, Divisione per il Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione. Si ringrazia anche Glen Hertelendy, Luisa Ferrara e Xianglei Zheng, Unità per la Tecnologia e l’IA nell’Educazione, Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione, per aver coordinato la produzione della pubblicazione. Si ringrazia anche Jenny Webster per la revisione e la correzione del testo, e Ngoc-Thuy Tran per la progettazione del layout.
Introduzione
Il rilascio di ChatGPT alla fine del 2022, il primo strumento di intelligenza artificiale generativa (GenAI) facile da usare reso ampiamente disponibile al pubblico, seguito da versioni più sofisticate, ha fatto scalpore in tutto il mondo e sta alimentando la corsa tra le grandi aziende tecnologiche per posizionarsi nel campo dello sviluppo di modelli GenAI.
In tutto il mondo, la preoccupazione iniziale in ambito educativo era che ChatGPT e strumenti GenAI simili sarebbero stati utilizzati dagli studenti per barare nei loro compiti, minando così il valore della valutazione dell’apprendimento, della certificazione e delle qualifiche (Anders, 2023). Mentre alcune istituzioni educative hanno vietato l’uso di ChatGPT, altre hanno accolto con cautela l’arrivo di GenAI (Tlili, 2023). Molte scuole e università, ad esempio, hanno adottato un approccio progressista credendo che “piuttosto che cercare di vietarne l’uso, studenti e personale devono essere supportati nell’utilizzo di strumenti GenAI in modo efficace, etico e trasparente” (Russell Group).
Questo approccio riconosce che GenAI è ampiamente disponibile, è probabile che diventi solo più sofisticato e ha sia un potenziale negativo specifico che un potenziale positivo unico per l’educazione.
Infatti, GenAI ha una miriade di possibili utilizzi. Può automatizzare l’elaborazione delle informazioni e la presentazione dei risultati in tutte le principali rappresentazioni simboliche del pensiero umano. Consente la consegna di output finali fornendo prodotti di conoscenza semilavorati. Liberando gli esseri umani da alcune categorie di abilità di pensiero di ordine inferiore, questa nuova generazione di strumenti AI potrebbe avere implicazioni profonde su come comprendiamo l’intelligenza umana e l’apprendimento.
Ma GenAI solleva anche molteplici preoccupazioni immediate relative a questioni come sicurezza, privacy dei dati, copyright e manipolazione. Alcuni di questi sono rischi più ampi legati all’intelligenza artificiale che sono stati ulteriormente aggravati da GenAI, mentre altri sono emersi di recente con questa ultima generazione di strumenti. È ora urgente che ciascuna di queste questioni e preoccupazioni sia pienamente compresa e affrontata.
Questa Guida è stata progettata per rispondere a questa urgente necessità. Tuttavia, un insieme tematico di linee guida su GenAI per l’istruzione non deve essere inteso come una pretesa che GenAI sia la soluzione ai problemi fondamentali dell’istruzione. Nonostante l’iperbole dei media, è improbabile che GenAI da solo risolva uno dei problemi che affliggono i sistemi educativi di tutto il mondo. Nel rispondere a questioni educative di lunga data, è fondamentale sostenere l’idea che la capacità umana e l’azione collettiva, e non la tecnologia, sono il fattore determinante nelle soluzioni efficaci alle sfide fondamentali che le società devono affrontare.
Questa Guida si propone quindi di supportare la pianificazione di regolamenti, politiche e programmi di sviluppo delle capacità umane appropriati, per garantire che GenAI diventi uno strumento che realmente benefici e rafforzi insegnanti, studenti e ricercatori.
Basandosi sulla Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale, la Guida si basa su un approccio centrato sull’uomo che promuove l’autonomia umana, l’inclusione, l’equità, la parità di genere, la diversità culturale e linguistica, nonché opinioni e espressioni plurali.
La Guida prima di tutto esamina cos’è GenAI e come funziona, presentando le diverse tecnologie e modelli disponibili (Sezione 1), prima di identificare una serie di questioni etiche e politiche controverse sia sull’IA in generale, sia su GenAI in particolare (Sezione 2). A questo segue una discussione sui passaggi e gli elementi chiave da esaminare quando si cerca di regolamentare GenAI basandosi su un approccio centrato sull’uomo, che garantisce un uso etico, sicuro, equo e significativo (Sezione 3). La Sezione 4 propone quindi misure che possono essere prese per sviluppare quadri politici coerenti e completi per regolare l’uso di GenAI nell’istruzione e nella ricerca, mentre la Sezione 5 esamina le possibilità di utilizzare creativamente GenAI nella progettazione del curriculum, nell’insegnamento, nell’apprendimento e nelle attività di ricerca. La Sezione 6 conclude la Guida con considerazioni sulle implicazioni a lungo termine di GenAI per l’istruzione e la ricerca.
Durante BIC si svolgeranno brevi presentazioni nella forma dell’ignite talk, esposizioni dall’alto contenuto emotivo, per comunicare in 5 minuti idee, lanciare suggestioni, stimolare curiosità e interesse, relative all’innovazione in biblioteca.
A ogni presentazione seguirà una sessione, durante la quale gli altri bibliotecari presenti potranno dialogare col presentatore per approfondire l’argomento dell’ignite talk.
Presidente Comitato Esecutivo Regionale AIB Lombardia
_____11:30 – 12:30
Il futuro è qui
La crescita delle biblioteche italiane attraverso i progetti di cooperazione
Dialogo con:
Alessandro Agustoni
Direttore di CuBi (MB)
Giacinto Gaetano
Direttore del Sistema Bibliotecario Lametino (CZ)
Marco Gussago
Provincia di Brescia (da confermare)
Pieraldo Lietti
Direttore di CSBNO (MI)
Coordina:
Gianni Stefanini
Direttore Rete delle Reti
_____12:30 – 13:30
Ignite Talk
Intervento di Telmo Pievani
Professore Ordinario di Filosofia della Biologia – Università di Padova
“Il libro accanto a quello che stavi cercando: innovare nella biblioteca di Babele”
Laura Boni
Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo
“Inclusività in azione: biblioteche al servizio della comunità”
Davide Bassi
Sistema Bibliotecario Mantovano
“Casa del lettore: una comunità digitale inclusiva per l’esperienza della biblioteca”
Lorenzo Gobbo
Biblioteche dell’Università della Svizzera Italiana (CH – Lugano) “Gesnet, modello di rete decentralizzata per l’accesso permanente al patrimonio culturale digitale”
Laura Campopiano
Biblioteca Comunale di Gianico (BS)
“Digital library come supporto e promozione culturale. Il caso de La Funsciù di Gianico (BS)”
Rosaria Capillo
Associazione Fiore del deserto – Palermo
“La Biblioteca Il fiore del deserto: terapia di comunità e cultura di inclusione”
Chiara Di Carlo
Rete Bibliotecaria Bergamasca
“Biblioteche innovative per comunità digitali: DigEducati”
Daniela Mena
Associazione L’Impronta/Microeditoria e Centro per il libro e la lettura (BS)
“Mappa Letteraria: cerca il luogo trova i libri”
_____Biblioteche di confine
Angelo Carchidi– Biblioteca di Rosarno (RC)
_____13:30 – 14:30 Pausa lavori
14:30 – 16:00
Ignite Talk
Intervento di Alessandro Bollo
Presidente Officina della Scrittura
“Cultura Reloaded. Speranze, comportamenti e dilemmi per agire il cambiamento senza subirlo (troppo)”
Stefania Romagnoli
Comune di Maiolati Spontini – Biblioteca La Fornace (AN)
“LIBRIDA, una casa comune ibrida per i protagonisti della filiera del libro a Pistoia”
Giancarlo Zoccheddu
Centro servizi culturali Macomer (NU)
“Elaborare una nuova strategia culturale. When in trouble, go big”
Damiano Orru
Università Tor Vergata Roma
“BiblioVerifica per alfabetizzare i cittadini contro le nuove forme della disinformazione”
Gianluca Iodice
Presidente RBBG – Rete Bibliotecaria Bergamasca “Produzioni ininterrotte – Itinerari fra cultura materiale e immateriale”
Fabio Fornasari
Biblioteca SalaborsaLab (BO)
“Fare luogo – vincitore premio 2023 Maria Abenante AIB”
Roberto Sasso
Comune di Orvieto, Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”
“Biblio on Bike service”
Francesco Serafini
Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Pavia
“BiblioInsieme, un percorso di coprogettazione per la riapertura e l’animazione delle biblioteche di quartiere di Pavia”
Marianna Montesano
Istituzione Biblioteche di Roma
“Prestito Interbibliotecario Metropolitano: una rete che cresce”
_____Biblioteche di confine
Ciro Corona– Biblioteca di Scampia (NA)
_____16:00 – 17:00
David Lankes
Virginia and Charles Bowden Professor of Libriarianship University of Texas
intervistato da Anna Maria Tammaro
Editor in Chief – Digital Library Perspectives
Intervento video
_____17:00 – 18:15
L’innovazione sociale
Antonio Damasco
Rete Italiana di Cultura Popolare
“Le portinerie di comunità”
Lorenza Salati e Giulio Focardi
Osun WES
“Multifactory e rigenerazione urbana”
Coordina:
Chiara Bartolozzi
Fondazione Cariplo
_____18:15 – 18:30 Le aziende per la cooperazione
Giulio Blasi
MLOL
“Perché i numeri sul digitale in biblioteca in Italia (e quasi ovunque in Europa) sono un problema”
Paola Piretta
Sales Director – EBSCO
“Un’esperienza di ricerca intuitiva su contenuti di qualità grazie a EBSCO Explora”
_____18:30 – 20:00
Dialogo con gli Amministratori sul ruolo delle biblioteche per l’innovazione e lo sviluppo delle comunità
Intervento introduttivo di
Stefano Rinaldi
Coordinatore Rete delle Reti
“Le ragioni e le aspettative delle biblioteche”
Enzo Borio
Vicepresidente nazionale AIB
“Le ragioni e le aspettative dei bibliotecari”
Ne discutono:
Giuseppe De Righi
Presidente Rete delle Reti
Giorgio Gori
Sindaco di Bergamo (da confermare)
Laura Castelletti
Sindaca di Brescia (da confermare)
Nadia Ghisalberti
Assessore Cultura Comune di Bergamo
Mauro Felicori
Assessore Cultura e Paesaggio Regione Emilia-Romagna
Andrea Cancellato
Presidente Federculture
Giuseppe Vitiello
Direttore di EBLIDA
Giuseppe Guerini
Vicepresidente Fondazione Comunità Bergamasca
Coordina:
Luca Dal Pozzolo
Fondazione Fitzcarraldo
_____21:00 A cena con gli amministratori Amministratori e bibliotecari a cena insieme al bistrot del Daste – prenotazione obbligatoria al desk accoglienza
_____in alternativa:
Visita guidata alla città alta di Bergamo
Prenotazione obbligatoria al desk accoglienza
__________Sabato 16 settembre
9:30
Apertura della visita agli stand
_____10:00 – 11:30
Presentazione progetto “The Europe Challenge”
European Cultural Foundation
Intervento introduttivo:
Vivian Paulissen
Head of Programmes European Cultural Foundation
Rosita Forastiere
Patto Locale per la Lettura del Lagonegrese (PZ)
“Once there will be”
_____Francesco Peggi
Multiplo di Cavriago (RE)
“Building digital skills to challenge fake news.”
Daniela Sauer
ICCROM Roma
“Heritage Talks”
(da definire)
Tdfmediterranea Lecce
“Fighting discrimination with books”
Matilde Antonelli
Biblioteca Concesio (BS)
“Repairing our planet togheter, one object at a time”
Monica Porasso
Biblioteca Dogliani (CN)
“A night at the library, engaging young people”
Liù Palmieri
Biblioteche Comunali di Milano
“The library escape”
Giuseppina Rossi
Biblioteca delle Oblate Firenze
“Unlocking new opportunities for prisoners.”
