Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega.
Il libro e la lettura rappresentano un mezzo di approfondimento e di conoscenza, sono strumento di informazione e di apprendimento culturale, entrambi oggi indispensabili per superare le incertezze e le precarietà legate alla paura della globalizzazione, del cambiamento e del diverso.
La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore nasce sotto l’egida dell’UNESCO nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright:
#GARR corso formazione “Intelligenza artificiale e ricerca scientifica: la verifica delle fonti attendibili” 14 novembre 2023
0.00 introduzione all’intelligenza artificiale
6.55 pregi e difetti dei chat bot di uso piu’ diffuso
21.21 Ruoli dei chatbot UNESCO
33.03 Senso critico e biblioVerifica
38.20 Ricerca basata sull’intelligenza artificiale
51.55 privacy e chatbot
54.55 domande e risposte
Nella prima parte vengono illustrati pregi e difetti dei chat bot, di uso piu’ diffuso nel corso del 2023. Si tratta di alcuni casi, non esaustivi della tematica, volti a sviluppare competenze di verifica delle notizie, nel promuovere l’inclusione, l’uguaglianza e la consapevolezza delle implicazioni sociali, culturali ed economiche degli algoritmi. Il corso mira a sviluppare due concetti fondamentali per l’utilizzo efficace dell’intelligenza artificiale: la creatività e l’analisi critica. La creatività implica la costruzione, la creazione e l’utilizzo di “prompt” o quesiti dettagliati per risolvere necessità operative per la ricerca. L’analisi critica, invece, implica il riconoscimento sia di fonti e contenuti generati dall’applicazione degli algoritmi, sia delle implicazioni del loro utilizzo in una varietà di ambiti di ricerca. Nella seconda parte si espone un confronto tra strumenti gratuiti di ricerca accademica, basati sull’intelligenza artificiale, valutando contenuti indicizzati, aree disciplinari, algoritmi di ricerca, interoperabilità tra diversi dataset, disponibilità di application programming interface (API), integrazione con applicativi bibliografici. In conclusione si propone l’utilizzo dei dati bibliometrici per analizzare la produzione scientifica e la sua diffusione, attraverso l’uso di algoritmi di apprendimento automatico. Queste tecnologie hanno il potenziale per aumentare la rilevanza dei risultati di ricerca, migliorando così l’esperienza dell’utente.
Destinatari: Docenti delle scuole secondariE, studenti universitari, ricercatori
Prerequisiti: nessuno
Link al webinar: Verrà inviato ai partecipanti entro il giorno prima del webinar
Docente
Damiano Orru:
Bibliotecario dal 1999 presso la Biblioteca di Area Economica “Vilfredo Pareto” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Mansioni di reference per l’accesso e l’utilizzo, in sede e in remoto, di banche dati, riviste, monografie in ambito economico, finanziario, statistico, aziendale, giuridico, fiscale. Bibliovolontario e blogger dal 2017 per biblioVerifica, membro indipendente della rete europea SOMA (Social Observatory for Disinformation and Social Media Analysis). Autore del volume “Data stewardship in biblioteca per la scienza sostenibile e aperta” scaricabile su <https://zenodo.org/record/3779063> Primo classificato “Premio per tesi sulla scienza aperta 2021”,AISA – Associazione Italiana per la Promozione della Scienza Aperta. Secondo classificato “Premio Maria A. Abenante 2021”, AIB – Associazione Italiana Biblioteche, progetto #biblioVerifica Olympics. Esperto in “Rendicontazione Innovazione Sostenibilità”, in “FAIR Research Data Management – Data Stewardship”, in “Indicizzazione di documenti cartacei, multimediali ed elettronici in ambiente digitale”. Attivo sulle piattaforme Facebook – Instagram – Twitter – Youtube – Linkedin – WordPress – ORCID (Open Researcher and Contributor ID) – BARD – Openai ChatGPT – Semantic Scholar – Dimensions – Elicit.
Corso online “Dottor google riconoscere e interpretare le fonti”
CORSO ONLINE 15 NOVEMBRE 2023 PROGRAMMA:
14:30 – 14:45 INTRODUZIONE E PATTO D’AULA Dott.ssa Federica Viazzi, Bibliotecaria AO AL
14:45 – 15:30 IL FALSO IN RETE E IL RUOLO DELLE BIBLIOTECHE Prof. Carlo Bianchini, Università degli Studi di Pavia
15:30 – 16:45 INTELLIGENZA ARTIFICIALE: NUOVE OPPORTUNITÀ E NUOVE ABILITÀ Dott.ssa Stefania Puccini, Università degli Studi di Firenze
16:45 – 18:00 AFFRONTARE LA DISINFORMAZIONE IN MEDICINA USANDO STRUMENTI GRATUITI DEL WEB: IL BLOG BIBLIOVERIFICA Dott. Damiano Orrù, Università di Roma Tor Vergata
Tabella 3. Co-progettazione degli usi di GenAI per la ricerca.
Tabella 4. Co-progettazione degli usi di GenAI per supportare insegnanti e insegnamento.
Tabella 5. Co-progettazione degli usi di GenAI come allenatore 1:1 per l’acquisizione autoguidata di competenze di base nell’apprendimento di lingue e arti.
Tabella 6. Co-progettazione degli usi di GenAI per facilitare l’apprendimento basato sull’indagine o sul progetto.
Tabella 7. Co-progettazione degli usi di GenAI per supportare gli studenti con bisogni speciali.
Acronimi e abbreviazioni
Concetti e tecnologie
AGI – Intelligenza artificiale generale
AI – Intelligenza artificiale
API – Interfaccia di programmazione delle applicazioni
ANN – Rete neurale artificiale
BERT – Rappresentazioni di codificatore bidirezionale da trasformatori
DAI – Intelligenza artificiale distribuita
GAN – Generative Adversarial Networks
GB – Gigabyte
GDPR – Regolamento generale sulla protezione dei dati
GenAI – Intelligenza artificiale generativa
GPT – Generative Pre-Trained Transformer
ICT – Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
LaMDA – Modello linguistico per applicazioni di dialogo
LLM – Modello di lingua di grandi dimensioni
ML – Machine Learning
TVET – Formazione e orientamento tecnico e professionale
VAE – Autoencoders varianziali
Organizzazioni
AGCC – AI Government Cloud Cluster (Singapore)
CAC – Cyberspace Administration of China
UE – Unione Europea
OECD – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
UNCTAD – Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo
UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO)
PREFAZIONE
Gli strumenti di AI generativa (GenAI) disponibili pubblicamente stanno emergendo rapidamente e il rilascio di versioni iterative sta superando l’adattamento dei quadri normativi nazionali. L’assenza di regolamentazioni nazionali sulla GenAI nella maggior parte dei paesi lascia la privacy dei dati degli utenti non protetta e le istituzioni educative largamente impreparate a convalidare gli strumenti.
La prima guida globale dell’UNESCO sulla GenAI nell’educazione mira a sostenere i paesi nell’implementazione di azioni immediate, nella pianificazione di politiche a lungo termine e nello sviluppo della capacità umana per garantire una visione centrata sull’essere umano di queste nuove tecnologie.
La guida presenta una valutazione dei potenziali rischi che la GenAI potrebbe rappresentare per i valori umanistici fondamentali che promuovono l’agenzia umana, l’inclusione, l’equità, l’uguaglianza di genere, le diversità linguistiche e culturali, nonché le opinioni e le espressioni plurali.
Propone passi chiave per le agenzie governative per regolamentare l’uso della GenAI, tra cui l’obbligo di proteggere la privacy dei dati e la considerazione di un limite di età per il loro utilizzo. Esso delineare i requisiti per i fornitori di GenAI per consentire il loro uso etico ed efficace nell’educazione.
La guida sottolinea la necessità per le istituzioni educative di convalidare i sistemi GenAI sulla loro appropriatezza etica e pedagogica per l’educazione. Essa invita la comunità internazionale a riflettere sulle loro implicazioni a lungo termine per la conoscenza, l’insegnamento, l’apprendimento e la valutazione.
La pubblicazione offre raccomandazioni concrete per i responsabili delle politiche e le istituzioni educative su come progettare l’uso degli strumenti GenAI per proteggere l’agenzia umana e beneficiare genuinamente degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori.
I programmi di intelligenza artificiale generativa (GenAI) sono scoppiati nell’attenzione del pubblico a novembre 2022 con il lancio di ChatGPT, che è diventato l’app a crescita più rapida della storia. Con il potere di imitare le capacità umane di produrre output come testo, immagini, video, musica e codici software, queste applicazioni GenAI hanno suscitato scalpore, proprio quando l’hype sull’IA negli ultimi cinque anni sembrava essersi stabilizzato. Milioni di persone ora usano GenAI nelle loro vite quotidiane e il potenziale di adattare i modelli alle applicazioni AI di dominio specifico sembra illimitato, almeno nei prossimi anni.
Queste ampie capacità di elaborazione delle informazioni e produzione di conoscenza hanno implicazioni potenzialmente enormi per l’educazione, in quanto replicano il pensiero di ordine superiore che costituisce la base dell’apprendimento umano. Poiché gli strumenti GenAI sono sempre più in grado di automatizzare alcuni livelli di base di scrittura e creazione di opere d’arte, stanno costringendo i decisori politici e le istituzioni educative a riflettere sulle loro implicazioni a lungo termine per la creazione, l’acquisizione e la validazione della conoscenza. Rivisitare il perché, cosa e come impariamo sono ora considerazioni cruciali per l’educazione in questa nuova fase dell’era digitale.
La presente pubblicazione si propone di supportare la pianificazione di normative, politiche e sviluppo delle capacità umane appropriate, per garantire che GenAI diventi uno strumento che benefici e rafforzi genuinamente insegnanti, studenti e ricercatori. In quanto tale, risponde alle preoccupazioni espresse al primo roundtable ministeriale globale convocato dall’UNESCO a maggio 2023 che ha esplorato le opportunità, le sfide e i rischi immediati e di vasta portata che l’intelligenza artificiale generativa pone ai sistemi educativi.
Propone i passi chiave per le agenzie governative per regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale generativa. Presenta anche framework e esempi concreti per la formulazione di politiche e la progettazione didattica che consentono un uso etico ed efficace della tecnologia nell’educazione. Infine, invita anche la comunità internazionale a considerare le profonde implicazioni a lungo termine dell’intelligenza artificiale generativa su come comprendiamo la conoscenza, definiamo i contenuti, i metodi e i risultati dell’apprendimento, nonché il modo in cui valutiamo e validiamo l’apprendimento.
Costruito sulla Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale del 2021, la guida è ancorata a un approccio umanistico all’educazione che promuove l’autonomia umana, l’inclusione, l’equità, la parità di genere, la diversità culturale e linguistica, nonché opinioni e espressioni plurali. Inoltre, risponde alla chiamata del rapporto del 2021 della Commissione internazionale per i futuri dell’educazione, Reimaginare i nostri futuri insieme: un nuovo contratto sociale per l’educazione a ridefinire il nostro rapporto con la tecnologia, come parte integrante dei nostri sforzi per rinnovare il contratto sociale per l’educazione.
L’IA non deve usurpare l’intelligenza umana. Piuttosto, ci invita a riconsiderare le nostre consolidate understandings di conoscenza e apprendimento umano. Spero che questa guida ci aiuti a ridefinire nuovi orizzonti per l’educazione e a informare il nostro pensiero collettivo e le azioni collaborative che possono portare a futuri di apprendimento digitale incentrati sull’uomo per tutti.
Ringraziamenti
Sotto la guida di Stefania Giannini, Assistente Direttore per l’Educazione, e la supervisione di Sobhi Tawil, Direttore della Divisione per il Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione all’UNESCO, la redazione della pubblicazione è stata guidata da Fengchun Miao, Capo Unità per la Tecnologia e l’IA nell’Educazione.
Un particolare ringraziamento va a Wayne Holmes, Professore Associato all’Università di Londra, che ha co-redatto la pubblicazione.
Questa pubblicazione è il frutto di un lavoro collettivo di leader educativi ed esperti nel campo dell’IA e dell’educazione.
La pubblicazione ha beneficiato delle intuizioni e dei contributi di molti esperti, tra cui:
Mutlu Cukurova, Professore all’Università di Londra;
Colin de la Higuera, cattedra UNESCO sulle tecnologie per la formazione degli insegnanti con risorse educative aperte all’Università di Nantes;
Shafika Isaacs, ricercatrice associata all’Università di Johannesburg;
Natalie Lao, Executive Director della App Inventor Foundation;
Qin Ni, Associate Professor all’Università Normale di Shanghai;
Catalina Nicolin, esperta di ICT nell’educazione presso il European Digital Education Hub in Romania;
John Shaw-Taylor, cattedra UNESCO sull’IA e professore di statistica computazionale e machine learning all’Università di Londra;
Kelly Shirohira, Executive Manager di Jet Education Services;
Ki-Sang Song, Professore all’Università Nazionale di Educazione della Corea;
Ilkka Tuomi, Chief Scientist di Meaning Processing Ltd in Finlandia. Molti colleghi dell’UNESCO hanno anche contribuito in vari modi, tra cui:
Dafna Feinholz, Capo Sezione di Bioetica ed Etica della Scienza e della Tecnologia;
Francesc Pedró, Direttore dell’Istituto Internazionale di Istruzione Superiore in America Latina e nei Caraibi;
Prateek Sibal, Specialista del programma, Sezione per le politiche digitali e la trasformazione digitale;
Saurabh Roy, Senior Project Officer presso la Sezione per lo sviluppo dei docenti, Divisione per le politiche e i sistemi di apprendimento permanente;
Benjamin Vergel De Dios, Specialista del programma in ICT nell’educazione, Sezione per l’innovazione educativa e lo sviluppo delle competenze nell’Ufficio di Bangkok;
i colleghi dell’Entità per la diversità delle espressioni culturali nel Settore della Cultura;
Mark West, Specialista del programma, Divisione per il Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione. Si ringrazia anche Glen Hertelendy, Luisa Ferrara e Xianglei Zheng, Unità per la Tecnologia e l’IA nell’Educazione, Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione, per aver coordinato la produzione della pubblicazione. Si ringrazia anche Jenny Webster per la revisione e la correzione del testo, e Ngoc-Thuy Tran per la progettazione del layout.
Introduzione
Il rilascio di ChatGPT alla fine del 2022, il primo strumento di intelligenza artificiale generativa (GenAI) facile da usare reso ampiamente disponibile al pubblico, seguito da versioni più sofisticate, ha fatto scalpore in tutto il mondo e sta alimentando la corsa tra le grandi aziende tecnologiche per posizionarsi nel campo dello sviluppo di modelli GenAI.
In tutto il mondo, la preoccupazione iniziale in ambito educativo era che ChatGPT e strumenti GenAI simili sarebbero stati utilizzati dagli studenti per barare nei loro compiti, minando così il valore della valutazione dell’apprendimento, della certificazione e delle qualifiche (Anders, 2023). Mentre alcune istituzioni educative hanno vietato l’uso di ChatGPT, altre hanno accolto con cautela l’arrivo di GenAI (Tlili, 2023). Molte scuole e università, ad esempio, hanno adottato un approccio progressista credendo che “piuttosto che cercare di vietarne l’uso, studenti e personale devono essere supportati nell’utilizzo di strumenti GenAI in modo efficace, etico e trasparente” (Russell Group).
Questo approccio riconosce che GenAI è ampiamente disponibile, è probabile che diventi solo più sofisticato e ha sia un potenziale negativo specifico che un potenziale positivo unico per l’educazione.
Infatti, GenAI ha una miriade di possibili utilizzi. Può automatizzare l’elaborazione delle informazioni e la presentazione dei risultati in tutte le principali rappresentazioni simboliche del pensiero umano. Consente la consegna di output finali fornendo prodotti di conoscenza semilavorati. Liberando gli esseri umani da alcune categorie di abilità di pensiero di ordine inferiore, questa nuova generazione di strumenti AI potrebbe avere implicazioni profonde su come comprendiamo l’intelligenza umana e l’apprendimento.
