#BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie di verifica, strumenti di ricerca e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
#BiblioverificaDay: il 25 marzo 2017 nasceva #Biblioverifica blog e spazio di digital reference tramite i social, i forum e le chat. Per festeggiare lanciamo il secondo #oscardellebufale una graduatoria delle bufale circolate nel 2018,
chiunque può votare qui o proporre altre bufale:
Quale e’ la bufala piu’ grossa da gennaio a dicembre 2018??
UniPR Co-Lab è un co-laboratorio digitale nato nel 2010 come centro di ricerca a supporto dei docenti e degli studenti dell’Università di Parma. Il Co-laboratorio è prima di tutto un laboratorio di ricerca sulla didattica, in cui vengono sperimentate le diverse opportunità delle tecnologie digitali per migliorare l’apprendimento degli studenti attraverso la loro partecipazione attiva.
I contratti con gli editori commerciali giocano un ruolo cruciale per accelerare la transizione e compiere finalmente il passaggio definitivo verso un sistema di pubblicazione Open Access che stiamo attendendo da anni.
Al recente convegno Berlin14 (dicembre 2018) si è creato un fronte compatto a livello mondiale per l’adozione dei cosiddetti “transformative agreements”. Di cosa si tratta? Cosa cambia nella contrattazione? Cosa cambia per le biblioteche?
E’ percorribile una via italiana ai transformative agreements? Su quali robusti principi debbono essere fondati? Quali strumenti di monitoraggio, che a oggi ci mancano, sono necessari?
Che impatto può avere PlanS? Può aiutare a scardinare il sistema? O sta perdendo la sua forza “rivoluzionaria”?
Ne parleremo a Roma giovedì 21 febbraio, presso la Sala della Biblioteca Centrale del CNR di Roma, piazzale Aldo Moro 7 con Colleen Campbell (OA2020) e Stefano Bianco (PlanS).
Programma
9.30 Registrazione
9.45 Saluti istituzionali, Alberto De Rosa (Direttore Biblioteca Centrale CNR)
10.00-11.00 Colleen Campbell (OA2020): Transformative agreements come e perché
11.00-11.30 Silvana Mangiaracina (CNR BO): Big Deals e APC: prendere decisioni informate
11.30-12.00 Elena Giglia (UniTO): PlanS, luci e ombre
12.00-12.30 Stefano Bianco (INFN): PlanS in concreto
12.30-13.15 Tavola rotonda (partecipano i relatori, Francesca Rossi (CRUI-CARE) e Gabriella Benedetti (CRUI CARE)
…al 31 gennaio 2019 «è stato scavato oltre il 15,5 per cento delle gallerie previste per l’opera (tunnel geognostici, sondaggi, discenderie, ecc.)».
L’opera realizzata e’ quindi pari a 25 chilometri (parti essenziali per la manutenzione, la ventilazione e la sicurezza) del futuro tunnel, su un totale di circa 160 chilometri. In particolare al 13 febbraio 2019 sono stati scavati circa 6,7 km (su 9 km) del tunnel geognostico di Saint-Martin-La-Porte: la funzione di questa galleria resta quella di conoscere le caratteristiche geologiche della montagna, in vista della realizzazione definitiva del tunnel di base.
Se hai un’idea su come usare i dati aperti, vuoi trovare un progetto interessante al quale contribuire, vuoi imparare come visualizzare o analizzare i dati o semplicemente vuoi tenerti aggiornato, vieni e partecipa! La partecipazione è un valore fondante dell’Open Data Day: chiunque è libero di dire la sua in maniera costruttiva. Qualunque siano le tue capacità e i tuoi interessi, noi incoraggiamo la creazione di opportunità per imparare e per aiutare a far crescere la comunità globale dei dati aperti.
Non si utilizza il proprio viso, ma un avatar tridimensionale creato partendo da un selfie. L’utente può personalizzare il proprio personaggio acquistando vestiti e mobili per arredare il proprio spazio virtuale. Inoltre, Zepeto permette anche di socializzare con gli altri utenti, scattare immagini nel mondo virtuale per poi condividerle nel “mondo reale” su Instagram e Zepeto. Su Instagram ci sono oltre un milione di foto con l’hashtag #zepeto.
Come funziona Zepeto
Una volta creato e personalizzato il proprio avatar 3D, l’utente potrà iniziare a stringere amicizia e a chattare con le altre persone. Come accadeva in progetti simili come Second Life, sarà possibile svolgere anche delle attività virtuali con gli altri utenti e poi condividerle sui propri profili social “reali”
…L’applicazione è molto diffusa tra gli adolescenti che hanno iniziato fin da subito a popolare il social network. Senza, però, tenere conto dei pericoli a cui andavano incontro: l’applicazione, infatti, vende a società terze tutti i dati ottenuti dagli utenti. Zepeto è un’applicazione gratuita e si sostiene solamente attraverso gli acquisti in-app per personalizzare il profilo personale e attraverso la vendita dei dati degli utenti. I termini di servizio sono scritti solamente in coreano, rendendo complicata la vita degli utenti. Da quello che si è riuscito a decifrare, Zepeto fornisce a società di marketing come Unity Ads e AppsFlyer i dati raccolti su indirizzo IP, numero di telefono e casella di posta elettronica. Ma non solo: dovendo creare l’avatar digitale attraverso un selfie, forniamo a Zepeto anche informazioni sensibili sul nostro aspetto fisico…
… l’applicazione Zepeto, attraverso l’accettazione di termini di servizio presentati in lingua coreana, condivide con alcune aziende come Unity Ads e AppsFlyer dati degli utenti relativi a indirizzo IP, numero di telefono e indirizzo email…
…Zepeto condivide tutte le tue informazioni, compreso il numero di telefono con alcune società a fini commerciali e le informazioni sulla privacy sono scritte in coreano, il che non è esattamente rassicurante…
…ci sono dubbi sulla privacy: l’applicazione, attraverso l’accettazione di termini di servizio presentati solo in lingua coreana, condivide con alcune aziende come Unity Ads e AppsFlyer, giganti del marketing mobile, dati sensibili come l’ indirizzo IP, il numero di telefono e indirizzo email…
Seminari, hackathon, dibattiti pubblici, webinar e tanto altro ancora: sette giorni di iniziative in tutta Italia per promuovere la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e dell’accountability sia nelle amministrazioni pubbliche che nella società.
