Come usare le biblioteche per difendersi da fake news e disinformazione
Da alcuni mesi il problema delle fake news è nei primi posti dell’agenda di comunicatori, sociologi e politici sia in Italia che all’estero. Nuove e pretese teorie scientifiche, dietrologie e calunnie per diffamare i rivali politici sono infatti sempre più frequenti e diffuse specie sul web.
La questione non può più essere ignorata e in questa battaglia devono necessariamente sentirsi coinvolti i professionisti del mondo universitario e, in modo particolare, le biblioteche accademiche in quanto depositarie degli strumenti di accesso alle informazioni e di un rapporto diretto con l’utenza.
Di questa necessità sono accorte innanzitutto l’AIB (Associazione italiana Biblioteche) e l’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions). Entrambe hanno infatti sottolineato il ruolo di garanzia svolto dalle biblioteche nell’accesso alla conoscenza grazie all’uso di risorse documentali certificate e la promozione di strumenti di alfabetizzazione informativa e digitale e di un pensiero critico.
…In honor of the day, Poynter is launching a website with a lesson plan, tip sheets and other resources to help people learn basic fact-checking skills
Factcheckingday.com was born as an answer to concerns about the reach and impact of online misinformation. The IFCN is calling for a broad coalition of journalists, students and everyday media consumers to arm themselves with the tools and methods needed to decipher what’s real and what’s not.
Factcheckingday.com will offer a lesson plan for high school students in several languages that is based on a role-playing card game and an online course for college students. The website also includes a fun fact-checking quiz, several practical tip sheets and a reading list.
In 2017, The Washington Post, CNN, Repubblica, Sky and other news organizations worldwide covered the first International Fact-Checking Day. Thousands of people used the hashtag #FactCheckIt on April 2, 2017, and teachers in more than 50 countries downloaded the lesson plan, available to more than 100,000 students…
In Italia abbiamo lanciato #OSCARdellaBUFALA http://bit.ly/oscardellabufala votazione libera e senza login che si concludera’ lunedi’ 2 aprile senza premi e senza finalita’ politiche
buona #biblioVerifica
Il tema della disinformazione e’ sempre piu’ attuale, la Direzione Generale per le comunicazioni, organo della Commissione Europea, propone una discussione che si affianca alla consultazione pubblica (attiva da novembre 2017 fino al 23 febbraio 2018) e al lavoro del Gruppo di esperti di alto livello HLEG.
La redazione di bibliotecari e archivisti (biblioVolontari) vagliera’ le proposte proponendo gratuitamente sui social (Fb/Tw/Ln/ ecc…) strategie di ricerca e strumenti on-line di #BiblioVerifica
“Sicuramente vero? Fatti, ipotesi, congetture” è il titolo della edizione 2018 del Darwin Day di Milano, che si terrà come tutti gli anni il 6 febbraio al Museo di Storia Naturale. Anche la manifestazione dei patiti di evoluzionismo si cimenta quindi col ragionare sul tema più in voga in questo periodo, declinabile in vari modi: Fake News, fatti alternativi e post verità. Che si scopra un meccanismo di selezione delle bufale simile a quello svelato da Darwin per le specie?
ore 10.15 Occhio alla bufala! Come il metodo scientifico può difenderci dalle fake news
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ore 10.45 I fossili, le antiche civiltà e l’evoluzione: l’importanza della storia della scienza per riconoscere la pseudoscienza
Marco Ciardi UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – CICAP
ore 11.15 Nascita e crescita del pensiero scientifico
Giulio Lanzavecchia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
ore 11.45 Valutazione delle fonti di informazione scientifica
Andrea Becchetti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
“Fake news”, “post-verità” e persino “fatti alternativi”: sono termini entrati in uso recentemente, nell’ambito del dibattito sull’attendibilità delle informazioni che frequentemente riguarda argomenti scientifici, soprattutto nei campi della biologia, della
medicina e della fisica. “Bufale” e pseudoscienze, pur essendo prive di fondamento ma facendo talvolta uso di una terminologia apparentemente scientifica, risultano attraenti perché sembrano permettere il superamento dei limiti imposti dalla razionalità e promettono certezze o speranze che la scienza non è sempre in grado di fornire. Nemmeno i singoli scienziati ne sono immuni: Alfred
Wallace, co-scopritore con Charles Darwin della selezione naturale e fondatore della biogeografia, era dedito allo spiritismo e contrario alla vaccinazione antivaiolosa. L’esempio citato dimostra che non si tratta di un tema esclusivo dei nostri giorni, ma lo sviluppo dei moderni mezzi di comunicazione ne ha amplificato la portata.
Il Darwin Day 2018 intende fornire elementi di conoscenza dei metodi e della storia della scienza utili per distinguere il vero dal falso, mostrando anche come lo studio dei meccanismi di genesi e diffusione di “bufale” e pseudoscienze permetta di capire meglio il
procedimento scientifico
ore 10.00 Sicuramente vero? Fatti, ipotesi e congetture
Maurizio Casiraghi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA – SIBE; Marco Ferraguti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – SIBE
ore 10.15 Occhio alla bufala! Come il metodo scientifico può difenderci dalle fake news
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ore 10.45 I fossili, le antiche civiltà e l’evoluzione: l’importanza della storia della scienza per riconoscere la pseudoscienza
Marco Ciardi UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – CICAP
ore 11.15 Nascita e crescita del pensiero scientifico
Giulio Lanzavecchia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
ore 11.45 Valutazione delle fonti di informazione scientifica
Andrea Becchetti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
ore 14.30
Introduce e modera Sylvie Coyaud SCIENCE REPORTER
ore 15.00 OGM, la grande paura
Stefano Bertacchi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA – IUxS
ore 15.30 Il “darwinismo sociale” fu pseudoscienza?
