Sta iniziando a circolare la notizia secondo la quale le schede elettorali inviate agli italiani residenti all’estero sarebbero prive dei simboli dei partiti di centro destra lasciando supporre che tali voti siano truccati.
Il progetto ISSalute (Informare, Conoscere, Scegliere) è un nuovo sito dedicato alla salute del cittadino sviluppato e gestito dall’Istituto Superiore di Sanità:
è a disposizione dei cittadini con un linguaggio semplice e informazioni aggiornate, indipendenti e certificate. Sono tre le sezioni ed una è dedicata ai falsi miti e alle bufale in tema di salute:
Il tema della disinformazione e’ sempre piu’ attuale, la Direzione Generale per le comunicazioni, organo della Commissione Europea, propone una discussione che si affianca alla consultazione pubblica (attiva da novembre 2017 fino al 23 febbraio 2018) e al lavoro del Gruppo di esperti di alto livello HLEG.
La FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, è un organo ausiliario dello Stato e la principale istituzione del mondo medico nel nostro Paese. Come tale essa ha due scopi principali e perfettamente complementari: tutelare la popolazione facendo sì, insieme ad altri organi, che venga garantito e difeso il suo diritto alla salute e, al tempo stesso, vigilare sulla Professione medica, difendendone la dignità e proteggendola da abusi.
Dottoremaeveroche nasce con lo scopo di assolvere a entrambi questi compiti: offrire alla popolazione un’informazione accessibile, scientificamente solida e sempre trasparente, e ai Colleghi strumenti comunicativi nuovi, in linea con i tempi, proficui nell’attualizzare lo scambio che è alla base del rapporto tra medico e paziente.
Gli ultimi anni hanno visto una pericolosa, e spesso dolorosa, impennata nella circolazione di notizie in molti casi inesatte, in troppi infondate e in molti altri, deliberatamente e maliziosamente, false, con ricadute a volte drammatiche sulla salute di singoli cittadini o di intere fasce della popolazione.
La FNOMCeO ha deciso di scendere in campo, con strumenti nuovi, per arginare questo fenomeno, in difesa dei cittadini e degli operatori.
Dottoremaeveroche nasce come porto sicuro nel mare in tempesta della disinformazione in ambito sanitario. Avete un dubbio? Qui troverete la risposta, costruita sulle evidenze scientifiche più attuali da esperti divulgatori.
Un’informazione seria, solida e trasparente, corredata da tutti i dovuti riferimenti bibliografici, al tempo stesso resa immediata e accessibile a tutti gli utenti, con l’imprescindibile collaborazione di divulgatori esperti e giornalisti impegnati da anni in ambito scientifico.
Se comunicare bene la salute fa bene alla salute… la nostra prescrizione è di visitare Dottoremaeveroche in dosi massicce ogni volta che ne sentite il bisogno. Non ci sono controindicazioni!
Il CICAP-MED nasce come emanazione del CICAP ( Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, fondato da Piero Angela nel 1989), e ne fanno parte medici, biologi, fisici e ricercatori che ne condividono le finalità.
Il Cicap-Med risponde a domande di interesse generale relative alla salute basandosi sul piu’ rigoroso metodo scientifico.
La redazione di bibliotecari e archivisti (biblioVolontari) vagliera’ le proposte proponendo gratuitamente sui social (Fb/Tw/Ln/ ecc…) strategie di ricerca e strumenti on-line di #BiblioVerifica
“Sicuramente vero? Fatti, ipotesi, congetture” è il titolo della edizione 2018 del Darwin Day di Milano, che si terrà come tutti gli anni il 6 febbraio al Museo di Storia Naturale. Anche la manifestazione dei patiti di evoluzionismo si cimenta quindi col ragionare sul tema più in voga in questo periodo, declinabile in vari modi: Fake News, fatti alternativi e post verità. Che si scopra un meccanismo di selezione delle bufale simile a quello svelato da Darwin per le specie?
ore 10.15 Occhio alla bufala! Come il metodo scientifico può difenderci dalle fake news
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ore 10.45 I fossili, le antiche civiltà e l’evoluzione: l’importanza della storia della scienza per riconoscere la pseudoscienza
Marco Ciardi UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – CICAP
ore 11.15 Nascita e crescita del pensiero scientifico
Giulio Lanzavecchia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
ore 11.45 Valutazione delle fonti di informazione scientifica
Andrea Becchetti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
“Fake news”, “post-verità” e persino “fatti alternativi”: sono termini entrati in uso recentemente, nell’ambito del dibattito sull’attendibilità delle informazioni che frequentemente riguarda argomenti scientifici, soprattutto nei campi della biologia, della
medicina e della fisica. “Bufale” e pseudoscienze, pur essendo prive di fondamento ma facendo talvolta uso di una terminologia apparentemente scientifica, risultano attraenti perché sembrano permettere il superamento dei limiti imposti dalla razionalità e promettono certezze o speranze che la scienza non è sempre in grado di fornire. Nemmeno i singoli scienziati ne sono immuni: Alfred
Wallace, co-scopritore con Charles Darwin della selezione naturale e fondatore della biogeografia, era dedito allo spiritismo e contrario alla vaccinazione antivaiolosa. L’esempio citato dimostra che non si tratta di un tema esclusivo dei nostri giorni, ma lo sviluppo dei moderni mezzi di comunicazione ne ha amplificato la portata.
