information literacy; 2022

grazie #pieroAngela 1928-2022 #openScience #citizenScience @cicap

dal sito Internet del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori:

Cari amici mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.

È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio.







Digital literacy e stanze dell’eco

John William Waterhouse, Echo and Narcissus, 1903.

Walter Quattrociocchi, Direttore del Laboratory of Data and Complexity presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia definisce le stanze dell’eco come «Uno spazio definito sul web nel quale le idee scambiate, essenzialmente, si confermano le une con le altre. Per esempio, può essere uno spazio di persone che hanno la stessa mentalità e che si scambiano idee politiche simili, oppure una pagina su una teoria cospirazionista. Una volta entrati in questi spazi, gli utenti scambiano informazioni molto simili, in pratica facendosi eco l’un l’altro». Questo meccanismo è alimentato anche dagli algoritmi dei social che, personalizzando le esperienze di navigazione, filtrano le informazioni incompatibili con le nostre preferenze, valori e attitudini, e creano bolle di contenuti in linea con i nostri gusti.

Christopher Seneca in un articolo pubblicato su Wired nel 2020 offre alcuni consigli per “ingannare” i meccanismi che creano le stanze dell’eco consolidando così la propria digital literacy, ed Eleonora Tosco per il Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute – Regione Piemonte (Dors) offre un’analisi sull’argomento.

 

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