Dario Settee Giuseppe Creanza
Agorateca del Mediterraneo Altamura (BA)
“Library of things”
Conclusioni:
Chiara Bartolozzi
Fondazione Cariplo
“Il sostegno di Fondazione Cariplo a Europe Challenge”
_____11:45 – 13:00
Dialogo con le città sul ruolo delle biblioteche nei processi di rigenerazione urbana
_____Coordina:
Quirino Briganti
Vicepresidente Associazione rete delle Reti
Partecipano:
Stefano Parise
Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano
Cecilia Cognigni
Dirigente Biblioteche Torino
Maria Rosaria Senofonte
Direttrice Istituzione Biblioteche di Roma
Laura Boni
Responsabile del Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo
Ennio Ferraglio
Responsabile del Sistema Bibliotecario Urbano di Brescia
_____
13:00 – 14:00 Pausa lavori
_____14:00 – 15:30
Ignite Talk
Intervento di Adama Sanneh
CEO Fondazione Moleskine
“Conversazione sulla Creatività”
intervistato da:
Maura Gallotti
Advisor Rete delle Reti
“Lib(e)riamoci. Spazi culturali contro la violenza sulle donne”
Francesco Caligaris
Laboratori Bibliosociali
“Dimensione “bibliosociale”: abbiamo solo scherzato?”
Elisabetta Bovero
Comune di Cesena
“Quante biblioteche servono a Cesena? Il progetto ConTeSto: dalla Malatestiana alla rete bibliotecaria cittadina”
Maria Teresa Alessio
Biblioteche di Rivalta (TO)
“Legi kaj partopreni: Leggi e partecipa. Stregatto di letture con le scuole”
Viviana Cappellaro
Biblioteca Romano di Ezzelino (VI)
“Lassù è casa mia – Premio Abenante AIB”
Selena Perotto
Sistema Bibliotecario del Vittoriese (TV)
“Giovani lettori mettono radici: Foresta di libri”
Ideato e promosso dalla Fondazione ECM -Biblioteca Archimede di Settimo Torinese
C’è forse qualcuno, fra gli appassionati della lettura, che non è mai stato sfiorato dall’idea di scrivere un libro? In quanti, invece, pur avendo già addirittura una propria opera chiusa in un cassetto, non hanno mai avuto l’occasione o il coraggio di proporla a un editore?
Voce narrante: Maria Pilar Pérez Aspa Batteria: Maurizio Fogazzi
Chitarra: Giorgio Khawam Basso: Gianmario Longaretti Voce cantante: Linda Severino
Capita che un film valorizzi un libro, ma capita anche il contrario: che lo snaturi. Colazione da Tiffany è un libro che parla di scrittura, di uno scrittore che scrive un libro, e ha come protagonista un’attrice mancata, un’eterna bambina, sessualmente fluida, testarda, autoindulgente e selvatica. Il tentativo di questa lettura è quello di rivelare un testo irriverente e presentarlo nella sua scomodità.
La sesta edizione delle “BiblioVerifica Olympics” e’ dedicata alla memoria di PIERO ANGELA, nel primo anniversario della scomparsa 13/08/2022
“La nuova rivoluzione tecnologica, quella digitale, ha qualcosa di diverso rispetto alle precedenti: è arrivata molto velocemente e richiede un adeguamento rapido. Le innovazioni che in continuazione stanno nascendo richiedono una altrettanto veloce capacità di apprendimento e di adattamento. Anche perché, per funzionare, le nuove tecnologie hanno sempre bisogno di uomini e di donne che le sappiano non solo utilizzare, ma anche inventare e gestire”
Piero Angela, prefazione al libro “Intelligenza artificiale. Cos’è davvero, come funziona, che effetti avrà”, Bollati Boringhieri, 2020.
lanciamo le CHAT BOT Olympics 2023, per promuovere contenuti contro la disinformazione sull’intelligenza artificiale applicata ai chat bot con 15 quiz per chiunque (maggiorenne) voglia provare gratuitamente le sue capacità di saper distinguere le notizie false, le prassi di verifica, i tutorial GPT (Generative Pre-trained Transformer), gli strumenti WEBINT (web intelligence).
UNESCO #chatGPT a intelligenza artificiale nell’istruzione superiore – Guida per iniziare
BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione
SECONDO CLASSIFICATO (parimerito con altri 2 progetti)
premio Maria Antonietta Abenante 2021
Non c’è dubbio che la disinformazione, in parte dovuta alla incapacità degli utenti del web di impostare correttamente le proprie ricerche, ma ancor più per la strategia perseguita da un gran numero di soggetti riconducibili ad ideologie politiche, religiose, filosofiche, scientifiche (o sarebbe meglio dire pseudoscientifiche) assai variegate, abbia rappresentato negli anni un pericoloso ostacolo alla capacità dei singoli di valutare consapevolmente i contenuti del web e di utilizzare le informazioni nel modo più corretto per orientare le proprie scelte.
Se l’ambito di applicazione del progetto BiblioVerifica OLYMPICS presentato da Damiano Orru’ per conto della Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Tor Vergata di Roma non è particolarmente innovativo, certamente lo è il modo in cui si adopera a stimolare negli utenti un atteggiamento di piena consapevolezza, fornendo loro gli strumenti logici e documentali per combattere il fenomeno. In questo senso le finalità del progetto rientrano nella dimensione dell’inclusione espressamente richiesta dal bando del Premio intitolato a Maria Antonietta Abenante.
https://www.aib.it/attivita/premio-maria-a-abenante/2021/96241-premio-abenante-2021-verbale-vincitori/
BiblioVerifica propone, infatti, a tutti i cittadini una piattaforma di “autovalutazione informatizzata” su temi che nel corso degli anni (dal 2018 ad oggi) sono stati di scottante attualità. Tale autovalutazione prende forma di un gioco-competizione nel corso del quale qualunque partecipante può cimentarsi nel rispondere in un tempo definito ad una serie di quiz, ricevendo al termine in tempo reale un feedback via blog e via email. La descrizione dei contenuti su cui vertono i 100 quiz è disponibile e scaricabile per consentire di riscontrare la validità delle risposte e di conoscere le fonti per ciascun quiz.
Ricorrere al gaming per combattere la disinformazione tramite l’information literacy, la media literacy e la data literacy è senz’altro un’idea originale e convincente, come dimostra il numero crescente di partecipanti che annualmente la piattaforma WordPress registra. Si è infatti passati dai 1.044 tentativi di risposta nel 2018 ai 21.609 tentativi del 2020 (per il 2021 le statistiche si fermano ai primi 20 giorni di competizione).
Nel corso degli anni BiblioVerifica è stato presentato in numerose occasioni pubbliche e descritto in articoli apparsi su autorevoli riviste. Infine, BiblioVerifica promuove una pratica di ricerca di dati e informazioni che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” promosso dall’IFLA per agevolare l’accesso all’informazione responsabile attraverso la condivisione di strategie di verifica, di strumenti di ricerca e di fonti attendibili a livello nazionale e internazionale.
14,00 Apertura al pubblico. 15,00 Presentazione dei libri di alcuni degli autori che ci sono stati vicini in questi anni e che saranno felici di commentare e scrivere una dedica sulle copie della loro opera.
Moderatrici, Marzia Onorato e Monica Sala, L’agone nuovo
AUTORI: Dianella Viola: Il sogno e la creatività
Vespina Fortuna Ledda: Pietre
Anna Maria Onelli: Saper leggere e scrivere non basta
Amedeo Lanucara: Quando la CIA rapì Moro
Pasquale Amantea: Lampi di spirito
16,00 L’agone nuovo compie trent’anni…. e non li dimostra, passato, presente e futuro. Discutiamone insieme.
Giovanni Furgiuele, Presidente e motore perpetuo dell’Associazione “L’agone nuovo”
1. Cambiamenti Climatici. Aumento della temperatura media, siccità e alluvioni, quale futuro per il nostro
territorio?
Ragioniamo su: la difesa del Lago di Bracciano e la compatibilità delle azioni necessarie allo
sviluppo di una sua possibile vocazione turistico/naturalistica. “Nessuno si salva da solo”, siamo tutti coinvolti, cittadini e istituzioni devono fare la loro parte.
Oggi come ieri, l’associazione L’agone nuovo, luogo di discussione e progettazione di una rete tra associazioni, cittadini e istituzioni.
Ne parliamo con: R. Ferraro, (Consigliere Roma Capitale, Transizione ecologica, Ambiente ), E. Panunzi
(Consigliere Regione Lazio, Pres. III commiss., v.Pres. X commiss. ),E. Minnucci (Regione Lazio), D. Torquati (XV
Municipio), C. Maciucchi (Trevignano R.), M. Crocicchi (Bracciano), A. Telloni (Manziana), A. Pizzigallo
(Anguillara S.), A. Bettarelli (Canale M.), E. Rallo (Oriolo R.), T.Pesci (Vejano), Comune Ladispoli e Cerveteri,
Rappresentante del Consorzio di Navigazione.
Moderatori – Salvatore Scaglione, Claudia Soccorsi “L’agone nuovo”
2. L’impegno negli anni dell’associazione L’agone nuovo nelle scuole. Obiettivi raggiunti e futuri.
Insieme alla diminuzione del numero dei cittadini italiani e alla difficoltà crescente ad accoglierne di nuovi, diminuisce per forza di cose anche la popolazione scolastica. Il riferimento culturale di una generazione si forma tra i banchi, nelle famiglie e in un altro soggetto che abbiamo difficoltà a comprendere: la rete.
Ne parliamo con:
Dirigenti scolastici: R. Agresti (I.C. C. Melone- Ladispoli); L. Lolli (D.S.Liceo I. Vian- Bracciano); S. Chimenti (D.S.
I.I.S. L.Paciolo – Bracciano), L.Dutto (I.T.P. Salvo D’Acquisto – Bracciano), rappresentante del Parco Naturale
Bracciano e Martignano, C.Matranga (Direttrice Generale ASL RM4).
Moderatori – Gianluca Di Pietrantonio, Claudio Colantuono
3. L’Informazione, una delle vocazioni primarie dell’associazione L’agone nuovo. Come si declina nell’era dei social media. Il nostro sviluppo culturale ha seguito di pari passo quello della rete e delle sue applicazioni? Lo spirito critico e il “buon senso” possono essere coltivati e insegnati? Come ci si “attrezza” contro le fake news?
Ne parliamo con:
Damiano ORRU’, bibliotecario e bibliovolontario per BiblioVerifica
Fabio Marricchi, giornalista e scrittore
Claudio Zamarion, responsabile de “Angelika Vision”
Moderatori – Monica Sala, Massimiliano Morelli
A conclusione ci sarà un breve intervento delle Associazioni Antica Clodiae e Romanitas.
Moderatrice – Claudia Reale, Ludovica Di Pietrantonio
Dalle 17,30: Mercatino dell’artigianato e prodotti tipici
Istallazione fotografica con corner per foto artistiche live
Esposizione di opere pittoriche e fotografiche.
Degustazione vini dell’Associazione FISAR.
20,00 Apertura stand gastronomico
21,00 Musica, danze coreografiche e danze orientali dal vivo, Angelo, giovane e bravissimo artista romano.
