Damiano Orru

FONTI: Banca d’Italia – BASE DATI STATISTICA


infostat.bancaditalia.it/inquiry


 

Contenuti consultabili e principali funzioni

La Base Dati Statistica della Banca d’Italia contiene le informazioni riscontrabili in alcune pubblicazioni periodiche (il Bollettino Statistico e i Supplementi al Bollettino Statistico) nonché alcune statistiche macroeconomiche a carattere storico.

Per le pubblicazioni, la base dati contiene sia la versione statica PDF sia la versione dinamica con i dati navigabili.

I dati sono rappresentati attraverso tavole predefinite in formato multidimensionale o in serie storiche; è sempre possibile generare prospetti personalizzati in base alle proprie esigenze.

Un ampio sistema di metadati documenta il contenuto e la struttura delle informazioni, agevolando la comprensione delle statistiche e l’attività di ricerca dei dati.

 


Il modello dei dati

La Base Dati Statistica comprende diverse tipologie di contenuti che possono essere schematicamente ripartiti in:

  • Dati quantitativi
  • Metadati: sono dati qualitativi rappresentati da codici e descrizioni che descrivono e spiegano i dati quantitativi. I metadati possono essere riferiti a livello di tavola, di serie, di domini.
  • Documenti: per le statistiche derivanti da pubblicazioni l’applicazione di inquiry consente anche l’accesso diretto al documento PDF; ai dati sono associati dei grafici.

Dal punto di vista metodologico tutte le informazioni sono rappresentate secondo un modello multidimensionale la cui struttura elementare è denominata Cubo.

Esso contiene tutte le informazioni necessarie per rappresentare un fenomeno ed è identificato in modo univoco da una Chiave visibile nell’Indice dei contenuti in corrispondenza dell’ultimo elemento di ogni nodo (vedi oltre) oppure in alto nella finestra Dati (cfr. Capitolo 3).

La struttura generale del Cubo prevede:

  • il fenomeno oggetto d’osservazione (es. impieghi)
  • le variabili di classificazione che circostanziano il fenomeno oggetto dell’osservazione (es. Attività economica della clientela) specificandone le caratteristiche, ciascuna delle quali è associata ad un insieme di valori ammissibili, tra tutti gli elementi del Dominio, detto ‘Dominio in uso’;
  • le variabili di misura (un importo, un tasso, un indice, ecc.) del fenomeno statistico osservato (ad esempio, numero degli sportelli bancari). Nei Cubi monomisura la misura non ha un nome specifico perché è unica. Nei Cubi multimisura invece ciascuna di esse ha un suo nome specifico;
  • gli attributi che qualificano la misura (ad esempio, se si tratta di un valore percentuale o di un importo espresso in una scala particolare).

FONTI: Ministero Finanze – Documentazione economica e finanziaria

Il servizio di Documentazione economica e finanziaria, a cura del CERDEF, è la banca dati completa ed integrata di normativa, prassi e giurisprudenza in materia fiscale ed economica ed è attivo gratuitamente sul web per rispondere alle esigenze di pubblicità imposte dallo Statuto del contribuente.


def.finanze.it/DocTribFrontend/RS2_HomePage.jsp


RICERCA PER PAROLE

Questa funzionalità consente di effettuare una ricerca testuale con i termini inseriti nel campo Parole in base all’opzione selezionata tra quelle presenti nel menu a tendina del campo Criterio:

  • tutte le parole – il sistema ricerca i documenti che contengano tutti i termini inseriti;
  • almeno una parola – il sistema ricerca i documenti che contengano almeno uno dei termini inseriti;
  • frase esatta – il sistema ricerca la frase esatta;
  • parole adiacenti – il sistema ricerca i documenti che contengano i termini inseriti vicini tra loro in un intorno di massimo 5 parole

Ricerca con operatori logici – consente di effettuare la ricerca con gli operatori logici AND, OR, NOT secondo regole dettagliate

FONTI: Ministero Interno – Dati e statistiche

Relazioni, report, dati e statistiche, che riguardano le aree di competenza del ministero dell’Interno, sono state raccolte in un unico contenitore per rendere più facile la consultazione delle informazioni.


interno.gov.it/it/sala-stampa/dati-e-statistiche


E’ sufficiente effettuare una ricerca semantica per trovare immediatamente le informazioni raggruppate per ufficio emittente.
L’attività di raccolta dati viene svolta dall’Ufficio centrale di statistica che, insieme agli uffici delle prefetture, contribuisce al Sistema nazionale di statistica (Sistan).