Antonello La Vergata UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA
ore 16.00 Draghi, ornitorinchi e bufale: storie di zoologia al limite
Giorgio Bardelli MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO
ore 16.30 Balle sottovuoto. Tutto ciò che sappiamo, ma non dovremmo sapere, sullo spazio
Luca Perri ASSOCIAZIONE LOFFICINA
ore 17.00 Dibattito con il pubblico
ore 20.30 Ultime notizie sull’evoluzione umana
Giorgio Manzi SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Massimo Polidoro GIORNALISTA E SCRITTORE – SEGRETARIO NAZIONALE CICAP
ATTIVITÀ LUDICO-DIDATTICHE
Prenotazione obbligatoria desk.adiemme@gmail.com Informazioni: tel 02 88463337
DOMENICA 4 FEBBRAIO
ore 16.00 Famose creature improbabili, science show Fake news e zoologia. Esiste già una disciplina che si occupa di questo curioso incontro: la criptozoologia.
Venite a scoprirlo grazie all’incredibile visione di reperti naturalistici unici e misteriosi. A cura di Paolo De Piazzi. Per tutti dai 7 anni.
SABATO 10 FEBBRAIO
ore 11.30 Sarà vero? Sarà vero che lo struzzo mette la testa sotto la sabbia? E nelle gobbe del cammello c’è una riserva d’acqua? L’orso bruno trascorre tutto l’inverno davvero in letargo? Muovendoci tra i diorami del Museo andremo a conoscere meglio alcuni di questi animali: ci racconteranno cosa si dice di loro e ci sveleranno la verità sulle loro abitudini di vita. Per famiglie con bambini di 4-5 anni
ore 15.00 Il Corriere delle Bufale Le pagine di un misterioso quotidiano riportano strane notizie che sembrano avere un fondamento scientifico, siamo davvero certi che si tratti di informazioni corrette? In che modo la scienza procede per confermare o confutare la verità di una notizia? Come veri reporter andremo alla ricerca di reperti che ci aiuteranno a scoprire se le pagine del Corriere delle Bufale raccontano bugie o verità. Per famiglie con bambini di 6-11 anni
LUNEDÌ 12 FEBBRAIO
ore 17.30 Buon compleanno Charles. Immagini e parole per festeggiare Darwin. Con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera. A cura di Maurizio Arcangeli, Clara Bonfiglio, Cristina Muccioli. Organizzato da Centro Filippo Buonarroti.
IN COLLABORAZIONE CON:
Società Italiana di Scienze Naturali (SISN)
CON LA PARTECIPAZIONE DI:
Associazione Didattica Museale (ADM)
Centro Filippo Buonarroti (CFB)
Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP)
Italia Unita per la Scienza (IUxS)
Pikaia portale dell’evoluzione
Scienzainrete
Scienza Under 18
Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE)
Consultazione pubblica #tacklefakenews dal 20 novembre 2017 al 23 febbraio 2018 su disinformazione sui social media. La Commissione Europea ha lanciato a novembre 2017 una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online e ha istituito un gruppo di esperti di alto livello che rappresenta accademici, piattaforme online, mezzi di informazione e organizzazioni della società civile. http://bit.ly/tacklefakenews
“…L’IFLA ha risposto sottolineando che l’unica risposta sostenibile è una popolazione alfabetizzata e critica. Le librerie sono essenziali per la distribuzione di questo e dovrebbero essere supportate per farlo. Le biblioteche hanno una lunga e ricca esperienza nel promuovere l’alfabetizzazione informativa e nel lavorare a stretto contatto con gli altri per promuovere l’alfabetizzazione mediatica. Queste sono le abilità richieste per comprendere e valutare le informazioni – articoli di notizie, riviste scientifiche, pubblicazioni ufficiali, blog o tweet, per citarne solo alcuni – che i cittadini ricevono quotidianamente…”
A parere dell’AIB, il fenomeno della disinformazione è molto antico, riguarda molteplici ambiti (economia, politica, ambiente, immigrazione ed altri) e non riguarda soltanto le piattaforme online.
Non può essere contrastato con misure liberticide, ma promuovendo, anche attraverso il potenziamento dei servizi bibliotecari, livelli di istruzione più alti e conoscenza delle metodologie di verifica e confronto delle fonti, rispetto dei codici etici da parte di autori e operatori professionali.
L’esigenza di evitare la diffusione di notizie false e disinformazione online non deve indurre a forme di censura o filtraggio: le fake news non devono essere confuse con la libertà di pensiero e di opinione e non è compito delle piattaforme online valutare le fonti. Sicuramente maggiore trasparenza sugli algoritmi di rilevanza sarebbe utile, e altrettanto fondamentale è assicurare l’offerta di una pluralità di fonti sui fatti riportati. Soprattutto è necessario promuovere opportunità di apprendimento lungo l’arco di tutta la vita e la capacità critica degli utenti, lasciando a loro sempre libertà di scelta. Per queste finalità occorre rafforzare la rete di biblioteche di base e scolastiche e la formazione professionale dei bibliotecari e degli insegnanti e diffondere il più possibile in accesso aperto l’accesso aperto l’informazione del settore pubblico o finanziata dal settore pubblico come i risultati della ricerca scientifica.
I compiti del gruppo consistono nel consigliare la Commissione su tutte le questioni che si presentano nel contesto di informazioni false diffuse tra i media tradizionali e sociali e su come far fronte alle sue conseguenze sociali e politiche:
– Analizzare in profondità la situazione attuale e il quadro giuridico, nonché i potenziali rischi politici e sociali associati alla diffusione della disinformazione online;
– Definire la portata del problema e promuovere interventi legislativi o non legislativi per limitare la diffusione di contenuti falsi; nel fare ciò, si dovrebbe operare una distinzione tra false informazioni che equivalgono a contenuti illegali ai sensi della legislazione comunitaria o nazionale, ad es. incitamento all’odio, alla violenza o al terrorismo, diffamazione, ecc. e false informazioni che non rientrano nell’ambito di tali leggi, e quindi non illegali;
– Definire ruoli e responsabilità di tutti gli stakeholder rilevanti con attenzione al funzionamento dei social network e di altre piattaforme online e alle vulnerabilità dei media di notizie professionali;
– Valutare l’effetto delle misure volontarie messe in atto finora dalle piattaforme online e dalle organizzazioni dei mezzi d’informazione per contrastare le notizie false;
– Valutare eventuali miglioramenti a tali misure volontarie esistenti,
– Tracciare la direzione per lo sviluppo di giornalismo di qualità (giornalismo di dati, giornalismo investigativo, ecc.) E migliorare l’alfabetizzazione mediatica come azioni complementari per promuovere la fiducia nei media e nella consapevolezza degli utenti;
– Identificare i principi guida per una possibile autoregolamentazione basata su buone pratiche condivise e il coordinamento delle politiche e attività pertinenti a livello UE e nazionale.