In questa pagina puoi consultare il calendario delle iniziative (in continuo aggiornamento) e inserire una proposta di iniziativa che intendi organizzare durante la SAA.
Il coinvolgimento dei cittadini nell’azione di governo non può che essere il cardine su cui sviluppare ogni iniziativa di open government. Partendo da questo presupposto il Team di OGP Italia inviata cittadini, enti pubblici, associazioni e chiunque abbia interesse ad approfondire i temi del governo aperto a partecipare alla terza edizione della Settimana dell’Amministrazione Aperta che quest’anno si terrà da lunedì 11 a domenica 17 marzo in tutta Italia.
Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, anche quest’anno la Settimana dell’Amministrazione Aperta si pone obiettivo di chiamare a raccolta tutte le persone che a vario titolo e nelle modalità più diverse si impegnano a rendere la pubblica amministrazione italiana un luogo più aperto al confronto, più accessibile ai cittadini e aperto all’innovazione.
La Settimana dell’Amministrazione Aperta è una iniziativa collettiva, promossa e coordinata dal Dipartimento Funzione Pubblica nell’ambito della partecipazione italiana a Open Government Partnership, che si articola in sette giorni dedicati a sviluppare la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e dell’accountability sia nelle amministrazioni pubbliche che nella società.
Quest’anno inoltre Settimana dell’Amministrazione Aperta fa parte della Open Gov Week, iniziativa internazionale promossa da Open Government Partnership dove leader e attivisti di tutto il mondo si uniranno per condividere idee, discutere soluzioni e impegnarsi in nuove forme di coinvolgimento dei cittadini nelle politiche pubbliche.
Quando e dove si tiene?
La Settimana dell’Amministrazione Aperta si tiene in tutta Italia dall’11 al 17 marzo, per conoscere e restare aggiornati sulle iniziative si può fare riferimento alla mappa dinamica disponibile alla pagina http://www.open.gov.it/saa
Come posso partecipare?
Tutti possono partecipare alla Settimana dell’Amministrazione Aperta, scorri le iniziative che trovi nella pagina http://www.open.gov.it/saa e cerca quelle più ti incuriosiscono. Il programma è aggiornato costantemente. Ma questo non è un semplice Save the date, bensì un vero e proprio invito ad essere parte attiva, organizzando iniziative sui temi della trasparenza, della partecipazione e dell’innovazione della pubblica amministrazione. Pertanto, se vuoi proporre un’iniziativa da promuovere nella Settimana dell’Amministrazione Aperta puoi compilare il form disponibile a questa pagina e chiedere che venga inserito nell’elenco ufficiale degli eventi.
Puoi trovare maggiori informazioni su come partecipare alla Settimana dell’Amministrazione Aperta 2019 nella pagina Toolkit.
Che tipo di iniziative include la Settimana dell’Amministrazione Aperta?
Il programma della settimana include appuntamenti sia online che in presenza, rivolti chiunque voglia saperne di più sui temi del governo aperto. Seminari, sia online che in presenza, hackathon, dibattiti pubblici, pubblicazione di documenti e report, rilascio di dataset in formato aperto e altre iniziative volte a mettere a disposizione di cittadini e pubbliche amministrazioni strumenti utili ad attuare i principi dell’Open Government. Iniziative, dunque, che consentano di acquisire la consapevolezza dell’importanza del processo di trasformazione della PA e della centralità del contributo di ognuno.
A pochi mesi dal lancio di Plan S, l’iniziativa del network cOAlition S per una piena transizione all’Open Access (OA) dei prodotti della ricerca finanziata attraverso fondi pubblici, Università Statale di Milano e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare si danno appuntamento, per fare il punto su luci e ombre di un piano che ha sin da subito suscitato grande attenzione e dibattito nella comunità scientifica e anche nell’ambito della LERU – League of European Research Universities. Plan S – lanciato il 4 settembre 2018 da cOAlition S – si articola in 10 principi guida, con l’obiettivo iniziale di completare la transizione all’OA dei prodotti della ricerca entro il 1° gennaio 2020, come previsto dalla Guida all’Implementazione di Plan S, con cui il network articola e dettaglia la fase di transizione con indicazioni su licenze e diritti d’autore, riviste e piattaforme, repository e contratti di trasformazione. Oltre al rettore Elio Franzini e al prorettore vicario e prorettore alle strategie e politiche della Ricerca, Maria Pia Abbracchio, partecipano all’incontro Chiara Meroni (direttrice – INFN Sezione di Milano), Stefano Bianco (cOAlition S e INF), Colleen Campbell (OA2020 – Max Planck Gesellschaft), Emilio Clementi (docente di Farmacologia – Università degli Studi di Milano e Editor in Chief, Pharmacological Research – IUPHAR), Fabrizio Andreatta (docente di Algebra – Università degli Studi di Milano) e Michele Casi, membro della Consulta dei dottorandi dell’Università Statale. Modera Emilia Perassi, coordinatrice della Commissione Open Science dell’Università Statale di Milano.
This Conference will provide a unique opportunity to take stock of the achievements made in tackling online disinformation in Europe and will look at the way forward in view of the upcoming European Parliament elections.
One year after launching the initiative on online disinformation, the European Commission invites participants to the conference “Countering online disinformation” to reflect on the progress made and to step up efforts to secure free and fair democratic processes in view of the 2019 European Parliament elections and more than 50 presidential, national or local/regional elections being held in Member States by 2020.