Ma GenAI solleva anche molteplici preoccupazioni immediate relative a questioni come sicurezza, privacy dei dati, copyright e manipolazione. Alcuni di questi sono rischi più ampi legati all’intelligenza artificiale che sono stati ulteriormente aggravati da GenAI, mentre altri sono emersi di recente con questa ultima generazione di strumenti. È ora urgente che ciascuna di queste questioni e preoccupazioni sia pienamente compresa e affrontata.
Questa Guida è stata progettata per rispondere a questa urgente necessità. Tuttavia, un insieme tematico di linee guida su GenAI per l’istruzione non deve essere inteso come una pretesa che GenAI sia la soluzione ai problemi fondamentali dell’istruzione. Nonostante l’iperbole dei media, è improbabile che GenAI da solo risolva uno dei problemi che affliggono i sistemi educativi di tutto il mondo. Nel rispondere a questioni educative di lunga data, è fondamentale sostenere l’idea che la capacità umana e l’azione collettiva, e non la tecnologia, sono il fattore determinante nelle soluzioni efficaci alle sfide fondamentali che le società devono affrontare.
Questa Guida si propone quindi di supportare la pianificazione di regolamenti, politiche e programmi di sviluppo delle capacità umane appropriati, per garantire che GenAI diventi uno strumento che realmente benefici e rafforzi insegnanti, studenti e ricercatori.
Basandosi sulla Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale, la Guida si basa su un approccio centrato sull’uomo che promuove l’autonomia umana, l’inclusione, l’equità, la parità di genere, la diversità culturale e linguistica, nonché opinioni e espressioni plurali.
La Guida prima di tutto esamina cos’è GenAI e come funziona, presentando le diverse tecnologie e modelli disponibili (Sezione 1), prima di identificare una serie di questioni etiche e politiche controverse sia sull’IA in generale, sia su GenAI in particolare (Sezione 2). A questo segue una discussione sui passaggi e gli elementi chiave da esaminare quando si cerca di regolamentare GenAI basandosi su un approccio centrato sull’uomo, che garantisce un uso etico, sicuro, equo e significativo (Sezione 3). La Sezione 4 propone quindi misure che possono essere prese per sviluppare quadri politici coerenti e completi per regolare l’uso di GenAI nell’istruzione e nella ricerca, mentre la Sezione 5 esamina le possibilità di utilizzare creativamente GenAI nella progettazione del curriculum, nell’insegnamento, nell’apprendimento e nelle attività di ricerca. La Sezione 6 conclude la Guida con considerazioni sulle implicazioni a lungo termine di GenAI per l’istruzione e la ricerca.
Durante BIC si svolgeranno brevi presentazioni nella forma dell’ignite talk, esposizioni dall’alto contenuto emotivo, per comunicare in 5 minuti idee, lanciare suggestioni, stimolare curiosità e interesse, relative all’innovazione in biblioteca.
A ogni presentazione seguirà una sessione, durante la quale gli altri bibliotecari presenti potranno dialogare col presentatore per approfondire l’argomento dell’ignite talk.
Presidente Comitato Esecutivo Regionale AIB Lombardia
_____11:30 – 12:30
Il futuro è qui
La crescita delle biblioteche italiane attraverso i progetti di cooperazione
Dialogo con:
Alessandro Agustoni
Direttore di CuBi (MB)
Giacinto Gaetano
Direttore del Sistema Bibliotecario Lametino (CZ)
Marco Gussago
Provincia di Brescia (da confermare)
Pieraldo Lietti
Direttore di CSBNO (MI)
Coordina:
Gianni Stefanini
Direttore Rete delle Reti
_____12:30 – 13:30
Ignite Talk
Intervento di Telmo Pievani
Professore Ordinario di Filosofia della Biologia – Università di Padova
“Il libro accanto a quello che stavi cercando: innovare nella biblioteca di Babele”
Laura Boni
Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo
“Inclusività in azione: biblioteche al servizio della comunità”
Davide Bassi
Sistema Bibliotecario Mantovano
“Casa del lettore: una comunità digitale inclusiva per l’esperienza della biblioteca”
Lorenzo Gobbo
Biblioteche dell’Università della Svizzera Italiana (CH – Lugano) “Gesnet, modello di rete decentralizzata per l’accesso permanente al patrimonio culturale digitale”
Laura Campopiano
Biblioteca Comunale di Gianico (BS)
“Digital library come supporto e promozione culturale. Il caso de La Funsciù di Gianico (BS)”
Rosaria Capillo
Associazione Fiore del deserto – Palermo
“La Biblioteca Il fiore del deserto: terapia di comunità e cultura di inclusione”
Chiara Di Carlo
Rete Bibliotecaria Bergamasca
“Biblioteche innovative per comunità digitali: DigEducati”
Daniela Mena
Associazione L’Impronta/Microeditoria e Centro per il libro e la lettura (BS)
“Mappa Letteraria: cerca il luogo trova i libri”
_____Biblioteche di confine
Angelo Carchidi– Biblioteca di Rosarno (RC)
_____13:30 – 14:30 Pausa lavori
14:30 – 16:00
Ignite Talk
Intervento di Alessandro Bollo
Presidente Officina della Scrittura
“Cultura Reloaded. Speranze, comportamenti e dilemmi per agire il cambiamento senza subirlo (troppo)”
Stefania Romagnoli
Comune di Maiolati Spontini – Biblioteca La Fornace (AN)
“LIBRIDA, una casa comune ibrida per i protagonisti della filiera del libro a Pistoia”
Giancarlo Zoccheddu
Centro servizi culturali Macomer (NU)
“Elaborare una nuova strategia culturale. When in trouble, go big”
Damiano Orru
Università Tor Vergata Roma
“BiblioVerifica per alfabetizzare i cittadini contro le nuove forme della disinformazione”
Gianluca Iodice
Presidente RBBG – Rete Bibliotecaria Bergamasca “Produzioni ininterrotte – Itinerari fra cultura materiale e immateriale”
Fabio Fornasari
Biblioteca SalaborsaLab (BO)
“Fare luogo – vincitore premio 2023 Maria Abenante AIB”
Roberto Sasso
Comune di Orvieto, Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”
“Biblio on Bike service”
Francesco Serafini
Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Pavia
“BiblioInsieme, un percorso di coprogettazione per la riapertura e l’animazione delle biblioteche di quartiere di Pavia”
Marianna Montesano
Istituzione Biblioteche di Roma
“Prestito Interbibliotecario Metropolitano: una rete che cresce”
_____Biblioteche di confine
Ciro Corona– Biblioteca di Scampia (NA)
_____16:00 – 17:00
David Lankes
Virginia and Charles Bowden Professor of Libriarianship University of Texas
intervistato da Anna Maria Tammaro
Editor in Chief – Digital Library Perspectives
Intervento video
_____17:00 – 18:15
L’innovazione sociale
Antonio Damasco
Rete Italiana di Cultura Popolare
“Le portinerie di comunità”
Lorenza Salati e Giulio Focardi
Osun WES
“Multifactory e rigenerazione urbana”
Coordina:
Chiara Bartolozzi
Fondazione Cariplo
_____18:15 – 18:30 Le aziende per la cooperazione
Giulio Blasi
MLOL
“Perché i numeri sul digitale in biblioteca in Italia (e quasi ovunque in Europa) sono un problema”
Paola Piretta
Sales Director – EBSCO
“Un’esperienza di ricerca intuitiva su contenuti di qualità grazie a EBSCO Explora”
_____18:30 – 20:00
Dialogo con gli Amministratori sul ruolo delle biblioteche per l’innovazione e lo sviluppo delle comunità
Intervento introduttivo di
Stefano Rinaldi
Coordinatore Rete delle Reti
“Le ragioni e le aspettative delle biblioteche”
Enzo Borio
Vicepresidente nazionale AIB
“Le ragioni e le aspettative dei bibliotecari”
Ne discutono:
Giuseppe De Righi
Presidente Rete delle Reti
Giorgio Gori
Sindaco di Bergamo (da confermare)
Laura Castelletti
Sindaca di Brescia (da confermare)
Nadia Ghisalberti
Assessore Cultura Comune di Bergamo
Mauro Felicori
Assessore Cultura e Paesaggio Regione Emilia-Romagna
Andrea Cancellato
Presidente Federculture
Giuseppe Vitiello
Direttore di EBLIDA
Giuseppe Guerini
Vicepresidente Fondazione Comunità Bergamasca
Coordina:
Luca Dal Pozzolo
Fondazione Fitzcarraldo
_____21:00 A cena con gli amministratori Amministratori e bibliotecari a cena insieme al bistrot del Daste – prenotazione obbligatoria al desk accoglienza
_____in alternativa:
Visita guidata alla città alta di Bergamo
Prenotazione obbligatoria al desk accoglienza
__________Sabato 16 settembre
9:30
Apertura della visita agli stand
_____10:00 – 11:30
Presentazione progetto “The Europe Challenge”
European Cultural Foundation
Intervento introduttivo:
Vivian Paulissen
Head of Programmes European Cultural Foundation
Rosita Forastiere
Patto Locale per la Lettura del Lagonegrese (PZ)
“Once there will be”
_____Francesco Peggi
Multiplo di Cavriago (RE)
“Building digital skills to challenge fake news.”
Daniela Sauer
ICCROM Roma
“Heritage Talks”
(da definire)
Tdfmediterranea Lecce
“Fighting discrimination with books”
Matilde Antonelli
Biblioteca Concesio (BS)
“Repairing our planet togheter, one object at a time”
Monica Porasso
Biblioteca Dogliani (CN)
“A night at the library, engaging young people”
Liù Palmieri
Biblioteche Comunali di Milano
“The library escape”
Giuseppina Rossi
Biblioteca delle Oblate Firenze
“Unlocking new opportunities for prisoners.”
Dario Settee Giuseppe Creanza
Agorateca del Mediterraneo Altamura (BA)
“Library of things”
Conclusioni:
Chiara Bartolozzi
Fondazione Cariplo
“Il sostegno di Fondazione Cariplo a Europe Challenge”
_____11:45 – 13:00
Dialogo con le città sul ruolo delle biblioteche nei processi di rigenerazione urbana
_____Coordina:
Quirino Briganti
Vicepresidente Associazione rete delle Reti
Partecipano:
Stefano Parise
Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano
Cecilia Cognigni
Dirigente Biblioteche Torino
Maria Rosaria Senofonte
Direttrice Istituzione Biblioteche di Roma
Laura Boni
Responsabile del Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo
Ennio Ferraglio
Responsabile del Sistema Bibliotecario Urbano di Brescia
_____
13:00 – 14:00 Pausa lavori
_____14:00 – 15:30
Ignite Talk
Intervento di Adama Sanneh
CEO Fondazione Moleskine
“Conversazione sulla Creatività”
intervistato da:
Maura Gallotti
Advisor Rete delle Reti
“Lib(e)riamoci. Spazi culturali contro la violenza sulle donne”
Francesco Caligaris
Laboratori Bibliosociali
“Dimensione “bibliosociale”: abbiamo solo scherzato?”
Elisabetta Bovero
Comune di Cesena
“Quante biblioteche servono a Cesena? Il progetto ConTeSto: dalla Malatestiana alla rete bibliotecaria cittadina”
Maria Teresa Alessio
Biblioteche di Rivalta (TO)
“Legi kaj partopreni: Leggi e partecipa. Stregatto di letture con le scuole”
Viviana Cappellaro
Biblioteca Romano di Ezzelino (VI)
“Lassù è casa mia – Premio Abenante AIB”
Selena Perotto
Sistema Bibliotecario del Vittoriese (TV)
“Giovani lettori mettono radici: Foresta di libri”
Ideato e promosso dalla Fondazione ECM -Biblioteca Archimede di Settimo Torinese
C’è forse qualcuno, fra gli appassionati della lettura, che non è mai stato sfiorato dall’idea di scrivere un libro? In quanti, invece, pur avendo già addirittura una propria opera chiusa in un cassetto, non hanno mai avuto l’occasione o il coraggio di proporla a un editore?
Voce narrante: Maria Pilar Pérez Aspa Batteria: Maurizio Fogazzi
Chitarra: Giorgio Khawam Basso: Gianmario Longaretti Voce cantante: Linda Severino
Capita che un film valorizzi un libro, ma capita anche il contrario: che lo snaturi. Colazione da Tiffany è un libro che parla di scrittura, di uno scrittore che scrive un libro, e ha come protagonista un’attrice mancata, un’eterna bambina, sessualmente fluida, testarda, autoindulgente e selvatica. Il tentativo di questa lettura è quello di rivelare un testo irriverente e presentarlo nella sua scomodità.
La sesta edizione delle “BiblioVerifica Olympics” e’ dedicata alla memoria di PIERO ANGELA, nel primo anniversario della scomparsa 13/08/2022
“La nuova rivoluzione tecnologica, quella digitale, ha qualcosa di diverso rispetto alle precedenti: è arrivata molto velocemente e richiede un adeguamento rapido. Le innovazioni che in continuazione stanno nascendo richiedono una altrettanto veloce capacità di apprendimento e di adattamento. Anche perché, per funzionare, le nuove tecnologie hanno sempre bisogno di uomini e di donne che le sappiano non solo utilizzare, ma anche inventare e gestire”
Piero Angela, prefazione al libro “Intelligenza artificiale. Cos’è davvero, come funziona, che effetti avrà”, Bollati Boringhieri, 2020.
lanciamo le CHAT BOT Olympics 2023, per promuovere contenuti contro la disinformazione sull’intelligenza artificiale applicata ai chat bot con 15 quiz per chiunque (maggiorenne) voglia provare gratuitamente le sue capacità di saper distinguere le notizie false, le prassi di verifica, i tutorial GPT (Generative Pre-trained Transformer), gli strumenti WEBINT (web intelligence).
UNESCO #chatGPT a intelligenza artificiale nell’istruzione superiore – Guida per iniziare
BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione
SECONDO CLASSIFICATO (parimerito con altri 2 progetti)
premio Maria Antonietta Abenante 2021
Non c’è dubbio che la disinformazione, in parte dovuta alla incapacità degli utenti del web di impostare correttamente le proprie ricerche, ma ancor più per la strategia perseguita da un gran numero di soggetti riconducibili ad ideologie politiche, religiose, filosofiche, scientifiche (o sarebbe meglio dire pseudoscientifiche) assai variegate, abbia rappresentato negli anni un pericoloso ostacolo alla capacità dei singoli di valutare consapevolmente i contenuti del web e di utilizzare le informazioni nel modo più corretto per orientare le proprie scelte.
Se l’ambito di applicazione del progetto BiblioVerifica OLYMPICS presentato da Damiano Orru’ per conto della Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Tor Vergata di Roma non è particolarmente innovativo, certamente lo è il modo in cui si adopera a stimolare negli utenti un atteggiamento di piena consapevolezza, fornendo loro gli strumenti logici e documentali per combattere il fenomeno. In questo senso le finalità del progetto rientrano nella dimensione dell’inclusione espressamente richiesta dal bando del Premio intitolato a Maria Antonietta Abenante.
https://www.aib.it/attivita/premio-maria-a-abenante/2021/96241-premio-abenante-2021-verbale-vincitori/
BiblioVerifica propone, infatti, a tutti i cittadini una piattaforma di “autovalutazione informatizzata” su temi che nel corso degli anni (dal 2018 ad oggi) sono stati di scottante attualità. Tale autovalutazione prende forma di un gioco-competizione nel corso del quale qualunque partecipante può cimentarsi nel rispondere in un tempo definito ad una serie di quiz, ricevendo al termine in tempo reale un feedback via blog e via email. La descrizione dei contenuti su cui vertono i 100 quiz è disponibile e scaricabile per consentire di riscontrare la validità delle risposte e di conoscere le fonti per ciascun quiz.