Generazione Musica
The Over
Laboratorio musicale Liceo Vian, a cura dell’associazione “Fabrica Harmonica”
Le esibizioni delle “band” saranno intervallate dalle performance della scuola
“Infinity Dance”
Le danze orientali saranno a cura della Bhumika Dance Company
L’ Associazione L’agone nuovo compie trent’ anni, un traguardo importante, un lasso di tempo nel quale molte cose sono cambiate, ma non lo spirito che ha animato e anima ancora la comunità che via via si è alternata negli anni a contribuire alla vita di questa associazione. Una comunità di idee che si riconosce nella capacità che il progresso culturale ha di incidere su quello sociale come regolatore positivo dei rapporti tra noi esseri umani. La violenza di genere non avrebbe spazio nelle nostre cronache se non si fosse smarrito il rispetto e la curiosità per l’altro, chiunque esso sia, a qualunque genere appartenga e in qualunque luogo del pianeta Terra fosse nato. Così come non avrebbero senso le guerre a cui purtroppo dobbiamo assistere e che rappresentano il “male assoluto” della nostra Era. Le persone che formano l’ossatura della nostra Associazione si riconoscono in tutto ciò, formano la stessa comunità che si impegna per una scuola che formi non solo le menti dei nostri figli, ma anche le loro coscienze, che partecipa e promuove le battaglie per un’assistenza sanitaria a cui tutti i cittadini possano accedere liberamente, che si riconosce nel valore del rispetto per la natura e per l’ambiente che permette alla biologia su cui è basata la nostra vita di respirare, bere e mangiare.
Ogni cammino ha bisogno di riposo, cogliamo quindi la ricorrenza di questi trenta anni di vita per riflettere con la leggerezza del divertimento, parliamo di temi importanti bevendo del buon vino, mangiando del buon cibo e ascoltando della buona musica.
Sono invitati alla festa: L’arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, rappresentanti dell’Esercito Italiano, l’Aeronautica Militare, Protezione Civile del territorio, Guardie Zoofile, Polizie locali dei Comuni del comprensorio, Croce Rossa Italiana, USPT Uno Spazio Per Te (Progetto di sostegno psicologico), Lions Club Bracciano-Anguillara Sabazia Monti Sabatini.
Alla festa sono inoltre invitate tutte le associazioni del territorio in quanto il loro impegno è fondamentale per il nostro comprensorio e senza le quali l’associazione “L’agone nuovo” non potrebbe svolgere le proprie attività.
Il Consiglio di Amministrazione de “L’agone nuovo” ringrazia tutti coloro che vorranno partecipare alla festa della nostra Associazione.
Un ringraziamento particolare va al Presidente dell’Università Agraria, Alessandro Carucci, e a tutto il personale per la cortesia e la professionalità mostrate nel mettere a disposizione i locali della ex-MOTOSI di Manziana.
Questa Guida Rapida introduce ChatGPT, uno strumento di Intelligenza Artificiale (IA) che ha conquistato il mondo, raggiungendo 100 milioni di utenti solo due mesi dopo il lancio. La Guida Rapida fornisce una panoramica su come funziona ChatGPT e spiega come può essere utilizzato nell’istruzione superiore. La Guida Rapida affronta alcune delle principali sfide ed implicazioni etiche dell’IA nell’istruzione superiore e offre passaggi pratici che le istituzioni di istruzione superiore possono intraprendere.
Questa Guida Rapida è stata pubblicata nell’aprile 2023. L’Intelligenza Artificiale (IA) è un campo in rapido sviluppo. Questa guida si basa su GPT-3.5, l’ultima versione gratuita di ChatGPT disponibile al momento della stesura. Oltre ai cambiamenti dinamici nella tecnologia, anche le implicazioni etiche di ChatGPT e altre forme di IA stanno avanzando rapidamente. Si consiglia ai lettori di controllare costantemente fonti affidabili per le ultime notizie e aggiornamenti.
Cosa è ChatGPT?
ChatGPT è un modello di linguaggio che consente alle persone di interagire con un computer in modo più naturale e conversazionale. GPT sta per “Generative Pre-trained Transformer” ed è il nome dato a una famiglia di modelli di linguaggio naturale sviluppati da Open Artificial Intelligence (AI). Questo è anche noto come una forma di AI generativa a causa della sua capacità di produrre risultati originali. ChatGPT utilizza l’elaborazione del linguaggio naturale per apprendere dai dati Internet, fornendo agli utenti risposte scritte basate sull’intelligenza artificiale a domande o prompt.
Questi modelli vengono addestrati su set di dati di testo per imparare a prevedere la prossima parola in una frase e, da ciò, generare un output coerente e convincente simile a quello umano in risposta a una domanda o affermazione. Nel caso di ChatGPT, sono stati forniti al sistema 570 GB di dati che rappresentano 300 miliardi di parole e ha circa 175 miliardi di parametri.
Possiamo pensare a ChatGPT come a un “robot informatico” con cui puoi parlare di qualsiasi cosa. L’uso è facilitato dalla sua interfaccia utente amichevole. ChatGPT può essere richiesto per dati, analisi e persino un’opinione. Tuttavia, l’algoritmo con cui funziona non assume una posizione definita, poiché la sua interpretazione si basa sull’analisi statistica di miliardi di testi su Internet.
Questa guida rapida è basata su GPT-3.5, l’ultima versione gratuita di ChatGPT disponibile al momento della scrittura. Si prevede che le versioni successive avranno più funzionalità, compresa la capacità di interpretare diversi tipi di dati e con capacità di scrittura più avanzate.
Abbiamo chiesto a ChatGPT di spiegare in 50 parole cosa sia. Ecco la sua risposta: ChatGPT è un grande modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, basato sull’architettura GPT-3.5 Può generare testo simile a quello umano basandosi su prompt di input, rispondere a domande e svolgere una varietà di compiti di elaborazione del linguaggio naturale. stato addestrato su un enorme dataset di testo internet per imparare i modelli e le relazioni nel linguaggio.
Iniziare con ChatGPT
Questa guida passo-passo è disponibile anche come tutorial video e come seminario su IESALC Campus. Per maggiori informazioni, visita https://campus.iesalc.unesco.org
Inserisci il tuo indirizzo email o connetti un account Google o Microsoft.
Crea una password (almeno 8 caratteri).
Controlla la tua casella di posta per un’email da OpenAI e clicca verificare il tuo indirizzo email.
Inserisci il tuo nome e cognome e la data di nascita.
Inserisci il tuo numero di telefono.
Inserisci il codice di verifica che ricevi tramite messaggio di testo. Nota che ChatGPT non è attualmente disponibile in tutti i paesi.
Usare ChatGPT
Una volta creato un account o effettuato l’accesso, inserisci la tua domanda o prompt nel campo “Invia un messaggio”.
La risposta verrà generata immediatamente, con le parole che appaiono rapidamente sullo schermo.
Considera di segnalare se la risposta è accettabile o no selezionando l’icona del pollice in su o del pollice in giù. Se selezioni un’icona, verrà visualizzata una finestra pop-up che ti chiederà di fornire commenti aggiuntivi (non obbligatori) prima di inviare il tuo feedback.
Clicca su “Rigenera risposta” per far rispondere ChatGPT alla stessa domanda di prima.
Considera di segnalare se hai trovato la risposta rivista migliore, uguale o peggiore.
Se generi più risposte, puoi scorrere tra di esse.
La chat viene salvata nel menu a sinistra. Puoi rinominare eliminare la chat.
Per avviare una nuova query, clicca su “Nuova chat” o scrivi in “Invia un messaggio” sotto qualsiasi query esistente.
Considerazioni importanti quando si utilizza ChatGPT
Per ottenere risultati più pertinenti, fornisci a ChatGPT degli input su come desideri che risponda. Ad esempio:
Dimmi come funziona [aggiungi la query] in 50 parole.
Comportati come/Agisci come un responsabile dell’istruzione superiore. [Aggiungi la query]
Per creare un account, è necessario utilizzare il proprio indirizzo email, numero di telefono, nome e data di nascita.
C’è un’app? No, ChatGPT è disponibile solo tramite un browser web utilizzando un dispositivo con accesso a internet.
È gratuito? Sì, c’è una versione gratuita. È in corso il rollout dell’opzione di aggiornamento a ChatGPT Plus per 20 dollari al mese.
Qual è la differenza tra la versione gratuita e quella a pagamento? Secondo OpenAI, i sottoscrittori di ChatGPT Plus hanno accesso prioritario alle ultime versioni, una maggiore affidabilità e velocità di risposta più veloci.
Posso fargli domande in qualsiasi lingua? ChatGPT funziona meglio in inglese a causa della quantità di informazioni disponibili, ma funziona anche in altre lingue, tra cui spagnolo, portoghese e francese. L’affidabilità delle risposte può variare a seconda della lingua.
Funziona in tutti i paesi? Funziona nella maggior parte dei luoghi, ma è bloccato o non disponibile in circa 30 paesi.
Funziona offline? No, è necessaria una connessione internet attiva per utilizzare ChatGPT.
Se la tua richiesta non produce il risultato desiderato, prova a cambiare le parole chiave e ripeti la ricerca. A causa dell’elevata domanda, la versione gratuita di ChatGPT potrebbe non essere disponibile o funzionare molto lentamente. I dati utilizzati per addestrare le risposte di ChatGPT risalgono al 2021. Ciò significa che ChatGPT non ha conoscenza di nulla di ciò che è accaduto o stato creato dopo il 2021. Tuttavia, alcuni browser che integrano ChatGPT consentono di connettersi a informazioni più recenti. Non c’è modo per ChatGPT di verificare le informazioni che fornisce o valutarne l’affidabilità. Per verificare le circostanze in cui ChatGPT può essere utilizzato in sicurezza, segui questo diagramma a flusso:
ChatGPT si basa sull’apprendimento automatico, che attualmente è la tecnica più popolare nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI). Questa sezione riassume i diversi tipi di AI.
Un modo per comprendere l’AI è classificarla in base alle sue capacità: Intelligenza Artificiale Stretta (ANI) e Intelligenza Artificiale Generale (AGI). L’ANI, o AI debole, è il tipo di AI che è stato raggiunto finora. L’AGI, se mai raggiunta, sarebbe paragonabile all’intelligenza umana.
L’ANI ha due funzionalità principali: macchine reattive e memoria limitata. Le macchine reattive sono il tipo primario di AI che memorizzano ricordi o esperienze. Reagiscono unicamente a uno scenario attuale, poiché vengono insegnate una sola cosa o compito e raramente vengono applicate ad altri scenari. L’esempio più famoso di una macchina reattiva è il computer Deep Blue di IBM, che è stato in grado di giocare a scacchi e battere il grande maestro internazionale Garry Kasparov. La memoria limitata memorizza informazioni per un breve periodo e reagisce ad esse. Ad esempio, i veicoli autonomi o le auto a guida autonoma utilizzano le informazioni dell’ambiente circostante e prendono automaticamente decisioni come fermarsi o girare.
L’apprendimento automatico è attualmente la tecnica più popolare dell’ANI e ha fatto progressi significativi negli ultimi anni. Invece di essere programmati con regole per produrre risposte, i computer ricevono dati e le risposte attese dai dati stessi e, di conseguenza, producono regole identificando i modelli tra i due. ChatGPT si basa sull’apprendimento automatico.
Altre tecniche di ANI includono la logica simbolica (anche chiamata motori di inferenza o modelli se-allora), i sistemi esperti e i grafi di conoscenza. La logica simbolica viene più comunemente applicata nei chatbot, che determinano la natura del problema dell’utente attraverso una serie di domande chiuse, a seguito delle quali il chatbot può indirizzare gli utenti a un agente umano. I grafi di conoscenza sono modi per collegare e spiegare concetti/dati diversi che non si basano sull’apprendimento automatico.