___________Protecting users from disinformation: the industry Code of Practice
08:30-09:00 Registration and welcome coffee
09:00-09:15 Keynote speech by Commissioner Mariya Gabriel
09:15-09:30 EU initiatives on disinformation, Giuseppe Abbamonte, Director
Media Policy, European Commission
09:30-10:30 Report from the signatories of the Code of Practice: What are signatories doing to combat disinformation, particularly in the electoral context? Moderator: Giuseppe Abbamonte, European Commission
# Report from Thomas Myrup Kristensen, Facebook
# Report from Jon Steinberg, Google
# Report from Stephen Turner, Twitter
10:30-10:45 Q&A session
10:45-11:00 Coffee Break
11:00-11:15 Keynote speech by Rasmus Nielsen, Director of Research, Reuters Institute for the Study of Journalism
11:15-12:15 Panel discussion – What should be expected from the Code of Practice in view of the EP elections and beyond?
Moderator: Rasmus Nielsen, Director of Research, Reuters Institute for the Study of Journalism
• Tania Fajon, MEP
• Ľuboš Kukliš, ERGA Chairperson
• Madeleine de Cock Buning, Chair of the High Level Expert Group on Fake News
• Giovanni Zagni, Pagina Politica
12:15-12:30 Q&A
12:30-14:00 Networking Lunch
___________Strengthening fact-checking, collective knowledge, and monitoring capacity on disinformation
14:00-14:15 Keynote speech by Gianni Riotta, Luiss
14:15-15:00 Report from fact-checking organisations: How can the fact-checking community help ensure a fair public debate?
Moderator: Paolo Cesarini, European Commission
• Steven Brill, Newsguard
• Clara Jimenez Cruz
• Justyna Kurczabinska, EBU
• Nikos Sarris, SOMA
15:00-15:15 Q&A session
15:15-16:00 Panel discussion: How can digital technologies facilitate the detection and analysis of false information?
Moderator: Denis Teyssou, AFP
• Vasillas Koulolias, Co-inform
• Kalina Bontcheva, Weverify
• Nahema Marchal, ComProp
16:00-16:15 Q&A Session
16:15-16:30 Coffee Break
16:30-17:15 Panel discussion: how can academic research contribute to a better understanding of disinformation patterns?
Moderator: Madeleine de Cock Buning, Chair of the High Level Expert Group on Fake News
• Luciano Morganti, VUB, MediaRoad
• Guido Cardarelli, Professor IMT Lucca
• Jane Suiter, Professor, School of Communications at Dublin City University
• Anja Bechmann, Aarhus University
17:15-17:30 Q&A Session
17:30-17:45 Closing remarks by Claire Bury, Deputy Director General, DG CONNECT
17:45 Networking Cocktail and Exhibition To fake or not to fake – an artistic view on disinformation
La Commissione Europea ha definito con i rappresentanti delle piattaforme online, i principali social network, gli inserzionisti pubblicitari e l’industria pubblicitaria un Codice di autodisciplina per affrontare la diffusione della disinformazione online e delle notizie false.
Questa iniziativa nasce su base volontaria, come autoregolamentazione per combattere la disinformazione.
Il codice di “buone pratiche“ valido in ogni Stato UE si propone come obiettivi:
garantire trasparenza circa i contenuti sponsorizzati, in particolare per quanto riguarda i messaggi pubblicitari di natura politica, restringere il numero di possibili bersagli di propaganda politica e ridurre il profitto dei vettori di disinformazione;
fare maggiore chiarezza in merito al funzionamento degli algoritmi e consentire verifiche da parte di terzi;
agevolare la scoperta e l’accesso da parte degli utenti di fonti di informazione diverse, che sostengano differenti punti di vista;
applicare misure per identificare e chiudere gli account falsi e per affrontare il problema dei bot automatici;
fare in modo che i Fact Checking, i ricercatori e le autorità pubbliche possano monitorare costantemente la disinformazione online;
una rete europea indipendente di Fact Checking: la rete stabilirà metodi di lavoro comuni, scambierà le migliori pratiche e opererà per conseguire la più ampia copertura possibile di correzioni in tutta l’UE; i verificatori saranno scelti tra i membri dell’UE facenti parte della rete internazionale (International Fact Checking Network), che segue un rigido codice etico. La Commissione inviterà i verificatori di fatti e le organizzazioni della società civile a fornire materiale didattico a scuole e insegnanti e ad organizzare una settimana europea dell’alfabetizzazione mediatica
una piattaforma online europea sicura sulla disinformazione che supporti la rete dei Fact Checking e i ricercatori del mondo accademico raccogliendo e analizzando i dati;
promozione dell’alfabetizzazione mediatica: una maggiore alfabetizzazione mediatica aiuterà gli europei a riconoscere la disinformazione online e ad accostarsi con occhio critico ai contenuti online.
sostegno agli Stati membri nel garantire processi elettorali solidi contro minacce informatiche sempre più complesse, fra cui la disinformazione online e gli attacchi informatici;
promozione di sistemi di identificazione online volontari per migliorare la tracciabilità e l’identificazione dei fornitori di informazioni e promuovere maggiore fiducia e affidabilità delle interazioni online e dell’informazione stessa e delle sue fonti;
sostegno all’informazione diversificata e di qualità: la Commissione invita gli Stati membri ad aumentare il loro sostegno al giornalismo di qualità, per un ambiente mediatico pluralistico, vario e sostenibile. Nel 2018 la Commissione lancerà un invito a presentare proposte per la produzione e la diffusione di notizie di qualità sui temi dell’UE tramite mezzi di informazione basati su dati.
Report on the implementation of the Communication “Tackling online disinformation: a European approach”
European Commission DG CONNECT Unit I4 – Media Convergence and Social Media
Open data day
è una festa dei dati aperti organizzata ogni anno a livello mondiale. Per la quinta volta, gruppi da tutto il mondo creeranno degli eventi locali in cui useranno dati aperti nelle proprie comunità
@okFn
Open Education Week
global Open Education Movement
Open Education Consortium
Convegno Stelline 2019
La biblioteca che cresce - contenuti e servizi tra frammentazione e integrazione
Biblioteche oggi - EDITRICE BIBLIOGRAFICA srl
BiblioVerifica Day
secondo anno del blog BiblioVerifica
BiblioVolontari
International Fact-Checking Day
giornata per l'alfabetizzazione al fact checking
Factcheckers
festival del giornalismo 2019
Tutti gli eventi in diretta streaming
Arianna Ciccone e Christopher Potter
Giornata mondiale del libro
#giornatamondialedellibro #worldbookday
UNESCO
THE WEB CONFERENCE 2019
30 years of the web
W3C
PASocial fake news è make news
Evento ad Ancona organizzato dalla Regione Marche e ordine giornalisti
PaSocial
Global Fact-Checking Summit
Global Fact
poynter
International #Literacy Day
L’8 settembre è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, una ricorrenza istituita il 17 novembre 1965 dall’UNESCO al fine di ricordare alla comunità internazionale l’importanza dell’alfabetizzazione.