Ricorrere al gaming per combattere la disinformazione tramite l’information literacy, la media literacy e la data literacy è senz’altro un’idea originale e convincente, come dimostra il numero crescente di partecipanti che annualmente la piattaforma WordPress registra. Si è infatti passati dai 1.044 tentativi di risposta nel 2018 ai 21.609 tentativi del 2020 (per il 2021 le statistiche si fermano ai primi 20 giorni di competizione).
Nel corso degli anni BiblioVerifica è stato presentato in numerose occasioni pubbliche e descritto in articoli apparsi su autorevoli riviste. Infine, BiblioVerifica promuove una pratica di ricerca di dati e informazioni che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” promosso dall’IFLA per agevolare l’accesso all’informazione responsabile attraverso la condivisione di strategie di verifica, di strumenti di ricerca e di fonti attendibili a livello nazionale e internazionale.
Questa Guida Rapida introduce ChatGPT, uno strumento di Intelligenza Artificiale (IA) che ha conquistato il mondo, raggiungendo 100 milioni di utenti solo due mesi dopo il lancio. La Guida Rapida fornisce una panoramica su come funziona ChatGPT e spiega come può essere utilizzato nell’istruzione superiore. La Guida Rapida affronta alcune delle principali sfide ed implicazioni etiche dell’IA nell’istruzione superiore e offre passaggi pratici che le istituzioni di istruzione superiore possono intraprendere.
Questa Guida Rapida è stata pubblicata nell’aprile 2023. L’Intelligenza Artificiale (IA) è un campo in rapido sviluppo. Questa guida si basa su GPT-3.5, l’ultima versione gratuita di ChatGPT disponibile al momento della stesura. Oltre ai cambiamenti dinamici nella tecnologia, anche le implicazioni etiche di ChatGPT e altre forme di IA stanno avanzando rapidamente. Si consiglia ai lettori di controllare costantemente fonti affidabili per le ultime notizie e aggiornamenti.
Cosa è ChatGPT?
ChatGPT è un modello di linguaggio che consente alle persone di interagire con un computer in modo più naturale e conversazionale. GPT sta per “Generative Pre-trained Transformer” ed è il nome dato a una famiglia di modelli di linguaggio naturale sviluppati da Open Artificial Intelligence (AI). Questo è anche noto come una forma di AI generativa a causa della sua capacità di produrre risultati originali. ChatGPT utilizza l’elaborazione del linguaggio naturale per apprendere dai dati Internet, fornendo agli utenti risposte scritte basate sull’intelligenza artificiale a domande o prompt.
Questi modelli vengono addestrati su set di dati di testo per imparare a prevedere la prossima parola in una frase e, da ciò, generare un output coerente e convincente simile a quello umano in risposta a una domanda o affermazione. Nel caso di ChatGPT, sono stati forniti al sistema 570 GB di dati che rappresentano 300 miliardi di parole e ha circa 175 miliardi di parametri.
Possiamo pensare a ChatGPT come a un “robot informatico” con cui puoi parlare di qualsiasi cosa. L’uso è facilitato dalla sua interfaccia utente amichevole. ChatGPT può essere richiesto per dati, analisi e persino un’opinione. Tuttavia, l’algoritmo con cui funziona non assume una posizione definita, poiché la sua interpretazione si basa sull’analisi statistica di miliardi di testi su Internet.
Questa guida rapida è basata su GPT-3.5, l’ultima versione gratuita di ChatGPT disponibile al momento della scrittura. Si prevede che le versioni successive avranno più funzionalità, compresa la capacità di interpretare diversi tipi di dati e con capacità di scrittura più avanzate.
Abbiamo chiesto a ChatGPT di spiegare in 50 parole cosa sia. Ecco la sua risposta: ChatGPT è un grande modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, basato sull’architettura GPT-3.5 Può generare testo simile a quello umano basandosi su prompt di input, rispondere a domande e svolgere una varietà di compiti di elaborazione del linguaggio naturale. stato addestrato su un enorme dataset di testo internet per imparare i modelli e le relazioni nel linguaggio.
Iniziare con ChatGPT
Questa guida passo-passo è disponibile anche come tutorial video e come seminario su IESALC Campus. Per maggiori informazioni, visita https://campus.iesalc.unesco.org
Inserisci il tuo indirizzo email o connetti un account Google o Microsoft.
Crea una password (almeno 8 caratteri).
Controlla la tua casella di posta per un’email da OpenAI e clicca verificare il tuo indirizzo email.
Inserisci il tuo nome e cognome e la data di nascita.
Inserisci il tuo numero di telefono.
Inserisci il codice di verifica che ricevi tramite messaggio di testo. Nota che ChatGPT non è attualmente disponibile in tutti i paesi.
Usare ChatGPT
Una volta creato un account o effettuato l’accesso, inserisci la tua domanda o prompt nel campo “Invia un messaggio”.
La risposta verrà generata immediatamente, con le parole che appaiono rapidamente sullo schermo.
Considera di segnalare se la risposta è accettabile o no selezionando l’icona del pollice in su o del pollice in giù. Se selezioni un’icona, verrà visualizzata una finestra pop-up che ti chiederà di fornire commenti aggiuntivi (non obbligatori) prima di inviare il tuo feedback.
Clicca su “Rigenera risposta” per far rispondere ChatGPT alla stessa domanda di prima.
Considera di segnalare se hai trovato la risposta rivista migliore, uguale o peggiore.
Se generi più risposte, puoi scorrere tra di esse.
La chat viene salvata nel menu a sinistra. Puoi rinominare eliminare la chat.
Per avviare una nuova query, clicca su “Nuova chat” o scrivi in “Invia un messaggio” sotto qualsiasi query esistente.
Considerazioni importanti quando si utilizza ChatGPT
Per ottenere risultati più pertinenti, fornisci a ChatGPT degli input su come desideri che risponda. Ad esempio:
Dimmi come funziona [aggiungi la query] in 50 parole.
Comportati come/Agisci come un responsabile dell’istruzione superiore. [Aggiungi la query]
Per creare un account, è necessario utilizzare il proprio indirizzo email, numero di telefono, nome e data di nascita.
C’è un’app? No, ChatGPT è disponibile solo tramite un browser web utilizzando un dispositivo con accesso a internet.
È gratuito? Sì, c’è una versione gratuita. È in corso il rollout dell’opzione di aggiornamento a ChatGPT Plus per 20 dollari al mese.
Qual è la differenza tra la versione gratuita e quella a pagamento? Secondo OpenAI, i sottoscrittori di ChatGPT Plus hanno accesso prioritario alle ultime versioni, una maggiore affidabilità e velocità di risposta più veloci.
Posso fargli domande in qualsiasi lingua? ChatGPT funziona meglio in inglese a causa della quantità di informazioni disponibili, ma funziona anche in altre lingue, tra cui spagnolo, portoghese e francese. L’affidabilità delle risposte può variare a seconda della lingua.
Funziona in tutti i paesi? Funziona nella maggior parte dei luoghi, ma è bloccato o non disponibile in circa 30 paesi.
Funziona offline? No, è necessaria una connessione internet attiva per utilizzare ChatGPT.
Se la tua richiesta non produce il risultato desiderato, prova a cambiare le parole chiave e ripeti la ricerca. A causa dell’elevata domanda, la versione gratuita di ChatGPT potrebbe non essere disponibile o funzionare molto lentamente. I dati utilizzati per addestrare le risposte di ChatGPT risalgono al 2021. Ciò significa che ChatGPT non ha conoscenza di nulla di ciò che è accaduto o stato creato dopo il 2021. Tuttavia, alcuni browser che integrano ChatGPT consentono di connettersi a informazioni più recenti. Non c’è modo per ChatGPT di verificare le informazioni che fornisce o valutarne l’affidabilità. Per verificare le circostanze in cui ChatGPT può essere utilizzato in sicurezza, segui questo diagramma a flusso:
ChatGPT si basa sull’apprendimento automatico, che attualmente è la tecnica più popolare nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI). Questa sezione riassume i diversi tipi di AI.
Un modo per comprendere l’AI è classificarla in base alle sue capacità: Intelligenza Artificiale Stretta (ANI) e Intelligenza Artificiale Generale (AGI). L’ANI, o AI debole, è il tipo di AI che è stato raggiunto finora. L’AGI, se mai raggiunta, sarebbe paragonabile all’intelligenza umana.
L’ANI ha due funzionalità principali: macchine reattive e memoria limitata. Le macchine reattive sono il tipo primario di AI che memorizzano ricordi o esperienze. Reagiscono unicamente a uno scenario attuale, poiché vengono insegnate una sola cosa o compito e raramente vengono applicate ad altri scenari. L’esempio più famoso di una macchina reattiva è il computer Deep Blue di IBM, che è stato in grado di giocare a scacchi e battere il grande maestro internazionale Garry Kasparov. La memoria limitata memorizza informazioni per un breve periodo e reagisce ad esse. Ad esempio, i veicoli autonomi o le auto a guida autonoma utilizzano le informazioni dell’ambiente circostante e prendono automaticamente decisioni come fermarsi o girare.
L’apprendimento automatico è attualmente la tecnica più popolare dell’ANI e ha fatto progressi significativi negli ultimi anni. Invece di essere programmati con regole per produrre risposte, i computer ricevono dati e le risposte attese dai dati stessi e, di conseguenza, producono regole identificando i modelli tra i due. ChatGPT si basa sull’apprendimento automatico.
Altre tecniche di ANI includono la logica simbolica (anche chiamata motori di inferenza o modelli se-allora), i sistemi esperti e i grafi di conoscenza. La logica simbolica viene più comunemente applicata nei chatbot, che determinano la natura del problema dell’utente attraverso una serie di domande chiuse, a seguito delle quali il chatbot può indirizzare gli utenti a un agente umano. I grafi di conoscenza sono modi per collegare e spiegare concetti/dati diversi che non si basano sull’apprendimento automatico.
Con lo sviluppo della tecnologia, si sviluppano anche i modi in cui la definiamo. Non esiste una definizione singola o fissa di AI, ma c’è un accordo comune che le macchine basate sull’AI “sono potenzialmente in grado di imitare o addirittura superare le capacità cognitive umane, incluse la percezione, l’interazione linguistica, il ragionamento e l’analisi, la risoluzione dei problemi e persino la creatività”. Commissione mondiale UNESCO sull’etica della conoscenza scientifica e della tecnologia (2019). Studio preliminare sull’etica dell’intelligenza artificiale. Disponibile su: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000367823
Esempio di logica simbolica: il chatbot Boti, fornito dalla città di Buenos Aires, Argentina. Boti lavora online e su WhatsApp.
Sebbene sia ancora un recente sviluppo, ChatGPT è già stato ampiamente applicato in diverse funzioni dell’istruzione superiore. Questa sezione illustra alcuni possibili utilizzi di ChatGPT nell’insegnamento e nell’apprendimento, nella ricerca, nell’amministrazione e nell’interazione con la comunità.
Esempio di un grafo di conoscenza: risultato dell’inserimento della query “UNESCO” in una ricerca su Google.
Grazie alla sua capacità di generare e valutare informazioni, ChatGPT può svolgere una serie di ruoli nei processi di insegnamento e apprendimento. Insieme ad altre forme di AI, ChatGPT potrebbe migliorare il processo e l’esperienza di apprendimento per gli studenti. Per fare ciò, ChatGPT può essere utilizzato come strumento autonomo o può essere integrato in altri sistemi e piattaforme utilizzate dagli Istituti di Istruzione Superiore (HEIs). ChatGPT può svolgere molte attività semplici o tecniche (ad esempio, ricerche di base, calcoli, correzione) e gli esempi delineati nella tabella mostrano come ChatGPT potrebbe essere incorporato e utilizzato per potenziare l’insegnamento e l’apprendimento.
RUOLO
Descrizione
__Esempio di implementazione
POSSIBILITY ENGINE
L’IA genera modi alternativi di esprimere un’idea
__Gli studenti scrivono query in ChatGPT e utilizzano la funzione “Rigenera risposta” per esaminare risposte alternative.
SOCRATIC OPPONENT
L’IA agisce come un avversario per sviluppare un argomento
__Gli studenti inseriscono spunti in ChatGPT seguendo la struttura di una conversazione o di un dibattito. Gli insegnanti possono chiedere agli studenti di utilizzare ChatGPT per prepararsi alle discussioni.
COLLABORATION COACH
L’IA aiuta i gruppi a fare ricerca e risolvere problemi insieme
__Lavorando in gruppi, gli studenti utilizzano ChatGPT per trovare informazioni per completare compiti e assegnazioni.
GUIDE ON THE SIDE
L’IA agisce come guida per navigare in spazi fisici e concettuali
__Gli insegnanti utilizzano ChatGPT per generare contenuti per le lezioni/corsi (ad esempio, domande di discussione) e consigli su come supportare gli studenti nell’apprendimento di concetti specifici.
PERSONAL TUTOR
L’IA fa da tutor a ogni studente e fornisce feedback immediato sui progressi
__ChatGPT fornisce feedback personalizzato agli studenti in base alle informazioni fornite dagli studenti o dagli insegnanti (ad esempio, punteggi dei test).
CO-DESIGNER
L’IA assiste durante il processo di progettazione
__Gli insegnanti chiedono a ChatGPT idee su come progettare o aggiornare un curriculum (ad esempio, criteri di valutazione) e/o concentrarsi su obiettivi specifici (ad esempio, come rendere il curriculum più accessibile).
EXPLORATORIUM
L’IA fornisce strumenti per giocare, esplorare e interpretare i dati
__Gli insegnanti forniscono informazioni di base agli studenti, che scrivono diverse query in ChatGPT per saperne di più. ChatGPT può essere utilizzato per supportare l’apprendimento delle lingue.
STUDY BUDDY
L’IA aiuta lo studente a riflettere sul materiale di apprendimento
__Gli studenti spiegano il loro attuale livello di comprensione a ChatGPT e chiedono modi per aiutarli a studiare il materiale. ChatGPT potrebbe anche essere utilizzato per aiutare gli studenti a prepararsi per altre attività (ad esempio, colloqui di lavoro).
MOTIVATOR
L’IA offre giochi e sfide per estendere l’apprendimento
__Gli insegnanti o gli studenti chiedono a ChatGPT idee su come estendere l’apprendimento degli studenti dopo aver fornito un riassunto del livello attuale di conoscenza (ad esempio, quiz, esercizi).
DYNAMIC ASSESSOR
L’IA fornisce agli educatori un profilo delle conoscenze attuali di ciascuno studente
__Gli studenti interagiscono con ChatGPT in un dialogo di tipo tutorial e quindi chiedono a ChatGPT di produrre un riassunto del loro attuale stato di conoscenza da condividere con il loro insegnante/per la valutazione.
Ricerca
ChatGPT può essere utilizzato dai ricercatori in diverse fasi del processo di ricerca.
ChatGPT è stato anche testato in altri processi legati alla ricerca, come il completamento delle parti tecniche delle domande di finanziamento per la ricerca (ad esempio, piani di comunicazione). Un utilizzo sperimentale di ChatGPT per valutare la sua capacità di fornire una revisione paritaria dei paper accademici ha dimostrato che potrebbe essere in grado di aiutare a prevedere se un paper sarà accettato.7
ChatGPT è stato anche utilizzato per generare interi articoli accademici8, aprendo un dibattito etico su se un autore non umano possa essere considerato un contributore alla creazione della conoscenza. Al momento della stesura di questa Guida introduttiva rapida, non è stato raggiunto un consenso. Alcuni editori sostengono che ChatGPT non possa assumersi la responsabilità dei contenuti o dell’integrità degli articoli e quindi non possa essere un autore, mentre altri accettano il suo ruolo di co-creatore.
