Come usare le biblioteche per difendersi da fake news e disinformazione

Da alcuni mesi il problema delle fake news è nei primi posti dell’agenda di comunicatori, sociologi e politici sia in Italia che all’estero. Nuove e pretese teorie scientifiche, dietrologie e calunnie per diffamare i rivali politici sono infatti sempre più frequenti e diffuse specie sul web.

La questione non può più essere ignorata e in questa battaglia devono necessariamente sentirsi coinvolti i professionisti del mondo universitario e, in modo particolare, le biblioteche accademiche in quanto depositarie degli strumenti di accesso alle informazioni e di un rapporto diretto con l’utenza.

Di questa necessità sono accorte innanzitutto l’AIB (Associazione italiana Biblioteche) e l’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions). Entrambe hanno infatti sottolineato il ruolo di garanzia svolto dalle biblioteche nell’accesso alla conoscenza grazie all’uso di risorse documentali certificate e la promozione di strumenti di alfabetizzazione informativa e digitale e di un pensiero critico.

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