RICHIESTA di biblioVerifica su
“Esposizione ai campi elettromagnetici dovuta a vicinanza a S.R.B.”
si chiede al blog BiblioVerifica:
“Si può parlare di “effetto ombrello” -e SE SI: fino a quale distanza dalla stazione radio base- per abitazioni situate ìn prossimità di una S.R.B. con antenne e parabole posizionate in verticale ad una altezza di 30m, aventi sistemi tecnologici 5G700 Mhz, UMTS900 Mhz, LTE1800 Mhz, LTE2100 Mhz, LTE2600 Mhz, installati secondo quanto previsto dall’art.7 D.M. 37/2008 e s.m.i.? ”
Su indicazione di G.Cognetti:
I campi elettrici e magnetici (EMF), chiamati anche radiazioni , sono aree di energia che circondano i dispositivi elettrici. Le fonti quotidiane di EMF includono:
Linee elettriche
Cablaggio elettrico
Forni a microonde
Computer
Cellulari
Alcune persone si preoccupano dell’esposizione a campi elettromagnetici e del cancro. Alcuni studi hanno trovato un collegamento tra l’esposizione a campi elettromagnetici e un rischio più elevato di leucemia infantile, ma altri studi non l’hanno trovato. Altri studi non hanno trovato prove che l’esposizione a campi elettromagnetici causi altri tumori infantili. Gli studi sugli adulti non hanno dimostrato che l’esposizione a campi elettromagnetici causi il cancro.
selezione di articoli sul tema da CISMeF è un progetto avviato dal Centro ospedaliero universitario di Rouen – Ospedali di Rouen. È iniziato con l’esistenza del sito web del CHU nel febbraio 1995. Questo catalogo indicizza i principali siti e documenti francofoni. Ha superato le 43.000 risorse indicizzate nel maggio 2008 con una media di 55 nuove risorse a settimana.
Questo elenco di siti contiene una classificazione tematica , in particolare delle specialità mediche, una classificazione alfabetica e l’accesso per tipologia di risorse. Dal giugno 2000, lo strumento associato Doc’CISMeF permette di effettuare ricerche nel catalogo delle risorse e offre possibilità di ricerca più ampie.
Il CISMeF utilizza due strumenti standard per organizzare le informazioni: il thesaurus MeSH (Medical Object Headings) utilizzato in particolare per il database bibliografico Medline e il formato di metadati Dublin Core.
L’effetto ombrello è un concetto che si riferisce alla riduzione dell’intensità del campo elettromagnetico al di sotto e nelle immediate vicinanze delle antenne trasmittenti, come quelle di una stazione radio base (SRB). Questo effetto si verifica perché l’antenna direziona la maggior parte della sua potenza di trasmissione lontano dalla base, con un’area di minima emissione direttamente sotto e intorno all’antenna stessa. Questo crea una sorta di “ombrello” sotto il quale l’esposizione ai campi elettromagnetici è relativamente più bassa rispetto ad altre zone più distanti.
Sì, si può parlare di effetto ombrello per le abitazioni situate in prossimità di una SRB con antenne e parabole posizionate in verticale ad un’altezza di 30 metri. Questo effetto è tipico delle configurazioni di antenne dove l’energia è irradiata orizzontalmente o verso il basso, ma con un’area di bassa esposizione direttamente sotto l’antenna.
Distanza fino alla quale si manifesta l’effetto ombrello:
La distanza fino alla quale l’effetto ombrello è rilevabile dipende da diversi fattori, tra cui l’altezza dell’antenna, la potenza del segnale, la direzione dei lobi principali del fascio di emissione, e il tipo di tecnologia utilizzata (5G, LTE, UMTS). Tuttavia, generalmente, l’effetto ombrello si manifesta in un’area che può estendersi per decine di metri al di sotto della SRB, ma con una diminuzione graduale dell’intensità man mano che ci si allontana verticalmente e lateralmente dall’antenna.
In pratica, la maggior parte dell’energia irradiata dalle antenne è direzionata in modo da coprire aree distanti, riducendo l’esposizione nelle immediate vicinanze della base della stazione. Per una valutazione precisa dell’estensione di questo effetto, sarebbe necessario uno studio specifico del pattern di radiazione dell’antenna e delle condizioni locali.