Amministrazione
Il ruolo principale di ChatGPT nel supporto all’amministrazione delle istituzioni di istruzione superiore (HEI) è stato quello di migliorare l’efficienza dei processi. In questo modo, ChatGPT può ridurre il tempo amministrativo umano dedicato a compiti come:
– Rispondere alle domande dei candidati (potenziali studenti)
– Aiutare gli studenti ad iscriversi ai corsi, completare i requisiti del corso, verificare informazioni amministrative (ad esempio, calendari degli esami, ubicazione delle lezioni)
– Trovare notizie, risorse e altre informazioni
– Inviare promemoria o notifiche
– Traduzione di informazioni per studenti/staff internazionali
Con l’uso di ChatGPT, i servizi amministrativi possono essere disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e possono essere supportati su diverse piattaforme. Oltre all’integrazione nei siti web, può essere utilizzato anche con i social media, i servizi di messaggistica e i sistemi di gestione dell’apprendimento/campus virtuali. Nell’interagire con ChatGPT, lo stile è più conversazionale, creando un’esperienza più personalizzata.
Coinvolgimento della comunità
Le HEI possono anche utilizzare ChatGPT per sviluppare solide strategie di coinvolgimento della comunità. Considerando le proprie caratteristiche specifiche (geografia, posizione, esigenze della comunità, demografia locale), è possibile chiedere a ChatGPT di sviluppare strategie mirate per migliorare il benessere dell’intera comunità. Sulla base di tali strategie, potrebbero sviluppare campagne di comunicazione rivolte alla comunità e con una specifica chiamata all’azione.
Sfide e implicazioni etiche
L’impatto di ChatGPT sull’istruzione superiore è stato immediato e divisivo. Nonostante le sue numerose applicazioni nell’istruzione superiore, molte università l’hanno già vietato per timore di plagio degli studenti e diversi paesi hanno bloccato ChatGPT. Questa sezione sintetizza le principali sfide e implicazioni etiche di ChatGPT nell’istruzione superiore.
Integrità accademica
La principale preoccupazione espressa riguardo a ChatGPT nell’istruzione superiore riguarda l’integrità accademica. Le HEI e gli educatori hanno lanciato l’allarme riguardo al maggiore rischio di plagio e frode se gli studenti utilizzano ChatGPT per preparare o scrivere saggi ed esami. Ciò potrebbe avere implicazioni più profonde per le materie che si basano maggiormente su input scritti o richiamo di informazioni, aree in cui ChatGPT può fornire un migliore supporto.
Vi sono anche preoccupazioni sul fatto che gli strumenti esistenti per rilevare il plagio potrebbero non essere efficaci di fronte alla scrittura svolta da ChatGPT. Ciò ha già portato allo sviluppo di altre applicazioni in grado di rilevare se l’IA è stata utilizzata nella scrittura. Nel frattempo, molte HEI in tutto il mondo hanno vietato l’uso di ChatGPT a causa delle preoccupazioni legate all’integrità accademica, mentre altre hanno aggiornato o modificato il modo in cui effettuano le valutazioni, basandole invece su lavori in classe o compiti non scritti.
Mancanza di regolamentazione
Attualmente ChatGPT non è regolamentata, una preoccupazione affrontata dalla Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA (vedi prossima sezione). Lo sviluppo estremamente rapido di ChatGPT ha causato preoccupazioni per molti, portando un gruppo di oltre 1.000 accademici e leader del settore privato a pubblicare una lettera aperta che chiede una pausa nello sviluppo di potenti sistemi di IA. Questa cessazione consentirebbe di indagare e comprendere meglio i potenziali rischi e di sviluppare protocolli condivisi.
Preoccupazioni sulla privacy
Nel aprile 2023, l’Italia è diventata il primo paese a bloccare ChatGPT a causa di preoccupazioni legate alla privacy. L’autorità italiana per la protezione dei dati ha dichiarato che non vi è una base legale per la raccolta e la conservazione dei dati personali utilizzati per addestrare ChatGPT. L’autorità ha anche sollevato preoccupazioni etiche riguardo all’incapacità dello strumento di determinare l’età dell’utente, il che significa che i minori potrebbero essere esposti a risposte inappropriate per la loro età. Questo esempio evidenzia questioni più ampie relative ai dati che vengono raccolti, da chi vengono raccolti e come vengono applicati nell’IA.
Bias cognitivo
È importante notare che ChatGPT non è governata da principi etici e non è in grado di distinguere tra ciò che è giusto e sbagliato, vero e falso. Questo strumento raccoglie solo informazioni dai database e dai testi che elabora su Internet, apprendendo quindi eventuali bias cognitivi presenti in tali informazioni. È quindi fondamentale analizzare criticamente i risultati forniti e confrontarli con altre fonti di informazione.
Genere e diversità
Le preoccupazioni riguardanti il genere e altre forme di discriminazione non sono uniche a ChatGPT, ma si applicano a tutte le forme di intelligenza artificiale. Da un lato, ciò riflette la mancanza di partecipazione femminile in materie legate all’IA e nella ricerca/sviluppo sull’IA, e dall’altro lato, il potere dell’IA generativa di produrre e diffondere contenuti che discriminano o rafforzano stereotipi di genere e altri stereotipi.
Accessibilità
Ci sono due principali preoccupazioni legate all’accessibilità di ChatGPT. La prima riguarda la mancanza di disponibilità dello strumento in alcuni paesi a causa di regolamentazioni governative, censura o altre restrizioni su Internet. La seconda preoccupazione riguarda questioni più ampie di accesso e equità in termini di distribuzione disuguale dell’accesso a Internet, costi e velocità. Inoltre, l’insegnamento e la ricerca/sviluppo sull’IA non sono stati distribuiti in modo uniforme in tutto il mondo, con alcune regioni molto meno propense a essere in grado di sviluppare conoscenze o risorse su questo argomento.
Commercializzazione
ChatGPT è stato creato da un’azienda privata, OpenAI. Sebbene l’azienda si sia impegnata a mantenere una versione gratuita di ChatGPT, ha lanciato un’opzione a pagamento (attualmente a 20 dollari al mese) che offre una maggiore affidabilità e un accesso più rapido alle nuove versioni dello strumento. Il coinvolgimento di entità private nell’istruzione superiore non è una novità, ma richiede attenzione e regolamentazione nel caso di selezione di IA e altri strumenti gestiti da aziende dipendenti dal profitto, che potrebbero non essere open source (e quindi più equi e disponibili) e che potrebbero estrarre dati per scopi commerciali.
Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA
La Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA mira a fornire una base affinché i sistemi di intelligenza artificiale lavorino per il miglioramento non solo degli individui e delle società, ma anche per il bene dell’ambiente e degli ecosistemi. La Raccomandazione è inoltre progettata per prevenire danni da o causati dall’IA.
Riconoscendo che l’IA ha effetti sia positivi che negativi, la Raccomandazione è stata adottata alla fine del 2021 con l’aspettativa che i governi la adottino a livello nazionale e che altri attori del settore pubblico e privato beneficino delle linee guida etiche fornite dalla Raccomandazione.
L’UNESCO ha anche pubblicato orientamenti per i responsabili delle politiche sull’IA e sull’istruzione. Esso illustra le pratiche emergenti nell’istruzione e discute le sfide dell’uso dell’IA per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (Istruzione di Qualità).
Questo sarà accompagnato successivamente nel 2023 da un Manuale sull’IA nell’istruzione superiore, che sarà pubblicato da UNESCO IESALC. Questo è considerato essere la prima guida globale e completa per gli attori dell’istruzione superiore sull’IA, rivolta in particolare a quei contesti in cui l’IA è stata meno diffusa.
Attuazione della Raccomandazione dell’UNESCO
Sfruttare la rapida diffusione dell’IA per garantire il suo sostegno al bene comune dovrebbe andare di pari passo con l’attuazione della Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA.
Le linee guida dell’UNESCO per i responsabili delle politiche sull’IA e sull’istruzione definiscono raccomandazioni politiche in sette aree:
Una visione e priorità strategiche a livello di sistema
Principi generali per le politiche sull’IA e sull’istruzione
Pianificazione interdisciplinare e governance intersettoriale
Politiche e regolamentazioni per l’uso equo, inclusivo ed etico dell’IA
Piani di sviluppo per l’uso dell’IA nella gestione dell’istruzione, nell’insegnamento, nell’apprendimento e nella valutazione
Test pilota, monitoraggio ed valutazione, e costruzione di una base di prove
Promozione di innovazioni locali di IA per l’istruzione
Il prossimo Manuale sull’IA nell’istruzione superiore di UNESCO IESALC includerà raccomandazioni per l’implementazione dell’IA in conformità con i principi etici stabiliti nella Raccomandazione dell’UNESCO e linee guida specifiche per gli attori dell’istruzione superiore sull’adattamento delle linee guida dell’UNESCO sull’IA e sull’istruzione.
Adattarsi a ChatGPT nella vostra istituzione di istruzione superiore
Utilizzato in modo etico e con la dovuta considerazione della necessità di sviluppare capacità individuali e istituzionali, ChatGPT potrebbe supportare le istituzioni di istruzione superiore nel fornire agli studenti un’esperienza di apprendimento più personalizzata e rilevante, rendere i processi amministrativi più efficienti e promuovere la ricerca e l’interazione con la comunità.
Utilizzare ChatGPT con cura e creatività
Mentre alcuni stati e istituzioni di istruzione superiore hanno bloccato ChatGPT, la maggior parte dei governi e delle istituzioni di istruzione superiore sta cercando modi per adattarsi a un mondo in cui l’IA è diventata più diffusa, accessibile e facile da usare. In questo senso, ChatGPT può essere utilizzata, ma richiede cura e creatività per garantire che sia gestita in modo etico e appropriato.
Le modalità suggerite per procedere includono:
– Creare opportunità per docenti, personale, studenti e altri interessati di discutere dell’impatto di ChatGPT sull’istituzione di istruzione superiore e costruire insieme strategie per adattarsi e adottare l’IA. La sezione successiva sulla conduzione di un’audizione sull’IA offre una via per questo tipo di coinvolgimento.
– Introdurre linee guida chiare per gli studenti e gli insegnanti su come e quando utilizzare ChatGPT (e quando non farlo). Tali linee guida dovrebbero essere negoziate con gli studenti e gli insegnanti, non imposte loro.
– Collegare l’uso di ChatGPT agli obiettivi di apprendimento dei corsi. Ciò aiuta gli studenti a capire come ChatGPT può supportare il loro apprendimento e quali aspettative ci sono nei loro confronti.
– Rivedere tutte le forme di valutazione per assicurarsi che ciascun elemento sia adatto allo scopo. Questa revisione potrebbe portare alla sostituzione degli esami o di altre valutazioni con valutazioni in presenza o alla modifica dei tipi di domande o formati di esame utilizzati.
– Rivedere e aggiornare le politiche relative all’integrità accademica/onesta in relazione a ChatGPT e ad altri strumenti di intelligenza artificiale.
– Formare docenti, ricercatori e studenti per migliorare le domande che pongono a ChatGPT. Come hanno notato i ricercatori, ChatGPT è più utile quando gli input forniti sono attentamente creati.
Sviluppare capacità per comprendere e gestire ChatGPT
Adattarsi all’istruzione superiore nell’era di ChatGPT richiede anche che le istituzioni di istruzione superiore prestino attenzione al loro ruolo nel costruire capacità per comprendere e gestire ChatGPT e l’IA. Ciò deve essere bilanciato dalla comprensione che, almeno per ora, ChatGPT non può sostituire la creatività e il pensiero critico umano, e su queste competenze si è sviluppata l’istruzione superiore.
I nuovi programmi/corsi che si concentrano su ChatGPT/IA aumenteranno la capacità di ricerca e sviluppo e forniranno agli studenti conoscenze all’avanguardia.
I programmi/corsi esistenti possono essere aggiornati per includere l’insegnamento di:
– Alfabetizzazione dell’IA, come parte di una comprensione estesa della cultura digitale e delle competenze digitali.
– Etica dell’IA.
– Competenze e abilità fondamentali dell’IA.
La formazione del personale può garantire che il supporto che forniscono agli studenti e ad altri interessati si basi su ciò che offrono i chatbot/gli strumenti di intelligenza artificiale, aumentando la fiducia nella distribuzione della tecnologia.
Il supporto e il mentoring tra pari per i docenti possono aumentare il livello di competenze e condividere buone pratiche per l’insegnamento e modi di utilizzare ChatGPT nella ricerca. Ciò può essere fatto all’interno delle facoltà, a livello istituzionale o tra comunità di conoscenza sovra-istituzionali.
L’UNESCO IESALC offrirà una versione interattiva di questa Guida di Avvio Rapido attraverso Campus IESALC, una comunità di apprendimento sociale e collaborativo. È inoltre previsto un corso più lungo sull’IA e l’istruzione superiore. Questi corsi sono progettati per rafforzare le competenze nell’uso di ChatGPT e altre forme di IA nell’istruzione superiore.
Condurre un audit sull’IA
Indipendentemente dal fatto che ChatGPT e altre forme di intelligenza artificiale siano già utilizzate nella vostra istituzione di istruzione superiore, condurre un audit sull’IA è un passo importante che aiuterà a valutare la situazione attuale e a supportare la pianificazione istituzionale.
Si suggerisce che questo audit sia effettuato dall’organo di governo dell’istituzione di istruzione superiore, dopo un’ampia consultazione con tutti i dipartimenti accademici, amministrativi e IT, nonché con gli studenti. Le istituzioni di istruzione superiore potrebbero anche considerare la consultazione con i loro principali interessati, come membri della comunità locale, partner di ricerca e famiglie degli studenti.
COMPRENDERE LA SITUAZIONE ATTUALE
Cosa si intende per intelligenza artificiale basata sui dati?
In che modo la tecnologia digitale può supportare le funzioni di questa istituzione di istruzione superiore?
Se la tecnologia si basa sull’IA:
– quali dati raccoglie?
– come funziona il suo processo di elaborazione dei dati?
A livello istituzionale, quali politiche o regolamenti rilevanti esistono attualmente?
– uso dell’IA
– privacy e protezione dei dati
– aree correlate (ad esempio, il plagio, la salvaguardia)
Quali politiche o regolamenti esterni deve tenere in considerazione l’istituzione di istruzione superiore (ad esempio, governativi o finanziatori della ricerca)?
Quali tipi di IA vengono attualmente utilizzati in questa istituzione di istruzione superiore?
– in quali funzioni o unità?
– tutti gli interessati (docenti, personale, studenti) hanno accesso a questi strumenti?
– come viene fornita formazione e supporto?
DECIDERE QUALE IA UTILIZZARE
In quali ambiti potrebbe essere vantaggioso utilizzare l’IA? (ad esempio, servizi per gli studenti, valutazione, ricerca)
Quale tecnologia ia potrebbe essere scelta?
– quali sarebbero i criteri per la scelta?
– quale valore aggiunge la tecnologia?
– come verrebbero protetti i dati?
Qual è la posizione dell’istituzione di istruzione superiore rispetto agli strumenti IA open source/accessibili rispetto a quelli commerciali?
Come può l’istituzione di istruzione superiore garantire che siano considerati fattori di accessibilità?
MONITORARE LA PERFORMANCE ED EQUITÀ
In che misura la tecnologia IA è efficace nel soddisfare il bisogno identificato?
– quali criteri vengono utilizzati per misurare l’efficacia?
I dati raccolti possono essere utilizzati dall’istituzione di istruzione superiore?
– come possono essere utilizzati?
– con quale frequenza vengono raccolti i dati?
In che misura la tecnologia IA supera o affronta le preoccupazioni di equità?