Il Darwin Day 2018 intende fornire elementi di conoscenza dei metodi e della storia della scienza utili per distinguere il vero dal falso, mostrando anche come lo studio dei meccanismi di genesi e diffusione di “bufale” e pseudoscienze permetta di capire meglio il
procedimento scientifico
ore 10.00 Sicuramente vero? Fatti, ipotesi e congetture
Maurizio Casiraghi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA – SIBE; Marco Ferraguti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – SIBE
ore 10.15 Occhio alla bufala! Come il metodo scientifico può difenderci dalle fake news
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ore 10.45 I fossili, le antiche civiltà e l’evoluzione: l’importanza della storia della scienza per riconoscere la pseudoscienza
Marco Ciardi UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – CICAP
ore 11.15 Nascita e crescita del pensiero scientifico
Giulio Lanzavecchia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
ore 11.45 Valutazione delle fonti di informazione scientifica
Andrea Becchetti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
ore 14.30
Introduce e modera Sylvie Coyaud SCIENCE REPORTER
ore 15.00 OGM, la grande paura
Stefano Bertacchi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA – IUxS
ore 15.30 Il “darwinismo sociale” fu pseudoscienza?
Antonello La Vergata UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA
ore 16.00 Draghi, ornitorinchi e bufale: storie di zoologia al limite
Giorgio Bardelli MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO
ore 16.30 Balle sottovuoto. Tutto ciò che sappiamo, ma non dovremmo sapere, sullo spazio
Luca Perri ASSOCIAZIONE LOFFICINA
ore 17.00 Dibattito con il pubblico
ore 20.30 Ultime notizie sull’evoluzione umana
Giorgio Manzi SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ATTIVITÀ LUDICO-DIDATTICHE
Prenotazione obbligatoria desk.adiemme@gmail.com Informazioni: tel 02 88463337
DOMENICA 4 FEBBRAIO
ore 16.00 Famose creature improbabili, science show Fake news e zoologia. Esiste già una disciplina che si occupa di questo curioso incontro: la criptozoologia.
Venite a scoprirlo grazie all’incredibile visione di reperti naturalistici unici e misteriosi. A cura di Paolo De Piazzi. Per tutti dai 7 anni.
SABATO 10 FEBBRAIO
ore 11.30 Sarà vero? Sarà vero che lo struzzo mette la testa sotto la sabbia? E nelle gobbe del cammello c’è una riserva d’acqua? L’orso bruno trascorre tutto l’inverno davvero in letargo? Muovendoci tra i diorami del Museo andremo a conoscere meglio alcuni di questi animali: ci racconteranno cosa si dice di loro e ci sveleranno la verità sulle loro abitudini di vita. Per famiglie con bambini di 4-5 anni
ore 15.00 Il Corriere delle Bufale Le pagine di un misterioso quotidiano riportano strane notizie che sembrano avere un fondamento scientifico, siamo davvero certi che si tratti di informazioni corrette? In che modo la scienza procede per confermare o confutare la verità di una notizia? Come veri reporter andremo alla ricerca di reperti che ci aiuteranno a scoprire se le pagine del Corriere delle Bufale raccontano bugie o verità. Per famiglie con bambini di 6-11 anni
LUNEDÌ 12 FEBBRAIO
ore 17.30 Buon compleanno Charles. Immagini e parole per festeggiare Darwin. Con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera. A cura di Maurizio Arcangeli, Clara Bonfiglio, Cristina Muccioli. Organizzato da Centro Filippo Buonarroti.
IN COLLABORAZIONE CON:
Società Italiana di Scienze Naturali (SISN)
CON LA PARTECIPAZIONE DI:
Associazione Didattica Museale (ADM)
Centro Filippo Buonarroti (CFB)
Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP)
Italia Unita per la Scienza (IUxS)
Pikaia portale dell’evoluzione
Scienzainrete
Scienza Under 18
Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE)
Consultazione pubblica #tacklefakenews dal 20 novembre 2017 al 23 febbraio 2018 su disinformazione sui social media. La Commissione Europea ha lanciato a novembre 2017 una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online e ha istituito un gruppo di esperti di alto livello che rappresenta accademici, piattaforme online, mezzi di informazione e organizzazioni della società civile. http://bit.ly/tacklefakenews
“…L’IFLA ha risposto sottolineando che l’unica risposta sostenibile è una popolazione alfabetizzata e critica. Le librerie sono essenziali per la distribuzione di questo e dovrebbero essere supportate per farlo. Le biblioteche hanno una lunga e ricca esperienza nel promuovere l’alfabetizzazione informativa e nel lavorare a stretto contatto con gli altri per promuovere l’alfabetizzazione mediatica. Queste sono le abilità richieste per comprendere e valutare le informazioni – articoli di notizie, riviste scientifiche, pubblicazioni ufficiali, blog o tweet, per citarne solo alcuni – che i cittadini ricevono quotidianamente…”
A parere dell’AIB, il fenomeno della disinformazione è molto antico, riguarda molteplici ambiti (economia, politica, ambiente, immigrazione ed altri) e non riguarda soltanto le piattaforme online.