Questa sezione contiene, inoltre, dati e statistiche non consolidati forniti periodicamente dai dipartimenti del ministero.

FONTI: N-LEX

N-Lex offre un punto di accesso unico alle banche dati legislative nazionali dei singoli paesi dell’UE.

Scegli uno dei paesi elencati per cercare atti giuridici o per saperne di più sul suo ordinamento giuridico.


eur-lex.europa.eu/n-lex//index_it


Selezionare Ricerca in più banche dati per effettuare una ricerca in più di un paese allo stesso tempo.

 

Cos’è N-Lex?

N-Lex offre un punto di accesso unico alle banche dati legislative nazionali nei singoli paesi dell’UE.

Non contiene documenti, ma è un’interfaccia di ricerca semplice per i sistemi informativi giuridici nazionali (e in quanto tale dipende interamente da questi ultimi).

Cosa si può fare in N-Lex?

  • Usare una funzione di ricerca standard per consultare le banche dati di qualsiasi paese
  • Recuperare documenti direttamente da tali banche dati
  • Trovare descrizioni del contenuto delle banche dati di ciascun paese (diversi tipi di legislazione nazionale) e di come effettuare ricerche mirate in questo ambito
  • Trovare documenti in ogni lingua dell’UE (usare la traduzione automatica per effettuare ricerche e tradurre le pagine ottenute come risultati)

Contesto

N-Lex completa EUR-Lex, il sito degli atti giuridici dell’UE, fornendo link alle legislazioni nazionali.

È stato messo a punto dall’Ufficio delle pubblicazioni dell’UE e dai paesi membri dell’Unione.

EVENTI: #openAccessWeek 23-29 ottobre 2017 “open in order to…”

#OpenAccessWeek 23-29 ottobre 2017


http://openaccessweek.org/events/biblioverifica-strategie-e-strumenti-fonti-contro-la-fakenews


biblioverifica.cloud

OA WEEK http://openaccessweek.org/page/about
… e’ un evento globale promosso dal network internazionale Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition (SPARC), cui l’Italia parteciperà con una serie di iniziative a livello territoriale.

La manifestazione, giunta alla VIII edizione, quest’anno è intitolata “Open in order to…

Open Access Week coinvolge studenti, ricercatori, università, enti finanziatori della ricerca, editori, cittadini. I partecipanti avranno l’opportunità di approfondire e condividere con i colleghi di tutto il mondo i vantaggi nell’uso dell’Open Access: una “cultura” che promuove la libera disponibilità in rete della letteratura scientifica.

Per partecipare è necessario registrarsi online. Il calendario delle iniziative sarà costantemente aggiornato sul sito.

 

https://www.facebook.com/biblioVerifica/

https://twitter.com/biblioveri

https://www.instagram.com/biblioverifica/

“strategie e strumenti, fonti contro la #FAKENEWS”

#BIBLIOVERIFICA il nostro obiettivo e’ agevolare l’accesso all’informazione responsabile, condividendo strategie, strumenti e metodi basati sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.

 

La nostra redazione,formata da bibliotecari e archivisti, valuta con attenzione ciò che segnala, utilizza risorse attendibili e oggettive, segnalando eventuali limiti e contro indicazioni di queste risorse:
CONDIVIDIAMO STRUMENTI E STRATEGIE DI VERIFICA DEI DATI (OGGETTIVI E DOCUMENTATI PALESEMENTE) E DELLE FONTI ISTITUZIONALI E CERTIFICATE.