UNESCO
CICAP-Fest 2019
evento di divulgazione scientifica di rilievo nazionale e internazionale che, insieme ad alcuni dei più importanti protagonisti della ricerca, della divulgazione e anche dell'intrattenimento, affronta e approfondisce temi attualissimi come quello delle fake-news, delle pseudoscienze, delle bufale e della disinformazione scientifica
CICAP
European Statistics Day
better data, better lives
European Statistical Advisory Committee (ESAC)
Open Access Week
12th year, promoting Open Access
SPARC global coalition
CicapDay Lazio
Il “CICAP Day – Lazio 2019” è un evento con ingresso gratuito aperto a tutti, ma soprattutto una ottima occasione di incontro per tutti i soci e simpatizzanti CICAP.
Più libri più liberi è la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria e si svolge a Roma, dal 5 al 9 dicembre 2018. In occasione della sedicesima edizione, la manifestazione si sposta dalla tradizionale sede del Palazzo dei Congressi al nuovo centro congressi della capitale, La Nuvola, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas. #plpl è l’unica fiera al mondo dedicata esclusivamente all’editoria indipendente dove ogni anno oltre 400 editori, provenienti da tutta Italia, presentano al pubblico le novità ed il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 300 eventi in cui incontrare gli autori, assistere a reading e performance musicali, ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.
I dati aperti sono dati che possono essere liberamente utilizzati, riutilizzati e ridistribuiti da chiunque, soggetti eventualmente alla necessità di citarne la fonte e di condividerli con lo stesso tipo di licenza con cui sono stati originariamente rilasciati.
La full Open Definition spiega nei dettagli cosa questo significhi. Gli aspetti più importanti sono:
Disponibilità e accesso: i dati devono essere disponibili nel loro complesso, per un prezzo non superiore ad un ragionevole costo di riproduzione, preferibilmente mediante scaricamento da Internet. I dati devono essere disponibili in un formato utile e modificabile.
Riutilizzo e ridistribuzione: i dati devono essere forniti a condizioni tali da permetterne il riutilizzo e la ridistribuzione. Ciò comprende la possibilità di combinarli con altre basi di dati.
Partecipazione universale: tutti devono essere in grado di usare, riutilizzare e ridistribuire i dati. Non ci devono essere discriminazioni né di ambito di iniziativa né contro soggetti o gruppi. Ad esempio, la clausola ‘non commerciale’, che vieta l’uso a fini commerciali o restringe l’utilizzo solo per determinati scopi (es. quello educativo) non è ammessa.
Manuale libero e gratuito per orientarsi nel mondo della disinformazione e difendersi dalle notizie false: JOURNALISM, ‘FAKE NEWS’ & DISINFORMATION Handbook for Journalism Education and Training
Introduction by Cherilyn Ireton and Julie Posetti
Using this handbook as a model curriculum by Julie Posetti
MODULE 1: Truth, trust and journalism: why it matters
by Cherilyn Ireton
MODULE 2: Thinking about ‘information disorder’: formats of
misinformation, disinformation, and mal-information
by Claire Wardle and Hossein Derakhshan
MODULE 3: News industry transformation: digital technology,
social platforms and the spread of misinformation and
disinformation
by Julie Posetti
MODULE 4: Combatting disinformation and misinformation
through Media and Information Literacy (MIL)
by Magda Abu-Fadil
MODULE 5: Fact-checking
by Alexios Mantzarlis
MODULE 6: Social media verification:
assessing sources and visual content
by Tom Trewinnard and Fergus Bell
MODULE 7: Combatting online abuse:
when journalists and their sources are targeted
by Julie Posetti
Aderiamo alla “OA WEEK 2018”, per promuovere le risorse open access e l’accesso agli open data per il fact checking autonomo dei cittadini, lanciamo il primo “Crowd-SEArching BiblioVerifica”,
si tratta di uno spazio partecipativo per proporre siti e fonti utili per la verifica delle informazioni, orientando gli utenti della rete agli open data e alla citizen science in ogni campo di ricerca:
PARTECIPA compilando il modulo fruibile da pc, tablet, smartphone dal 22 al 28 ottobre 2018
risorse consigliate finora:
fonte
open
sito
wwzqcsncon
wwzqcsncon
http://www.g446l6de83yq2d2o8kjxx759e93rd8r9s.org/
KU
TU
https://Sc.youth.gov.hk/TuniS/myloux.ir
Open Data Beni culturali
Dati sui beni culturali italiani
http://dati.beniculturali.it
Linked ISPRA
i dati in “tempo reale” raccolti dalle reti di monitoraggio
spese di comuni, regioni, enti, ministeri, asl, ecc...
http://soldipubblici.gov.it
fonte
istituzione
contenuto
wwzqcsncon
wwzqcsncon
open data <a href="http://www.g446l6de83yq2d2o8kjxx759e93rd8r9s.org/">awwzqcsncon</a> [url=http://www.g446l6de83yq2d2o8kjxx759e93rd8r9s.org/]uwwzqcsncon[/url] wwzqcsncon http://www.g446l6de83yq2d2o8kjxx759e93rd8r9s.org/
KU
IX
Ahaa, its good dialogue on the topic of this post here at this webpage, I have read all that, so at this time me also commenting here.