UNESCO World Commission on the Ethics of Scientific Knowledge and Technology (2019). Studio preliminare sull’etica dell’intelligenza artificiale. Disponibile su: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000367823
Lunedì 6 marzo 2023 la Biblioteca ospita il seminario dedicato al reference bibliotecario sulla documentazione e le risorse informative pubbliche utili ai cittadini, organizzato dal Gruppo di studio sulla Documentazione di Fonte Pubblica dell’AIB, in collaborazione con la nostra biblioteca, AIB Toscana, AIB Lazio.
10:15-11:30 | Tavola rotonda: Effettuare ricerche di qualità, sviluppare il pensiero critico, orientarsi tra fake news e predatory journals: la biblioteca a supporto dell’evoluzione dell’utente
Moderatore: Silvia Canavesio, Regional Sales Manager EBSCO
Intervengono:
Laura Ballestra, Direttore della Biblioteca dell’Università Carlo Cattaneo LIUC;
Agnese Galeffi – Bibliotecaria presso Centro Sistema Bibliotecario Sapienza;
Patricia Cavalari, Digital Sales Representative – Europe McGraw;
Damiano Orrù, Bibliotecario e blogger per #Biblioverifica – Biblioteca Vilfredo Pareto, Università degli Studi di Roma Tor Vergata
LA DISINFORMAZIONE NELL’INFOSFERA: QUALE RUOLO PER IL BIBLIOTECARIO
Il Convegno delle Stelline si rinnova adottando una formula più partecipativa e articolata.
Accanto alle due sessioni plenarie che si terranno le mattine di giovedì 30 e venerdì 31 marzo, il palinsesto propone un ricco panorama di agili sessioni, workshop, laboratori, frutto di un processo di co-progettazione avviato molti mesi prima, in cui bibliotecari di diversa provenienza si sono confrontati attraverso tavoli di lavoro su temi innovativi e di attualità suggeriti “dal basso” e elaborati in piena autonomia, che hanno portato alla individuazione dei rispettivi programmi e alle loro articolazioni. Alla direzione scientifica il compito di valutarne la validità e il reale contributo nell’economia del convegno.
Il tema
L’edizione 2023 si ispira idealmente al progetto europeo NextGenerationEU che non è solo un piano di ripresa, ma soprattutto un’opportunità unica per emergere più forti dalla pandemia, trasformando le nostre società in modo più equo.
Il Convegno delle Stelline si rinnova adottando una formula più partecipativa e articolata.
Accanto alle due sessioni plenarie che si terranno le mattine di giovedì 30 e venerdì 31 marzo, il palinsesto propone un ricco panorama di agili sessioni, workshop, laboratori, frutto di un processo di co-progettazione avviato molti mesi primi, in cui bibliotecari di diversa provenienza si sono confrontati attraverso tavoli di lavoro su temi innovativi e di attualità suggeriti “dal basso” e elaborati in piena autonomia, che hanno portato alla individuazione dei rispettivi programmi e alle loro articolazioni. Alla direzione scientifica il compito di valutarne la validità e il reale contributo nell’economia del convegno.
Il tema: L’edizione 2023 si ispira idealmente al progetto europeo NextGenerationEU che non è solo un piano di ripresa, ma soprattutto un’opportunità unica per emergere più forti dalla pandemia, trasformando le nostre società in modo più equo.
Nelle ultime edizioni del Convegno delle Stelline ci siamo occupati a più riprese degli effetti che la pandemia aveva prodotto sulle biblioteche e delle misure messe in atto per far fronte alle criticità. “Resilienza” era apparsa la parola più adatta a interpretare l’emergenza. Biblioteche resilienti non solo perché avevano imparato a difendersi e a rialzarsi, ma anche perché nel farlo spesso non si erano limitate a desiderare un ritorno al passato o alla “normalità” ma cercavano di riprogettare le loro strategie di servizio.
Con il prossimo appuntamento di inizio primavera si vorrebbe andare oltre, nella convinzione che ciò che serve alle biblioteche e ai bibliotecari è una visione.
Per definirne i contorni e i contenuti un contributo e uno stimolo possono venire dalle opportunità che ci offrono efficaci strumenti come il PNRR e i Fondi strutturali di investimenti. Sarà quindi l’occasione per interrogarsi su come declinarne gli obiettivi con la vocazione della biblioteca. In particolare su come possono costituire fonte di ispirazione per le biblioteche i cosiddetti pilastri su cui si fondano Next Generation e PNRR, tra cui spiccano: digitalizzazione, innovazione, cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; istruzione e ricerca; inclusione e coesione.
In questo quadro acquista un particolare significato la decisione di presentare in anteprima, all’interno della sessione inaugurale, le nuove Council of Europe – EBLIDA Guidelines on Library Legislation and Policy in Europe.
Particolare attenzione verrà posta in questo quadro al Piano Nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale e alle sue articolazioni regionali e territoriali, più in generale una parte dei lavori della sessione inaugurale si concentrerà su come la trasformazione digitale sia destinata a incidere sul futuro delle biblioteche.
Il Convegno non trascurerà di esaminare i progetti di alcune biblioteche che hanno già potuto utilizzare questi flussi finanziari e le realizzazioni più significative senza trascurare – come conferma la pluriennale vicenda delle Stelline – le suggestioni che ci giungono dalle più avanzate realtà internazionali. L’accento non sarà tuttavia posto sull’esame delle linee di finanziamento. La centralità sarà rappresentata dai processi di costruzione (ed emersione) di una visione della biblioteca.
Questa attenzione percorrerà come un filo rosso sia le sessioni principali che altri momenti qualificanti del convegno in grado di coinvolgere numerosi bibliotecari, amministratori e operatori culturali.
Il Comitato direttivo internazionale dell’UNESCO Media and Information Literacy Alliance chiede candidature per l’edizione 2022 dei Global Media and Information Literacy Awards. I Global Media and Information Literacy Awards riconosceranno specialisti dell’informazione/biblioteca, dei media e della tecnologia, educatori, artisti, attivisti, ricercatori, responsabili politici, ONG, associazioni e altri gruppi che integrano Media e Information Literacy in modo esemplare e innovativo nel loro lavoro e attività correlate. In particolare, i premi riconosceranno l’eccellenza e la leadership in sei settori: istruzione, ricerca, politica, advocacy, media e comunicazione e settori dell’informazione.
I Global Media and Information Literacy Awards vengono presentati ogni anno al GlobalConferenza sull’alfabetizzazione ai media e all’informazione . Per il 2022, i Global Media and Information Literacy Awards sono guidati dal Comitato direttivo internazionale e dai membri dell’UNESCO Media and Information Literacy Alliance.
Il lavoro in qualsiasi area/settore può essere riconosciuto all’interno di queste sei categorie generali, a condizione che le attività riflettano l’integrazione dei concetti di media e alfabetizzazione informativa, compreso il dialogo interculturale, nei settori dell’istruzione, della ricerca, delle politiche, della difesa, dei media e della comunicazione e dell’informazione.
Il lavoro del candidato dovrebbe anche illustrare l’applicazione e l’esplorazione dell’alfabetizzazione mediatica e dell’informazione in una delle seguenti aree: creatività, diversità culturale, istruzione, intrattenimento, ambiente, finanza, incitamento all’odio, salute, diritti umani, media e alfabetizzazione informatica (città) per l’impegno civico, migrazione, disinformazione, pacificazione e riduzione della povertà.
Incontro online tra ospiti provenienti da realtà diverse per dialogare sul ruolo delle pubblicazioni scientifiche, delle biblioteche e dei bibliotecari per la divulgazione di buone
informazioni.
giovedi’ 8 settembre ore 10.00-13.00
Programma:
10.00 saluti istituzionali
10.20 introduzione ai lavori, Mariateresa Dacquino
10.30 Luigi Barberini, Università degli Studi di Cagliari
11.00 Marina Davoli, Cochrane Collaboration
11.20 Francesco Tarantini, Wikimedia Italia
11.40 Simona Vecchi, Biblioteca Alessandro Liberati
12.00 Patrizia Brigoni, Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte
12.20 Chiara Bassi, Biblioteca Corradini, Reggio Emilia
12.40 conclusione dei lavori, Antonio Maconi
modera Federica Viazzi
BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione
SECONDO CLASSIFICATO (parimerito con altri 2 progetti)
premio Maria Antonietta Abenante 2021
Non c’è dubbio che la disinformazione, in parte dovuta alla incapacità degli utenti del web di impostare correttamente le proprie ricerche, ma ancor più per la strategia perseguita da un gran numero di soggetti riconducibili ad ideologie politiche, religiose, filosofiche, scientifiche (o sarebbe meglio dire pseudoscientifiche) assai variegate, abbia rappresentato negli anni un pericoloso ostacolo alla capacità dei singoli di valutare consapevolmente i contenuti del web e di utilizzare le informazioni nel modo più corretto per orientare le proprie scelte.
Se l’ambito di applicazione del progetto BiblioVerifica OLYMPICS presentato da Damiano Orru’ per conto della Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Tor Vergata di Roma non è particolarmente innovativo, certamente lo è il modo in cui si adopera a stimolare negli utenti un atteggiamento di piena consapevolezza, fornendo loro gli strumenti logici e documentali per combattere il fenomeno. In questo senso le finalità del progetto rientrano nella dimensione dell’inclusione espressamente richiesta dal bando del Premio intitolato a Maria Antonietta Abenante.
https://www.aib.it/attivita/premio-maria-a-abenante/2021/96241-premio-abenante-2021-verbale-vincitori/
BiblioVerifica propone, infatti, a tutti i cittadini una piattaforma di “autovalutazione informatizzata” su temi che nel corso degli anni (dal 2018 ad oggi) sono stati di scottante attualità. Tale autovalutazione prende forma di un gioco-competizione nel corso del quale qualunque partecipante può cimentarsi nel rispondere in un tempo definito ad una serie di quiz, ricevendo al termine in tempo reale un feedback via blog e via email. La descrizione dei contenuti su cui vertono i 100 quiz è disponibile e scaricabile per consentire di riscontrare la validità delle risposte e di conoscere le fonti per ciascun quiz.
Ricorrere al gaming per combattere la disinformazione tramite l’information literacy, la media literacy e la data literacy è senz’altro un’idea originale e convincente, come dimostra il numero crescente di partecipanti che annualmente la piattaforma WordPress registra. Si è infatti passati dai 1.044 tentativi di risposta nel 2018 ai 21.609 tentativi del 2020 (per il 2021 le statistiche si fermano ai primi 20 giorni di competizione).
Nel corso degli anni BiblioVerifica è stato presentato in numerose occasioni pubbliche e descritto in articoli apparsi su autorevoli riviste. Infine, BiblioVerifica promuove una pratica di ricerca di dati e informazioni che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” promosso dall’IFLA per agevolare l’accesso all’informazione responsabile attraverso la condivisione di strategie di verifica, di strumenti di ricerca e di fonti attendibili a livello nazionale e internazionale.
Tema: “Alimentare la fiducia: Un imperativo per l’alfabetizzazione ai media e all’informazione”.
EDIZIONE 2021
L’undicesima Settimana globale di alfabetizzazione ai media e all’informazione sarà celebrata dal 24 al 31 ottobre 2022 e sarà ospitata dalla Nigeria.
La Settimana globale dell’alfabetizzazione mediatica e informativa 2022 sarà ospitata dalla Nigeria. Nella Nostra agenda comune, relazione del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, i leader mondiali hanno assunto dodici impegni. Tra questi impegni, Guterres ha sottolineato che i valori della fiducia e della solidarietà sono il collante della coesione sociale e delle conquiste sociali per il bene comune.
Tuttavia, la dura realtà è che il fattore fiducia si sta erodendo. Considerando il contesto sopra descritto, la comunità globale è chiamata non solo a riaffermare e aumentare l’impegno per l’alfabetizzazione ai media e all’informazione per tutti, ma anche a sviluppare nuove iniziative sull’alfabetizzazione ai media e all’informazione per alimentare la fiducia. Pertanto, la Settimana globale MIL 2022 si concentra sulla fiducia e sulla solidarietà in relazione a persone, media, piattaforme digitali, governi, settore privato e organizzazioni non governative. Il documento mette in evidenza alcune azioni promettenti dell’ultimo anno in relazione all’alfabetizzazione mediatica e informativa e come quest’ultima contribuisca ad alimentare la fiducia e a contrastare la sfiducia.
L’UNESCO sostiene lo sviluppo dell’alfabetizzazione ai media e all’informazione per tutti, per consentire alle persone di pensare in modo critico e di cliccare con saggezza. L’Organizzazione si impegna in particolare a migliorare le capacità dei politici, degli educatori, dei professionisti dell’informazione e dei media, delle organizzazioni giovanili e delle popolazioni svantaggiate in questo settore, assistendo gli Stati membri nella formulazione di politiche e strategie nazionali di alfabetizzazione ai media e all’informazione.
L’alfabetizzazione all’informazione e quella ai media sono settori tradizionalmente separati e distinti ma la strategia dell’UNESCO è quella di accorparli nella Media and Information Literacy-MIL, come insieme combinato di competenze (conoscenza, capacità e comportamento) necessarie al giorno d’oggi per la vita e il lavoro. L’obiettivo è quello di creare società in cui le persone, grazie al possesso di competenze nell’informazione, nella comunicazione e nelle tecnologie, partecipi più consapevolmente alla governance a allo sviluppo sostenibile. MIL ha lo scopo di rendere i cittadini capaci di pensare in maniera critica e di interagire in modo informato ed etico con i contenuti e i servizi dell’informazione e dei media, allo stesso tempo propone un uso creativo e mirato della tecnologia da parte degli utilizzatori e rafforza la conoscenza dei diritti digitali e delle questioni etiche concernenti l’accesso all’informazione e il suo utilizzo. In questo modo MIL contribuisce a rafforzare il dialogo interculturale, la libertà di espressione e la pace in una società sempre più digitale.
La missione dell’UNESCO di creare società alfabetizzate ai media e all’informazione si realizza attraverso una strategia complessiva di MIL che comprende la predisposizione di modelli per gli insegnanti, la cooperazione internazionale, lo sviluppo di linee guida per varare politiche nazionali, l’articolazione di un quadro di riferimento per gli indicatori, ma anche l’istituzione di una rete universitaria e di una clearing house.
Lo sviluppo della MIL mira ad offrire anche una risposta sistemica e di lungo termine alla disinformazione, in quanto fa appello alle politiche educative nazionali proponendo un utilizzo innovativo della tecnologia per le strategie di educazione sia formale che informale con l’obiettivo di far progredire l’apprendimento permanente per tutti.
MIL contribuisce al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16.10 (assicurare il pubblico accesso all’informazione e proteggere le libertà fondamentali) e 11 (città e comunità sostenibili) attraverso l’aumento di consapevolezza dei cittadini e la costruzione di comunità inclusive, resilienti e sostenibili. MIL contribuisce anche a OSS 4 (educazione di qualità) insegnando le competenze digitali e promuovendo il pensiero critico, e OSS 5.b (emancipazione delle donne attraverso le ICT) rilanciando le capacità delle persone di individuare gli stereotipi di genere e gli incitamenti all’odio, inclusa la discriminazione intersettoriale, in tutti i tipi di media e sulle piattaforme digitali, e di opporvisi.
Sostanzialmente MIL opera per contrastare l’impatto della disinformazione e della errata informazione in quanto fornisce ai cittadini il pensiero critico e l’interazione informata con tutti i tipo di contenuti, offline e online.
Riconoscendo queste sfide e il potenziale della MIL di affrontarle, portatori di interessi a tutti i livelli, quali governi, autorità locali, media, gruppi per i diritti dei giovani, educatori e insegnanti, ricercatori, regolatori dei media, biblioteche, musei e molti altri stanno intensificando i loro sforzi e investimenti nelle azioni collegate alla MIL. In questo contesto l’UNESCO viene vista come leader mondiale per il progresso della MIL poiché l’Organizzazione ha al proprio attivo azioni efficaci e programmi che hanno prodotto risultati concreti nel rispetto dei bisogni effettivamente esistenti. Tra queste iniziative anche la creazione di una rete di università su MIL e dialogo interculturale, corsi online ai quali tutti possono accedere , materiale per gli insegnanti , un’alleanza mondiale per il partenariato su MIL .