Disinformazione online, Cardani scrive ai social: “Collaborate con noi”
25 Ott 2018 https://www.corrierecomunicazioni.it
Il presidente Agcom chiede a Facebook, Google e Twitter di “rendere disponibili all’Autorità gli accessi alle Api al fine di consentire un’attività di monitoraggio”. Massima allerta in vista delle elezioni europee
Cardani scrive a CEO di Facebook, Google e Twitter;
25.10.2018 la riunione plenaria del tavolo tecnico sulla disinformazione online
AGCOM: ELEZIONI EUROPEE, PER CONTRASTARE FAKE NEWS, SVOLGANO RUOLO PIÙ PROATTIVO E FORNISCANO ALL’AUTORITÀ LE INFORMAZIONI TECNICHE NECESSARIE
#BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie, strumenti e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
Dal 1995 il Convegno delle Stelline è un momento di aggiornamento e crescita professionale per tutti gli operatori del mondo delle biblioteche.
Il tema dell’edizione 2018 sarà LA BIBLIOTECA (IN)FORMA. Digital Reference, Information Literacy, e-learning.
La formazione degli utenti ha infatti acquisito una crescente centralità nelle strategie di servizio della biblioteca.
Obiettivo del convegno è approfondirne le molteplici sfaccettature alla luce degli sviluppi delle tecnologie digitali e della evoluzione delle metodologie di riferimento.
Information literacy ed e-learning sono solo due aspetti, seppure fondamentali, di un convegno scientifico, che alla elaborazione teorica unirà la presentazione di nuovi progetti, lo studio di casi e di buone pratiche.
Il percorso dedicato più strettamente al ruolo formativo della biblioteca si intreccerà con i temi riguardanti i servizi di informazione e in particolare il digital reference, evidenziando come la trasformazione delle tradizionali modalità di assistenza e consulenza al pubblico, in un’ottica anch’essa favorita dalle nuove tecnologie, concorra a definire un progetto unitario di carattere “educativo”.
Particolare attenzione verrà dedicata anche al ruolo che le biblioteche possono svolgere, in un’ottica di educazione permanente, nella formazione di una cittadinanza attiva e consapevole.
Oggi più di ieri le fonti web di informazione incidono nello sviluppo sia della personale convinzione che – in genere – dell’opinione pubblica. Talvolta si creano gruppi e comunità che contestano ogni tipo di notizia, persino quella certificata da enti istituzionali nazionali o internazionali.
L’obiettivo del contributo è la promozione e la divulgazione del fact checking sui social, come processo autonomo e indipendente del cittadino, educando il fruitore all’accesso responsabile e critico all’informazione on-line.
Tramite una redazione on-line di “biblioVolontari” – bibliotecari e archivisti – si applicano realmente e praticamente le indicazioni IFLA contro le fake news, condividendo sulle piattaforme social le strategie e gli strumenti di ricerca, le fonti informative certificate, unitamente a metodi di “biblioVerifica” basati sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità. 16 marzo mattina
European Commission DG CONNECT Unit I4 – Media Convergence and Social Media
Open data day
è una festa dei dati aperti organizzata ogni anno a livello mondiale. Per la quinta volta, gruppi da tutto il mondo creeranno degli eventi locali in cui useranno dati aperti nelle proprie comunità
@okFn
Open Education Week
global Open Education Movement
Open Education Consortium
Convegno Stelline 2019
La biblioteca che cresce - contenuti e servizi tra frammentazione e integrazione
Biblioteche oggi - EDITRICE BIBLIOGRAFICA srl
BiblioVerifica Day
secondo anno del blog BiblioVerifica
BiblioVolontari
International Fact-Checking Day
giornata per l'alfabetizzazione al fact checking
Factcheckers
festival del giornalismo 2019
Tutti gli eventi in diretta streaming
Arianna Ciccone e Christopher Potter
Giornata mondiale del libro
#giornatamondialedellibro #worldbookday
UNESCO
THE WEB CONFERENCE 2019
30 years of the web
W3C
PASocial fake news è make news
Evento ad Ancona organizzato dalla Regione Marche e ordine giornalisti
PaSocial
Global Fact-Checking Summit
Global Fact
poynter
International #Literacy Day
L’8 settembre è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, una ricorrenza istituita il 17 novembre 1965 dall’UNESCO al fine di ricordare alla comunità internazionale l’importanza dell’alfabetizzazione.
UNESCO
CICAP-Fest 2019
evento di divulgazione scientifica di rilievo nazionale e internazionale che, insieme ad alcuni dei più importanti protagonisti della ricerca, della divulgazione e anche dell'intrattenimento, affronta e approfondisce temi attualissimi come quello delle fake-news, delle pseudoscienze, delle bufale e della disinformazione scientifica
CICAP
European Statistics Day
better data, better lives
European Statistical Advisory Committee (ESAC)
Open Access Week
12th year, promoting Open Access
SPARC global coalition
CicapDay Lazio
Il “CICAP Day – Lazio 2019” è un evento con ingresso gratuito aperto a tutti, ma soprattutto una ottima occasione di incontro per tutti i soci e simpatizzanti CICAP.