Valutazione dell'”Effetto Ombrello” in Prossimità di Stazioni Radio Base con Tecnologie 5G, UMTS e LTE
L'”effetto ombrello” si riferisce al fenomeno per cui l’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM) sotto una stazione radio base (SRB), in particolare direttamente sotto le sue antenne, risulta ridotta rispetto alle aree situate più lontano, ma comunque all’interno della zona di radiazione. Questo effetto è dovuto principalmente alla propagazione direzionale delle onde radio emesse dalle antenne, che tipicamente proiettano i segnali più forti verso l’esterno e verso il basso con un certo angolo, piuttosto che direttamente sotto la stazione. Per le abitazioni situate vicino a una SRB con antenne e parabole posizionate a 30 metri di altezza, l’effetto ombrello può effettivamente verificarsi, portando a una minore esposizione ai CEM in queste immediate vicinanze.
Tuttavia, l’estensione di questo effetto dipende da vari fattori, tra cui le bande di frequenza utilizzate (5G a 700 MHz, UMTS a 900 MHz, LTE a frequenze multiple), i parametri specifici dell’installazione come definiti dal D.M. 37/2008, e l’ambiente circostante, inclusa la presenza di strutture edilizie che possono ulteriormente influenzare la propagazione del segnale. La letteratura scientifica suggerisce generalmente che questa riduzione dell’esposizione potrebbe essere significativa entro alcune decine di metri orizzontalmente dalla base della stazione, con livelli di esposizione che aumentano a distanze maggiori, dove i lobi principali dei modelli di radiazione delle antenne raggiungono il suolo.
Tuttavia, per dati più precisi, sarebbero necessarie misurazioni empiriche e simulazioni specifiche per il sito in questione.
Dalle fonti scientifiche consultate, emergono alcune osservazioni rilevanti in relazione all’effetto ombrello e all’esposizione ai campi elettromagnetici (EMF) nelle vicinanze delle stazioni radio base (SRB):
Misurazione dei campi elettromagnetici: Studi condotti su edifici residenziali vicini a stazioni base hanno dimostrato che i livelli di esposizione variano significativamente in base alla distanza e alla posizione rispetto alla SRB. Ad esempio, in un’analisi specifica, i livelli di esposizione sono variati da 15.5 μW/m² a 9842 μW/m² a seconda della posizione all’interno dell’edificio, il che suggerisce che l’effetto ombrello possa dipendere fortemente dalle caratteristiche strutturali e dalla topografia locale Rathebe et al., 2022.
Effetti sanitari: Studi epidemiologici hanno indicato un aumento del rischio di cancro associato all’esposizione cronica ai campi elettromagnetici provenienti dalle SRB. Questo suggerisce che, indipendentemente dall’effetto ombrello, l’esposizione a lungo termine a tali campi può avere effetti deleteri sulla salute, specialmente in prossimità delle antenne Rodrigues et al., 2020.
Modelli di esposizione: Alcuni studi hanno esaminato l’esposizione al campo elettrico vicino alle stazioni 5G, rilevando che la configurazione di misurazione influisce sui risultati, mentre la distanza dalla stazione può modulare significativamente l’esposizione effettiva. Questo può avere implicazioni per la definizione di distanze sicure dal punto di vista dell’effetto ombrello Liu et al., 2023.
In conclusione, sebbene l’effetto ombrello possa esistere in prossimità di una SRB, la distanza alla quale questo fenomeno può essere considerato protettivo o meno dipende da vari fattori come la configurazione della stazione, la tecnologia utilizzata (es. 5G, LTE) e le caratteristiche dell’ambiente circostante. Pertanto, è difficile determinare una distanza esatta senza un’analisi specifica del sito e delle condizioni locali.
L’argomento dell’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM) derivanti da stazioni radio base (SRB) è complesso e richiede una comprensione approfondita delle normative vigenti e degli effetti biologici associati.
## Effetto Ombrello e Distanza di Sicurezza
L'”effetto ombrello” si riferisce alla protezione che alcune strutture possono offrire contro l’esposizione ai campi elettromagnetici. Tuttavia, l’efficacia di questo effetto dipende da vari fattori, tra cui la tipologia e l’orientamento delle antenne, nonché la frequenza dei segnali trasmessi. Non esiste una distanza fissa universalmente valida che possa garantire una protezione adeguata, poiché le caratteristiche specifiche delle antenne e la loro installazione influenzano notevolmente l’intensità del campo elettromagnetico percepito[1].