Ogni anno l’UNESCO e la Global Alliance for Partnerships on Media and Information Literacy (GAPMIL) organizzano la Global Media and Information Literacy (MIL) Week, durante la quale si svolgono eventi ricorrenti (come la International MIL and Intercultural Dialogue Conference e Youth Agenda Forum) ed eventi in tutto il mondo per promuovere la diffusione della MIL a livello interdisciplinare.
Nel report di fine anno NewsGuard, basandosi sui dati raccolti nel corso del 2021, ha stilato una lista dei 10 più influenti disinformatori in lingua italiana:
Ilprimatonazionale.it: il sito del Primato Nazionale, una rivista mensile collegata al movimento di estrema destra CasaPound;
Byoblu.com: il blog di Claudio Messora che ha diffuso informazioni false su temi legati alla salute;
Databaseitalia.it: un sito di notizie che ha pubblicato contenuti falsi sulla pandemia e diffuso le teorie del complotto di QAnon;
Lantidiplomatico.it: un sito di estrema sinistra che si occupa di notizie internazionali e spesso pubblica contenuti falsi;
Scenarieconomici.it: un sito di destra che durante l’anno ha diffuso notizie poco attendibili e fuorvianti;
Oltre.tv: un sito conservatore che si occupa di politica, scienza e salute e che ha pubblicato informazioni false su immigrazione, pandemia e vaccini;
Imolaoggi.it: un sito d’informazione che pubblica contenuti a sostegno delle proprie posizioni nazionaliste e anti-immigrazione;
Mag24.es: un sito di notizie gestito in modo anonimo, che ha ripetutamente diffuso informazioni false soprattutto sul Covid e sui vaccini;
Eventiavversinews.it: un sito che si oppone ai vaccini contro il Covid;
Voxnews.info: un sito italiano che pubblica regolarmente fake news a sostegno delle sue posizioni anti-immigrazione. Voxnews.info ha diffuso anche notizie false sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Nel 2022 è stata introdotto nel MeSH thesaurus, il vocabolario controllato dalla National Library of Medicine statunitense utilizzato per l’indicizzazione degli articoli in PubMed. La descrizione della voce riprende la definizione del dizionario Merrian Webster e indica la diffusione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili. A questo link <https://www.ncbi.nlm.nih.gov/mesh/?term=infodemic> i dettagli.
Le biblioteche hanno attraversato un periodo molto difficile a causa della pandemia, che non è ancora finito. Per molte di loro il 2022 sarà l’anno zero in cui il ritorno a un nuovo inizio e a una nuova normalità non può significare limitarsi a rialzarsi, ma è indispensabile che sviluppino una capacità di riprogettare il servizio sulla base di una nuova visione.
I pilastri su cui fondare un percorso di ricostruzione vincente sono rappresentati da tre parole chiave: innovazione, prossimità, comunità.
Il convegno 2022 approfondirà il significato strategico di queste tre idee-forza mostrando come possano interagire, creando forme di socialità e modalità gestionali finora inesplorate.
Innovazione
Per innovazione si intende in questo contesto l’innovazione sociale e culturale, non necessariamente quella tecnologica. Nel Libro bianco sull’innovazione sociale di Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan viene così definita: “Le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che vanno incontro ai bisogni sociali e che allo stesso tempo creano nuove relazioni sociali e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono sia buone per la società sia che accrescono le possibilità di azione per la società stessa”. Il fine ultimo di ogni innovazione sociale è proprio il cambiamento del sistema di riferimento che implica come anticipato modi totalmente nuovi di pensare e di agire. Ecco perché l’innovazione è strettamente connessa al ruolo delle altre due leve strategiche: prossimità e comunità.
Innovare è un’aspirazione a cui tendere per garantire la buona salute del nostro istituto, nella consapevolezza che l’offerta dei servizi non può mai rimanere uguale a se stessa. Tuttavia esiste l’esigenza strategica di imparare a distinguere tra innovazione buona, da perseguire, e innovazione cattiva, da cui difendersi e tenersi il più possibile lontani. Il percorso di apprendimento che la biblioteca è chiamata a compiere, prima assimilando i contenuti dell’innovazione e poi accomodandoli all’interno delle scelte organizzative stabili, è reso oggi tutt’altro che lineare da alcune scelte tecnico-politiche che puntano le proprie carte su misure di respiro temporaneo, finanziando quasi esclusivamente progetti speciali che la biblioteca può avere difficoltà a stabilizzare nel tempo, quando le luci della ribalta si sono spente.
Prossimità
Sempre più studiosi propongono una pianificazione sostenibile dello spazio urbano basata sul concetto di prossimità in modo da ridurre gli spostamenti in ambito cittadino, favorendo quelli in bicicletta o a piedi. Un modus vivendi concetto di prossimità, in modo da ridurre gli spostamenti in automobile al quale inconsapevolmente forse ci siamo già un po’ abituati nel corso dell’ultimo anno in conseguenza alle misure anti-contagio e allo smart-working. La prossimità però non è solo geografica ma anche cognitiva e relazionale (come insegna Ezio Manzini). La prossimità cognitiva ha a che vedere con gli strumenti che utilizziamo per interpretare il mondo e si configura come necessaria per comunicare e comprendersi. La prossimità relazionale ha a che vedere con la capacità della prossimità fisica di produrre comunità che ha un legame evidente con le caratteristiche funzionali dei luoghi. La biblioteca, come i dati dimostrano, è considerata dai suoi utenti anche come luogo di incontro con persone che hanno gli stessi interessi e le medesime passioni.
Comunità
Si arriva così facilmente al termine comunità che evoca tradizionalmente l’immagine di una forma sociale chiusa caratterizzata da legami stabili. Oggi, nell’epoca delle reti sociali e dei “legami deboli”, la comunità assume una diversa fisionomia. Osservando, ad esempio, le comunità che si creano dentro e grazie alla biblioteca, ci renderemo conto di trovarci di fronte a una situazione in continua evoluzione. Quelle bibliotecarie sono comunità liquide che sempre più sviluppano i loro legami attraverso lo spazio digitale. Sono anche comunità intenzionali perché i legami che vi si intessono sono il risultato di una scelta, nascendo intorno a una passione condivisa. Esse sono anche fragili perché basta un taglio in bilancio o una chiusura forzata a provocarne una crisi: basti pensare agli spazi che in questa emergenza sanitaria da punto di forza sono diventati il punto debole delle biblioteche, eppure proprio l’emergenza pandemica ha fatto risaltare quanto i luoghi siano importanti rispetto al bisogno di relazioni e come fattori di crescita sociale.
Innovazione, prossimità, comunità: un convegno per definire e approfondire i presupposti teorici, le strategie, le azioni.
Presiede
STEFANO PARISE, Direttore Area biblioteche del Comune di Milano
VITTORIO EMANUELE PARSI, Professore ordinario di Relazioni Internazionali, Direttore ASERI, Università Cattolica del Sacro Cuore L’impatto della pandemia sulla modificazione dello spazio
BARBARA LISON, Presidente IFLA-International Federation of Library Associations and Institutions
CHIARA FAGGIOLANI, Sapienza Università di Roma
ALESSANDRA FEDERICI, Ricercatrice Istat-Responsabile Indagine biblioteche La vitalità delle biblioteche italiane: una nuova geografia post-pandemia
Domande e discussione
JOHN CHAPMAN, Senior Product Manager, Servizi Metadati, OCLC Costruire la gestione condivisa delle entità
ore 14.30
SALA MANZONI
(prevista traduzione simultanea)
LE BIBLIOTECHE PUBBLICHE PER LA RIGENERAZIONE DELLE CITTÀ
Introduce e coordina
GIOVANNI SOLIMINE, Sapienza Università di Roma
TON VAN VLIMMEREN, President EBLIDA – European Bureau of Library, Information and Documentation Associations
Biblioteche: tulipani nei campi urbani
STEFANO PARISE, Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano Milano 2026: le biblioteche alla prova del cambiamento. Il piano strategico 2022-2026 del Sistema Bibliotecario di Milano fra continuità e nuovo impegno sociale
PAOLA DUBINI, Dipartimento Management e Tecnologia, Università Bocconi di Milano Biblioteche, prossimità e rigenerazione urbana (titolo provvisorio)
VERONICA CERUTI, Direttrice delle Biblioteche del Comune di Bologna
GASPARE CALIRI, Socio co-fondatore di Kilowatt, Bologna Visione, Cambiamento e Impatto per il futuro delle biblioteche di Bologna. Esiti e prossimi passi di un percorso etnografico e maieutico
LAURA RICCHINA, Responsabile Biblioteca Chiesa Rossa, Comune di Milano
Il ruolo della biblioteca sociale nel rilancio delle periferie metropolitane
ore 14.30-18.00
SALA DA DEFINIRE
I NUOVI CONFINI DELLE BIBLIOTECHE ACCADEMICHE
Introduce e coordina
SIMONA TURBANTI, Università di Pisa e Milano
GABRIELLA BENEDETTI, Coordinatore organizzativo del Sistema bibliotecario dell’Università di Pisa Biblioteche accademiche e terza missione: un mondo di conoscenza da conoscere
MARIA CASSELLA, Responsabile Area Servizi bibliotecari del Campus “Luigi Einaudi”, Università degli studi di Torino Tra open science, public engagement e valorizzazione delle collezioni: iniziative di citizen science nelle scienze umane
LAURA TESTONI, Biblioteca di Scienze mediche e farmaceutiche, Università degli studi di Genova Cura o incuria? Applicare il paradigma della “cura” nelle biblioteche accademiche
Break
AGNESE BERTAZZOLI, Sapienza Università di Roma
Biblioteche accademiche generatrici di innovazione e sostenibilità
ANNA BERNABÈ, CERB – Centro di Ricerca in Bibliografia dell’Università di Bologna Patrimonio storico e fondi speciali delle biblioteche di ateneo: cornici strategiche per il territorio e le comunità
NICOLA MADONNA, Direttore della Biblioteca di Area Umanistica, Università di Napoli Federico II Una biblioteca accademica in una Reggia del ‘700. Tentativi di innovazione, tra slanci e battute d’arresto
ore 18.00
SALA MANZONI
Presentazione della nuova BEIC, a cura del Comune di Milano e della Fondazione BEIC
Venerdì 11 marzo 2022
ore 9.30-13.00
SALA MANZONI
(prevista traduzione simultanea)
I PERCORSI DELL’INNOVAZIONE
MARIA STELLA RASETTI, Direttrice biblioteche di Pistoia Innovazione buona o innovazione cattiva? Le biblioteche alla ricerca di un equilibrio tra novità e sostenibilità
SIMONETTA CAVALIERI, Presidente SIS- Social Innovation Society
Innovazione Sociale e sostenibilità: perché e come innescare politiche di impatto attraverso le biblioteche
FERRUCCIO DIOZZI, Consulente bibliotecario, già responsabile del Centro di documentazione del CIRA-Centro italiano ricerche aerospaziali
Versatilità della biblioteca e integrazione di missioni
VIVIANA VITARI, Responsabile Biblioteca comunale di Treviolo (BG)
ABC dell’Innovazione: una questione terminologica?
Break
LUIGI RUCCO, Customer Consultant, Research Intelligence, Elsevier
Open Access: un’analisi quantitativa e qualitativa della produzione scientifica italiana
ANNA BUSA, Marketing consultant, Docente a contratto presso l’Università di Bologna Alma Mater
Il digitale, da spazio a luogo. La dimensione phygital della biblioteca (con uno sguardo al metaverso)
DAMIANO ORRÙ, Biblioteca di Area Economica V.Pareto, Università di Roma Tor Vergata
Bibliotecari blogger: nuovi spazi e interazioni per coinvolgere utenti e cittadini
ore 14.30-18.00
SALA MANZONI
LE RAGIONI DELLA COMUNITÀ
Introduce e coordina
MASSIMO BELOTTI, Direttore di “Biblioteche oggi”
ANNALISA CICERCHIA, Economista della cultura – ISTAT, Vice Presidente Cultural Welfare Center
L’impatto delle biblioteche su benessere e salute
ROSSANA MORRIELLO, Servizio Programmazione Sviluppo e Qualità, Politecnico di Torino
Le biblioteche per il Bene Comune: verso un nuovo Umanesimo
SIMONA VILLA, Studio 2di2
Il Design thinking come strumento innovativo nel rapporto con la comunità
ANNA MARIA TAMMARO, Direttore Digital Library Perspectives
Tra prossimità e distanza: i servizi delle biblioteche partecipative e inclusive
ANTONELLA AGNOLI, Consulente Bibliotecaria
Progettare la biblioteca insieme ai cittadini
GIUSEPPE MELITI, Biblioteca Universitaria di Lugano
Diversità, equità ed inclusione in biblioteca: per una cura della comunità e del pianeta
La mattina del 22 ottobre e’ stata dedicata al SAPERE, alla circolazione della conoscenza, alla generazione delle fake news e all’engagement del paziente nel “Festival delle Medical Humanities”.
Alessandria, 22 ottobre 2021
⏰ ore 11.00 Dagli incunaboli alla fake news
👉 Sabrina Minuzzi, Ricercatore Università Ca’ Foscari – Venezia
👉 Damiano Orrù, Biblioteca di Area Economica “Vilfredo Pareto” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
👉 Francesco di Costanzo, Presidente PA Social
👉 Guido Chichino, Direttore Malattie Infettive AO AL
👉 Cristina Meini, Professore Filosofia della Mente e Filosofia della Comunicazione all’UPO
#savethedate #passaparola #IconografiadellaSalute #MedicalHumanities
‘Iconografia della Salute’ è il festival delle Medical Humanities ideato dal Centro Studi Medical Humanities di Alessandria per valorizzare questo approccio, che riunisce le tante discipline coinvolte che influiscono sul percorso di cura del paziente. Un luogo privilegiato per discutere come le Medical Humanities consentano la piena realizzazione della ‘visione olistica’ già introdotta e praticata da Ippocrate oltre duemila anni fa.
Il titolo del Festival è dedicato alla iconografia della salute, intesa come rappresentazione di ogni forma che contribuisce ad incidere nella società. Una società nella quale fatti ambientali, fatti medici e fatti sociali continuano ad essere strettamente intrecciati come la storia ci ricorda e di cui l’emergenza Covid ne è ultima manifestazione.
Sabrina Minuzzi, Ricercatore Università Ca’ Foscari – Venezia
Damiano Orrù, Biblioteca di Area Economica “Vilfredo Pareto” dell’Università degli
Studi di Roma “Tor Vergata”
Francesco di Costanzo, Presidente PA Social
Guido Chichino, Direttore Malattie Infettive AO AL
Cristina Meini, Professore Filosofia della Mente e Filosofia della Comunicazione all’UPO
Dopo il successo delle “BiblioVerifica Italy Olympics 2018“, delle “BiblioVerifica Sustainability Olympics 2019” e delle “BiblioVerifica Open Science Olympics 2020, lanciamo le INFODEMIC Olympics 2021, per promuovere contenuti contro la disinformazione con 15 quiz per chiunque (maggiorenne) voglia provare gratuitamente le sue capacità di saper riconoscere le notizie false, le evidenze scientifiche, le pratiche di pseudoscienza e i metodi per smascherare le bufale su vaccini e Covid-19:
11° incontro “parliamone in Biblioteca” organizzato dalla Biblioteca AIB in collaborazione con la Sezione AIB Lazio per promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle proprie collezioni e per creare occasioni di confronto tra bibliotecari e studiosi su temi legati alle biblioteche e alle discipline del libro.