Con lo sviluppo della tecnologia, si sviluppano anche i modi in cui la definiamo. Non esiste una definizione singola o fissa di AI, ma c’è un accordo comune che le macchine basate sull’AI “sono potenzialmente in grado di imitare o addirittura superare le capacità cognitive umane, incluse la percezione, l’interazione linguistica, il ragionamento e l’analisi, la risoluzione dei problemi e persino la creatività”. Commissione mondiale UNESCO sull’etica della conoscenza scientifica e della tecnologia (2019). Studio preliminare sull’etica dell’intelligenza artificiale. Disponibile su: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000367823
Esempio di logica simbolica: il chatbot Boti, fornito dalla città di Buenos Aires, Argentina. Boti lavora online e su WhatsApp.
Sebbene sia ancora un recente sviluppo, ChatGPT è già stato ampiamente applicato in diverse funzioni dell’istruzione superiore. Questa sezione illustra alcuni possibili utilizzi di ChatGPT nell’insegnamento e nell’apprendimento, nella ricerca, nell’amministrazione e nell’interazione con la comunità.
Esempio di un grafo di conoscenza: risultato dell’inserimento della query “UNESCO” in una ricerca su Google.
Grazie alla sua capacità di generare e valutare informazioni, ChatGPT può svolgere una serie di ruoli nei processi di insegnamento e apprendimento. Insieme ad altre forme di AI, ChatGPT potrebbe migliorare il processo e l’esperienza di apprendimento per gli studenti. Per fare ciò, ChatGPT può essere utilizzato come strumento autonomo o può essere integrato in altri sistemi e piattaforme utilizzate dagli Istituti di Istruzione Superiore (HEIs). ChatGPT può svolgere molte attività semplici o tecniche (ad esempio, ricerche di base, calcoli, correzione) e gli esempi delineati nella tabella mostrano come ChatGPT potrebbe essere incorporato e utilizzato per potenziare l’insegnamento e l’apprendimento.
RUOLO
Descrizione
__Esempio di implementazione
POSSIBILITY ENGINE
L’IA genera modi alternativi di esprimere un’idea
__Gli studenti scrivono query in ChatGPT e utilizzano la funzione “Rigenera risposta” per esaminare risposte alternative.
SOCRATIC OPPONENT
L’IA agisce come un avversario per sviluppare un argomento
__Gli studenti inseriscono spunti in ChatGPT seguendo la struttura di una conversazione o di un dibattito. Gli insegnanti possono chiedere agli studenti di utilizzare ChatGPT per prepararsi alle discussioni.
COLLABORATION COACH
L’IA aiuta i gruppi a fare ricerca e risolvere problemi insieme
__Lavorando in gruppi, gli studenti utilizzano ChatGPT per trovare informazioni per completare compiti e assegnazioni.
GUIDE ON THE SIDE
L’IA agisce come guida per navigare in spazi fisici e concettuali
__Gli insegnanti utilizzano ChatGPT per generare contenuti per le lezioni/corsi (ad esempio, domande di discussione) e consigli su come supportare gli studenti nell’apprendimento di concetti specifici.
PERSONAL TUTOR
L’IA fa da tutor a ogni studente e fornisce feedback immediato sui progressi
__ChatGPT fornisce feedback personalizzato agli studenti in base alle informazioni fornite dagli studenti o dagli insegnanti (ad esempio, punteggi dei test).
CO-DESIGNER
L’IA assiste durante il processo di progettazione
__Gli insegnanti chiedono a ChatGPT idee su come progettare o aggiornare un curriculum (ad esempio, criteri di valutazione) e/o concentrarsi su obiettivi specifici (ad esempio, come rendere il curriculum più accessibile).
EXPLORATORIUM
L’IA fornisce strumenti per giocare, esplorare e interpretare i dati
__Gli insegnanti forniscono informazioni di base agli studenti, che scrivono diverse query in ChatGPT per saperne di più. ChatGPT può essere utilizzato per supportare l’apprendimento delle lingue.
STUDY BUDDY
L’IA aiuta lo studente a riflettere sul materiale di apprendimento
__Gli studenti spiegano il loro attuale livello di comprensione a ChatGPT e chiedono modi per aiutarli a studiare il materiale. ChatGPT potrebbe anche essere utilizzato per aiutare gli studenti a prepararsi per altre attività (ad esempio, colloqui di lavoro).
MOTIVATOR
L’IA offre giochi e sfide per estendere l’apprendimento
__Gli insegnanti o gli studenti chiedono a ChatGPT idee su come estendere l’apprendimento degli studenti dopo aver fornito un riassunto del livello attuale di conoscenza (ad esempio, quiz, esercizi).
DYNAMIC ASSESSOR
L’IA fornisce agli educatori un profilo delle conoscenze attuali di ciascuno studente
__Gli studenti interagiscono con ChatGPT in un dialogo di tipo tutorial e quindi chiedono a ChatGPT di produrre un riassunto del loro attuale stato di conoscenza da condividere con il loro insegnante/per la valutazione.
Ricerca
ChatGPT può essere utilizzato dai ricercatori in diverse fasi del processo di ricerca.
ChatGPT è stato anche testato in altri processi legati alla ricerca, come il completamento delle parti tecniche delle domande di finanziamento per la ricerca (ad esempio, piani di comunicazione). Un utilizzo sperimentale di ChatGPT per valutare la sua capacità di fornire una revisione paritaria dei paper accademici ha dimostrato che potrebbe essere in grado di aiutare a prevedere se un paper sarà accettato.7
ChatGPT è stato anche utilizzato per generare interi articoli accademici8, aprendo un dibattito etico su se un autore non umano possa essere considerato un contributore alla creazione della conoscenza. Al momento della stesura di questa Guida introduttiva rapida, non è stato raggiunto un consenso. Alcuni editori sostengono che ChatGPT non possa assumersi la responsabilità dei contenuti o dell’integrità degli articoli e quindi non possa essere un autore, mentre altri accettano il suo ruolo di co-creatore.
Amministrazione
Il ruolo principale di ChatGPT nel supporto all’amministrazione delle istituzioni di istruzione superiore (HEI) è stato quello di migliorare l’efficienza dei processi. In questo modo, ChatGPT può ridurre il tempo amministrativo umano dedicato a compiti come:
– Rispondere alle domande dei candidati (potenziali studenti)
– Aiutare gli studenti ad iscriversi ai corsi, completare i requisiti del corso, verificare informazioni amministrative (ad esempio, calendari degli esami, ubicazione delle lezioni)
– Trovare notizie, risorse e altre informazioni
– Inviare promemoria o notifiche
– Traduzione di informazioni per studenti/staff internazionali
Con l’uso di ChatGPT, i servizi amministrativi possono essere disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e possono essere supportati su diverse piattaforme. Oltre all’integrazione nei siti web, può essere utilizzato anche con i social media, i servizi di messaggistica e i sistemi di gestione dell’apprendimento/campus virtuali. Nell’interagire con ChatGPT, lo stile è più conversazionale, creando un’esperienza più personalizzata.
Coinvolgimento della comunità
Le HEI possono anche utilizzare ChatGPT per sviluppare solide strategie di coinvolgimento della comunità. Considerando le proprie caratteristiche specifiche (geografia, posizione, esigenze della comunità, demografia locale), è possibile chiedere a ChatGPT di sviluppare strategie mirate per migliorare il benessere dell’intera comunità. Sulla base di tali strategie, potrebbero sviluppare campagne di comunicazione rivolte alla comunità e con una specifica chiamata all’azione.
Sfide e implicazioni etiche
L’impatto di ChatGPT sull’istruzione superiore è stato immediato e divisivo. Nonostante le sue numerose applicazioni nell’istruzione superiore, molte università l’hanno già vietato per timore di plagio degli studenti e diversi paesi hanno bloccato ChatGPT. Questa sezione sintetizza le principali sfide e implicazioni etiche di ChatGPT nell’istruzione superiore.
Integrità accademica
La principale preoccupazione espressa riguardo a ChatGPT nell’istruzione superiore riguarda l’integrità accademica. Le HEI e gli educatori hanno lanciato l’allarme riguardo al maggiore rischio di plagio e frode se gli studenti utilizzano ChatGPT per preparare o scrivere saggi ed esami. Ciò potrebbe avere implicazioni più profonde per le materie che si basano maggiormente su input scritti o richiamo di informazioni, aree in cui ChatGPT può fornire un migliore supporto.
Vi sono anche preoccupazioni sul fatto che gli strumenti esistenti per rilevare il plagio potrebbero non essere efficaci di fronte alla scrittura svolta da ChatGPT. Ciò ha già portato allo sviluppo di altre applicazioni in grado di rilevare se l’IA è stata utilizzata nella scrittura. Nel frattempo, molte HEI in tutto il mondo hanno vietato l’uso di ChatGPT a causa delle preoccupazioni legate all’integrità accademica, mentre altre hanno aggiornato o modificato il modo in cui effettuano le valutazioni, basandole invece su lavori in classe o compiti non scritti.
Mancanza di regolamentazione
Attualmente ChatGPT non è regolamentata, una preoccupazione affrontata dalla Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA (vedi prossima sezione). Lo sviluppo estremamente rapido di ChatGPT ha causato preoccupazioni per molti, portando un gruppo di oltre 1.000 accademici e leader del settore privato a pubblicare una lettera aperta che chiede una pausa nello sviluppo di potenti sistemi di IA. Questa cessazione consentirebbe di indagare e comprendere meglio i potenziali rischi e di sviluppare protocolli condivisi.
Preoccupazioni sulla privacy
Nel aprile 2023, l’Italia è diventata il primo paese a bloccare ChatGPT a causa di preoccupazioni legate alla privacy. L’autorità italiana per la protezione dei dati ha dichiarato che non vi è una base legale per la raccolta e la conservazione dei dati personali utilizzati per addestrare ChatGPT. L’autorità ha anche sollevato preoccupazioni etiche riguardo all’incapacità dello strumento di determinare l’età dell’utente, il che significa che i minori potrebbero essere esposti a risposte inappropriate per la loro età. Questo esempio evidenzia questioni più ampie relative ai dati che vengono raccolti, da chi vengono raccolti e come vengono applicati nell’IA.
Bias cognitivo
È importante notare che ChatGPT non è governata da principi etici e non è in grado di distinguere tra ciò che è giusto e sbagliato, vero e falso. Questo strumento raccoglie solo informazioni dai database e dai testi che elabora su Internet, apprendendo quindi eventuali bias cognitivi presenti in tali informazioni. È quindi fondamentale analizzare criticamente i risultati forniti e confrontarli con altre fonti di informazione.
Genere e diversità
Le preoccupazioni riguardanti il genere e altre forme di discriminazione non sono uniche a ChatGPT, ma si applicano a tutte le forme di intelligenza artificiale. Da un lato, ciò riflette la mancanza di partecipazione femminile in materie legate all’IA e nella ricerca/sviluppo sull’IA, e dall’altro lato, il potere dell’IA generativa di produrre e diffondere contenuti che discriminano o rafforzano stereotipi di genere e altri stereotipi.
Accessibilità
Ci sono due principali preoccupazioni legate all’accessibilità di ChatGPT. La prima riguarda la mancanza di disponibilità dello strumento in alcuni paesi a causa di regolamentazioni governative, censura o altre restrizioni su Internet. La seconda preoccupazione riguarda questioni più ampie di accesso e equità in termini di distribuzione disuguale dell’accesso a Internet, costi e velocità. Inoltre, l’insegnamento e la ricerca/sviluppo sull’IA non sono stati distribuiti in modo uniforme in tutto il mondo, con alcune regioni molto meno propense a essere in grado di sviluppare conoscenze o risorse su questo argomento.
Commercializzazione
ChatGPT è stato creato da un’azienda privata, OpenAI. Sebbene l’azienda si sia impegnata a mantenere una versione gratuita di ChatGPT, ha lanciato un’opzione a pagamento (attualmente a 20 dollari al mese) che offre una maggiore affidabilità e un accesso più rapido alle nuove versioni dello strumento. Il coinvolgimento di entità private nell’istruzione superiore non è una novità, ma richiede attenzione e regolamentazione nel caso di selezione di IA e altri strumenti gestiti da aziende dipendenti dal profitto, che potrebbero non essere open source (e quindi più equi e disponibili) e che potrebbero estrarre dati per scopi commerciali.
Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA
La Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA mira a fornire una base affinché i sistemi di intelligenza artificiale lavorino per il miglioramento non solo degli individui e delle società, ma anche per il bene dell’ambiente e degli ecosistemi. La Raccomandazione è inoltre progettata per prevenire danni da o causati dall’IA.
Riconoscendo che l’IA ha effetti sia positivi che negativi, la Raccomandazione è stata adottata alla fine del 2021 con l’aspettativa che i governi la adottino a livello nazionale e che altri attori del settore pubblico e privato beneficino delle linee guida etiche fornite dalla Raccomandazione.
L’UNESCO ha anche pubblicato orientamenti per i responsabili delle politiche sull’IA e sull’istruzione. Esso illustra le pratiche emergenti nell’istruzione e discute le sfide dell’uso dell’IA per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (Istruzione di Qualità).
Questo sarà accompagnato successivamente nel 2023 da un Manuale sull’IA nell’istruzione superiore, che sarà pubblicato da UNESCO IESALC. Questo è considerato essere la prima guida globale e completa per gli attori dell’istruzione superiore sull’IA, rivolta in particolare a quei contesti in cui l’IA è stata meno diffusa.
Attuazione della Raccomandazione dell’UNESCO
Sfruttare la rapida diffusione dell’IA per garantire il suo sostegno al bene comune dovrebbe andare di pari passo con l’attuazione della Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA.
Le linee guida dell’UNESCO per i responsabili delle politiche sull’IA e sull’istruzione definiscono raccomandazioni politiche in sette aree:
Una visione e priorità strategiche a livello di sistema
Principi generali per le politiche sull’IA e sull’istruzione
Pianificazione interdisciplinare e governance intersettoriale
Politiche e regolamentazioni per l’uso equo, inclusivo ed etico dell’IA
Piani di sviluppo per l’uso dell’IA nella gestione dell’istruzione, nell’insegnamento, nell’apprendimento e nella valutazione
Test pilota, monitoraggio ed valutazione, e costruzione di una base di prove
Promozione di innovazioni locali di IA per l’istruzione
Il prossimo Manuale sull’IA nell’istruzione superiore di UNESCO IESALC includerà raccomandazioni per l’implementazione dell’IA in conformità con i principi etici stabiliti nella Raccomandazione dell’UNESCO e linee guida specifiche per gli attori dell’istruzione superiore sull’adattamento delle linee guida dell’UNESCO sull’IA e sull’istruzione.
Adattarsi a ChatGPT nella vostra istituzione di istruzione superiore
Utilizzato in modo etico e con la dovuta considerazione della necessità di sviluppare capacità individuali e istituzionali, ChatGPT potrebbe supportare le istituzioni di istruzione superiore nel fornire agli studenti un’esperienza di apprendimento più personalizzata e rilevante, rendere i processi amministrativi più efficienti e promuovere la ricerca e l’interazione con la comunità.
Utilizzare ChatGPT con cura e creatività
Mentre alcuni stati e istituzioni di istruzione superiore hanno bloccato ChatGPT, la maggior parte dei governi e delle istituzioni di istruzione superiore sta cercando modi per adattarsi a un mondo in cui l’IA è diventata più diffusa, accessibile e facile da usare. In questo senso, ChatGPT può essere utilizzata, ma richiede cura e creatività per garantire che sia gestita in modo etico e appropriato.
Le modalità suggerite per procedere includono:
– Creare opportunità per docenti, personale, studenti e altri interessati di discutere dell’impatto di ChatGPT sull’istituzione di istruzione superiore e costruire insieme strategie per adattarsi e adottare l’IA. La sezione successiva sulla conduzione di un’audizione sull’IA offre una via per questo tipo di coinvolgimento.
– Introdurre linee guida chiare per gli studenti e gli insegnanti su come e quando utilizzare ChatGPT (e quando non farlo). Tali linee guida dovrebbero essere negoziate con gli studenti e gli insegnanti, non imposte loro.
– Collegare l’uso di ChatGPT agli obiettivi di apprendimento dei corsi. Ciò aiuta gli studenti a capire come ChatGPT può supportare il loro apprendimento e quali aspettative ci sono nei loro confronti.
– Rivedere tutte le forme di valutazione per assicurarsi che ciascun elemento sia adatto allo scopo. Questa revisione potrebbe portare alla sostituzione degli esami o di altre valutazioni con valutazioni in presenza o alla modifica dei tipi di domande o formati di esame utilizzati.
– Rivedere e aggiornare le politiche relative all’integrità accademica/onesta in relazione a ChatGPT e ad altri strumenti di intelligenza artificiale.
– Formare docenti, ricercatori e studenti per migliorare le domande che pongono a ChatGPT. Come hanno notato i ricercatori, ChatGPT è più utile quando gli input forniti sono attentamente creati.
Sviluppare capacità per comprendere e gestire ChatGPT
Adattarsi all’istruzione superiore nell’era di ChatGPT richiede anche che le istituzioni di istruzione superiore prestino attenzione al loro ruolo nel costruire capacità per comprendere e gestire ChatGPT e l’IA. Ciò deve essere bilanciato dalla comprensione che, almeno per ora, ChatGPT non può sostituire la creatività e il pensiero critico umano, e su queste competenze si è sviluppata l’istruzione superiore.
I nuovi programmi/corsi che si concentrano su ChatGPT/IA aumenteranno la capacità di ricerca e sviluppo e forniranno agli studenti conoscenze all’avanguardia.
I programmi/corsi esistenti possono essere aggiornati per includere l’insegnamento di:
– Alfabetizzazione dell’IA, come parte di una comprensione estesa della cultura digitale e delle competenze digitali.
– Etica dell’IA.
– Competenze e abilità fondamentali dell’IA.
La formazione del personale può garantire che il supporto che forniscono agli studenti e ad altri interessati si basi su ciò che offrono i chatbot/gli strumenti di intelligenza artificiale, aumentando la fiducia nella distribuzione della tecnologia.
Il supporto e il mentoring tra pari per i docenti possono aumentare il livello di competenze e condividere buone pratiche per l’insegnamento e modi di utilizzare ChatGPT nella ricerca. Ciò può essere fatto all’interno delle facoltà, a livello istituzionale o tra comunità di conoscenza sovra-istituzionali.
L’UNESCO IESALC offrirà una versione interattiva di questa Guida di Avvio Rapido attraverso Campus IESALC, una comunità di apprendimento sociale e collaborativo. È inoltre previsto un corso più lungo sull’IA e l’istruzione superiore. Questi corsi sono progettati per rafforzare le competenze nell’uso di ChatGPT e altre forme di IA nell’istruzione superiore.
Condurre un audit sull’IA
Indipendentemente dal fatto che ChatGPT e altre forme di intelligenza artificiale siano già utilizzate nella vostra istituzione di istruzione superiore, condurre un audit sull’IA è un passo importante che aiuterà a valutare la situazione attuale e a supportare la pianificazione istituzionale.
Si suggerisce che questo audit sia effettuato dall’organo di governo dell’istituzione di istruzione superiore, dopo un’ampia consultazione con tutti i dipartimenti accademici, amministrativi e IT, nonché con gli studenti. Le istituzioni di istruzione superiore potrebbero anche considerare la consultazione con i loro principali interessati, come membri della comunità locale, partner di ricerca e famiglie degli studenti.
COMPRENDERE LA SITUAZIONE ATTUALE
Cosa si intende per intelligenza artificiale basata sui dati?
In che modo la tecnologia digitale può supportare le funzioni di questa istituzione di istruzione superiore?
Se la tecnologia si basa sull’IA:
– quali dati raccoglie?
– come funziona il suo processo di elaborazione dei dati?
A livello istituzionale, quali politiche o regolamenti rilevanti esistono attualmente?
– uso dell’IA
– privacy e protezione dei dati
– aree correlate (ad esempio, il plagio, la salvaguardia)
Quali politiche o regolamenti esterni deve tenere in considerazione l’istituzione di istruzione superiore (ad esempio, governativi o finanziatori della ricerca)?
Quali tipi di IA vengono attualmente utilizzati in questa istituzione di istruzione superiore?
– in quali funzioni o unità?
– tutti gli interessati (docenti, personale, studenti) hanno accesso a questi strumenti?
– come viene fornita formazione e supporto?
DECIDERE QUALE IA UTILIZZARE
In quali ambiti potrebbe essere vantaggioso utilizzare l’IA? (ad esempio, servizi per gli studenti, valutazione, ricerca)
Quale tecnologia ia potrebbe essere scelta?
– quali sarebbero i criteri per la scelta?
– quale valore aggiunge la tecnologia?
– come verrebbero protetti i dati?
Qual è la posizione dell’istituzione di istruzione superiore rispetto agli strumenti IA open source/accessibili rispetto a quelli commerciali?
Come può l’istituzione di istruzione superiore garantire che siano considerati fattori di accessibilità?
MONITORARE LA PERFORMANCE ED EQUITÀ
In che misura la tecnologia IA è efficace nel soddisfare il bisogno identificato?
– quali criteri vengono utilizzati per misurare l’efficacia?
I dati raccolti possono essere utilizzati dall’istituzione di istruzione superiore?
– come possono essere utilizzati?
– con quale frequenza vengono raccolti i dati?
In che misura la tecnologia IA supera o affronta le preoccupazioni di equità?
UNESCO World Commission on the Ethics of Scientific Knowledge and Technology (2019). Studio preliminare sull’etica dell’intelligenza artificiale. Disponibile su: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000367823
15:00 – 15:50 sabato 22/04/2023 – Sala delle Colonne, Palazzo Graziani
Il rilascio di ChatGPT nel novembre 2022 potrebbe essere una pietra miliare sulla strada verso l’automazione della redazione. ChatGPT sta già dimostrando prestazioni plausibili in attività giornalistiche come il riepilogo e il copy editing, e all’inizio del 2023 vedremo il rilascio di un modello linguistico ancora più avanzato, GPT-4. Queste tecnologie di intelligenza artificiale e le loro capacità si stanno sviluppando molto rapidamente, ma non l’adozione da parte delle redazioni. Sebbene il concetto di giornalismo automatizzato sia ormai familiare, gli esempi di implementazione attiva di questi flussi di lavoro nelle redazioni sono ancora sorprendentemente rari.
Il dibattito sull’intelligenza artificiale nelle redazioni si è finora concentrato principalmente sul suo potenziale impatto sui giornalisti, ma c’è anche una crescente necessità urgente di discutere e capire come le redazioni utilizzeranno questi strumenti a vantaggio del pubblico. L’adozione dell’intelligenza artificiale e dell’automazione può portare cambiamenti al lavoro quotidiano dei giornalisti e domande sul ruolo degli editori umani nella produzione di notizie. Ma può anche offrire enormi opportunità per rendere il giornalismo più accessibile, pertinente e utile a molte più persone. Grande abilitatore, campo minato etico o entrambi? Dobbiamo parlare del ruolo inevitabile che l’IA giocherà nella produzione di contenuti di notizie.
Potremmo anche chiedere a ChatGPT di unirsi a noi. Ecco cosa suggerisce di discutere:
Prompt: Riassumi gli argomenti a favore e contro l’uso di ChatGPT nel giornalismo che potrebbero essere discussi da una giuria all’International Journalism Festival.