## Distanza dalla Stazione Radio Base
La normativa italiana stabilisce dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, che devono essere rispettati per garantire la sicurezza della popolazione. Secondo il D.M. 37/2008, le SRB devono essere installate in modo da non superare i livelli di riferimento stabiliti dalla Raccomandazione 1999/519/CE. Questa raccomandazione prevede che le aree in cui si riscontrano superamenti di tali livelli siano segnalate e che l’accesso sia limitato a persone con specifiche controindicazioni[2][4].
La distanza di sicurezza dalle SRB può variare. In generale, si considera che a distanze superiori a 100 metri, l’intensità dei campi elettromagnetici tende a ridursi significativamente, ma questo dipende anche dalla potenza dell’antenna e dalla frequenza utilizzata. Per impianti con tecnologia 5G e altre frequenze elevate, è fondamentale effettuare misurazioni specifiche per determinare l’esposizione effettiva in prossimità delle abitazioni[3][5].
Conclusioni
In sintesi, si può parlare di “effetto ombrello” in relazione alla protezione dai campi elettromagnetici, ma la sua efficacia è condizionata da molteplici fattori, tra cui la distanza dalla SRB e le caratteristiche specifiche delle antenne. È essenziale che le installazioni rispettino i limiti normativi per garantire la sicurezza della popolazione e che vengano effettuate valutazioni specifiche per ogni caso.
La ricerca sull’esposizione ai campi elettromagnetici (EMF) delle stazioni radio base (RBS) nelle aree urbane e rurali suggerisce che i livelli rimangono generalmente al di sotto dei limiti normativi. A Roma, le misurazioni vicino ai siti RBS proposti hanno rilevato livelli di campo elettrico entro il limite italiano di 6 V/m ( Giliberti et al., 2005 ). Analogamente, studi nella Puglia rurale hanno confermato che l’esposizione degli agricoltori vicino alle RBS era entro i limiti legali ( Pascuzzi & Santoro, 2017 ). Un’analisi a lungo termine in una regione italiana ha rivelato che le stazioni base producono la più bassa esposizione EMF rispetto ad altre fonti, sebbene i livelli vicino agli utenti mostrino una tendenza crescente ( Chiaraviglio et al., 2020 ). A Taranto, il monitoraggio di 108 stazioni trasmittenti ha rilevato solo due casi che superavano i valori di attenzione, senza casi che superassero il limite di 6 V/m nella città stessa ( Caputo et al., 2007 ). Mentre gli attuali livelli di esposizione sembrano sicuri, la tendenza crescente suggerisce potenziali preoccupazioni future, in particolare entro 30 metri dalle stazioni base ( Chiaraviglio et al., 2020 ).
INTERNET MANIFESTO 2024 – costruire un miglior accesso alla conoscenza tramite le biblioteche
Le biblioteche sostengono un Internet che dia priorità alle esigenze degli individui, fungendo sia da protettore dei diritti che da facilitatore dello sviluppo. Il primo passo è difendere i diritti essenziali relativi all’accesso alle informazioni e alla conoscenza. Per salvaguardare questi diritti e concretizzare questa visione di Internet, è imperativo stabilire una governance efficace. Questo sforzo richiederà misure proattive da parte dei decisori e delle parti interessate di tutti gli strati, sia all’interno che all’esterno delle strutture governative, comprese le biblioteche.
Questo Manifesto, giunto alla sua terza edizione e completamente rivisto, delinea i principi principali secondo cui il settore bibliotecario dovrebbe ispirare le decisioni riguardanti Internet, articolando al contempo i contributi unici delle biblioteche.
1 LA NOSTRA VISIONE DEL MONDO
Connettività significativa e universale significa connettività che salvaguarda i diritti e realizza il potenziale. Internet dovrebbe unire le società e promuovere i diritti e l’autonomia degli individui, consentendo la loro piena e libera partecipazione alle attività della società.