Non può essere contrastato con misure liberticide, ma promuovendo, anche attraverso il potenziamento dei servizi bibliotecari, livelli di istruzione più alti e conoscenza delle metodologie di verifica e confronto delle fonti, rispetto dei codici etici da parte di autori e operatori professionali.
L’esigenza di evitare la diffusione di notizie false e disinformazione online non deve indurre a forme di censura o filtraggio: le fake news non devono essere confuse con la libertà di pensiero e di opinione e non è compito delle piattaforme online valutare le fonti. Sicuramente maggiore trasparenza sugli algoritmi di rilevanza sarebbe utile, e altrettanto fondamentale è assicurare l’offerta di una pluralità di fonti sui fatti riportati. Soprattutto è necessario promuovere opportunità di apprendimento lungo l’arco di tutta la vita e la capacità critica degli utenti, lasciando a loro sempre libertà di scelta. Per queste finalità occorre rafforzare la rete di biblioteche di base e scolastiche e la formazione professionale dei bibliotecari e degli insegnanti e diffondere il più possibile in accesso aperto l’accesso aperto l’informazione del settore pubblico o finanziata dal settore pubblico come i risultati della ricerca scientifica.
Da gennaio 2018 anche il Ministero degli Interni ha aperto uno spazio di segnalazione on-line di potenziali casi di fake news tramite il portale della Polizia di Stato:
I compiti del gruppo consistono nel consigliare la Commissione su tutte le questioni che si presentano nel contesto di informazioni false diffuse tra i media tradizionali e sociali e su come far fronte alle sue conseguenze sociali e politiche:
– Analizzare in profondità la situazione attuale e il quadro giuridico, nonché i potenziali rischi politici e sociali associati alla diffusione della disinformazione online;
– Definire la portata del problema e promuovere interventi legislativi o non legislativi per limitare la diffusione di contenuti falsi; nel fare ciò, si dovrebbe operare una distinzione tra false informazioni che equivalgono a contenuti illegali ai sensi della legislazione comunitaria o nazionale, ad es. incitamento all’odio, alla violenza o al terrorismo, diffamazione, ecc. e false informazioni che non rientrano nell’ambito di tali leggi, e quindi non illegali;
– Definire ruoli e responsabilità di tutti gli stakeholder rilevanti con attenzione al funzionamento dei social network e di altre piattaforme online e alle vulnerabilità dei media di notizie professionali;
– Valutare l’effetto delle misure volontarie messe in atto finora dalle piattaforme online e dalle organizzazioni dei mezzi d’informazione per contrastare le notizie false;
– Valutare eventuali miglioramenti a tali misure volontarie esistenti,
– Tracciare la direzione per lo sviluppo di giornalismo di qualità (giornalismo di dati, giornalismo investigativo, ecc.) E migliorare l’alfabetizzazione mediatica come azioni complementari per promuovere la fiducia nei media e nella consapevolezza degli utenti;
– Identificare i principi guida per una possibile autoregolamentazione basata su buone pratiche condivise e il coordinamento delle politiche e attività pertinenti a livello UE e nazionale.
The IFLA Library Theory and Research and Information Literacy Sections invite proposals for papers to be presented at their joint session on “Information Literacy: From Practice to Research and Back Again” during the IFLA World Library and Information Congress in Kuala Lumpur, Malaysia from 24-30 August 2018.
Since 1974 when the term information literacy was first used, the field has received a vast amount of attention from both practical and research perspectives. With the potential to transform lives and societies, the importance of information literacy is appreciated world-wide. Our understandings of information literacy come from across the globe and ranges in focus from practice-based to highly theoretical; from everyday life to education and workplace settings; and for infants through to the elderly.
This session aims to bring together practice that is based on theoretical underpinnings and theory that can inform practice across the diverse field (of literacies that encompasses the analytical skills critical to information literacy). Our objective is to hear about a range of critical approaches and research models that contribute to building new theory; the challenges of applying theory in practice; the technology dimension in theoretical frameworks; how learning theories can inform practice; and cultural perspectives associated with learning.
The session will look beyond standards and processes, engaging instead in the potential for developing knowledge to guide information literacy practice across disciplines, contexts and environments. It will also explore how the body of information literacy practice can inform the building of theory, which in turn can inform future practice.