NON DISPENSIAMO VERITA’ O GIUDIZI SU PERSONAGGI O PROPOSTE IN AMBITO POLITICO – FINANZIARIO – SOCIALE.

Siamo volontari professionisti dell’informazione (archivisti o bibliotecari) che aderiscono e fattivamente collaborano al manifesto contro le #FAKENEWS promosso dall’International Federation of Library Associations and Institutions – IFLA

FONTI: SIOPE Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici

FONTI: SIOPE Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici

La banca dati SIOPE è nata nel 2003 per risponde all’esigenza di migliorare la conoscenza dell’andamento dei conti pubblici, sia sotto il profilo della quantità delle informazioni disponibili, sia sotto il profilo della tempestività; e di superare, attraverso una codifica uniforme per tipologia di enti, le differenze tra i sistemi contabili attualmente adottati dai vari comparti delle amministrazioni pubbliche, senza incidere sulla struttura dei bilanci degli enti in questione. Il Siope rappresenta uno strumento fondamentale per il monitoraggio dei conti pubblici italiani, attraverso la rilevazione in tempo reale del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e l’acquisizione delle informazioni necessarie ad una più puntuale predisposizione delle statistiche trimestrali di contabilità nazionale

Nel patrimonio informativo raccolto attraverso il sistema SIOPE disponibile in modalità “aperta” è possibile reperire i dati relativi agli incassi e ai pagamenti annui di raggruppamenti omogenei di enti pubblici e i dati sono forniti con il dettaglio previsto dalla codifica gestionale dei singoli raggruppamenti.


UNA delle applicazioni degli opendata e’

http://soldipubblici.gov.it


FONTI: I.Stat è la banca dati ISTAT – Istituto nazionale di statistica

I.Stat è la banca dati, sempre aggiornata, delle statistiche correntemente prodotte dall’Istituto nazionale di statistica.

Le statistiche sono ricercabili per tema.
Il sistema è interrogabile anche per parola chiave.

I dati sono presentati sotto forma di tavole multidimensionali che gli utenti possono esportare in formato xls, csv. È inoltre possibile creare tabelle personalizzate agendo sulle variabili, il periodo di riferimento e la disposizione di testate e fiancate.
 


 

Altre banche dati derivanti da I.Stat

Per alcuni argomenti di particolare interesse, l’Istat ha riorganizzato le informazioni già presenti nella banca dati I.Stat all’interno dei seguenti sistemi tematici:

Banche dati sui censimenti (a partire dalla tornata 2010-11)

Il portale, tra l’altro già disponibile all’indirizzo http://datiopen.istat.it, consente di accedere e navigare dati in formato aperto sulla base di tecnologie e standard del web semantico e permette la pubblicazione di dati in formato Linked Open Data – LOD

FONTI: cataloghi AIB “OPAC italiani” ricerca selettiva nelle biblioteche italiane

 

La maschera di ricerca selettiva permette di selezionare un insieme di cataloghi sui quali effettuare poi una ricerca. Una volta specificati i parametri di selezione, i cataloghi possono essere interrogati direttamente, oppure visualizzati in un elenco dal quale è possibile selezionarli anche singolarmente. Tale elenco riporta anche i cataloghi presenti nel repertorio degli OPAC italiani ma non ancora connessi al MAI, che pertanto non possono essere interrogati cumulativamente.

Selezionare la copertura geografica

Il riquadro con sfondo rosa permette di specificare l’ubicazione delle biblioteche alle quali si è interessati (indipendentemente dalle istituzioni di cui fanno parte), a livello di regione, provincia o comune. Le località possono essere scritte direttamente nelle caselle oppure scelte dalle liste alfabetiche (procedura utile in particolare quando non si è sicuri dell’esatta forma dei loro nomi).

I cataloghi collettivi vengono selezionati a seconda della ubicazione delle diverse biblioteche che comprendono: cataloghi con biblioteche ubicate in più comuni sono considerati a copertura
provinciale; con biblioteche ubicate in più province sono considerati a copertura
regionale; con biblioteche ubicate in più regioni sono considerati a copertura
nazionale.