Un dialogo a più voci per fare il punto sull’inganno e l’autoinganno, la credulità e la manipolazione nella nostra epoca, e sugli strumenti per difendersi. Esiste una via per verificare le notizie, distinguere la scienza dalla ciarlataneria, consolidare il senso critico nella scuola? E in questo la rete è d’intralcio o d’aiuto? Il tormentone delle fake news ha posto di nuovo al centro dell’attenzione il tema della attendibilità delle fonti, soprattutto nel mondo della salute, dell’informazione e della scuola. Se possedere la verità può essere impossibile, e forse nemmeno auspicabile, “farsi un’opinione” è diventata una sfida che richiede un metodo e guide all’altezza del compito.
Agli insegnanti al termine della giornata verrà consegnato l’attestato di partecipazione.
E’ possibile seguire la conferenza via streaming da questa pagina. Per informazioni scrivere a: recalcati@zadig.it
Programma
14:30 Introduzione
Nicola Bellomo, Presidente Gruppo 2003 per la ricerca scientifica
14:40 Ci si può fidare della scienza?
Gianfranco Pacchioni, Università Milano-Bicocca
Pietro Greco, Scienza in Rete
15:00 Social media, informazioni e post verità
Walter Quattrociocchi, Università Ca’ Foscari, Venezia
15:20 L’han detto in tv e l’ho visto su internet: Stamina e altre emergenze di salute nei media e a scuola
Eva Benelli, Asset project
Cristina da Rold, Scienza in Rete
Paolo Vitale, Liceo Scientifico Copernico, Brescia
15:40 Competenze e benessere digitale nel mondo giovanile
Marco Gui, Andrea Cerroni, Università Milano-Bicocca
16:00 Obbligo o verità? Strumenti e metodi per essere cittadini consapevoli del web
Alessandra Nesti, Loescher Editore – La Ricerca
16:20 Coffee break
16:35 Luigi Bona guida alla mostra: “Il complotto”, di Will Eisner
16:50: Fisica per cittadini
Lorenzo Magnea, Università di Torino
17:10 Storia sociale delle fake news
Olimpia Affuso, Università della Calabria
17:30 Il romanzo alle prese con streghe e catastrofi
Silvia Bencivelli, Bruno Arpaia, scrittori
18:00 Capire e usare le immagini
Marco Capovilla, Fotografia e informazione, Politecnico di Milano, Milano
18:20 Conclusioni
Maria Pia Abbracchio, Vice presidente Gruppo 2003, Università degli Studi di Milano
Pietro Greco, Gianfranco Pacchioni Ci si può fidare della scienza?
Il ‘900 ha prodotto straordinari sviluppi scientifici con conseguenze profonde sul mondo in cui viviamo. Altre innovazioni sorprendenti ci attendono. Il progresso della scienza si basa su rigorosi meccanismi di verifica interna dei risultati raggiunti. Ma negli ultimi anni il modo di fare scienza è cambiato. Passione, curiosità e rigore faticano sempre di più a trovare spazio, schiacciati come sono da dure leggi di mercato e da una competizione sfrenata. Da vocazione di pochi, fare ricerca è diventato un mestiere di molti. Con conseguenze e rischi, come la comparsa di frodi, plagi, ma soprattutto con una produzione scientifica abnorme e spesso di scarso rilievo. Una scienza che perde di credibilità in un’era di fake news rappresenta un rischio che non possiamo permetterci.
Walter Quattrociocchi Social media, informazioni e post-verità
La fake news sono soltanto la punta dell’iceberg di un cambiamento molto più radicale che riguarda il processo di produzione della conoscenza. Internet ha dato a tutti la possibilità di accedere a una quantità sconfinata di informazioni, indebolendo il ruolo dei corpi intermedi come giornalisti e accademici. Evidenze empiriche forti suggeriscono che tutti, nessuno escluso, tendiamo a selezionare e rafforzare le narrazioni che più si addicono alla nostra visione del mondo, ignorando o combattendo posizioni contrarie. La polarizzazione domina i processi di fruizione dell’informazione, e quando è particolarmente alta il ricorso all’uso strumentale delle informazioni è prerogativa di tutti. Quando queste vengono formulate in maniera strumentale, omettendo dettagli (deliberatamente o non), possiamo avere un effetto di distorsione dell’ecosistema informativo.
Eva Benelli, Cristina Da Rold, Paolo Vitale L’han detto in tv e l’ho visto su internet: Stamina e altre emergenze di salute nei media e a scuola
Fare delle scelte sulla propria salute in consapevolezza e autonomia richiede un buon governo delle fonti di informazione. Per esempio, da chi ci arrivano le nostre convinzioni sull’influenza e su come contrastarla? Il ruolo determinante del “mi ha detto mia cugina”. Anche l’immigrazione è stata ed è tuttora un terreno in cui prolifera la disinformazione intenzionale. Si pensi all’uso dell’argomento salute per consolidare pregiudizi e forme più o meno velate di razzismo, dipingendo i migranti come untori di malattie per le quali non è documentata alcuna prevalenza in queste popolazioni. E se sono i giovani a chiedere: sarà vero quello che vedo, sento o leggo in rete? Cosa rispondono gli adulti? Sanno insegnare come distinguere ciò che può essere attendibile da ciò che sicuramente non lo è? I docenti si trovano a dover insegnare ciò che nessuno ha mai spiegato loro: l’uso della rete. Mentre scienza e pseudoscienza si confondono, molti sono disorientati e tra questi anche politici e grandi decisori. Purtroppo per i giovani, disincanto e pessimismo sembrano essere le emozioni dominanti tra gli adulti.