Risposta: all’International Journalism Festival, un panel potrebbe discutere gli argomenti a favore e contro l’uso di ChatGPT nel giornalismo. I potenziali vantaggi dell’utilizzo di ChatGPT includono una maggiore efficienza e precisione, nonché la capacità di assistere i giornalisti nella generazione rapida di contenuti di alta qualità. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni circa il potenziale per ChatGPT di sostituire i giornalisti umani e il rischio che la tecnologia venga utilizzata per diffondere informazioni false o fuorvianti. Una discussione equilibrata di questi problemi fornirebbe spunti preziosi per giornalisti e altri interessati all’intersezione tra tecnologia e giornalismo.
17:00 – 17:50 giovedì 20/04/2023 – Sala della Vaccara, Palazzo dei Priori
Come lavorano i giornalisti di dati? Con chi collaborano e quali sono le ultime tendenze e le competenze ricercate nel settore? Queste sono solo alcune delle domande che The State of Data Journalism Survey 2022 pone ogni anno ai giornalisti di tutto il mondo. Dall’identificazione degli strumenti di dati preferiti alla condivisione di pensieri sul futuro del settore, questa tavola rotonda approfondirà lo stato attuale del giornalismo dei dati.
Organizzato in associazione con il Centro Europeo di Giornalismo .
11:30 – 11:55 sabato 22/04/2023 – Hotel Brufani – Sala Priori
LinkedIn è la nuova piattaforma di creazione più in voga in circolazione, ma è completamente diversa da tutto il resto. L’obiettivo è meno quello di generare entrate pubblicitarie e vendere cose, e più di costruire e monetizzare il tuo marchio aziendale personale. Come giornalista, LinkedIn offre un ottimo modo per impacchettare la tua esperienza, ma anche per costruire la credibilità delle tue notizie e analisi riportando e rispondendo alle notizie pubblicate.
Questo workshop copre le nozioni di base – e alcuni suggerimenti avanzati – su come aggiornare il tuo profilo, costruire il tuo marchio, sviluppare una solida community e diventare una fonte di notizie attendibile. Sia che tu voglia creare un’attività utilizzando LinkedIn o posizionarti per il prossimo grande lavoro, hai bisogno di una strategia deliberata per ottimizzare la tua presenza su LinkedIn.
Jim Louderback è uno dei primi 10.000 utenti di LinkedIn e ha recentemente completato LinkedIn Creator Accelerator. Ha creato una newsletter settimanale da 20.000 lettori interamente sulla piattaforma e ha lanciato due serie di video. Questa sessione presenterà suggerimenti, segreti, approfondimenti e QA interattivo per aiutarti a ottimizzare il tuo profilo, costruire il tuo marchio, espandere la tua community, farti notare e creare fiducia.
14:00 – 14:50 sabato 22/04/2023 – Sala delle Colonne, Palazzo Graziani
Le campagne di manipolazione dei media a livello globale continuano a prendere di mira elezioni, guerre e crisi. Non c’è quasi un solo paese che non sia stato influenzato dalla cattiva/disinformazione e dalla manipolazione dei media.
In questa presentazione, Joan Donovan, ex direttrice della ricerca presso lo Shorenstein Center della Harvard Kennedy School, insegnerà ai partecipanti come guardare al problema attraverso il ciclo di vita della manipolazione dei media. Condurrà i partecipanti attraverso le cinque fasi della manipolazione dei media, da (1) pianificazione e origini a (3) risposte di giornalisti, politici e attivisti a (5) come una campagna si adatta a nuovi ambienti. I partecipanti se ne andranno con una migliore comprensione di come sezionare e coprire le campagne di manipolazione.
Nella seconda metà della presentazione, Jane Lytvynenko, giornalista freelance ed ex ricercatrice collaboratrice del team di Joan, mostrerà approcci pratici di monitoraggio alla disinformazione. I partecipanti impareranno come condurre ricerche avanzate su Twitter e Google, se ne andranno anche con una comprensione di come monitorare Telegram e cercare su YouTube in modo efficace. I partecipanti saranno in grado di applicare queste competenze al di fuori della ricerca sulla manipolazione dei media e utilizzarle nei loro rapporti quotidiani, specialmente durante situazioni di crisi.
17:00 – 17:50 saturday 22/04/2023 – Hotel Brufani – Sala Raffaello
Questo panel conterrà una conversazione sulle molte sfide urgenti della disinformazione scientifica e sul ruolo che i giornalisti potrebbero svolgere nell’esporre e contrastare la pseudoscienza e il negazionismo scientifico. I partecipanti ascolteranno prospettive sulla disinformazione nei mass media e sulle tecniche sociali e giornalistiche per coprire la disinformazione. I partecipanti apprenderanno anche una nuova opportunità di sovvenzione del Pulitzer Center per progetti giornalistici innovativi che affrontano la negazione della scienza e la disinformazione.
Sponsorizzato dal Pulitzer Center e dal Science and Educational Media Group di HHMI .
Festival internazionale del giornalismo #ijf23
Perugia 19 – 23 aprile 2023 @journalismfest (International Journalism Festival)
#BiblioverificaDay: il 25 marzo 2017 nasceva #Biblioverifica blog e spazio di digital reference tramite i social, i forum e le chat. Per festeggiare lanciamo il quinto #oscardellabufala con una graduatoria delle bufale circolate nel 2022, chiunque può votare qui o proporre altre bufale:
la votazione è anonima, non chiediamo nominativi o e-mail!!!
Cliccare sul titolo della bufala e quindi scegliere
“MI PIACE” o “NON MI PIACE”
#BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie di verifica, strumenti di ricerca e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
Pensare in modo critico mentre si esamina una fonte
Proposito : come e perché è stata creata la fonte.
Perché esistono queste informazioni: per educare, informare, persuadere, vendere, intrattenere? Gli autori, gli editori o gli sponsor affermano questo scopo o cercano di mascherarlo? La fonte sta deliberatamente cercando di disinformare?
Perché queste informazioni sono state pubblicate in questo particolare tipo di fonte (libro, articolo, sito Web, blog, ecc.)?
Chi è il pubblico previsto: il pubblico in generale, gli studenti, gli esperti?
Rilevanza : il valore della fonte per le tue esigenze.
Il tipo di fonte è appropriato per come intendi usarlo e per i requisiti del tuo incarico?
Quanto sono utili le informazioni in questa fonte, rispetto ad altre fonti? Risponde alla tua domanda o supporta la tua argomentazione? Aggiunge qualcosa di nuovo e importante alla tua conoscenza dell’argomento?
Quanto sono dettagliate le informazioni? È troppo generico o troppo specifico? È troppo semplice o troppo avanzato?
Obiettività: la ragionevolezza e la completezza delle informazioni.
Gli autori presentano le informazioni in modo completo e professionale? Usano un linguaggio forte, emotivo, manipolativo o offensivo?
Gli autori, gli editori o gli sponsor hanno un particolare punto di vista politico, ideologico, culturale o religioso? Riconoscono questo punto di vista o cercano di mascherarlo?
La fonte presenta fatti o opinioni? È di parte? Offre molteplici punti di vista e critica rispettosamente altre prospettive? Tralascia o prende in giro fatti o prospettive importanti?
Verificabilità: l’accuratezza e la veridicità delle informazioni.
Gli autori supportano le loro informazioni con prove fattuali? Citano o collegano ad altre fonti? Puoi verificare la credibilità di quelle fonti? Riesci a trovare la fonte originale delle informazioni?
Cosa dicono gli esperti sull’argomento? Puoi verificare le informazioni in altre fonti credibili?
La fonte si contraddice, include dichiarazioni false o travisa altre fonti?
Ci sono errori di ortografia, punteggiatura o grammatica?
Esperienza : L’autorità degli autori e della fonte.
Cosa rende gli autori, gli editori o gli sponsor della fonte autorità sull’argomento? Hanno un’istruzione correlata o un’esperienza personale o professionale? Sono affiliati a un istituto scolastico o a un’organizzazione rispettata? La loro competenza è riconosciuta da altre autorità in materia? Forniscono un’importante prospettiva alternativa? Altre fonti citano questa fonte?
La fonte è stata revisionata da un editore o tramite peer review?
La fonte fornisce informazioni di contatto per autori, editori e/o sponsor?
Novità: l’era dell’informazione.
Il tuo argomento è in un’area che richiede informazioni aggiornate (come scienza, tecnologia o eventi attuali) o le informazioni trovate in fonti precedenti potrebbero essere ancora utili e valide?
Quando sono state pubblicate o pubblicate per la prima volta le informazioni nella fonte? I riferimenti/link sono aggiornati?
Sono disponibili fonti più recenti che potrebbero aggiungere informazioni importanti alla tua comprensione dell’argomento?
L’Osservatorio europeo dei media digitali (EDMO) riunisce verificatori di fatti, esperti di alfabetizzazione mediatica e ricercatori accademici per comprendere e analizzare la disinformazione, in collaborazione con organizzazioni dei media, piattaforme online e professionisti dell’alfabetizzazione mediatica.
EDMO implementerà una piattaforma per supportare il lavoro di una comunità multidisciplinare con esperienza nel campo della disinformazione online. L’EDMO contribuirà a una comprensione più approfondita degli attori, dei vettori, degli strumenti, dei metodi, delle dinamiche di diffusione, degli obiettivi e dell’impatto sulla società della disinformazione.
Sotto la guida dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze (Italia), che si avvale dell’expertise della sua School of Transnational Governance e del Center for Media Pluralism and Media Freedom, EDMO è una partnership che comprende anche Datalab dell’Università di Aarhus, Athens Technology Center, che fornisce il supporto tecnologico e coordina anche l’Osservatorio sociale per la disinformazione e l’analisi dei social media (SOMA); e Pagella Politica. Sotto la guida di un comitato consultivo indipendente e del comitato esecutivo, che comprende i cinque responsabili di ciascuno dei compiti principali elencati di seguito, il consorzio riunisce le parti interessate nel campo della disinformazione, pur mantenendo l’indipendenza e l’imparzialità dei partner nell’esecuzione del progetto. Tutti i membri del consorzio hanno una solida esperienza nell’analisi del fenomeno della disinformazione online e sono abituati a lavorare con i responsabili politici, gli attori pubblici e privati (comprese le organizzazioni dei media, i giornalisti, gli esperti di alfabetizzazione mediatica e le piattaforme online) con un approccio applicato multidisciplinare.
attività dell’EDMO
Gestire una piattaforma online sicura che supporti l’analisi accademica delle campagne di disinformazione e fornisca informazioni pubbliche per aumentare la consapevolezza sulla disinformazione.
Strumenti e servizi per attività di fact-checking in grado di:
# Facilitare l’identificazione di contenuti di notizie pertinenti e di tendenza pubblicati e condivisi online e consentire attività congiunte di verifica dei fatti
# Facilitare la verifica dei contenuti online, inclusi i deepfake , anche attraverso l’uso di strumenti di apprendimento automatico e di elaborazione del linguaggio naturale
# Velocizzare le attività di fact-checking e peer-review dei fact-check, anche con il supporto di strumenti di traduzione in tempo reale
# Facilitare la produzione e la distribuzione online di articoli di cronaca risultanti da attività di verifica dei fatti
Strumenti e servizi per le attività di ricerca accademica che consentono l’analisi dei dati e l’analisi orientata alla rete con funzionalità quali:
# Estrazione della rappresentazione grafica
# Rilevamento della comunità
# Identificazione degli attori chiave di un grafico di input basato su indicatori rilevanti
# Tracciamento e visualizzazione del percorso percorso da una specifica notizia attraverso la condivisione, la citazione, il retweet e altre forme di inoltro di informazioni nei social media
L’alleanza tra scuola e biblioteca favorisce l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze informative, mediatiche e digitali, tra le soft skills, le “virtù” del 21° secolo, quanto mai necessarie per gestire la complessità, l’incertezza e il cambiamento. Nell’incontro vengono presentati progetti, esperienze, documenti, strumenti e quadri di riferimento (come DigComp 2.2, CompEdu e GreenComp), che aiutano a comprendere l’utilità e l’efficacia lo svolgimento i percorsi “MIL” già dalla fascia prescolare.