Si parlerà del volume di Greta Lugli Una panoramica sulla biblioteca pubblica d’oggi (Brescia: Temperino rosso, 2019). La biblioteca annulla le disuguaglianze sociali. La biblioteca incrementa le competenze dell’individuo. La biblioteca aggrega. La biblioteca è social. La biblioteca combatte le fake news. Tutto vero. Ma come?
L’autrice dialogherà con Damiano Orrù e Gabriele Romani.
L’incontro è aperto a tutti; poiché la Biblioteca AIB si trova all’interno della Biblioteca nazionale centrale di Roma, per favorire le procedure d’ingresso è gradita una prenotazione all’indirizzo biblioteca@aib.it.
Ai prenotati sarà sufficiente comunicare il proprio nome al personale dell’accoglienza della BNCR. Anche i non prenotati potranno partecipare, accedendo con la tessera della Biblioteca nazionale, rilasciata gratuitamente al bancone dell’accoglienza.
La settima edizione del “Global Media and Information Literacy (MIL) Week”, lanciata dall’UNESCO in tutto il mondo dal 24 al 31 ottobre 2019, ha come tema “Media and Information Literate Citizens: Informed, Engaged, Empowered”.
Il blog BiblioVerifica per promuovere un utilizzo consapevole e responsabile delle informazioni e dei contenuti condivisi tramite ogni media consiglia il MOOC (Massive Open Online Courses; in italiano, «Corsi online aperti su larga scala») offerto gratuitamente dalla piattaforma Coursera “Empowering Yourself in a Post-Truth World”.
Il corso è sviluppato tramite brevi contenuti testuali e video, quiz di autovalutazione integrati da un forum di discussione con i tutor. Il corso è sviluppato in 6 settimane, in lingua inglese, con breve lavoro finale obbligatorio, condivisibile sul blog https://metaliteracy.org/
Il Blog Metaliteracy, è un utile strumento di autoapprendimento, tecnicamente un OER (Open Educational Resources – materiali didattici prevalentemente in formato digitale resi disponibili con licenze che ne permettono il riutilizzo, la modifica e la distribuzione) ideato e gestito da Thomas P. Mackey e Trudi E. Jacobson.
Tom Mackey, Professore al dipartimento ” Arts and Media” presso University of New York Trudi E. Jacobson, Bibliotecaria responsabile del “Information Literacy Department at the University Libraries” presso University of New York https://metaliteracy.org/
L’obiettivo principale del blog è promuovere il pensiero critico e la collaborazione nell’era digitale, fornendo un quadro completo per partecipare efficacemente ai social media e alle comunità online. Si tratta di una piattaforma finalizzata all’information literacy nell’acquisizione, nella produzione e nella condivisione delle conoscenze nelle comunità online collaborative. Questa “Metaliteracy” sfida gli approcci tradizionali basati sulle competenze all’alfabetizzazione informatica, coinvolgendo cittadini e insegnanti nei tipi di alfabetizzazione correlati nelle nuove forme della comunicazione on-line.
In particolare il blog propone strumenti e pratiche per supportare l’apprendimento partendo dalle caratteristiche del discente:
Questo strumento interattivo è stato realizzato da Kelsey O’Brien,
sviluppato successivamente da Mackey e Jacobson nella pubblicazione Mackey, T. P., “Empowering Metaliterate Learners for the Post-Truth World” in Mackey, T. P., and Jacobson, T.E., (Eds), Metaliterate Learning for the Post Truth World. New York: American Library Association (ALA)/Neal-Schuman Publishers, Inc., 2019.
Condividiamo i cinque principi per una corretta Information Literacy secondo le Nazioni Unite http://www.unesco.org
Uno
Le informazioni, le comunicazioni, le biblioteche, i media, la tecnologia, Internet e altre forme di fornitori di informazioni sono destinate all’impegno civico critico e allo sviluppo sostenibile. Gli interlocutori sono tra loro paritari e nessuno è più rilevante dell’altro o dovrebbe mai essere trattato come tale.
Due
Ogni cittadino è un creatore di informazioni / conoscenze e ha contenuti da condividere. Devono avere il potere di accedere a nuove informazioni / conoscenze e di esprimersi. MIL è per tutti – donne e uomini allo stesso modo – e’ anche un nesso di diritti umani.
Tre
Informazioni, conoscenze e messaggi non sono sempre di valore neutro o sempre indipendenti dai pregiudizi. Qualsiasi concettualizzazione, uso e applicazione della MIL dovrebbe rendere questa realta’ trasparente e comprensibile a tutti i cittadini.
Quattro
Ogni cittadino desidera conoscere e comprendere nuove informazioni, conoscenza e contenuti, nonché comunicare, anche se non è del tutto informato, afferma e esprime i propri pensieri. I suoi diritti non devono tuttavia mai essere compromessi.
Cinque
L’alfabetizzazione mediatica e dell’informazione non viene acquisita in una sola volta. È un’esperienza e un processo vissuti e dinamici. È completo quando include conoscenze, abilità e attitudini, quando copre l’accesso, la valutazione / valutazione, l’uso, la produzione e la comunicazione di informazioni, media e contenuti tecnologici.
Gli argomenti trattati sono stati:
– Information literacy (IL) as a learning process
– Digital learning resources for IL (e.g. MOOCs, scenarios, OERs)
– Cultural diversity of information literacy
– Information-literacy in connection to other literacy concepts
In a world of stigma and flow – how youth master information in their daily lives
Jannica Heinström
In a world of stigma and flow – how youth master information in their daily lives Jannica Heinström This video of the Keynote of Jannica Heinström “In a world of stigma and flow – how youth master information in their daily lives” has been recorded at the International Conference Learning Information Literacy across the Globe, DIPF, Frankfurt-am-Main.
Information Literacy Online – An Erasmus+ Project to improve students’ competencies
Stefan Dreisiebner
Information Literacy Online – An Erasmus+ Project to improve students’ competencies Stefan Dreisiebner This video of the Keynote of Stefan Dreisiebner “Information Literacy Online – An Erasmus+ Project to improve students’ competencies” has been recorded at the International Conference Learning Information Literacy across the Globe, DIPF, Frankfurt-am-Main.
Jan Schneider
Interactive learning technologies Jan Schneider This video of the Keynote of Jan Schneider “Interactive Learning Technologies” has been recorded at the International Conference Learning Information Literacy across the Globe, DIPF, Frankfurt-am-Main.
What do we mean when we talk about Information Literacy?
A panel coordinated by Maja Zumer and Alexander Botte
What do we mean when we talk about Information Literacy? A panel coordinated by Maja Zumer and Alexander Botte This video of the panel has been recorded at the International Conference Learning Information Literacy across the Globe, DIPF, Frankfurt-am-Main with panelists Shirley Chiu-Wing Wong, Stefan Dreisiebner, Jannica Heinström, Trudi Jacobson, Jan Schneider, and Andrew Whitworth.
#LILG_2019 “Learning Information Literacy across the Globe” – #10May 2019 @Frankfurt
The ILO Conference on Learning Information Literacy across the Globe is brought to you by the ILO Erasmus.
The conference papers will be revised by an international committee made of the following disciplines:
9:00-10:00: Keynote: Jannica Heinström In a world of stigma and flow – how youth master information in their daily lives This talk will discuss how young people naturally use information as part of their daily lives. The talk will particularly emphasize emotional aspects and ask why young people may choose to either actively engage in information interaction or withdraw from it. Individual patterns of information interaction will be related to personality traits and sense of coherence. The talk will highlight phenomena such as stigma, information avoidance, fear of missing out, serendipity and flow. The talk will conclude with a discussion of a holistic understanding of everyday information mastering, as including both cognitive, behavioural and emotional aspects. Presentation: LILG2019-Keynote-JannicaHeinstroem.pdf
room Wolfgang Mitter, M Rittberger chair
10:00-11:30: parallel session 1.1 chair: Cristobal Urbano, room: Erich Hylla
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Angela Fessl, Sabine Barthold, Ilija Simic and Viktoria Pammer-Schindler Concept and development of an Information Literacy Curriculum Widget
(full paper) Information literacy, the access to knowledge and use of it are becoming a precondition for individuals to actively take part in social, economic, cultural and political life. Information literacy must be considered as a fundamental competency like the ability to read, write and calculate. Therefore, we are working on automatic learning guidance with respect to three modules of the information literacy curriculum developed by the EU (DigComp 2.1 Framework). In prior work, we have laid out the essential research questions from a technical side. In this work, we follow-up by specifying the concept to micro learning, and micro learning content units. This means, that the overall intervention that we design is concretized to: The widget is initialized by assessing the learner’s competence with the help of a knowledge test. This is the basis for recommending suitable micro learning content, adapted to the identified competence level. After the learner has read/worked through the content, the widget asks a reflective question to the learner. The goal of the reflective question is to deepen the learning. In this paper we present the concept of the widget and its integration in a search platform. PDF: LILG- 2019_Fessl-et-al_IL-curriculum-widget.pdf
Stefan Jongen, Jaro Pichel, Frederike Vernimmen-de Jong and Harm Hospers Analysing Informed Learning at Maastricht University
(full paper) Learning and teaching should be at the forefront of innovation through the informed use of a wide range of evidence contextualised to the specific circumstances of the institution and discipline. Maastricht University (UM) puts emphasis on analysing learning and important 21st-century skill development, such as information literacy skills. Informed learning is a distinct way to approach information literacy in that it addresses the functional, situated and critical nature of learning to deal with information. However, we have limited insight to what extent informed learning practices occur. The aim of the present paper is to answer the question how we can analyse informed learning at Maastricht University. More specifically, in what way can we collect data about the link between information and the learning process to receive insights from both teachers and students? The present paper reviews several studies, which described how to analyse information as part of the learning process. In conclusion, these are the three most important recommendations for the UM regarding analysing informed learning: 1) Analyse to what extent the functional, situated, and critical approach of informed learning are practiced with a mixed approach, 2) Quantitatively and qualitatively analyse the issues related to information use within the learning process in a student and teacher population by means of surveys, focus groups, and course syllabi. 3) Use both formative and summative assessment to measure information literacy skills. Data can thus be collected from several perspectives (e.g. institutional, teachers, and student). By collecting these data, we can increase the awareness regarding information literacy as part of the learning process. In addition, these data can provide input for useful interventions to optimise information literacy education at the UM in order to provide students with one of the most essential skills for their future career. PDF: LILG-2019_Jongen- et-al_Analysing-informed-learning-Maastricht.pdf
Antje Michel and Inka Tappenbeck Information Literacy, epistemic cultures and the question „Who needs what?“
(short paper) In the field of Information Science the concept of Information Literacy (IL) has two different dimensions: On the one hand it refers to the curricular content itself, that is the question which particular competencies Information Science students need to have. On the other hand it is strongly related to the increasing number of target groups for whom information specialists develop and realize instructions and trainings with the aim of strengthening IL. The second dimension is a challenging task insofar as information specialists have to make themselves familiar with the particular epistemic cultures of their target groups in order to develop tailored instructions and trainings for them. But how do we analyze/explore the information needs of members of an epistemic culture which is not familiar to us? How can we understand what kind of support or service a member of a specific academic discipline or social group exactly needs if we are not familiar with that discipline or group? Understanding the information needs of someone who belongs to another epistemic culture is a challenging task which requires special knowledge and methodical expertise. The conference contribution presents “Information Didactics” as a new didactical approach which lends itself to an advanced concept of IL. It expands the view from the traditional field of IL to an universally adoptable didactical concept which is applicable to classical IL training as well as to other instructional activities in the field of Information Science as for example the development of data literacy skills. PDF: LILG-2019_Michel-Tappenbeck_IL- epistemic-cultures.pdf
10:00-11:30: parallel session 1.2 chair: Franho Pehar, room: Wolfgang Mitter
Andrew Whitworth and Lee Webster Digital and information literacy as discursive mapping of an information landscape
(full paper) This paper presents findings from empirical research into a large dataset (around 1m words of text) in which are recorded dialogues between small groups of learners on a postgraduate HE course, as they propose, negotiate and enact digital and information literacy practices. Members of the groups are students on an educational technology course and while collaborating on a complex design problem, can be observed introducing and validating informational and technological resources to other group members, and then taking on a teaching role when it comes to helping other members use these resources most effectively. These are practices that Wenger, White and Smith (2009) have called “stewarding”, and we propose that it is in the development of their stewarding capacity that digital and information literacy practices can be seen emerging in the learners, in ways that are potentially transferable out of the HE context. Following David Harvey (1996), we propose that the groups that work most effectively are creating “discursive maps” of their information landscapes (Lloyd 2010); these maps are used to define and explore the context. Whereas, groups who jump too quickly to a solution do not create an appropriate discursive map and so their digital and information literacy is more limited. Identifying appropriate points at which intervention from a teacher or information. PDF: LILG- 2019_Whitworth-Webster_DIL-discourse-mapping-information- landscape.pdf
Helena Keck and Tamara Heck Improving tagging literacy to enhance metadata and retrieval for open educational resources
(full paper) The growing amount of open educational resources and the diversity on learning and teaching makes social tagging attractive for the educational field. Social tagging services become valuable in contexts where users can support the enrichment, sharing and management of relevant resources. Potential benefits are the enrichment of incomplete metadata, which is crucial to offer effective retrieval services. However, user tagging skills need to be fostered if users shall effectively contribute to the idea of collaboratively sharing and creating educational resources. We aim at fostering user tagging literacy. We analysed tags and user behaviour from a German referatory for educational resources. Our results show that users apply specific tags for their learning and teaching resources that we tried to assign to additional tag categories. Based on our results, we suggest improving such services with a more user-centric approach that supports the development of user competencies on social tagging. We will contribute to a better understanding of user tagging behaviour in services focusing on educational resources. On the one hand, this will help us to improve current services. On the other hand, we are able to build services that foster tagging literacy. This will be beneficial for users, which will be able to better manage their digital resources, and for infrastructure providers, which can apply user-generated data to improve their services. PDF: LILG-2019_Heck-Keck_Tagging- Literacy-OER.pdf.pdf
Damiano Orru and Paola Coppola How librarians can engage citizens to use open access contents and open data as source for fact-checking
(short paper) This paper describes the BiblioVerifica blog, which is an attempt by librarians to fight misinformation by using media and data literacy, engaging citizens as awareness users of the social networks, chats and blogs. Biblioverifica aims to be a public engagement project based on information literacy practices, implementing tips and tricks about search tools, reliable sources, verification strategies. This non-profit initiative promotes fact-checking based on open resources as data, journals, tools, etc.
11:30-12:30: Keynote: Stefan Dreisiebner Information Literacy Online – An Erasmus+ Project to improve students’ competencies The ILO MOOC concentrates on information literacy elements which are relevant for all subjects/disciplines. As IL also covers subject-specific elements, the project demonstrates the extension of the ’generic’ information literacy MOOC for two disciplines: Business Administration and Psychology. An innovative approach of the MOOC is be the implementation of a technology-based assessment component which allows students to get feedback on their learning success. A special aspect of the project concerns offering this content to six European cultural and language groups: English, German, Spanish, Catalan, Slovenian and Croatian. By addressing three of the largest language groups in Europe, the MOOC will be available to many citizens with different native languages. Moreover, it will be one of the first MOOCs available in Slovenian and Croatian and as such provide a new innovative model for MOOC development in these two language areas. The multilingual approach will not only consider formal translation but also cultural-specific differences in the various realizations. This talk will give an overview of existing MOOCs on information literacy and what makes the ILO MOOC different. It will offer insights into the project background, project structure and content framework. A special emphasis will be on the demonstration of the ILO MOOC and the accessibility of the learning content. Finally, it will show how other institutions might use the ILO MOOC. Presentation: LILG2019-Keynote-StefanDreisiebner.pdf
chair: Alexander Botte, room: Wolfgang Mitter
12:30-13:30: lunch on-site (room: Erich Hylla)
13:30-14:30: Keynote: Jan Schneider Interactive learning technologies Nowadays, thanks to mobile technologies virtually all information in the world is at the reach of our hands. However, mere access to information is not equivalent to learning. Practice and feedback are some key aspects to acquire competencies and become proficient in any type of skill. Tutoring systems appeared to provide learners to receive feedback while practicing their skills. Traditionally these tutoring systems worked only for tasks that could be performed while interacting with a desktop interface. In recent years, sensor technologies have become available to the general public. Sensors can be used to unobtrusively capture the learner’s environment, physiological state and performance opening the possibility to create tutoring systems for any type of learning activity.