Marco Gui, Andrea Cerroni Competenze e benessere digitale nel mondo giovanile
La “competenza digitale” è una delle difese più importanti contro la cattiva informazione sul web. I dati della diffusione di tale competenza tra i giovani italiani mostrano che essa è distribuita in modo disuguale, specie nella dimensione informativa. Tuttavia, la capacità di valutare le informazioni non è l’unica competenza chiave per una buona dieta informativa: le fake news non sono infatti solo un problema di contenuto ma anche di forma! Esse sono costruite in modo da attirare la nostra attenzione in maniera istantanea e danno luogo spesso a comportamenti di consumo impulsivi. Inoltre, più l’ambiente è ricco di stimoli concorrenti, come avviene nel digitale, più rischiamo di agire impulsivamente nella loro selezione. Il concetto di “clickbait” illustra bene questi meccanismi. Educarsi a un consumo non impulsivo degli stimoli digitali concorre quindi, insieme alla competenza digitale informativa, a difenderci dai tranelli della cattiva informazione.
Alessandra Nesti Obbligo o verità? Strumenti e metodi per essere cittadini consapevoli del web
Loescher Editore dedica l’ultimo numero della sua rivista d’informazione didattica «La ricerca» alle fake news e all’educazione all’uso consapevole del web, nell’epoca in cui si è rotta la barriera tra chi produce informazione e chi la consuma. «La ricerca» è inoltre partner del progetto Social Media School della Regione Toscana, volto a utilizzare alcune prerogative dell’alternanza scuola-lavoro per migliorare la cultura e le competenze digitali degli alunni, rendendoli fruitori consapevoli dell’informazione e dell’industria dei contenuti: in particolare, imparando a produrre e gestire i contenuti digitali facendo una rivista online.
Lorenzo Magnea Fisica per cittadini
Come cittadini siamo sempre più spesso chiamati a compiere scelte economiche, politiche e personali su temi che hanno uno sfondo o un contenuto scientifico. Trovare e identificare informazioni corrette e rilevanti è una sfida non facile. All’Università di Torino, da tre anni abbiamo varato il corso di Fisica per Cittadini, aperto al pubblico e gestito a quattro mani da un fisico e da un sociologo dei media, per affrontare questi temi.
Olimpia Affuso Storia sociale delle fake news
Le fake, “voci che corrono” nell’epoca di internet, sono l’archetipo, che ritorna, di una comunicazione che da sempre si è nutrita dell’inverosimile, per rispondere a bisogni collettivi di fascinazione ma anche per raggiungere obiettivi strategici di varia natura, dalla delegittimazione degli avversari alla promozione di forme di contropotere. Complice il web (dove, nelle rete dei social, l’informazione è soggetta ad alterazioni continue) con le fake si stanno radicando alcune trasformazioni nelle strutture dell’informazione e nei processi della conoscenza. Tra queste trasformazioni rilevano quelle che riguardano i meccanismi di costruzione della fiducia nelle fonti, che tende a non accordarsi più a strutture e figure autorevoli riconosciute istituzionalmente, ma a nuove forme di autorevolezza, focalizzate e alternative. Ciò induce processi di ridefinizione del sistema dell’informazione e rende spesso opaca la fonte stessa, soprattutto per l’emergere di canali di risonanza delle fake.
Bruno Arpaia, Silvia Bencivelli Il romanzo alle prese con streghe e catastrofi
Cosa c’entrano i romanzi con le fake news? C’entrano eccome se, come nel caso di “Le mie amiche streghe” di Silvia Bencivelli e “Qualcosa là fuori” di Bruno Arpaia, la narrativa prende spunto dalla salute e dal cambiamento climatico. In questo dialogo i due scrittori si confrontano sul ruolo che può avere la fiction – che per definizione vive della sospensione temporanea della verità – per farci comprendere meglio i nuovi scenari della post verità.
Marco Capovilla Capire e usare le immagini
Le immagini fotografiche occupano con prepotenza la nostra vita quotidiana e saturano per sovrabbondanza le nostre percezioni visive. Nella maggior parte dei casi esse sono totalmente opache, nel senso che non ne conosciamo provenienza, contesti culturali e sociali di origine, modalità di realizzazione, ragioni della loro divulgazione, attendibilità, verosimiglianza. Ci sfugge cioè, perché non è quasi mai disponibile, chi sta comunicando e con quale scopo lo fa. Se vogliamo che le immagini possano tornare a informarci sul mondo reale dobbiamo imparare a decifrarle, a impadronirci cioè di strumenti che ci permettano di esercitare una critica severa e costante con la quale riconoscere e smascherare eventuali manipolazioni, deformazioni, rimaneggiamenti, messe in scena. Per evitare inoltre di contribuire noi stessi al rilancio e quindi alla diffusione di immagini fuorvianti e inappropriate o addirittura false e offensive, dobbiamo alfabetizzare il nostro sguardo ai linguaggi visivi per riuscire a frenare e gestire il loro fatale potere di attrazione.
La Commissione Europea ha lanciato a novembre 2017 una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online e ha istituito un gruppo di esperti di alto livello che rappresenta accademici, piattaforme online, mezzi di informazione e organizzazioni della società civile. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-4481_en.htm
Frans Timmermans (vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali) ha dichiarato:
“La libertà di ricevere e diffondere informazioni e il pluralismo dei media sono sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, viviamo in un’era in cui il flusso di informazioni e disinformazione è diventato quasi schiacciante. è il motivo per cui dobbiamo fornire ai nostri cittadini gli strumenti per identificare notizie false, migliorare la fiducia online e gestire le informazioni che ricevono “.