Suggested themes to guide submissions:
Construction of knowledge in information literacy
Critical approaches and challenges to build new theoretical contexts
Cross-cultural contexts in information literacy
Emancipatory pedagogy
Enabling technology to enhance information literacy theory and practice.
Exploring alternative routes to information literacy
Information literacies to transform society
Information literacy models – from theory to practice and back to theory
Informed learning theory
Methodological and analytical approaches for exploring information literacy.
SUBMISSION GUIDELINES
Selection of papers will be based on an abstract (of no more than 500 words), which should demonstrate the paper’s relevance to one or more of the themes above, and how it will inform practice, research or both.
The author(s) should include their full contact details and a brief biographical note with the abstract.
Abstracts should be submitted as an MS Word file by e-mail. They will be reviewed by the full Program Committee.
Please email your abstract to the Co-Chairs of Program Committee for the joint Library Theory & Research and Information Literacy Sections’ session:
If accepted, a full paper must be submitted for inclusion on the Conference website. Further details will be provided on acceptance.
Depending on the number of submissions accepted, we are expecting that up to 15 minutes will be allowed for each presentation, with 5 minutes for questions.
The Program Committee reserves the right to invite authors to participate in a panel discussion to close the Session, rather than present a paper.
IMPORTANT DATES
5 March 2018 – Abstract submission with full author(s) details including email contact.
16 April 2018 – Notification of acceptance.
1 June 2018 – Full paper due. Must be an original submission not presented or published elsewhere.
CONTACT INFORMATION
Dr. Gaby Haddow, Co-chair of Program Committee
IFLA Library Theory & Research Section
Email: G.Haddow@curtin.edu.au
Dr. Min Chou, Co-chair of Program Committee
IFLA Information Literacy Section
Email: minchou.njcu@gmail.com
LANGUAGE OF THE SESSION
The language of the session is expected to be English. However, presenters may also give their talk in any of the IFLA working languages. Simultaneous translation is not guaranteed; therefore, presenters are strongly encouraged to provide the PowerPoint in English to facilitate understanding of the ideas presented.
Submissions:
All proposals must be received by 5 March 2018.
Please note
At least one of the paper’s authors must be present to deliver a summary of the paper during the program in Malaysia. Abstracts should only be submitted with the understanding that the expenses of attending the conference will be the responsibility of the author(s)/presenter(s) of accepted papers.
All expenses, including registration for the conference, travel, accommodation etc., are the responsibility of the authors/presenters. No financial support can be provided by IFLA, but a special invitation letter can be issued to authors.
Disinformazione online, Cardani scrive ai social: “Collaborate con noi”
25 Ott 2018 https://www.corrierecomunicazioni.it
Il presidente Agcom chiede a Facebook, Google e Twitter di “rendere disponibili all’Autorità gli accessi alle Api al fine di consentire un’attività di monitoraggio”. Massima allerta in vista delle elezioni europee
Cardani scrive a CEO di Facebook, Google e Twitter;
25.10.2018 la riunione plenaria del tavolo tecnico sulla disinformazione online
AGCOM: ELEZIONI EUROPEE, PER CONTRASTARE FAKE NEWS, SVOLGANO RUOLO PIÙ PROATTIVO E FORNISCANO ALL’AUTORITÀ LE INFORMAZIONI TECNICHE NECESSARIE
European Commission DG CONNECT Unit I4 – Media Convergence and Social Media
Open data day
è una festa dei dati aperti organizzata ogni anno a livello mondiale. Per la quinta volta, gruppi da tutto il mondo creeranno degli eventi locali in cui useranno dati aperti nelle proprie comunità
@okFn
Open Education Week
global Open Education Movement
Open Education Consortium
Convegno Stelline 2019
La biblioteca che cresce - contenuti e servizi tra frammentazione e integrazione
Biblioteche oggi - EDITRICE BIBLIOGRAFICA srl
BiblioVerifica Day
secondo anno del blog BiblioVerifica
BiblioVolontari
International Fact-Checking Day
giornata per l'alfabetizzazione al fact checking
Factcheckers
festival del giornalismo 2019
Tutti gli eventi in diretta streaming
Arianna Ciccone e Christopher Potter
Giornata mondiale del libro
#giornatamondialedellibro #worldbookday
UNESCO
THE WEB CONFERENCE 2019
30 years of the web
W3C
PASocial fake news è make news
Evento ad Ancona organizzato dalla Regione Marche e ordine giornalisti
PaSocial
Global Fact-Checking Summit
Global Fact
poynter
International #Literacy Day
L’8 settembre è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, una ricorrenza istituita il 17 novembre 1965 dall’UNESCO al fine di ricordare alla comunità internazionale l’importanza dell’alfabetizzazione.