2 LA NOSTRA VISIONE DELLE BIBLIOTECHE Le biblioteche costituiscono una componente indispensabile dell’infrastruttura necessaria per l’inclusione digitale, che comprende tutto, dalla formulazione delle politiche alla fornitura di servizi. Le biblioteche funzionano intrinsecamente come ambienti democratici in grado di migliorare in modo significativo l’accesso alle informazioni per tutti, compresi coloro che sono emarginati digitalmente. È essenziale che le biblioteche continuino a svolgere il loro ruolo di partner abilitanti nella creazione di società connesse che siano sostenibili, responsabili e incentrate sui bisogni degli individui.
3 COSTRUIRE INSIEME UN INTERNET CHE METTA AL CENTRO LA PERSONA
3a. Il raggiungimento di un Internet veramente incentrato sulle persone è subordinato al fatto che gli individui siano:
• connessi in modo significativo, l’accesso a Internet trascende la semplice convenienza; funge da catalizzatore per la libertà, l’emancipazione e il progresso nell’era digitale. È fondamentale che tutti abbiano l’opportunità di usufruire di un accesso a Internet che vada oltre la connettività di base, sia a livello individuale che collettivo, con velocità, dispositivi, accessibilità e affidabilità sufficienti. Tale accesso è essenziale per interagire con la ricca diversità dell’esperienza digitale e le vaste opportunità che offre per l’apprendimento e la responsabilizzazione. I diversi percorsi di connettività, incluso l’accesso pubblico, favoriscono la resilienza e possono facilitare l’utilizzo ottimale del potenziale di Internet.
• competenti, l’uso efficiente di Internet richiede una serie di abilità, che vanno dall’alfabetizzazione fondamentale a competenze tecniche e critiche più sofisticate. È fondamentale che gli individui, in tutte le fasi della vita, abbiano l’opportunità di acquisire e aggiornare queste competenze per sfruttare appieno le capacità di Internet.
• informati, l’utilità di Internet è intrinsecamente legata alla qualità delle informazioni e dei servizi ivi disponibili. È fondamentale che tutte le persone siano in grado di localizzare, accedere, interagire e applicare le informazioni che cercano online a condizioni ragionevoli. L’accesso ai contenuti pertinenti deve essere considerato una questione di diritti culturali; un risultato significativo di Internet è stata la facilitazione della proliferazione dell’accesso aperto, che rappresenta un pilastro fondamentale di Knowledge Commons.
• sicuri, ogni individuo possiede un diritto intrinseco alla sicurezza, sia in ambito virtuale che fisico. È fondamentale che le persone abbiano la possibilità di proteggere le proprie informazioni personali e siano al riparo dalle minacce informatiche e dai contenuti ingannevoli. Hanno il diritto di preservare la loro privacy, impedendo così la raccolta e lo sfruttamento non autorizzati dei loro dati personali.
• inclusivi e rispettosi, ogni persona deve avere l’opportunità di impegnarsi nella sfera digitale indipendentemente dalla sua posizione geografica, dalle sue convinzioni o dallo status socio-economico. Un’attenzione particolare deve essere estesa ai gruppi vulnerabili, insieme a un alto grado di rispetto e riconoscimento per gli intricati e diversi sistemi di conoscenza indigeni, nonché per i principi di decolonizzazione. I giovani devono essere tutelati per quanto riguarda i loro diritti relativi all’accesso e alla libertà intellettuale.
• impegnati, Internet è fondamentalmente un mezzo di comunicazione e scambio e dovrebbe facilitare questa funzione. Dovrebbe unire gli individui, superando distanze e barriere, e consentire loro di ottenere più di quanto si potrebbe ottenere isolatamente. In questo contesto, siamo convinti che gli individui debbano essere coinvolti attivamente nella governance di Internet, avendo il potere di influenzarne la traiettoria.
3b. Fondamentalmente, Internet non può esprimere il suo potenziale quando è: • frammentato, un potenziale vantaggio significativo di Internet risiede nella sua capacità di fornire accesso a dati, informazioni, conoscenze e idee provenienti da tutto il mondo. Ciò contribuisce all’accelerazione dell’innovazione, favorisce la comprensione e abbatte le barriere geografiche. Non dobbiamo permettere che leggi e politiche nazionali scoordinate e contrastanti portino alla frammentazione di Internet.
• iniquo, Internet e le tecnologie digitali hanno la capacità di fungere da catalizzatore sostanziale per il progresso; tuttavia, quando tali progressi sono disponibili solo per pochi eletti, rischiano di aggravare le divisioni esistenti. Aderendo al principio di «non lasciare indietro nessuno», è essenziale affrontare politiche, modelli di business e tendenze che perpetuano l’esclusione digitale.