Open Data Beni culturali
MIBAC
è la piattaforma in cui il MIBAC pubblica il proprio patrimonio informativo secondo la logica dei linked open data (LOD). I LOD rappresentano il frutto di un processo di cooperazione tra gli Istituti centrali e le Direzioni generali del Mibac e collegano tra loro dataset provenienti da fonti diverse: banca dati dei Luoghi della cultura; anagrafiche di Archivi e Biblioteche; banca dati del Catalogo dei beni culturali; altre banche dati documentali e fotografiche
Linked ISPRA
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
prevede la trasformazione di quattro set di dati in Linked Open Data. Gli insiemi di dati scelti per la pubblicazione in formato LOD riguardano i dati in “tempo reale” raccolti dalle reti di monitoraggio ISPRA relativi alle altezze di marea, di onda con associati dati meteorologici, quelli del consumo del suolo e infine i dati inerenti gli interventi pubblici per la difesa del suolo
Linked open data
ISTAT
consente di accedere e navigare dati in formato open, sulla base di tecnologie e standard del web semantico. I LOD, interrogabili direttamente da qualsiasi applicazione, rispondono alle esigenze espresse dalle comunità di utilizzatori di disporre di dati standardizzati e interoperabili.
soldi pubblici
Siope Banca d'Italia
importi mensili e annuali delle spese sostenute nella p.a. italiana, dettagliando tutte le tipologie di importi per il singolo comune, la regione di interesse, lo specifico ministero, gli enti, le ASL, le citta' metropolitane, ecc... Tutto in pubblico dominio, scaricabile in formato csv o tabella web
Il blog BiblioVerifica:
– NON chiede soldi
– NON divulga dati personali o di contatto o di profilazione degli utenti
– NON offre premi in denaro o buoni acquisto
– NON ha finanziatori o sponsor
Oggi ho ricevuto un’email, al mio indirizzo di lavoro, con questo oggetto: Avviso di sicurezza (il tuo account e stato compromesso).
Per caso avevo già letto questa mattina un articolo su un giornale, e ripreso da altri, riguardante questo tipo di estorsione:
“La e-mail dei truffatori avverte che la casella di posta ha preso un virus mentre si guardavano siti porno. La minaccia è di diffondere la notizia ai contatti personali se non verrà pagata una certa cifra”
La Polizia Postale avvisa che è una truffa perchè al momento è tecnicamente impossibile.
TRE GIORNI DI SCOPERTE E SORPRESE
DOVE LA SCIENZA INCONTRA LA MERAVIGLIA
Ami la scienza, vuoi scoprire cose nuove divertendoti, ma senza farti prendere in giro da bufale e falsi miti? Vieni al CICAP Fest: a Padova, dal 14 al 16 settembre, il festival della scienza e della curiosità affronterà interrogativi e misteri della vita quotidiana, aiutandoti ad acquisire gli strumenti per discernere tra verità e bugie. Spettacoli, conferenze, laboratori, più di 200 eventi per grandi e piccoli. Ospiti speciali Piero Angela e lo psicologo inglese Richard Wiseman, oltre a tanti altri bei nomi della scienza, della divulgazione e dello spettacolo. Una straordinaria palestra per il tuo cervello.
Tu non dovrai attaccare il carattere della persona, bensì i suoi argomenti. (Ad hominem)
Tu non traviserai né esagererai l’argomento di una persona al fine di renderlo più facile da attaccare. (Fallacia del fantoccio)
Tu non dovrai utilizzare piccoli numeri per rappresentare il tutto. (Frettolosa generalizzazione)
Tu non sosterrai la tua posizione assumendo una delle sue premesse per vera. (Petitio principii)
Tu non sosterrai che, poiché si è verificato qualcosa prima, quella dev’essere la causa. (Post Hoc / Falsa causa)
Tu non dovrai ridurre l’argomento fino a due sole possibilità. (Falsa dicotomia)
Tu non sosterrai che a causa della nostra ignoranza, l’affermazione dev’essere vera o falsa. (Ad ignorantiam)
Tu non addosserai l’onere della prova su colui che nega l’affermazione. (Inversione dell’onere della prova)
Tu non dovrai assumere che da “questo” derivi “quello” quando non vi è alcun collegamento logico. (Non sequitur)
Tu non sosterrai che, perché una premessa è popolare, quindi deve essere vera. (Fallacia del Carrozzone)
Non attaccherai il carattere della persona, ma la sua argomentazione. In parole povere condanna l’argumentum ad hominem, una furberia retorica per distogliere l’attenzione dall’argomento principale per dimostrarne la falsità. Quindi, se Giovanni ascolta canzoni di Manson questo non vuol dire che le sue argomentazioni in merito alla fede siano di minor valore rispetto a quelle di chi invece ascolta Radio Maria.
Non esagererai o distorcerai l’argomentazione di una persona per renderla attaccabile. E’ il diffuso argomento fantoccio, quello che si tira in ballo con interpretazioni del tutto personali e infondate di un’argomentazione al fine di indebolirla e poi confutarla.
Non userai pochi dati ignorando tutte le variabili per rappresentare l’intero. E’ il caso della generalizzazione affrettata: ho 10 numeri e con quelli pretendo di descrivere un fenomeno complesso, ignorando tutte le variabili in gioco che hanno un peso sostanziale. Sono quelle affermazioni un tanto al chilo che i giornalisti amano strombazzare partendo da un singolo studio (magari) o una singola affermazione di un singolo studio (cosa più frequente): un asteroide passerà a 300 mila chilometri dalla Terra diventa asteroide in rotta di collisione con il nostro pianeta. Per fare un altro esempio: gli scettici del cambiamento climatico tirano fuori piccole popolazioni di cifre, relative spesso a piccolissime aree del pianeta per dimostrare che il cambiamento climatico è un fantasia. Insomma, c’è poco da ridere.
Non sosterrai la tua argomentazione partendo dall’assunto che le sue premesse siano vere. E’ il cane che si morde la coda: beg of the question o per dirla in latino circulus in probando. Quindi, se affermo che B sia vero assumendo che A è a sua volta vero, ma A non è dimostrabilmente vero, sto cercando di dimostrare la verità di B sulla base del… nulla. Casi famosi? Le argomentazioni religiose nella stragrande maggioranza dei casi (“questo testo sacro dice il vero in quanto è rivelato dalla divinità, che esiste perché ce lo dice il testo sacro”).