UNESCO
CICAP-Fest 2019
evento di divulgazione scientifica di rilievo nazionale e internazionale che, insieme ad alcuni dei più importanti protagonisti della ricerca, della divulgazione e anche dell'intrattenimento, affronta e approfondisce temi attualissimi come quello delle fake-news, delle pseudoscienze, delle bufale e della disinformazione scientifica
CICAP
European Statistics Day
better data, better lives
European Statistical Advisory Committee (ESAC)
Open Access Week
12th year, promoting Open Access
SPARC global coalition
CicapDay Lazio
Il “CICAP Day – Lazio 2019” è un evento con ingresso gratuito aperto a tutti, ma soprattutto una ottima occasione di incontro per tutti i soci e simpatizzanti CICAP.
Un dialogo a più voci per fare il punto sull’inganno e l’autoinganno, la credulità e la manipolazione nella nostra epoca, e sugli strumenti per difendersi. Esiste una via per verificare le notizie, distinguere la scienza dalla ciarlataneria, consolidare il senso critico nella scuola? E in questo la rete è d’intralcio o d’aiuto? Il tormentone delle fake news ha posto di nuovo al centro dell’attenzione il tema della attendibilità delle fonti, soprattutto nel mondo della salute, dell’informazione e della scuola. Se possedere la verità può essere impossibile, e forse nemmeno auspicabile, “farsi un’opinione” è diventata una sfida che richiede un metodo e guide all’altezza del compito.
Agli insegnanti al termine della giornata verrà consegnato l’attestato di partecipazione.
E’ possibile seguire la conferenza via streaming da questa pagina. Per informazioni scrivere a: recalcati@zadig.it
Programma
14:30 Introduzione
Nicola Bellomo, Presidente Gruppo 2003 per la ricerca scientifica
14:40 Ci si può fidare della scienza?
Gianfranco Pacchioni, Università Milano-Bicocca
Pietro Greco, Scienza in Rete
15:00 Social media, informazioni e post verità
Walter Quattrociocchi, Università Ca’ Foscari, Venezia
15:20 L’han detto in tv e l’ho visto su internet: Stamina e altre emergenze di salute nei media e a scuola
Eva Benelli, Asset project
Cristina da Rold, Scienza in Rete
Paolo Vitale, Liceo Scientifico Copernico, Brescia
15:40 Competenze e benessere digitale nel mondo giovanile
Marco Gui, Andrea Cerroni, Università Milano-Bicocca
16:00 Obbligo o verità? Strumenti e metodi per essere cittadini consapevoli del web
Alessandra Nesti, Loescher Editore – La Ricerca
16:20 Coffee break
16:35 Luigi Bona guida alla mostra: “Il complotto”, di Will Eisner
16:50: Fisica per cittadini
Lorenzo Magnea, Università di Torino
17:10 Storia sociale delle fake news
Olimpia Affuso, Università della Calabria
17:30 Il romanzo alle prese con streghe e catastrofi
Silvia Bencivelli, Bruno Arpaia, scrittori
18:00 Capire e usare le immagini
Marco Capovilla, Fotografia e informazione, Politecnico di Milano, Milano
18:20 Conclusioni
Maria Pia Abbracchio, Vice presidente Gruppo 2003, Università degli Studi di Milano
Pietro Greco, Gianfranco Pacchioni Ci si può fidare della scienza?
Il ‘900 ha prodotto straordinari sviluppi scientifici con conseguenze profonde sul mondo in cui viviamo. Altre innovazioni sorprendenti ci attendono. Il progresso della scienza si basa su rigorosi meccanismi di verifica interna dei risultati raggiunti. Ma negli ultimi anni il modo di fare scienza è cambiato. Passione, curiosità e rigore faticano sempre di più a trovare spazio, schiacciati come sono da dure leggi di mercato e da una competizione sfrenata. Da vocazione di pochi, fare ricerca è diventato un mestiere di molti. Con conseguenze e rischi, come la comparsa di frodi, plagi, ma soprattutto con una produzione scientifica abnorme e spesso di scarso rilievo. Una scienza che perde di credibilità in un’era di fake news rappresenta un rischio che non possiamo permetterci.
Walter Quattrociocchi Social media, informazioni e post-verità
La fake news sono soltanto la punta dell’iceberg di un cambiamento molto più radicale che riguarda il processo di produzione della conoscenza. Internet ha dato a tutti la possibilità di accedere a una quantità sconfinata di informazioni, indebolendo il ruolo dei corpi intermedi come giornalisti e accademici. Evidenze empiriche forti suggeriscono che tutti, nessuno escluso, tendiamo a selezionare e rafforzare le narrazioni che più si addicono alla nostra visione del mondo, ignorando o combattendo posizioni contrarie. La polarizzazione domina i processi di fruizione dell’informazione, e quando è particolarmente alta il ricorso all’uso strumentale delle informazioni è prerogativa di tutti. Quando queste vengono formulate in maniera strumentale, omettendo dettagli (deliberatamente o non), possiamo avere un effetto di distorsione dell’ecosistema informativo.