Nella presentazione dei cataloghi selezionati, così come nel repertorio, i cataloghi sono raggruppati per livello di copertura: perciò, ad esempio, un catalogo comprendente biblioteche ubicate a Milano e Pavia comparirà sotto il livello regionale “Lombardia” e non sotto “Milano” o “Pavia”.

Selezionare il tipo di biblioteche

Il riquadro con sfondo azzurro permette di specificare il tipo di biblioteche alle quali si è interessati:

  • pubbliche, come quelle comunali o comunque rivolte all’utenza non specialistica
  • statali, comprese le biblioteche nazionali e quelle storicamente denominate “universitarie”
  • ecclesiastiche e di altre comunità religiose
  • scolastiche, generalmente di scuole superiori
  • di università
  • di enti di ricerca come CNR, ENEA e altri istituti e fondazioni
  • altre, comprendenti le biblioteche che non rientrano nelle suddivisioni precedenti.

I cataloghi collettivi che comprendono biblioteche di più tipi verranno sempre selezionati quando sia stato scelto uno di essi.

Selezionare il tipo di documenti

Il riquadro con sfondo crema permette di specificare il tipo di documenti ai quali si è interessati:
monografie,  periodici o entrambi. I cataloghi che comprendono entrambi i tipi i documenti verranno selezionati in tutti i casi.

Ricerca globale | Ricerca selettiva | Ricerca per regione

http://www.aib.it/progetti/opac-italiani/mai-ricerca-selettiva/



Il Repertorio degli OPAC italiani è stato creato il 09-02-1997; il MAI è stato progettato a partire dall’estate 1998, disponibile al pubblico dal 18-05-1999. Questa pagina è stata creata il 20-01-1999; nuova versione 01-03-2017

EVENTI: “Archivi e biblioteche al tempo delle #fakenews le biblioteche digitali come servizio alla comunità”

mercoledì 21 giugno ore 15-19

Biblioteca della Camera dei deputati
Sala Galileo, secondo piano
Via del Seminario 76 – Roma


http://www.aib.it/attivita/2017/62975-archivi-biblioteche-fake-news/

 

Archivi e biblioteche sono servizi e strumenti di conoscenza critica della realtà fondamentali per la cittadinanza attiva, l’apprendimento, la ricerca scientifica, la salvaguardia della memoria culturale e il confronto delle idee. La digitalizzazione della documentazione storica, la crescita esponenziale delle pubblicazioni correnti born-digital e le tecnologie per facilitarne reperimento, integrazione, valorizzazione, rielaborazione e riutilizzo moltiplicano le opportunità di contribuire alla produzione di nuovi saperi a beneficio di tutti, ma al contempo accrescono la responsabilità dei gestori riguardo alla qualità, alla contestualizzazione, alla neutralità e alla affidabilità dell’informazione disponibile e affinché in ambiente digitale non si generino nuove barriere all’accesso e nuove forme di esclusione.
Il convegno prende spunto da un recente decreto del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo (DM 37/2017) istitutivo di un “Servizio per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital library”, che ha sollevato critiche e perplessità nel mondo degli archivi, delle biblioteche e della ricerca scientifica, e mira a promuovere un confronto pubblico tra esperti, utenti e decisori politici sulla natura e le finalità delle biblioteche digitali come istituti della democrazia e sulle architetture istituzionali che possono favorirne lo sviluppo.

Programma

Saluti
Antonio Casu, direttore Biblioteca della Camera dei deputati

Introduzione al Convegno. Il punto di vista delle Associazioni
Rosa Maiello, presidente Associazione italiana biblioteche
Mariella Guercio, presidente Associazione nazionale archivistica italiana
Giovanna Mazzola Merola, componente del direttivo Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli

Presiede Giovanni Bergamin, responsabile servizi informatici Biblioteca nazionale centrale di Firenze