• dannoso per i diritti umani e lo sviluppo, Internet deve fungere da veicolo per la protezione e la realizzazione dei diritti umani. Laddove, insieme alle politiche, ai modelli di business e alle pratiche che lo governano, mina i diritti alla privacy, alla libertà intellettuale e ad altri diritti fondamentali senza una giusta causa, è necessario un intervento.
• puramente commerciale, sebbene l’importanza delle entità commerciali nel settore online non possa essere trascurata, è improbabile che Internet guidato principalmente da interessi finanziari serva gli interessi di tutte le parti interessate. Il perseguimento della posizione dominante sul mercato a scapito delle alternative, nonché la diffusione della disinformazione e della disinformazione come sottoprodotto di modelli di business volti a massimizzare l’attenzione senza considerare le conseguenze, sono preoccupazioni pressanti.
4 I GOVERNI POSSONO CONTRIBUIRE A QUESTA PROPSETTIVA
4a. attraverso regolamenti attuali applicati
• in modo coordinato, è più probabile che i governi affrontino efficacemente l’influenza delle principali piattaforme quando intraprendono azioni collettive. Inoltre, tali sforzi coordinati rappresentano l’approccio ottimale per prevenire la frammentazione di Internet. Ciò è di gran lunga superiore a uno scenario in cui i governi si impegnano in una «corsa alla regolamentazione», ponendo di conseguenza alcune nazioni sotto pressione affinché applichino regolamenti sui quali non hanno alcuna influenza.
• in modo completo e orientato ai risultati, è urgente adottare un approccio coerente e interdisciplinare alla regolamentazione di Internet. Ciò può essere garantito adottando una metodologia incentrata sui risultati, piuttosto che sulla tecnologia, concentrandosi su come la regolamentazione di Internet può facilitare obiettivi come l’inclusione, l’istruzione, l’innovazione e altro ancora. Ad esempio, è imperativo che le leggi sul copyright siano riviste per allinearle all’era digitale, eliminando così le barriere, le ambiguità e i rischi inutili incontrati dalle biblioteche nello svolgimento delle loro missioni.
• in modo da focalizzare le persone e il rispetto dei diritti, le decisioni riguardanti Internet e le sue funzionalità devono considerare meticolosamente le loro implicazioni per i diritti individuali. Oltre al perseguimento proattivo dei diritti attraverso la governance di Internet, dovrebbero esserci anche sforzi concertati per correggere i casi in cui tali diritti sono a rischio, come nei casi di violazioni della neutralità della rete.
• in modo ragionevole, proporzionata e basata su prove,per affrontare potenziali conflitti tra diritti, la regolamentazione di Internet deve rispettare i principi di ragionevolezza e proporzionalità. In questo contesto, è essenziale che le decisioni siano basate su prove solide. Ciò è particolarmente pertinente in relazione alle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale.
• in modo democratico e partecipativo, dato il ruolo fondamentale di Internet in vari aspetti della nostra vita e la sua importanza nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, la regolamentazione deve essere formulata secondo principi democratici. Deve essere sviluppata in modo trasparente e con garanzie di responsabilità. In particolare, le biblioteche devono essere incluse in tutti i processi decisionali pertinenti, grazie alla loro comprensione delle esigenze degli utenti e alla loro esperienza in materia di etica dell’informazione.
• in modo da sostenere le iniziative comunitarie e i beni pubblici digitali, la legislazione e i regolamenti dovrebbero garantire spazio e sostegno sufficienti alle iniziative di proprietà e guida della comunità, comprendenti reti comunitarie, piattaforme come Wikipedia e beni pubblici digitali in generale.
4b. attraverso un tipo di investimento:
• che sia equo, il ruolo della spesa pubblica è fondamentale nel superare gli ostacoli e avviare e sostenere servizi e infrastrutture che non riceverebbero il sostegno del settore privato. Serve a mitigare le carenze in termini di competenze, fiducia e accesso ai contenuti.
• che sia adeguato a livello locale, sebbene Internet operi su scala globale, le interazioni che determinano il suo impatto sulla vita delle persone avvengono a livello locale. Di conseguenza, gli investimenti devono essere indirizzati a garantire che ogni comunità possa sfruttare appieno Internet, in linea con le proprie esigenze e priorità specifiche.