Eva Benelli, Cristina Da Rold, Paolo Vitale L’han detto in tv e l’ho visto su internet: Stamina e altre emergenze di salute nei media e a scuola
Fare delle scelte sulla propria salute in consapevolezza e autonomia richiede un buon governo delle fonti di informazione. Per esempio, da chi ci arrivano le nostre convinzioni sull’influenza e su come contrastarla? Il ruolo determinante del “mi ha detto mia cugina”. Anche l’immigrazione è stata ed è tuttora un terreno in cui prolifera la disinformazione intenzionale. Si pensi all’uso dell’argomento salute per consolidare pregiudizi e forme più o meno velate di razzismo, dipingendo i migranti come untori di malattie per le quali non è documentata alcuna prevalenza in queste popolazioni. E se sono i giovani a chiedere: sarà vero quello che vedo, sento o leggo in rete? Cosa rispondono gli adulti? Sanno insegnare come distinguere ciò che può essere attendibile da ciò che sicuramente non lo è? I docenti si trovano a dover insegnare ciò che nessuno ha mai spiegato loro: l’uso della rete. Mentre scienza e pseudoscienza si confondono, molti sono disorientati e tra questi anche politici e grandi decisori. Purtroppo per i giovani, disincanto e pessimismo sembrano essere le emozioni dominanti tra gli adulti.
Marco Gui, Andrea Cerroni Competenze e benessere digitale nel mondo giovanile
La “competenza digitale” è una delle difese più importanti contro la cattiva informazione sul web. I dati della diffusione di tale competenza tra i giovani italiani mostrano che essa è distribuita in modo disuguale, specie nella dimensione informativa. Tuttavia, la capacità di valutare le informazioni non è l’unica competenza chiave per una buona dieta informativa: le fake news non sono infatti solo un problema di contenuto ma anche di forma! Esse sono costruite in modo da attirare la nostra attenzione in maniera istantanea e danno luogo spesso a comportamenti di consumo impulsivi. Inoltre, più l’ambiente è ricco di stimoli concorrenti, come avviene nel digitale, più rischiamo di agire impulsivamente nella loro selezione. Il concetto di “clickbait” illustra bene questi meccanismi. Educarsi a un consumo non impulsivo degli stimoli digitali concorre quindi, insieme alla competenza digitale informativa, a difenderci dai tranelli della cattiva informazione.
Alessandra Nesti Obbligo o verità? Strumenti e metodi per essere cittadini consapevoli del web
Loescher Editore dedica l’ultimo numero della sua rivista d’informazione didattica «La ricerca» alle fake news e all’educazione all’uso consapevole del web, nell’epoca in cui si è rotta la barriera tra chi produce informazione e chi la consuma. «La ricerca» è inoltre partner del progetto Social Media School della Regione Toscana, volto a utilizzare alcune prerogative dell’alternanza scuola-lavoro per migliorare la cultura e le competenze digitali degli alunni, rendendoli fruitori consapevoli dell’informazione e dell’industria dei contenuti: in particolare, imparando a produrre e gestire i contenuti digitali facendo una rivista online.
Lorenzo Magnea Fisica per cittadini
Come cittadini siamo sempre più spesso chiamati a compiere scelte economiche, politiche e personali su temi che hanno uno sfondo o un contenuto scientifico. Trovare e identificare informazioni corrette e rilevanti è una sfida non facile. All’Università di Torino, da tre anni abbiamo varato il corso di Fisica per Cittadini, aperto al pubblico e gestito a quattro mani da un fisico e da un sociologo dei media, per affrontare questi temi.
Olimpia Affuso Storia sociale delle fake news
Le fake, “voci che corrono” nell’epoca di internet, sono l’archetipo, che ritorna, di una comunicazione che da sempre si è nutrita dell’inverosimile, per rispondere a bisogni collettivi di fascinazione ma anche per raggiungere obiettivi strategici di varia natura, dalla delegittimazione degli avversari alla promozione di forme di contropotere. Complice il web (dove, nelle rete dei social, l’informazione è soggetta ad alterazioni continue) con le fake si stanno radicando alcune trasformazioni nelle strutture dell’informazione e nei processi della conoscenza. Tra queste trasformazioni rilevano quelle che riguardano i meccanismi di costruzione della fiducia nelle fonti, che tende a non accordarsi più a strutture e figure autorevoli riconosciute istituzionalmente, ma a nuove forme di autorevolezza, focalizzate e alternative. Ciò induce processi di ridefinizione del sistema dell’informazione e rende spesso opaca la fonte stessa, soprattutto per l’emergere di canali di risonanza delle fake.
Bruno Arpaia, Silvia Bencivelli Il romanzo alle prese con streghe e catastrofi
Cosa c’entrano i romanzi con le fake news? C’entrano eccome se, come nel caso di “Le mie amiche streghe” di Silvia Bencivelli e “Qualcosa là fuori” di Bruno Arpaia, la narrativa prende spunto dalla salute e dal cambiamento climatico. In questo dialogo i due scrittori si confrontano sul ruolo che può avere la fiction – che per definizione vive della sospensione temporanea della verità – per farci comprendere meglio i nuovi scenari della post verità.