Interventi di

Benedetta Tobagi, giornalista (in attesa di conferma)
– Federico Valacchi, docente di Archivisitica e archivistica applicata Università di Macerata
Roberto Delle Donne, docente di Storia medievale, Storia della storiografia medievale e Metodologia della
ricerca storica Università degli studi di Napoli Federico II
Gino Roncaglia, docente di di Informatica applicata alle discipline umanistiche ed Editoria digitale Università della Tuscia
Lorenzo Casini, docente di Diritto amministrativo IMT School for advanced studies Lucca; Consigliere giuridico del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo

Discussione

Conclusioni a cura di
Claudio Leombroni, Responsabile del Servizio Biblioteche, archivi, musei e beni culturali Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna

 

http://www.aib.it/attivita/2017/62975-archivi-biblioteche-fake-news

EVENTI: “#bastabufale. Impegni concreti” Camera dei Deputati

“#Bastabufale. Impegni concreti”. http://www.camera.it/leg17/537?shadow_mostra=24156

Le proposte operative della scuola, dell’impresa, dell’informazione e dei social network per contrastare le fake news sono state al centro dell’incontro promosso dalla Presidente della Camera Laura Boldrini che si è tenuto oggi, martedì 2 maggio, alle ore 10,30, nella Sala della Regina di Montecitorio. Dopo il saluto della Presidente e l’intervento introduttivo del giornalista Paolo Attivissimo, hanno preso la parola: Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria; Monica Maggioni, Presidente della Rai; Maurizio Costa, Presidente della Federazione italiana editori giornali; Richard Allan, Vicepresident public policy Facebook. Ha condotto i lavori l’attrice Geppi Cucciari. I relatori hanno presentato le proposte che, ognuno nel proprio ambito, intendono attuare per fronteggiare il fenomeno della disinformazione. Idee messe nero su bianco a conclusione dei tavoli di lavoro tematici che si sono tenuti, sempre a Montecitorio, il 21 aprile scorso e che hanno permesso a 39 organizzazioni ed esperti di confrontarsi sul tema. Al termine della mattinata sono state premiate le scuole vincitrici del concorso ‘Bufale in rete: come riconoscerle!’, bandito dalla Ibsa Foundation for scientific research e dall’Istituto Pasteur Italia. L’iniziativa prevedeva la realizzazione di un fumetto, a colori o in bianco e nero. A premiare i ragazzi, oltre alla Presidente Boldrini e alla Ministra Fedeli, il fumettista di Gazebo Makkox.

Appello per il diritto a una corretta informazione
Essere informati correttamente è un diritto. Essere disinformati è un pericolo.
https://www.bastabufale.it/
Ho deciso di lanciare questo appello perché ritengo che il web sia un importante strumento di conoscenza e democrazia. Ma spesso anche luogo di operazioni spregiudicate, facilitate dalla tendenza delle persone a prediligere informazioni che confermino le proprie idee. In rete sono nati fenomeni nuovi, come le fabbriche di bufale a scopo commerciale o di propaganda politica e certo giornalismo “acchiappaclick”, più interessato a incrementare il numero dei lettori anziché a curare l’attendibilità delle fonti.

Le bufale creano confusione, seminano paure e odio e inquinano irrimediabilmente il dibattito. 

Le bufale non sono innocue goliardate. Le bufale possono provocare danni reali alle persone, come si è visto anche nel caso dei vaccini pediatrici, delle terapie mediche improvvisate o delle truffe online.

Questo è il tempo della responsabilità. È necessario mobilitarsi, ciascuno di noi deve fare qualcosa per contrastare la disinformazione e contribuire a tutelare la libertà del web e la dignità di chi utilizza questo spazio che offre enormi opportunità culturali, relazionali ed economiche.

Non si tratta né di bavagli né di censure. Si tratta di reagire e affrontare un problema che ci riguarda tutti. Firmare questo appello significa fare la propria parte e dare il proprio contributo. Alcuni ambiti, poi, sono più esposti di altri e hanno una maggiore responsabilità: la scuola in primis, ma anche l’informazione, le imprese, i social network. A chi vi opera chiediamo uno sforzo aggiuntivo.

FIRMA PER DIRE NO ALLE BUFALE, SÌ ALLA CORRETTA INFORMAZIONE

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