14:30-16:00: parallel session 2.1 chair: Mate Juric, room: Erich Hylla
Trudi Jacobson, Thomas Mackey and Kelsey O’Brien Developing Metaliterate Citizens: Designing and Delivering Enhanced Global Learning Opportunities
(full paper) Metaliteracy, originally developed in 2010 as a response to a then-limited conception of information literacy, provides a pedagogical model for thinking and knowing in a social media age that has allowed for the proliferation of false and misleading information. It is vital that individuals be thoughtful and critical consumers of information, and also responsible and ethical information creators and sharers. Metaliterate learners are developed across academic disciplines through teaching and learning that support self-direction, collaboration, participation, and metacognitive thinking. The creation of innovative, collaborative, and open online learning environments that apply the metaliteracy goals and learning objectives is imperative for reaching global learners. Members of the Metaliteracy Learning Collaborative, a team of faculty, librarians, and instructional designers, have created several tools, with student contributions, for teaching metaliteracy: a digital badging system, four metaliteracy-focused MOOCs, and a learning module for students making the transition from secondary to post-secondary education. Our most recent Open EdX MOOC project, Empowering Yourself In a Post-Truth World, will serve as a potential hybrid model based upon the knowledge gained from earlier projects. We will share our discoveries based on our experience conceptualizing and implementing these resources that have reached over 5,000 participants worldwide.
Shirley Chiu-Wing Wong and Johnny Yuen The InfoLit Project (2015-18): A collaboration among eight university libraries in Hong Kong
(full paper) The InfoLit project, led by the Hong Kong Polytechnic University, is a collaboration among all eight government- funded tertiary institutions in Hong Kong. The five sub- projects complement each other to enhance information literacy awareness and competence among students in the higher education sector: qualitative and quantitative studies to understand information literacy education needs of students in different disciplines, course enhancement funds for librarian-faculty collaborations, a librarian capacity building program, and the “InfoLit for U” MOOC. “InfoLit for U” MOOC is a self-paced MOOC that highlights the importance of using information analytically, creatively and wisely to study at university and for the future careers. The focal module and the eight discipline modules introduce students to the situated aspect of information literacy in university research and study settings, and were underpinned with educational theories, e.g. informed learning (Bruce, 2003), Community of practice (Lave & Wenger, 1991) Bigg’s SOLO Taxonomy (1979), ACRL Information Literacy Framework 2015, and so on. Learning objects in our MOOC can also be embedded in learning management systems to support specific pedagogical designs. Even though the project ended in 2018, participating libraries continue to explore ways to sustain this initiative beyond the project period. PDF: LILG-2019_Wong-Yuen_InfoLit- Collaboration-8Univ-HongKong.pdf
Josep García IL in secondary school
(short paper) It is not clear which is the proper age for a student to start learning knowledge and skill in the information literacy field. In our high school, with young learners from 11 to 18 years old, the target of our efforts is the second grade, with ages between 13 and 14. The students are improving their information skill while learning another subject: spanish language and literature. Extra material has been added to the curriculum and the different learning tasks of the main subject are flavoured with requirements related to information literacy. We have developed a competency rank to measure the competence of the students when dealing with information. This rank can be used to the first four years of high school and, more precisely, to the students of our second grade. They learn, firstly, to understand the library. After that, are introduced to the architectonical aspects of the Internet, including search engines, protocols and web structure. With that in mind, the main aspects of the bibliographical references are explained and they start working in the selection of sources. By the end of the year, students begin to check how some information are provided from different actors and its differences. PDF: LILG-2019_Garcia_IL-secondary-school.pdf
14:30-16:00: parallel session 2.2 chair: Thomas Mandl, room: Wolfgang Mitter
Dennis Kim-Prieto Wither Law Student Information Literacy?
(full paper) Information Literacy has only recently been applied to frameworks and bench-marking for legal research skills in United States Law Schools. This paper seeks to answer two simple questions: what has IL done for legal research since AALL has adopted Standards and Competencies for Law Student Legal Research Skills, and what is the future of IL in legal research classrooms around the world? PDF: LILG-2019_Kim-Prieto_Law-Student-IL.pdf
Paul Libbrecht, Stefan Dreisiebner, Björn Buchal and Anna Polzer Creating a Multilingual MOOC Content for Information Literacy: A Workflow
(full paper) A massive open online course (MOOC) is an online space for learning with no prerequisites for entry. All content is delivered online and learners interact with the content by navigating through it, assessing their progress, writing down their knowledge, and sometimes interacting with other students. The European project Information Literacy Online is an example of a MOOC. It has a number of set goals: it should teach the basics of information literacy to undergraduate students, it should offer study in six European languages, it should deliver content that can be re-used, it should be used mostly by “self-paced” learners who progress at their own speed through the content, and subsequently assess and see their progress as they go. The aim of this paper is to discuss how to build a multilingual MOOC in a location- independent and distributed collaboration scenario. The project requirements have shaped a content creation process, an authoring workflow, which we present in this paper. While the MOOC is delivered on the OpenEdX platform, the authoring workflow is centered around a versioning system which has allowed quality control processes, automated transformation processes, and the contribution of content from multiple places to occur in an asynchronous manner. This paper describes the workflow, sketches the technical choices made in the process, the issues encountered and their workarounds and reports on the experience gained thus far. PDF: LILG-2019_Libbrecht-et-al_Creating_ILO_MOOC.pdf
Tamara Heck, Luzian Weisel and Sylvia Kullmann Information literacy and its interplay with AI
(short paper) Information literacy (IL) [1] – and similarly digital literacy [2, 3] – want to convey skills to handle information and data, its use and the creation of new information and services. It emphasizes to teach competencies that enable learners to adapt to new environments and thus foster life-long learning. Artificial intelligence systems (AI) enter all kinds of areas, specifically the educational sector on all levels. For example, learning analytics and learning supportive services are established. Learners might see the opportunities of those services that promise to foster individual learning and skill development. At the same time, they need to develop novel kinds of literacy to understand and to apply AI. Thus, IL teaching and literacy frameworks need to consider an adaptation to recent changes that come with AI. Our contribution wants to start a discussion within the IL expert field on how IL teaching needs to prepare learners for the new era of AI. We will discuss if IL teaching frameworks need to be adapted to foster AI literacy and moreover, how IL teaching concept can benefit from developments in AI. Based on a scoping review in AI in education, we will introduce current ideas of AI technology and applications and discuss them in relation to IL teaching schemes [2]. Following up the dialog of our IL working group [4], we want to contribute to current discussions on AI in education and the potential influence it might have on IL teaching, and reversely. PDF: LILG-2019_Weisel-Heck_IL-interplay-AI.pdf
16:00-17:00: Panel: What do we mean when we talk about IL? Panel moderated by Maja Žumer and Alexander Botte with guests: Shirley Chiu-Wing Wong, Stefan Dreisiebner, Jannica Heinström, Trudi Jacobson, Jan Schneider, and Andrew Whitworth. (room: Wolfgang Mitter)
17:30-18:30: interactive workshops
Workshop 1: Thomas Mandl and Christa Wromser-Hacker (room: Erich Hylla) Linguistic and Cultural challenges for adopting eLearning content
The digitalization of many societal spheres is continuing and learning is more and more transformed into a digital or a blended experience. For many language communities, this requires the adoption of learning material from other languages. The translation of e-learning content, instructions and feedback leads to language issues, but also extends to the core of cultural identity. Learning involves many central aspects of social behavior touching many national differences. Thus regards addressing, power distribution, preferred learning style as well as the perceived relevance of content and the typical ways of performance review. The workshop gives the participants the opportunity to reflect these topics from various angles. The issues are introduced from a pragmatic perspective based on case studies and from a theoretical perspective of cultural dimensions. In group discussion, the priority of and the relationship between the topics as well as concrete examples can be discussed.
Thomas Mandl 10 Minutes: Introduction and Issues in ILO Content
Brief discussion and topic collection
Christa Womser-Hacker 15 Minutes: Culture und multi-linguality in learning environments
Brief discussion and topic collection
Britta Upsing 10 Min: International education testing
Collection of priority topics
Discussion of topics in groups
20 minutes breakout -> presentation of group results
Workshop 2: Alex Butler (room: Wolfgang Mitter) Beyond Browse and Search: How Do We Build New Pathways into Digital Primary Source Archives?
Academic Libraries and Vendors are always exploring new ways in helping students develop critical thinking and advanced research skills. This session’s panel will discuss how students are using the wide variety of interactive tools available across databases and digital collections offered by vendors and other institutions. Over the past twenty years, numerous primary source collections have been digitized and made available online both by vendors and institutions. Examples of other digitization efforts include but are not limited to the Flickr Commons, Internet Archive, Europeana Collections, etc. Students can now take advantage of both paid and freely available content. Not only are they interested in accessing the materials, but also in learning by “recreating the past.” The question is: how are students using the wide variety of interactive tools available across databases and digital collections (both subscription-based and free content)? The goal of this paper is to explore the innovative ways in which academic libraries are promoting the discovery and use of primary sources for pedagogical and research purposes. Whether that’s related to data visualization, contextual essays, and case studies or interactive chronologies, we’ll open the conversation to learn and share more with each other. A small group activity will follow the short panel presentation. The audience will break out into groups to brainstorm creative ways in which their academic libraries are using the interactive tools to help students develop critical thinking and advanced research skills. Then, they will reconvene to share examples of best practices.
The Conference is a final part of the Erasmus+ Project Information Literacy Online, a European project to improve students’ competencies:
The Conference will be a forum for the exchange of research and experience associated with Information Literacy (IL) Learning. Besides three keynotes and a panel, several tracks of paper sessions are planned. Submissions to the following topics of interest are invited: – IL as a learning process, including assessment Digital learning resources for IL (e.g. MOOCs, Learning- scenarios, OERs) – Comparative studies of courses and curricula with an IL lens – Cultural diversity of IL – IL in connection with other literacy concepts Many disciplines can contribute: Library and Information Science,different Learning Sciences, or Research in Cultural Diversity.
9:00-10:00: Keynote: Jannica Heinström In a world of stigma and flow – how youth master information in their daily lives
10:00-11:30: parallel session 1.1
Angela Fessl, Sabine Barthold, Ilija Simic and Viktoria Pammer-Schindler Concept and development of an Information Literacy Curriculum Widget
Stefan Jongen, Jaro Pichel, Frederike Vernimmen-de Jong and Harm Hospers Analysing Informed Learning at Maastricht University
Antje Michel and Inka Tappenbeck Information Literacy, epistemic cultures and the question „Who needs what?“
10:00-11:30: parallel session 1.2
Andrew Whitworth and Lee Webster Digital and information literacy as discursive mapping of an information landscape
Helena Keck and Tamara Heck Improving tagging literacy to enhance metadata and retrieval for open educational resources
Damiano Orru and Paola Coppola How librarians can engage citizens to use open access contents and open data as source for fact checking
11:30-12:30: Keynote: Stefan Dreisiebner Information Literacy Online – An Erasmus+ Project to improve students’ competencies
12:30-13:30: lunch on-site
13:30-14:30: Keynote: Jan Schneider Interactive learning technologies
14:30-16:00: parallel session 2.1
Trudi Jacobson, Thomas Mackey and Kelsey O’Brien Developing Metaliterate Citizens: Designing and Delivering Enhanced Global Learning Opportunities
Shirley Chiu-Wing Wong and Johnny Yuen The InfoLit Project (2015-18): A collaboration among eight university libraries in Hong Kong
Josep García IL in secondary school
14:30-16:00: parallel session 2.2
Dennis Kim-Prieto Wither Law Student Information Literacy?
Paul Libbrecht, Stefan Dreisiebner, Björn Buchal and Anna Polzer Creating a Multilingual MOOC Content for Information Literacy: A Workflow
Tamara Heck, Luzian Weisel and Sylvia Kullmann Information literacy and its interplay with AI
16:00-17:00: Panel: What do we mean when we talk about IL? Panel moderated by Maja Žumer and Alexander Botte with guests: Shirley Chiu-Wing Wong, Stefan Dreisiebner, Jannica Heinström, Trudi Jacobson, Jan Schneider, and Andrew Whitworth.
17:30-18:30: interactive workshops
Workshop 1: Thomas Mandl and Christa Wromser- Hacker Linguistic and Cultural challenges for adopting eLearning content
Workshop 2: Alex Butler Beyond Browse and Search: How Do We Build New Pathways into Digital Primary Source Archives?
Helsinki Central Library Oodi: storia di un travolgente successo SUE CONSIDINE Former Executive Director Fayetteville Free Library, New York
Oltre il contenuto: come il coinvolgimento della comunità può portare all’apprendimento partecipativo e alla creazione di conoscenza THEO KEMPERMAN Directeur Bibliotheek Rotterdam
Un approccio alla biblioteca pubblica al servizio dei giovani
Break MEIKE JUNG Stuttgart Stadtbibliothek am Mailänder Platz
Educazione alla lettura e alla cultura digitali nella biblioteca di Stoccarda. Attività di mediazione ed eventi in collaborazione con le iniziative regionali EMMA CATIRI Sistema bibliotecario di Milano
Le biblioteche universitarie e le sfide della digital scholarship. Le monografie ad accesso aperto MARIA CASSELLA Biblioteca Norberto Bobbio, Università degli studi di Torino
Terza missione e modelli biblioteconomici: come evolve il profilo della biblioteca accademica FABIO DI GIAMMARCO Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma
Biblioteche e Big Data: una sfida complessa per nuove forme di conoscenza immaginando nuovi assetti e servizi
Venerdì 15 marzo Ore 9,30 – 13,00
Sala Manzoni
La costruzione delle raccolte: nuove strategie e criticità
Progetto di portale di qualità in ambito sanitario che ha lo scopo di aggregare le risorse informative (siti e portali nazionali ed internazionali) utili a pazienti e cittadini e ai professionisti della salute con due diverse interfacce e contenuti.
Ho finora sviluppato le due pagine principali in maniera semplificativa. La parte patologie e condizioni necessiterebbe di cooperazione e fondi. Ma l’ idea è quella di creare un ambiente dove ci si possa muovere senza incorrere in informazioni prive di qualsiasi qualità specialmente in ambito sanitario dove ciò è molto pericoloso.
Si è già sottolineato come in un contesto sempre più complesso, diversificato e social, la funzione di biblioteche e bibliotecari possa trovare nuovi significati e nuovi stimoli. In particolare diventa sempre più importante il ruolo informativo e formativo svolto da sempre dal personale delle biblioteche.
L’argomento è stato anche al centro della ventitreesima edizione del Convegno delle Stelline, il consueto appuntamento annuale per i professionisti del mondo bibliotecario italiano. Durante i diversi incontri che si sono svolti nell’ambito della due giorni (il 16 e il 17 marzo) si è soprattutto parlato dei principali strumenti che permettono ai bibliotecari di incontrare e supportare chi a loro si rivolge.
Le principali finalità sono di assicurare un accesso libero e operativamente semplice a un’informazione verificata e stimolare, al contempo, lo sviluppo di un pensiero critico da esercitare anche nel più vasto contesto social e informativo.