Marco Capovilla Capire e usare le immagini
Le immagini fotografiche occupano con prepotenza la nostra vita quotidiana e saturano per sovrabbondanza le nostre percezioni visive. Nella maggior parte dei casi esse sono totalmente opache, nel senso che non ne conosciamo provenienza, contesti culturali e sociali di origine, modalità di realizzazione, ragioni della loro divulgazione, attendibilità, verosimiglianza. Ci sfugge cioè, perché non è quasi mai disponibile, chi sta comunicando e con quale scopo lo fa. Se vogliamo che le immagini possano tornare a informarci sul mondo reale dobbiamo imparare a decifrarle, a impadronirci cioè di strumenti che ci permettano di esercitare una critica severa e costante con la quale riconoscere e smascherare eventuali manipolazioni, deformazioni, rimaneggiamenti, messe in scena. Per evitare inoltre di contribuire noi stessi al rilancio e quindi alla diffusione di immagini fuorvianti e inappropriate o addirittura false e offensive, dobbiamo alfabetizzare il nostro sguardo ai linguaggi visivi per riuscire a frenare e gestire il loro fatale potere di attrazione.
La Commissione Europea ha lanciato a novembre 2017 una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online e ha istituito un gruppo di esperti di alto livello che rappresenta accademici, piattaforme online, mezzi di informazione e organizzazioni della società civile. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-4481_en.htm
Frans Timmermans (vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali) ha dichiarato:
“La libertà di ricevere e diffondere informazioni e il pluralismo dei media sono sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, viviamo in un’era in cui il flusso di informazioni e disinformazione è diventato quasi schiacciante. è il motivo per cui dobbiamo fornire ai nostri cittadini gli strumenti per identificare notizie false, migliorare la fiducia online e gestire le informazioni che ricevono “.
I compiti del gruppo consistono nel consigliare la Commissione su tutte le questioni che si presentano nel contesto di informazioni false diffuse tra i media tradizionali e sociali e su come far fronte alle sue conseguenze sociali e politiche:
– Analizzare in profondità la situazione attuale e il quadro giuridico, nonché i potenziali rischi politici e sociali associati alla diffusione della disinformazione online;
– Definire la portata del problema e promuovere interventi legislativi o non legislativi per limitare la diffusione di contenuti falsi; nel fare ciò, si dovrebbe operare una distinzione tra false informazioni che equivalgono a contenuti illegali ai sensi della legislazione comunitaria o nazionale, ad es. incitamento all’odio, alla violenza o al terrorismo, diffamazione, ecc. e false informazioni che non rientrano nell’ambito di tali leggi, e quindi non illegali;
– Definire ruoli e responsabilità di tutti gli stakeholder rilevanti con attenzione al funzionamento dei social network e di altre piattaforme online e alle vulnerabilità dei media di notizie professionali;
– Valutare l’effetto delle misure volontarie messe in atto finora dalle piattaforme online e dalle organizzazioni dei mezzi d’informazione per contrastare le notizie false;
– Valutare eventuali miglioramenti a tali misure volontarie esistenti,
– Tracciare la direzione per lo sviluppo di giornalismo di qualità (giornalismo di dati, giornalismo investigativo, ecc.) E migliorare l’alfabetizzazione mediatica come azioni complementari per promuovere la fiducia nei media e nella consapevolezza degli utenti;
– Identificare i principi guida per una possibile autoregolamentazione basata su buone pratiche condivise e il coordinamento delle politiche e attività pertinenti a livello UE e nazionale.
Nel complesso, le notizie false rappresentano un concetto mal definito che comprende diversi tipi di travisamento o distorsione della realtà sotto forma di notizie (in formato testo, audio o video). È tuttavia possibile fare una distinzione ampia tra informazioni false che contengono elementi illegali ai sensi delle leggi comunitarie o nazionali e notizie false che non rientrano nell’ambito di tali leggi.
Una risposta politica globale deve riflettere i ruoli specifici dei diversi attori (piattaforme sociali, mezzi di informazione e utenti) e definire le loro responsabilità alla luce di una serie di principi guida. Questi includono la libertà di espressione, il pluralismo dei media e il diritto dei cittadini a informazioni diverse e affidabili.
Su questa traccia l’UE per contrastare la disinformazione online ha lanciato una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online, i risultati aiuteranno a valutare l’efficacia delle azioni attuali nell’agora’ digitale contro le notizie false:
Il progetto “Normattiva” si basa sull’impiego di innovative tecnologie informatiche per la creazione di un servizio affidabile, gratuito e completo di informazione sulle leggi italiane.
IL COORDINAMENTO DELLE INIZIATIVE PUBBLICHE PER L’INFORMATIZZAZIONE E LA CLASSIFICAZIONE DELLA NORMATIVA VIGENTE
Con l’apertura del sito http://www.normattiva.it si dà attuazione all’articolo 107 della legge n. 388 del 2000 che aveva disposto l’istituzione di un fondo destinato al finanziamento di “iniziative volte a promuovere l’informatizzazione e la classificazione della normativa vigente al fine di facilitarne la ricerca e la consultazione gratuita da parte dei cittadini, nonché di fornire strumenti per l’attività di riordino normativo” e aveva affidato tale compito alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati.