I compiti del gruppo consistono nel consigliare la Commissione su tutte le questioni che si presentano nel contesto di informazioni false diffuse tra i media tradizionali e sociali e su come far fronte alle sue conseguenze sociali e politiche:
– Analizzare in profondità la situazione attuale e il quadro giuridico, nonché i potenziali rischi politici e sociali associati alla diffusione della disinformazione online;
– Definire la portata del problema e promuovere interventi legislativi o non legislativi per limitare la diffusione di contenuti falsi; nel fare ciò, si dovrebbe operare una distinzione tra false informazioni che equivalgono a contenuti illegali ai sensi della legislazione comunitaria o nazionale, ad es. incitamento all’odio, alla violenza o al terrorismo, diffamazione, ecc. e false informazioni che non rientrano nell’ambito di tali leggi, e quindi non illegali;
– Definire ruoli e responsabilità di tutti gli stakeholder rilevanti con attenzione al funzionamento dei social network e di altre piattaforme online e alle vulnerabilità dei media di notizie professionali;
– Valutare l’effetto delle misure volontarie messe in atto finora dalle piattaforme online e dalle organizzazioni dei mezzi d’informazione per contrastare le notizie false;
– Valutare eventuali miglioramenti a tali misure volontarie esistenti,
– Tracciare la direzione per lo sviluppo di giornalismo di qualità (giornalismo di dati, giornalismo investigativo, ecc.) E migliorare l’alfabetizzazione mediatica come azioni complementari per promuovere la fiducia nei media e nella consapevolezza degli utenti;
– Identificare i principi guida per una possibile autoregolamentazione basata su buone pratiche condivise e il coordinamento delle politiche e attività pertinenti a livello UE e nazionale.
Nel complesso, le notizie false rappresentano un concetto mal definito che comprende diversi tipi di travisamento o distorsione della realtà sotto forma di notizie (in formato testo, audio o video). È tuttavia possibile fare una distinzione ampia tra informazioni false che contengono elementi illegali ai sensi delle leggi comunitarie o nazionali e notizie false che non rientrano nell’ambito di tali leggi.
Una risposta politica globale deve riflettere i ruoli specifici dei diversi attori (piattaforme sociali, mezzi di informazione e utenti) e definire le loro responsabilità alla luce di una serie di principi guida. Questi includono la libertà di espressione, il pluralismo dei media e il diritto dei cittadini a informazioni diverse e affidabili.
Su questa traccia l’UE per contrastare la disinformazione online ha lanciato una consultazione pubblica su notizie false e disinformazione online, i risultati aiuteranno a valutare l’efficacia delle azioni attuali nell’agora’ digitale contro le notizie false:
Il progetto “Normattiva” si basa sull’impiego di innovative tecnologie informatiche per la creazione di un servizio affidabile, gratuito e completo di informazione sulle leggi italiane.
IL COORDINAMENTO DELLE INIZIATIVE PUBBLICHE PER L’INFORMATIZZAZIONE E LA CLASSIFICAZIONE DELLA NORMATIVA VIGENTE
Con l’apertura del sito http://www.normattiva.it si dà attuazione all’articolo 107 della legge n. 388 del 2000 che aveva disposto l’istituzione di un fondo destinato al finanziamento di “iniziative volte a promuovere l’informatizzazione e la classificazione della normativa vigente al fine di facilitarne la ricerca e la consultazione gratuita da parte dei cittadini, nonché di fornire strumenti per l’attività di riordino normativo” e aveva affidato tale compito alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati.
Nel 2008 il Parlamento è nuovamente intervenuto sulla materia, approvando il decreto-legge n. 200 che ha confermato le finalità e la struttura interistituzionale del progetto, affidando nel contempo al Ministro per la semplificazione normativa un compito di coordinamento delle attività e disponendo la convergenza presso il Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri di “tutti i progetti di informatizzazione e di classificazione della normativa statale e regionale in corso di realizzazione da parte delle amministrazioni pubbliche”. Lo stesso decreto – per dare più forza e incisività al coordinamento fra tutti i soggetti pubblici – reca la seguente disposizione: “Non è in alcun caso consentito il finanziamento, a carico di bilanci pubblici, di progetti di classificazione e di accesso alla normativa vigente non rientranti nell’ambito delle attività coordinate ai sensi del presente decreto”.
I CARATTERI QUALIFICANTI DEL PROGETTO
La multivigenza
Con questo termine si intende che le leggi presenti nella banca dati “Normattiva” potranno essere consultate nelle tre seguenti modalità:
nel loro testo originario, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale;
nel testo vigente, e quindi effettivamente applicabile, alla data di consultazione della banca dati;
nel testo vigente a qualunque data pregressa indicata dall’utente.
La completezza
La banca dati, nella sua versione definitiva, comprenderà l’intero corpus normativo statale dei provvedimenti numerati (leggi, decreti legge, decreti legislativi, altri atti numerati), dalla nascita dello Stato unitario, valutato, al 31 dicembre 2009, in circa 75.000 atti.
L’accessibilità delle norme
Il cittadino sarà aiutato in un percorso non sempre agevole fra leggi e disposizioni, attraverso strumenti che consentono la ricerca per concetti e per classi di materie.
L’immediatezza dell’aggiornamento
L’aggiornamento della banca dati con il testo delle nuove norme pubblicate in Gazzetta Ufficiale avverrà entro 1 ora dalla pubblicazione della Gazzetta certificata sul sito dell’Istituto Poligrafico dello Stato. L’aggiornamento delle norme modificate avverrà, di norma, entro i successivi 3 giorni e comunque entro i successivi 15 giorni, nel caso di un numero rilevante di modifiche.
Roma, Polo bibliotecario parlamentare, 4 dicembre 2017
ingresso c/o Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, piazza della Minerva 38
MATTINA ore 10-13
Saluti istituzionali (Associazione italiana biblioteche, Biblioteca del Senato, Biblioteca della Camera, Redazione DFP) “Gestione, conservazione e valorizzazione dell’informazione del settore pubblico”
– Giovanni Bergamin, Chiara Storti (Biblioteca nazionale centrale di Firenze), Progetti di conservazione del patrimonio di fonte pubblica digitale
– Gabriele Ciasullo (AGID, Servizio banche dati e open data), Open data e programmi dell’Agenzia
– Alexia Sasso, Stefania Bergamasco (Biblioteca dell’Istat), Giano contro Crono: il panorama internazionale e il caso Istat per la conservazione delle banche dati
– Fernando Venturini (Biblioteca della Camera dei deputati), L’editoria pubblica in rete tra autonomia e controllo: habent sua fata libelli?