Non affermerai che qualcosa che è accaduto prima sia per forza la causa di cosa accade in seguito. Correlazione e causa sono due cose totalmente diverse. Le vendite di calzini a pois negli ultimi 50 anni hanno seguito un trend straordinariamente similare a quello del numero di tumori al seno. Pertanto, comprare calzini a pois causa cancro al seno.
Non semplificherai l’argomentazione a sole due possibilità. Questo trucchetto si applica quando si vuole obbligare qualcuno a prendere una decisione precisa, scegliendone due che ci fanno comodo e ignorando tutti gli altri possibili risultati.
Non dirai che, vista la nostra ignoranza sull’argomento, un’affermazione deve essere necessariamente vera o falsa. Quindi, non possiamo dire che qualcosa è vero solo perché non è stato ancora dimostrato essere falso. Magari non si ha a disposizione l’intera conoscenza sull’argomento, ad esempio. Mi ricorda qualcosa: il burden of proof, l’onere della prova. “Non puoi dimostrare l’inesistenza di Dio” è l’esempio che calza a pennello. Rispolveriamo quindi il caro Bertrand Russel:
Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra in un’età illuminata o dell’Inquisitore in un tempo antecedente [da “Is There a God?”, 1952]
Non scaricherai l’onere della prova su colui che mette in dubbio l’affermazione. Se io dico che il resveratrolo (stilbene presente nei vini rossi) è la panacea di tutti i mali, sta a me dimostrarlo, non a chi non può dimostrare il contrario. Dobbiamo sempre ricordarci che affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. La gente ha il dovere di dubitare e di sfidare qualsiasi affermazione, usando logica e razionalità. Purtroppo questo al giorno d’oggi non avviene nel modo corretto: si mette in dubbio il parere degli esperti (ok!) ma si usano argomentazioni fallaci, internamente incoerenti (ahi!). La lista è praticamente infinita, è un problema che ha contaminato tantissimi ambiti scientifici, persino il mio, quello alimentare. Ohibò.
Non concluderai che “questo” segue “quello” quando manca una connessione logica. Fantastico: il non sequitur può implicare, tra gli altri casi, quelli in cui ci sono premesse veritiere e conclusioni che, nonostante siano veritiere, non derivano dalle premesse. In questo caso non è la connessione causa-conseguenza, ma proprio la logica a mancare: se non assumi correttamente la tua dose quotidiana di pro-vitamina A tua mamma cambierà casa. Eh?
Non affermerai che premessa nota essa è necessariamente vera. “Dio esiste” sarebbe una proposizione vera perché la gente ci crede, in massa. Peccato non sia così. Questo tipo di deformazione logica è nota come argumentum ad populum (più chiaro di così) ed è tremendamente comune, non solo in materia di fede. “Ognuno fa questa cosa, quindi non potrà essere sbagliata“; “La maggioranza del popolo ha eletto questo candidato, pertanto deve essere un buon candidato” (chiedetelo in Germania o, meglio ancora, in Italia!)
TrueInChain: un progetto innovativo ideato da Marco Franco e Nicolò Russo per contrastare le fake news attraverso la tecnologia blockchain unita ad un sistema di incentivi.
Come ben sai, le notizie false hanno talmente inquinato l’informazione che si fatica a distinguere ormai cioè che è vero da ciò che è falso o parzialmente falso. Tutto questo sta creando dubbi e confusione su quanto leggiamo. Ora con TrueInChain hai uno strumento per segnalare una notizia che reputi falsa. Il funzionamento è semplice: inserisci il link della fake news, spiega con un allegato o con dei commenti perché ritieni la news “fake” e premi invio! Poi toccherà a noi.
Il tracciamento delle notizie si basa su Ethereum, una piattaforma decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti creati in un linguaggio di programmazione Turing-completo. https://it.wikipedia.org/wiki/Ethereum
The International Fact-Checking Network is pleased to announce that Global Fact 5 will be held in Rome on June[masked] in the wonderful setting of St. Stephen’s School at the Aventine Hill. Global Fact 5 will address some of the most important issues in fact-checking and misinformation, including:
Reaching out with facts to skeptical audiences.
New formats for fact-checking.
Acceleration and automation of the fact-checking process.
Fact-checking and the platforms
Alexios Mantzarlis International Fact-Checking Network, Bill Adair Duke University and Neil Brown Poynter.
09:30 – 10:30
Auditorium
Show & Tell | Formats, Impact & Research
Aaron Sharockman PolitiFact, Clara Jiménez Cruz Maldita.es, Grace Jackson Facebook and Giovanni Zagni Pagella Politica.
10:30 – 11:30
Auditorium
Panel | Russian disinformation: Pervasive or NBD?
Anna Zafesova La Stampa, Liepa Želnienė 15min, Milka Domanovic Istinomer, Peter Pomerantsev LSE and Glenn Kessler Washington Post Fact Checker (moderates).
11:30 – 12:00
Break
12:00 – 13:00
Auditorium
Panel | Brace for the coming fake Videogeddon (or not)
Aliaume Leroy Bellingcat/BBC, Christian Riess University of Erlangen-Nuremberg, Denis Teyssou AFP/InVID and Olivia Sohr Chequeado (moderates).
13:00 – 13:30
Auditorium
Featured Talk | The Chequeado Story
Laura Zommer, Chequeado.
13:30 – 14:45
Lunch
14:45 – 15:45
Auditorium
Panel | The future of Claimreview
Bill Adair Duke University, Mevan Babakar Full Fact and Simon Baumgartner Google.
14:45 – 15:45
Room 1
Workshop | How the code of principles works
Dulce Ramos IFCN. Are you interested in applying to the code of principles but uncertain about the requirements? Do you want to figure out whether it’s the right fit for your organization? This will be the occasion to get an answer to these questions.
14:45 – 15:45
Room 2
Closed meeting | A/B testing working group
Alexios Mantzarlis IFCN. A meeting for the IFCN impact advisory panel pilot and the organizations (Africa Check, Chequeado, Climate Feedback, FactCheckNI & Full Fact) running the headline impact test in the second half of 2018.