Nel 2008 il Parlamento è nuovamente intervenuto sulla materia, approvando il decreto-legge n. 200 che ha confermato le finalità e la struttura interistituzionale del progetto, affidando nel contempo al Ministro per la semplificazione normativa un compito di coordinamento delle attività e disponendo la convergenza presso il Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri di “tutti i progetti di informatizzazione e di classificazione della normativa statale e regionale in corso di realizzazione da parte delle amministrazioni pubbliche”. Lo stesso decreto – per dare più forza e incisività al coordinamento fra tutti i soggetti pubblici – reca la seguente disposizione: “Non è in alcun caso consentito il finanziamento, a carico di bilanci pubblici, di progetti di classificazione e di accesso alla normativa vigente non rientranti nell’ambito delle attività coordinate ai sensi del presente decreto”.
I CARATTERI QUALIFICANTI DEL PROGETTO
La multivigenza
Con questo termine si intende che le leggi presenti nella banca dati “Normattiva” potranno essere consultate nelle tre seguenti modalità:
nel loro testo originario, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale;
nel testo vigente, e quindi effettivamente applicabile, alla data di consultazione della banca dati;
nel testo vigente a qualunque data pregressa indicata dall’utente.
La completezza
La banca dati, nella sua versione definitiva, comprenderà l’intero corpus normativo statale dei provvedimenti numerati (leggi, decreti legge, decreti legislativi, altri atti numerati), dalla nascita dello Stato unitario, valutato, al 31 dicembre 2009, in circa 75.000 atti.
L’accessibilità delle norme
Il cittadino sarà aiutato in un percorso non sempre agevole fra leggi e disposizioni, attraverso strumenti che consentono la ricerca per concetti e per classi di materie.
L’immediatezza dell’aggiornamento
L’aggiornamento della banca dati con il testo delle nuove norme pubblicate in Gazzetta Ufficiale avverrà entro 1 ora dalla pubblicazione della Gazzetta certificata sul sito dell’Istituto Poligrafico dello Stato. L’aggiornamento delle norme modificate avverrà, di norma, entro i successivi 3 giorni e comunque entro i successivi 15 giorni, nel caso di un numero rilevante di modifiche.
Più libri più liberi è la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria e si svolge a Roma, dal 6 al 10 dicembre 2017. In occasione della sedicesima edizione, la manifestazione si sposta dalla tradizionale sede del Palazzo dei Congressi al nuovo centro congressi della capitale, La Nuvola, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas. #plpl è l’unica fiera al mondo dedicata esclusivamente all’editoria indipendente dove ogni anno oltre 400 editori, provenienti da tutta Italia, presentano al pubblico le novità ed il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 300 eventi in cui incontrare gli autori, assistere a reading e performance musicali, ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.
Fake news, Hate speech e libertà di espressione: come bilanciare diritti contrapposti
06 dicembre 2017 ore 19.00 SALA Sala Vega
Presentazione del libro di Stefano Quintarelli, Oreste
Pollicino e Giovanni Pitruzzella
Intervengono gli autori e Massimo Russo
A cura di Egea
Internet, tecnologia, social network danno ogni giorno a
milioni di utenti la possibilità di caricare, condividere,
commentare contenuti che non sempre possono essere verificati o
bloccati, sia per ragioni tecniche sia per il rispetto di
diritti fondamentali come la libertà di espressione.
Sala Vega http://www.plpl.it/event/fake-news-hate-speech-e-liberta-di-espressione-come-bilanciare-diritti-contrapposti/
Manuale anti-fake
07 dicembre 2017 ore 18.30 SALA Sala La Nuvola
Intervengono Tommaso Cerno e Maurizio Ferraris
Conduce Angelo Aquaro
A cura di la Repubblica e Più libri più liberi
Sala La Nuvola http://www.plpl.it/event/manuale-anti-fake/
Il progetto
Più libri più liberi nasce nel dicembre del 2002 da un’idea del Gruppo Piccoli Editori dell’Associazione Italiana Editori. L’obiettivo è quello di offrire al maggior numero possibile di piccole case editrici uno spazio per portare in primo piano la propria produzione, spesso “oscurata” da quella delle imprese più grandi, garantendogli la vetrina che meritano. Una vetrina d’eccezione, al centro di Roma e durante il periodo natalizio.
Ma #plpl non è solo questo, il vero cuore della fiera è il programma culturale: incontri con gli autori, reading, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, musica e performance live scandiscono le cinque giornate della manifestazione in una successione continua di eventi per tutti i gusti. Più libri più liberi è anche un luogo di incontro per gli operatori professionali, dove discutere le problematiche del settore e dove individuare le strategie da sviluppare.