– Piero Cavaleri (Redazione DFP), La documentazione di fonte pubblica internazionale e gli echi in Italia
POMERIGGIO ore 14-16 “Educare all’informazione del settore pubblico: Information literacy education, reference e DFP”
Conclusione: Laura Ballestra (Coordinatore Redazione DFP), Proposta per un Manifesto sulla DFP
La partecipazione alla Giornata prevede una registrazione che si potrà effettuare fino al raggiungimento del numero dei posti disponibili.
Per la registrazione utilizzare l’apposito modulo web http://www.aib.it/attivita/2017/65337-giornata-dfp-20171204/
E’ richiesto un abbigliamento decoroso nel rispetto dell’Istituzione
Più libri più liberi è la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria e si svolge a Roma, dal 6 al 10 dicembre 2017. In occasione della sedicesima edizione, la manifestazione si sposta dalla tradizionale sede del Palazzo dei Congressi al nuovo centro congressi della capitale, La Nuvola, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas. #plpl è l’unica fiera al mondo dedicata esclusivamente all’editoria indipendente dove ogni anno oltre 400 editori, provenienti da tutta Italia, presentano al pubblico le novità ed il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 300 eventi in cui incontrare gli autori, assistere a reading e performance musicali, ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.
Fake news, Hate speech e libertà di espressione: come bilanciare diritti contrapposti
06 dicembre 2017 ore 19.00 SALA Sala Vega
Presentazione del libro di Stefano Quintarelli, Oreste
Pollicino e Giovanni Pitruzzella
Intervengono gli autori e Massimo Russo
A cura di Egea
Internet, tecnologia, social network danno ogni giorno a
milioni di utenti la possibilità di caricare, condividere,
commentare contenuti che non sempre possono essere verificati o
bloccati, sia per ragioni tecniche sia per il rispetto di
diritti fondamentali come la libertà di espressione.
Sala Vega http://www.plpl.it/event/fake-news-hate-speech-e-liberta-di-espressione-come-bilanciare-diritti-contrapposti/
Manuale anti-fake
07 dicembre 2017 ore 18.30 SALA Sala La Nuvola
Intervengono Tommaso Cerno e Maurizio Ferraris
Conduce Angelo Aquaro
A cura di la Repubblica e Più libri più liberi
Sala La Nuvola http://www.plpl.it/event/manuale-anti-fake/
Il progetto
Più libri più liberi nasce nel dicembre del 2002 da un’idea del Gruppo Piccoli Editori dell’Associazione Italiana Editori. L’obiettivo è quello di offrire al maggior numero possibile di piccole case editrici uno spazio per portare in primo piano la propria produzione, spesso “oscurata” da quella delle imprese più grandi, garantendogli la vetrina che meritano. Una vetrina d’eccezione, al centro di Roma e durante il periodo natalizio.
Ma #plpl non è solo questo, il vero cuore della fiera è il programma culturale: incontri con gli autori, reading, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, musica e performance live scandiscono le cinque giornate della manifestazione in una successione continua di eventi per tutti i gusti. Più libri più liberi è anche un luogo di incontro per gli operatori professionali, dove discutere le problematiche del settore e dove individuare le strategie da sviluppare.
La selezione di tale opzione permette di accedere ad alcuni archivi tematici, originati da informazioni pubblicate in Gazzetta Ufficiale, che consentono di restringere il campo di ricerca ad ambiti specifici.
Ci si riferisce, nello specifico, all’archivio:
delle “Specialità Medicinali” che consente, ad esempio, di tracciare l’evoluzione autorizzativa che una specialità medicinale e/o di una sua “confezione” ha avuto nel tempo;
delle “Direttive UE e dei relativi recepimenti” che, con varie modalità di ricerca, consente di accedere all’archivio delle Direttive emanate dall’Unione Europea ed associate, se attuate, ai relativi atti di recepimento;
delle “Raccolte legislative” che consente di accedere direttamente alla “Costituzione” ed ai principali “Codici” disponibili in Banca Dati;
del “Catasto” che riporta, suddivise per zona censuaria, categoria e classe, le tariffe d’estimo catastale degli immobili di ogni Comune del territorio nazionale.
Dal 1º gennaio 2013 il Ministero dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con il Ministero della Giustizia e con l’apporto dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, rende disponibile gratuitamente, nelle sue varie serie, la Gazzetta Ufficiale in formato digitale.
Accedendo al sito http://www.gazzettaufficiale.it, rinnovato nella grafica e nei contenuti, è infatti possibile ricercare e visualizzare singole pubblicazioni oppure, nel caso della versione testuale, singoli atti (ricercabili anche per parola significativa) in un’ampia Banca Dati contenente le Gazzette Ufficiali, in formato testuale e/o PDF (in funzione del periodo storico di riferimento), pubblicate anche negli anni passati.
Il servizio consente, infatti, di ricercare e visualizzare le Gazzette Ufficiali in:
Formato “testuale”per ogni tipologia di Gazzetta Ufficiale è possibile ricercare le singole pubblicazioni oppure gli atti (normativi ed amministrativi) in esse pubblicati.Il sistema mette a disposizione tutte le Gazzette Ufficiali pubblicate a partire dalla data indicata:
Serie
Data di pubblicazione
Serie Generale
2 gennaio 1988
1ª Serie Speciale – Corte Costituzionale
– dall’8 gennaio 1988 “complete”
– dal 28 luglio 1956 al 30 dicembre 2007 “solo dispositivi della Corte”
2ª Serie Speciale – Unione Europea
– dal 4 gennaio 1988 al 31 marzo 2001 soltanto i titoli degli atti
– dal mese di aprile 2001 l’intero atto in formato PDF
3ª Serie Speciale – Regioni
2 gennaio 1988
4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami
3 agosto 1999
5ª Serie Speciale – Contratti Pubblici
3 gennaio 2007
Parte II
2 gennaio 1990
Nel caso della GU 2ª Serie Speciale – Unione Europea è possibile visualizzare, fino al mese di marzo 2001, soltanto i titoli degli atti; dal mese successivo è possibile visualizzare, a partire dal relativo titolo, anche l’intero atto in formato PDF.Le ultime Gazzette Ufficiali pubblicate verranno opportunamente segnalate sull’home page del sito contestualmente all’aggiornamento (quotidiano) del relativo archivio.