17:35 Introduzione e coordinamento – Maria Spanovangelis e Mariacristina Perich (AIB FVG GSBS e AIB GLIT)
Interventi
17:45 L’infanzia della MIL: educare alla ricerca nella fascia prescolare e primaria – Chiara De Angelis (Scuola Paritaria M.A.Cocchetti di Roma)
18:10 Information Literacy alla scuola secondaria di primo grado – Loredana Perego (coordinatrice della Commissione lettura della Rete biblioteche scuole vicentine 2012-21 e del “Progetto leggere tutti!” del Comune di Vicenza, co-progettatrice del progetto Erasmus “The Living Book”, progetto “LETTORINCUFFIA”)
18:35 Competenze digitali e “green” a scuola – Stefania Puccini (già Università di Firenze, membro dell’AIB GLIT)
18:50 La BiblioVerifica per la scuola – Damiano Orrù (Università Tor Vergata, Roma)
19:15 Dibattito
19:20 Conclusioni a cura di Sandra Migliore (Coord. AIB GLIT) e Luisa Marquardt (Coord. AIB CNBS)
L’incontro è inserito nell’International School Library Month 2022 – Mese internazionale delle biblioteche scolastiche (ottobre) dedicato al tema “Leggere per la pace e l’armonia in tutto il mondo” e nell’UNESCO Global MIL Week 2022.
Il rapporto 2022 rileva che quasi due terzi delle persone sono inclini a diffidare delle organizzazioni, il che potrebbe avere un impatto sui tentativi di affrontare il COVID-19 e il cambiamento climatico.
Gli scienziati sono i più affidabili nella società e i leader di governo i meno fidati.
Il Barometro mostra quattro forze all’opera, incluso un fallimento della leadership che potrebbe destabilizzare la società, secondo Richard Edelman.
Ma dice che è possibile spezzare il ciclo della sfiducia e ricostruire la fiducia pubblica attraverso informazioni concrete e progressi dimostrabili.
Quattro azioni possono contrastare le tendenze negative nella societa’, con il supporto dei comunicatori e dei relatori pubblici:
1. Investire sul ruolo sociale delle imprese che è destinato a rimanere perché le persone vogliono più leadership aziendale, non meno.
2. Dimostrare progressi tangibili, ripristinando la fiducia nella capacità della società di costruire un futuro migliore e dimostrando così che il sistema funziona.
3. Sviluppare su un pensiero di lungo periodo evitando facili soluzioni nel breve.
4. Fornire informazioni credibili. Informazioni affidabili, coerenti e basate sui fatti sono fondamentali per interrompere il ciclo della sfiducia.
IN ITALIA NEL 2022:
La bassa speranza in un cambiamento repentino delle condizioni economiche va di pari passo con la preoccupazione per la qualità dell’informazione con quasi 8 italiani su 10 (il 79% contro una media globale del 76%) che teme il proliferare delle fake news. Un aspetto che, però, spinge a non fermarsi alla prima informazione ricevuta e che fa del proprio datore di lavoro (65%) la fonte più autorevole in cui credere, più del governo(61%) e dei media ufficiali (54%). Gli italiani, inoltre, sono tra i più attenti quando si parla di “igiene dell’informazione” e dimostrano una maggiore di capacità di “isolare” le fake news visto che, più di uno su tre (il 35%), dichiara di effettuare una verifica dell’attendibilità delle notizie prima di condividerle, mentre a livello globale questa percentuale è di appena uno su quattro (26%).
Incontro online tra ospiti provenienti da realtà diverse per dialogare sul ruolo delle pubblicazioni scientifiche, delle biblioteche e dei bibliotecari per la divulgazione di buone
informazioni.
giovedi’ 8 settembre ore 10.00-13.00
Programma:
10.00 saluti istituzionali
10.20 introduzione ai lavori, Mariateresa Dacquino
10.30 Luigi Barberini, Università degli Studi di Cagliari
11.00 Marina Davoli, Cochrane Collaboration
11.20 Francesco Tarantini, Wikimedia Italia
11.40 Simona Vecchi, Biblioteca Alessandro Liberati
12.00 Patrizia Brigoni, Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte
12.20 Chiara Bassi, Biblioteca Corradini, Reggio Emilia
12.40 conclusione dei lavori, Antonio Maconi
modera Federica Viazzi
BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione
SECONDO CLASSIFICATO (parimerito con altri 2 progetti)
premio Maria Antonietta Abenante 2021
Non c’è dubbio che la disinformazione, in parte dovuta alla incapacità degli utenti del web di impostare correttamente le proprie ricerche, ma ancor più per la strategia perseguita da un gran numero di soggetti riconducibili ad ideologie politiche, religiose, filosofiche, scientifiche (o sarebbe meglio dire pseudoscientifiche) assai variegate, abbia rappresentato negli anni un pericoloso ostacolo alla capacità dei singoli di valutare consapevolmente i contenuti del web e di utilizzare le informazioni nel modo più corretto per orientare le proprie scelte.
Se l’ambito di applicazione del progetto BiblioVerifica OLYMPICS presentato da Damiano Orru’ per conto della Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Tor Vergata di Roma non è particolarmente innovativo, certamente lo è il modo in cui si adopera a stimolare negli utenti un atteggiamento di piena consapevolezza, fornendo loro gli strumenti logici e documentali per combattere il fenomeno. In questo senso le finalità del progetto rientrano nella dimensione dell’inclusione espressamente richiesta dal bando del Premio intitolato a Maria Antonietta Abenante.
https://www.aib.it/attivita/premio-maria-a-abenante/2021/96241-premio-abenante-2021-verbale-vincitori/
BiblioVerifica propone, infatti, a tutti i cittadini una piattaforma di “autovalutazione informatizzata” su temi che nel corso degli anni (dal 2018 ad oggi) sono stati di scottante attualità. Tale autovalutazione prende forma di un gioco-competizione nel corso del quale qualunque partecipante può cimentarsi nel rispondere in un tempo definito ad una serie di quiz, ricevendo al termine in tempo reale un feedback via blog e via email. La descrizione dei contenuti su cui vertono i 100 quiz è disponibile e scaricabile per consentire di riscontrare la validità delle risposte e di conoscere le fonti per ciascun quiz.
Ricorrere al gaming per combattere la disinformazione tramite l’information literacy, la media literacy e la data literacy è senz’altro un’idea originale e convincente, come dimostra il numero crescente di partecipanti che annualmente la piattaforma WordPress registra. Si è infatti passati dai 1.044 tentativi di risposta nel 2018 ai 21.609 tentativi del 2020 (per il 2021 le statistiche si fermano ai primi 20 giorni di competizione).
Nel corso degli anni BiblioVerifica è stato presentato in numerose occasioni pubbliche e descritto in articoli apparsi su autorevoli riviste. Infine, BiblioVerifica promuove una pratica di ricerca di dati e informazioni che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” promosso dall’IFLA per agevolare l’accesso all’informazione responsabile attraverso la condivisione di strategie di verifica, di strumenti di ricerca e di fonti attendibili a livello nazionale e internazionale.
Tema: “Alimentare la fiducia: Un imperativo per l’alfabetizzazione ai media e all’informazione”.
EDIZIONE 2021
L’undicesima Settimana globale di alfabetizzazione ai media e all’informazione sarà celebrata dal 24 al 31 ottobre 2022 e sarà ospitata dalla Nigeria.
La Settimana globale dell’alfabetizzazione mediatica e informativa 2022 sarà ospitata dalla Nigeria. Nella Nostra agenda comune, relazione del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, i leader mondiali hanno assunto dodici impegni. Tra questi impegni, Guterres ha sottolineato che i valori della fiducia e della solidarietà sono il collante della coesione sociale e delle conquiste sociali per il bene comune.
Tuttavia, la dura realtà è che il fattore fiducia si sta erodendo. Considerando il contesto sopra descritto, la comunità globale è chiamata non solo a riaffermare e aumentare l’impegno per l’alfabetizzazione ai media e all’informazione per tutti, ma anche a sviluppare nuove iniziative sull’alfabetizzazione ai media e all’informazione per alimentare la fiducia. Pertanto, la Settimana globale MIL 2022 si concentra sulla fiducia e sulla solidarietà in relazione a persone, media, piattaforme digitali, governi, settore privato e organizzazioni non governative. Il documento mette in evidenza alcune azioni promettenti dell’ultimo anno in relazione all’alfabetizzazione mediatica e informativa e come quest’ultima contribuisca ad alimentare la fiducia e a contrastare la sfiducia.
L’UNESCO sostiene lo sviluppo dell’alfabetizzazione ai media e all’informazione per tutti, per consentire alle persone di pensare in modo critico e di cliccare con saggezza. L’Organizzazione si impegna in particolare a migliorare le capacità dei politici, degli educatori, dei professionisti dell’informazione e dei media, delle organizzazioni giovanili e delle popolazioni svantaggiate in questo settore, assistendo gli Stati membri nella formulazione di politiche e strategie nazionali di alfabetizzazione ai media e all’informazione.
L’alfabetizzazione all’informazione e quella ai media sono settori tradizionalmente separati e distinti ma la strategia dell’UNESCO è quella di accorparli nella Media and Information Literacy-MIL, come insieme combinato di competenze (conoscenza, capacità e comportamento) necessarie al giorno d’oggi per la vita e il lavoro. L’obiettivo è quello di creare società in cui le persone, grazie al possesso di competenze nell’informazione, nella comunicazione e nelle tecnologie, partecipi più consapevolmente alla governance a allo sviluppo sostenibile. MIL ha lo scopo di rendere i cittadini capaci di pensare in maniera critica e di interagire in modo informato ed etico con i contenuti e i servizi dell’informazione e dei media, allo stesso tempo propone un uso creativo e mirato della tecnologia da parte degli utilizzatori e rafforza la conoscenza dei diritti digitali e delle questioni etiche concernenti l’accesso all’informazione e il suo utilizzo. In questo modo MIL contribuisce a rafforzare il dialogo interculturale, la libertà di espressione e la pace in una società sempre più digitale.
La missione dell’UNESCO di creare società alfabetizzate ai media e all’informazione si realizza attraverso una strategia complessiva di MIL che comprende la predisposizione di modelli per gli insegnanti, la cooperazione internazionale, lo sviluppo di linee guida per varare politiche nazionali, l’articolazione di un quadro di riferimento per gli indicatori, ma anche l’istituzione di una rete universitaria e di una clearing house.
Lo sviluppo della MIL mira ad offrire anche una risposta sistemica e di lungo termine alla disinformazione, in quanto fa appello alle politiche educative nazionali proponendo un utilizzo innovativo della tecnologia per le strategie di educazione sia formale che informale con l’obiettivo di far progredire l’apprendimento permanente per tutti.
MIL contribuisce al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16.10 (assicurare il pubblico accesso all’informazione e proteggere le libertà fondamentali) e 11 (città e comunità sostenibili) attraverso l’aumento di consapevolezza dei cittadini e la costruzione di comunità inclusive, resilienti e sostenibili. MIL contribuisce anche a OSS 4 (educazione di qualità) insegnando le competenze digitali e promuovendo il pensiero critico, e OSS 5.b (emancipazione delle donne attraverso le ICT) rilanciando le capacità delle persone di individuare gli stereotipi di genere e gli incitamenti all’odio, inclusa la discriminazione intersettoriale, in tutti i tipi di media e sulle piattaforme digitali, e di opporvisi.
Sostanzialmente MIL opera per contrastare l’impatto della disinformazione e della errata informazione in quanto fornisce ai cittadini il pensiero critico e l’interazione informata con tutti i tipo di contenuti, offline e online.