14:45 – 15:45
Room 3
Workshop | Fact-checking in the classroom
North America – Angie Holan PolitiFact, Europe – Grégoire Lemarchand AFP and Asia Pacific – Govindraj Ethiraj Factchecker.in.
15:45 – 16:45
Room 1
Assembly | Regional Breakout
Middle East and Africa – Baybars Orsek Dogruluk Payi.
15:45 – 16:45
Room 2
Assembly | Regional Breakout
Latin America – Cristina Tardaguila Lupa.
16:45 – 17:45
Auditorium
Assembly | IFCN verified signatories meeting
Dulce Ramos IFCN and Alexios Mantzarlis IFCN.
16:45 – 17:45
Room 1
Workshop | SEO for factcheckers
Danny Sullivan Google. You know about claim review markup, but what about ensuring that your fact checks in general are visible in search? That’s where search engine optimization comes in. This session is an open Q&A for all your SEO questions.
16:45 – 17:45
Room 2
Workshop | Duke Tech & Check co-op comunity meeting
Bill Adair Duke University.
16:45 – 17:45
Room 3
Workshop | Claimreview
Dan Brickley Schema.org and Simon Baumgartner Google.
19:00 – 20:30
Aperitivo | @ Museo di Roma in Trastevere
Michal Sella & Boaz Rakocz The Whistle, Derek Thomson France 24 Observers, Tobias Reckmann WDR and Pauline Moullot Libération.
10:00 – 10:30
Auditorium
Featured Talk | What regulators think
Marco Delmastro Italian Communications Authority.
10:30 – 11:30
Auditorium
Panel | Fact-checking in a humanitarian crisis
Antonio Martínez Horizontal, Gülin Çavuş Teyit, Phyu Phyu Thi Myanmar ICT for Development Organization, Sam Dubberley Amnesty International and Dulce Ramos International Fact-Checking Network (moderates).
11:30 – 12:00
Break
12:00 – 12:30
Auditorium
Q&A | The perils of perception
Bobby Duffy Ipsos MORI, interviewed by Phoebe Arnold Full Fact.
12:30 – 13:30
Auditorium
Q&A | Quo vadis Facebook fact-checking
Tessa Lyons Facebook, interviewed by Alexios Mantzarlis International Fact-Checking Network.
13:30 – 14:45
Lunch
14:45 – 15:00
Auditorium
Awards | Presentation of the finalists
15:00 – 16:00
Auditorium
Assembly | What do we need to get better at?
Alexios Mantzarlis IFCN.
15:00 – 16:00
Room 1
Workshop | How the code of principles works
Dulce Ramos IFCN. Are you interested in applying to the code of principles but uncertain about the requirements? Do you want to figure out whether it’s the right fit for your organization? This will be the occasion to get an answer to these questions.
15:00 – 16:00
Room 2
Closed meeting | Technical Standards
Mevan Babakar Full Fact.
15:00 – 16:00
Room 3
Workshop | Reaching the resistant audience
Jane Elizabeth, American Press Institute. Fact-checkers today deal with an unprecedented partisan backlash and lack of trust, a difficult environment particularly during an election year. This session will examine strategies for understanding and reaching through the resistance to fact-checking, including sourcing, writing and presentation tips.
16:00 – 17:00
Auditorium
Panel | Is fact-checking more fun on the radio?
Charlotte McDonald BBC, Russell Skelton RMIT ABC Fact Check and Samba Badji Africa Check
16:00 – 17:00
Room 1
Closed meeting | FactTrack
Alexios Mantzarlis IFCN. A meeting for the organizations seeking to pilot the FactTrack plugin being developed by the IFCN (Chequeado, Full Fact, Le Monde, Pagella Politica, PolitiFact)
16:00 – 17:00
Room 2
Workshop | Preparing for the EU parliament elections
Mikko Salo Faktabaari.
16:00 – 17:00
Room 3
Workshop | SEO for factcheckers
Danny Sullivan Google, Simon Baumgartner Google and Dan Brickley, Schema.org/Google. How can you ensure your fact check content is more visible in search? That’s where search engine optimization comes in. This session is an open Q&A to address all your questions about SEO, including questions about Claimreview markup.
17:00 – 18:00
Auditorium
Assembly | Mapping the misinformation ecosystem in Asia
Masato Kajimoto The University of Hong Kong.
17:00 – 18:00
Room 1
Closed meeting | IFCN Advisory board
Alexios Mantzarlis IFCN.
17:00 – 18:00
Room 2
Workshop | Fact-checking in a divided society
Allan Leonard FactCheckNI.
17:00 – 18:00
Room 3
Workshop | Building a global database of fact checks
Pauline Moullot Libération and Jacques Pezet Correctiv. CheckNews is a new platform of fact-checking where journalists respond to their readers question. We don’t choose what we fact-check, we check what they ask us to. The next step is to tun it into a collaborative platform, where fact-checkers from any country can access and share the content of the others. Where fact-checkers can also work together on temporary project. The more fact-checking becomes central in XXI century journalism, the more we need to work together, to make it more powerful and increase our readers’ trust. In this workshop, we will explain how we want to turn CheckNews in an international platform, how it will work and how you can join the project.
20:00 – 22:00
Pizza & awards | @ St Stephen’s School Terrace
Bill Adair Duke University, Mevan Babakar Full Fact, Pablo Martín Fernández Chequeado and Tai Nalon Aos Fatos.
09:00 – 10:30
Room 1
Workshop | Does factchecking have a “women problem”?
Amy Sippitt Full Fact. Does factchecking systematically appeal more to men than women? What can we learn from who different factchecking organisations around the world are and aren’t reaching? What research do we need to help us? This interactive workshop will be discussing insights from factcheckers across the world of what we know about our audiences; sharing formats and techniques from factcheckers and marketers for how we can widen our audiences; and identifying what burning questions we all have about our audiences and low-cost ways we can start to answer those questions.