Il sistema rende disponibili, in versione originale, anche gli “atti normativi” pubblicati dal 1933 al 1987.
Formato “grafico PDF”per ogni tipologia di Gazzetta Ufficiale è possibile visualizzare e scaricare le singole pubblicazioni.Il sistema mette a disposizione tutte le Gazzette Ufficiali pubblicate a partire dalla data indicata:
Serie
Data di pubblicazione
Serie Generale
2 gennaio 1986
1ª Serie Speciale – Corte Costituzionale
7 gennaio 2009
2ª Serie Speciale – Unione Europea
2 aprile 2001
3ª Serie Speciale – Regioni
3 gennaio 2009
4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami
2 gennaio 2009 (supplementi dal 4 gennaio 2002)
5ª Serie Speciale – Contratti Pubblici
3 gennaio 2007
Parte II
1 marzo 2001
È possibile visualizzare, per ogni pubblicazione, le singole pagine oppure l’intera Gazzetta Ufficiale in “PDF non certificato” che, a partire dal 2009, viene affiancata da quella in “PDF certificato”.L’archivio è aggiornato quotidianamente.
Formato “grafico PDF” per le Gazzette Ufficiali pubblicate antecedentemente al 1986 – Gazzetta Storica (*)per ogni tipologia di Gazzetta Ufficiale è possibile visualizzare e scaricare le singole pubblicazioni.Il sistema mette a disposizione le Gazzette Ufficiali della Parte I pubblicate nel periodo indicato:
Serie
Data di pubblicazione
Parte I
1 gennaio 1946 – 10 giugno 1946
Serie
Data di pubblicazione
Parte I
20 giugno 1946 – 31 dicembre 1985
Parte I
24 marzo 1956 – 31 dicembre 1985
Parte I – CEE
1985
È possibile visualizzare, per ogni pubblicazione, le singole pagine oppure l’intera Gazzetta Ufficiale in “PDF non certificato”.Nell’archivio della Gazzetta Ufficiale storica alcune pubblicazioni potrebbero risultare assenti; è tutt’ora in corso l’attività di reperimento ed acquisizione delle pubblicazioni mancanti finalizzato al completamento dell’archivio.
(*) la Parte prima della Gazzetta Ufficiale, a decorrere dal 1º gennaio 1986, è stata suddivisa, con D.M. 24 settembre 1985, in una “Serie Generale” ed in altre tre serie (poi divenute cinque) destinate a pubblicare atti specifici.
Per l’evento del 2 aprile, Factcheckers ha contribuito a realizzare uno schema di lezione (disponibile qui anche in italiano) e un video animato. Con Sky Academy è stata realizzata anche una guida interattiva mobile-first il cui scopo è coinvolgere i giovani fornendo loro gli strumenti-base per informarsi meglio online. Inoltre è stato realizzato un decalogo di facile consultazione. Poche regole, semplici, per cominciare a orientarsi nel mondo della post-verità e evitare di “abbocare” alle bufale. Partire dalla scuola e dall’istruzione sembra l’antidoto migliore contro chi coltiva la menzogna e volta le spalle alla verità.
AGCOM: ISTITUITO TAVOLO TECNICO PER CONTRASTARE DISINFORMAZIONE ONLINE
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha istituito il “Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali” che ha l’obiettivo di promuovere l’autoregolamentazione delle piattaforme e lo scambio di buone prassi per l’individuazione ed il contrasto dei fenomeni di disinformazione online frutto di strategie mirate. L’iniziativa, decisa con la delibera 423/17/CONS, dà seguito all’attività di analisi avviata nei mesi scorsi sul sistema dell’informazione online, che ha evidenziato le peculiari caratteristiche del contesto italiano in rapporto a temi di grande attualità nel dibattito sull’evoluzione di Internet, quali il crescente utilizzo dei social network anche nelle campagne elettorali e referendarie e la diffusione di strategie di disinformazione mediante le piattaforme digitali. Sulla scorta di queste considerazioni e consapevole della complessità, anche tecnica, delle questioni sottese alla garanzia del pluralismo informativo sulle piattaforme online, il Consiglio dell’Autorità ha inteso istituire una sede di confronto finalizzata al sostegno e al monitoraggio delle iniziative di autoregolamentazione poste in essere dai principali attori economici interessati: le piattaforme digitali, gli editori e le imprese che offrono servizi e contenuti audiovisivi online.
Il Tavolo tecnico è inoltre aperto al contributo di esperti, università, centri di ricerca e associazioni di settore. Tra gli obiettivi che Agcom si propone vi è anche quello di ricercare con gli operatori soluzioni condivise e adeguate al contesto nazionale, finalizzate alla rilevazione dei principali fenomeni di disinformazione online. La cooperazione tra i partecipanti al Tavolo e l’Autorità dovrebbe favorire l’adozione di codici di condotta e buone prassi in materia di detection, flagging e contrasto alle strategie di disinformazione alimentate da account falsi o inesistenti e legate a flussi economici, anche esteri, associati all’inserzionismo online. Le imprese e associazioni interessate ad aderire all’iniziativa sono invitate a presentare la propria candidatura all’Autorità nei modi e tempi fissati dall’Allegato A alla delibera 423/17/CONS.
Roma, 16 novembre 2017
I just published “AGCOM: ISTITUITO TAVOLO TECNICO PER CONTRASTARE DISINFORMAZIONE ONLINE” https://t.co/dR6UlRE0W6
Politica, economia, futuro, tecnologie, costume e tendenze…Night Tabloid è Il programma di informazione e approfondimento del lunedì, in seconda serata, su Rai2, condotto da Annalisa Bruchi