Riconoscendo queste sfide e il potenziale della MIL di affrontarle, portatori di interessi a tutti i livelli, quali governi, autorità locali, media, gruppi per i diritti dei giovani, educatori e insegnanti, ricercatori, regolatori dei media, biblioteche, musei e molti altri stanno intensificando i loro sforzi e investimenti nelle azioni collegate alla MIL. In questo contesto l’UNESCO viene vista come leader mondiale per il progresso della MIL poiché l’Organizzazione ha al proprio attivo azioni efficaci e programmi che hanno prodotto risultati concreti nel rispetto dei bisogni effettivamente esistenti. Tra queste iniziative anche la creazione di una rete di università su MIL e dialogo interculturale, corsi online ai quali tutti possono accedere , materiale per gli insegnanti , un’alleanza mondiale per il partenariato su MIL .
Ogni anno l’UNESCO e la Global Alliance for Partnerships on Media and Information Literacy (GAPMIL) organizzano la Global Media and Information Literacy (MIL) Week, durante la quale si svolgono eventi ricorrenti (come la International MIL and Intercultural Dialogue Conference e Youth Agenda Forum) ed eventi in tutto il mondo per promuovere la diffusione della MIL a livello interdisciplinare.
Le biblioteche hanno attraversato un periodo molto difficile a causa della pandemia, che non è ancora finito. Per molte di loro il 2022 sarà l’anno zero in cui il ritorno a un nuovo inizio e a una nuova normalità non può significare limitarsi a rialzarsi, ma è indispensabile che sviluppino una capacità di riprogettare il servizio sulla base di una nuova visione.
I pilastri su cui fondare un percorso di ricostruzione vincente sono rappresentati da tre parole chiave: innovazione, prossimità, comunità.
Il convegno 2022 approfondirà il significato strategico di queste tre idee-forza mostrando come possano interagire, creando forme di socialità e modalità gestionali finora inesplorate.
Innovazione
Per innovazione si intende in questo contesto l’innovazione sociale e culturale, non necessariamente quella tecnologica. Nel Libro bianco sull’innovazione sociale di Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan viene così definita: “Le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che vanno incontro ai bisogni sociali e che allo stesso tempo creano nuove relazioni sociali e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono sia buone per la società sia che accrescono le possibilità di azione per la società stessa”. Il fine ultimo di ogni innovazione sociale è proprio il cambiamento del sistema di riferimento che implica come anticipato modi totalmente nuovi di pensare e di agire. Ecco perché l’innovazione è strettamente connessa al ruolo delle altre due leve strategiche: prossimità e comunità.
Innovare è un’aspirazione a cui tendere per garantire la buona salute del nostro istituto, nella consapevolezza che l’offerta dei servizi non può mai rimanere uguale a se stessa. Tuttavia esiste l’esigenza strategica di imparare a distinguere tra innovazione buona, da perseguire, e innovazione cattiva, da cui difendersi e tenersi il più possibile lontani. Il percorso di apprendimento che la biblioteca è chiamata a compiere, prima assimilando i contenuti dell’innovazione e poi accomodandoli all’interno delle scelte organizzative stabili, è reso oggi tutt’altro che lineare da alcune scelte tecnico-politiche che puntano le proprie carte su misure di respiro temporaneo, finanziando quasi esclusivamente progetti speciali che la biblioteca può avere difficoltà a stabilizzare nel tempo, quando le luci della ribalta si sono spente.
Prossimità
Sempre più studiosi propongono una pianificazione sostenibile dello spazio urbano basata sul concetto di prossimità in modo da ridurre gli spostamenti in ambito cittadino, favorendo quelli in bicicletta o a piedi. Un modus vivendi concetto di prossimità, in modo da ridurre gli spostamenti in automobile al quale inconsapevolmente forse ci siamo già un po’ abituati nel corso dell’ultimo anno in conseguenza alle misure anti-contagio e allo smart-working. La prossimità però non è solo geografica ma anche cognitiva e relazionale (come insegna Ezio Manzini). La prossimità cognitiva ha a che vedere con gli strumenti che utilizziamo per interpretare il mondo e si configura come necessaria per comunicare e comprendersi. La prossimità relazionale ha a che vedere con la capacità della prossimità fisica di produrre comunità che ha un legame evidente con le caratteristiche funzionali dei luoghi. La biblioteca, come i dati dimostrano, è considerata dai suoi utenti anche come luogo di incontro con persone che hanno gli stessi interessi e le medesime passioni.
Comunità
Si arriva così facilmente al termine comunità che evoca tradizionalmente l’immagine di una forma sociale chiusa caratterizzata da legami stabili. Oggi, nell’epoca delle reti sociali e dei “legami deboli”, la comunità assume una diversa fisionomia. Osservando, ad esempio, le comunità che si creano dentro e grazie alla biblioteca, ci renderemo conto di trovarci di fronte a una situazione in continua evoluzione. Quelle bibliotecarie sono comunità liquide che sempre più sviluppano i loro legami attraverso lo spazio digitale. Sono anche comunità intenzionali perché i legami che vi si intessono sono il risultato di una scelta, nascendo intorno a una passione condivisa. Esse sono anche fragili perché basta un taglio in bilancio o una chiusura forzata a provocarne una crisi: basti pensare agli spazi che in questa emergenza sanitaria da punto di forza sono diventati il punto debole delle biblioteche, eppure proprio l’emergenza pandemica ha fatto risaltare quanto i luoghi siano importanti rispetto al bisogno di relazioni e come fattori di crescita sociale.
Innovazione, prossimità, comunità: un convegno per definire e approfondire i presupposti teorici, le strategie, le azioni.
Presiede
STEFANO PARISE, Direttore Area biblioteche del Comune di Milano
VITTORIO EMANUELE PARSI, Professore ordinario di Relazioni Internazionali, Direttore ASERI, Università Cattolica del Sacro Cuore L’impatto della pandemia sulla modificazione dello spazio
BARBARA LISON, Presidente IFLA-International Federation of Library Associations and Institutions
CHIARA FAGGIOLANI, Sapienza Università di Roma
ALESSANDRA FEDERICI, Ricercatrice Istat-Responsabile Indagine biblioteche La vitalità delle biblioteche italiane: una nuova geografia post-pandemia
Domande e discussione
JOHN CHAPMAN, Senior Product Manager, Servizi Metadati, OCLC Costruire la gestione condivisa delle entità
ore 14.30
SALA MANZONI
(prevista traduzione simultanea)
LE BIBLIOTECHE PUBBLICHE PER LA RIGENERAZIONE DELLE CITTÀ
Introduce e coordina
GIOVANNI SOLIMINE, Sapienza Università di Roma
TON VAN VLIMMEREN, President EBLIDA – European Bureau of Library, Information and Documentation Associations
Biblioteche: tulipani nei campi urbani
STEFANO PARISE, Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano Milano 2026: le biblioteche alla prova del cambiamento. Il piano strategico 2022-2026 del Sistema Bibliotecario di Milano fra continuità e nuovo impegno sociale
PAOLA DUBINI, Dipartimento Management e Tecnologia, Università Bocconi di Milano Biblioteche, prossimità e rigenerazione urbana (titolo provvisorio)
VERONICA CERUTI, Direttrice delle Biblioteche del Comune di Bologna
GASPARE CALIRI, Socio co-fondatore di Kilowatt, Bologna Visione, Cambiamento e Impatto per il futuro delle biblioteche di Bologna. Esiti e prossimi passi di un percorso etnografico e maieutico
LAURA RICCHINA, Responsabile Biblioteca Chiesa Rossa, Comune di Milano
Il ruolo della biblioteca sociale nel rilancio delle periferie metropolitane
ore 14.30-18.00
SALA DA DEFINIRE
I NUOVI CONFINI DELLE BIBLIOTECHE ACCADEMICHE
Introduce e coordina
SIMONA TURBANTI, Università di Pisa e Milano
GABRIELLA BENEDETTI, Coordinatore organizzativo del Sistema bibliotecario dell’Università di Pisa Biblioteche accademiche e terza missione: un mondo di conoscenza da conoscere
MARIA CASSELLA, Responsabile Area Servizi bibliotecari del Campus “Luigi Einaudi”, Università degli studi di Torino Tra open science, public engagement e valorizzazione delle collezioni: iniziative di citizen science nelle scienze umane
LAURA TESTONI, Biblioteca di Scienze mediche e farmaceutiche, Università degli studi di Genova Cura o incuria? Applicare il paradigma della “cura” nelle biblioteche accademiche
Break
AGNESE BERTAZZOLI, Sapienza Università di Roma
Biblioteche accademiche generatrici di innovazione e sostenibilità
ANNA BERNABÈ, CERB – Centro di Ricerca in Bibliografia dell’Università di Bologna Patrimonio storico e fondi speciali delle biblioteche di ateneo: cornici strategiche per il territorio e le comunità
NICOLA MADONNA, Direttore della Biblioteca di Area Umanistica, Università di Napoli Federico II Una biblioteca accademica in una Reggia del ‘700. Tentativi di innovazione, tra slanci e battute d’arresto
ore 18.00
SALA MANZONI
Presentazione della nuova BEIC, a cura del Comune di Milano e della Fondazione BEIC
Venerdì 11 marzo 2022
ore 9.30-13.00
SALA MANZONI
(prevista traduzione simultanea)
I PERCORSI DELL’INNOVAZIONE
MARIA STELLA RASETTI, Direttrice biblioteche di Pistoia Innovazione buona o innovazione cattiva? Le biblioteche alla ricerca di un equilibrio tra novità e sostenibilità
SIMONETTA CAVALIERI, Presidente SIS- Social Innovation Society
Innovazione Sociale e sostenibilità: perché e come innescare politiche di impatto attraverso le biblioteche
FERRUCCIO DIOZZI, Consulente bibliotecario, già responsabile del Centro di documentazione del CIRA-Centro italiano ricerche aerospaziali
Versatilità della biblioteca e integrazione di missioni
VIVIANA VITARI, Responsabile Biblioteca comunale di Treviolo (BG)
ABC dell’Innovazione: una questione terminologica?
Break
LUIGI RUCCO, Customer Consultant, Research Intelligence, Elsevier
Open Access: un’analisi quantitativa e qualitativa della produzione scientifica italiana
ANNA BUSA, Marketing consultant, Docente a contratto presso l’Università di Bologna Alma Mater
Il digitale, da spazio a luogo. La dimensione phygital della biblioteca (con uno sguardo al metaverso)
DAMIANO ORRÙ, Biblioteca di Area Economica V.Pareto, Università di Roma Tor Vergata
Bibliotecari blogger: nuovi spazi e interazioni per coinvolgere utenti e cittadini
ore 14.30-18.00
SALA MANZONI
LE RAGIONI DELLA COMUNITÀ
Introduce e coordina
MASSIMO BELOTTI, Direttore di “Biblioteche oggi”
ANNALISA CICERCHIA, Economista della cultura – ISTAT, Vice Presidente Cultural Welfare Center
L’impatto delle biblioteche su benessere e salute
ROSSANA MORRIELLO, Servizio Programmazione Sviluppo e Qualità, Politecnico di Torino
Le biblioteche per il Bene Comune: verso un nuovo Umanesimo
SIMONA VILLA, Studio 2di2
Il Design thinking come strumento innovativo nel rapporto con la comunità
ANNA MARIA TAMMARO, Direttore Digital Library Perspectives
Tra prossimità e distanza: i servizi delle biblioteche partecipative e inclusive
ANTONELLA AGNOLI, Consulente Bibliotecaria
Progettare la biblioteca insieme ai cittadini
GIUSEPPE MELITI, Biblioteca Universitaria di Lugano
Diversità, equità ed inclusione in biblioteca: per una cura della comunità e del pianeta