09:00 – 10:30
Room 2
Meeting | Supporting EU fact-checkers
Alberto Rabbachin European Commission, Paolo Cesarini, European Commission.
[LIMITED TO EU FACT-CHECKERS]
As announced in the Communication on online disinformation (link) adopted by the Commission on the 26th of April, the European Commission would like to support the creation of a European network of independent fact-checkers to establish common working methods, exchange best practices, achieve the broadest possible coverage across the EU, and participate in joint fact-checking and related activities. The need to create such network was expressed in several multistakeholder consultations as well as reported in the HLEG report. As a first step, the Commission would like to design and roll-out a secured web space (EU Fact Checker Portal) in order to enable an EU-wide collaboration among fact-checkers. In a second step, a secure European online platform on disinformation will be developed by extending capacity and capabilities of the EU Fact Checker Portal. In particular the platform will extend the network of fact-checking organisations as well as include research activities by involving academic research experts on online disinformation. This will enable the network of fact-checkers to act as trusted flaggers. It will also facilitate a deeper understanding of online disinformation and the design of evidence-based strategies for further limiting its spread. This workshop will be an opportunity to debate on the creation of a European network of fact-checkers. The aim is to collect views on what services the portal, and later the platform, should provide to concretely support European fact-checking activities and the creation of an integrated network of fact-checkers and acadenics. The debate should also touch upon the issue of the portal/platform governance (i.e. terms of access and service) in order to ensure full independence from any political entity and public authority.
09:00 – 10:30
Room 3
Workshop | Advanced Internet Research
Henk van Ess Bellingcat. Fast and Furious Fact Finding (1) – with Facebook Dutch born Henk van Ess (twitter.com/henkvaness) does some fast and furious fact checking in Facebook. How do you find hidden friends in Facebook (Manchester Bombing) ? How do you find the precise profile of a prisoned coder (Cambridge Analytics)? What do you do when a terrorist profile is deleted (Las Vegas shooting, Jihadi John)? How do you find people in Facebook with very common last names (case NBC News)? And how do you investigate people in Facebook when you just have a first name and a city? (revenge porn) Facebook removed verification via e-mail in April 2017 – can you fix that? And while we are at it: how do you find out which US senators are followed by which Russians, how do you search for certain keywords from certain persons and what is the most important Facebook Formula you will ever see for your daily work? Expect some amazing Houdini-acts, “inspired” by daily deadlines.
10:30 – 11:30
Auditorium
Panel | Fact-checking as a wire service
Cristina Tardáguila Agência Lupa, Guillaume Daudin AFP, Kristoffer Egeberg Faktisk.no and Mark Stencel Duke Reporters’ Lab (moderates).
10:30 – 11:30
Room 1
Workshop | Legal remedies for fact-checkers
Alexios Mantzarlis IFCN.
10:30 – 11:30
Room 2
Workshop | Building a global database of hoaxes
Alexandre Pouchard Le Monde. “Who will fact-check fact-checkers ?”, are we often asked. We, fact-checkers, must keep in mind that our work as third-party fact-checkers depends on how much trust our readers have in our ethics. This is why we must respect the highest standards of transparency, nonpartisanship and fairness we can. We propose to create a worldwide and open source database of fact-check which will include the work of all fact-checking units which will want to join this effort. Such a dataset will be a huge step in terms of transparency and will facilitate studies about hoaxes.
10:30 – 11:30
Room 3
Workshop | Advanced Internet Research
Henk van Ess Bellingcat. Finishes at 12:00*
Henk van Ess is fact checking fast and furious once more (you can follow this session without having followed Fast and Furious Fact Finding (1) with Facebook) but is now focusing on the clever use of Google, Wayback Machine, Skype and YouTube. Find the secret address of a CEO by typing in a very strange looking formula into Google (Novartis) Find out who is behind that mysterious note of a IS-warrior (Backdoors in Archive.org) Why should every reporter know about Google Triple Search (case of corrupt president)? What is the clever Google trick that also allows you 1) to find out when something went viral 2) who is behind a nickname and 3) even helps you to find deleted Instagram accounts? What do you do when you have to view 5 hours of YouTube videos, but you only have 15 minutes? (Jihadi John) How do you find the exact time that something was uploaded to YouTube? Why is a backdoor in Skype one of the best people finders? (San Bernardino shooting). Sit down, buckle up and get lots of verification tips,
11:30 – 12:00
Break
12:00 – 13:00
Auditorium
Panel | Misinformation on messaging apps
Carl Woog WhatsApp, Chi Zhang USC/Tow Center, Daniel Funke Int. Fact-Checking Network (moderates).
13:00 – 13:30
Auditorium
Closing Remarks
Alexios Mantzarlis International Fact-Checking Network and Bill Adair Duke University.
Non siete stanchi delle notizie false che girano su internet? Di non sapere se quello che leggete è vero o solo una notizia sensazionalistica manipolata? Di fare figuracce perchè quello che condividete si rivela una bufala? Volete difendervi dalle Fake Nwes per avere un’informazione consapevole? Venerdi’ 29 giugno alle 17:00 presso la sala del bar #AnticoCaffe’ di #Ariccia ci sarà un breve convengo – dibattito su come ogni cittadino puo’ diventare un fact checker, utilizzando metodi di verifica autonomi delle informazioni, basati su principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
Bibliotecari e archivisti, redattori volontari del blog BiblioVerifica.cloud ci spiegheranno gli strumenti di ricerca, fonti certificate e strategie di verifica attendibili.
Ai partecipanti sarà rilasciato l’attestato “TUTOR CIVICO per BiblioVerifica” http://bit.ly/tutorbv
come Cittadino che utilizza costruttivamente il senso critico:
– per analizzare e comprendere l’attendibilità e l’autorevolezza delle fonti on-line,
– per attenersi al manifesto della comunicazione non ostile,
– per applicare il manifesto IFLA per smascherare le bufale e le false notizie.
L’iniziativa, ad accesso libero e gratuito senza fini politici o di lucro, mira a sviluppare un processo di collaborazione civica in rete tramite le piattaforme social contro la disinformazione odierna e futura.