• che sia completo, le spese relative a Internet dovrebbero essere conformi ai principi di un Internet incentrato sulle persone, come delineato in precedenza. Gli investimenti nella connettività dovrebbero essere integrati da spese per lo sviluppo delle competenze, la creazione di contenuti, il personale e le risorse aggiuntive. In particolare, sosteniamo iniziative volte a garantire la disponibilità e l’accessibilità di contenuti diversi, che comprendono sia collezioni di biblioteche digitalizzate che idee, ricerca e creatività innovative.
• che sia a sostegno delle infrastrutture pubbliche digitali e ai beni pubblici digitali, varie reti, servizi e beni svolgono una significativa funzione di interesse pubblico e sosteniamo gli sforzi per rafforzarli. Affermiamo che le biblioteche in genere fungono da «rampe di accesso» a queste infrastrutture e servizi e quindi devono essere parte integrante di qualsiasi iniziativa di rafforzamento delle capacità in questo campo.
• che sia controllato, per facilitare l’utilizzo efficace dei fondi pubblici, è essenziale misurare gli impatti degli investimenti e collaborare con le biblioteche e altre istituzioni comunitarie per facilitare la raccolta dei dati.
5 UNA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE INCLUSIVA, BASATA SUI DIRITTI, SUPPORTATA DALLE BIBLIOTECHE
• per esigenze e strategie di cooperazione digitale basate sul contesto, i governi sono tenuti a collaborare con le biblioteche su strategie per la cooperazione digitale. Dovrebbero sfruttare l’esperienza delle biblioteche nell’accesso alle informazioni e i loro legami con la società civile a livello locale per formulare politiche che siano contestualmente pertinenti e che garantiscano un migliore accesso alle informazioni e l’impegno civico all’interno della società dell’informazione.
• per connettere un altro miliardo di persone, le biblioteche fungono da punti di connettività vitali per le popolazioni svantaggiate. Offrono accesso gratuito a Internet e ai dispositivi, fungendo da gateway affidabile di informazioni per milioni di persone in tutto il mondo. Quando le biblioteche sono sufficientemente finanziate, fungono da hub di connettività per le comunità mentre eseguono iniziative e programmi che facilitano l’accesso alle informazioni e alla conoscenza.
• per promuovere l’alfabetizzazione digitale, il miglioramento delle competenze digitali degli individui (compresa la coltivazione del pensiero critico all’interno dell’ambiente digitale) è fondamentale, non solo per l’accessibilità delle informazioni e la governance di Internet, ma anche per l’attualizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. L’estesa rete bibliotecaria globale, insieme al personale e alle risorse infrastrutturali, svolge un ruolo fondamentale nell’alleviare il divario digitale e nella promozione delle competenze digitali e interdisciplinari all’interno delle comunità di tutto il mondo.
• per politiche e argini migliori di fronte all’IA, sebbene l’intelligenza artificiale possieda la capacità di aumentare l’accesso alla conoscenza, rappresenta contemporaneamente un rischio per l’integrità della qualità delle informazioni a causa di imprecisioni, proliferazione di disinformazione e pregiudizi discriminatori intrinseci. È essenziale che gli enti governativi e le altre parti interessate intraprendano iniziative di collaborazione con le biblioteche per migliorare la comprensione da parte del pubblico delle tecnologie emergenti tra i cittadini e la forza lavoro. Ciò include, ma non si limita a, la promozione della consapevolezza sui vantaggi dell’IA, nonché il riconoscimento dei rischi associati e delle sue ramificazioni sociali e ambientali.
• per migliorare l’accesso all’e-government e progresso dell’economia digitale, le biblioteche fungono da centri civici vitali, fornendo un luogo in cui le comunità possono interagire con le risorse governative. Allo stesso modo, forniscono contenuti, formazione e servizi a imprenditori, micro e piccole imprese. Tali iniziative, tra le altre, svolgono un ruolo significativo nell’accelerare la transizione verso un’economia guidata dal digitale nei paesi in via di sviluppo.
• per migliorare integrazione digitale delle economie a basso reddito e dei gruppi di popolazione vulnerabili, le biblioteche sono fondamentali nella promozione dei diritti delle persone emarginate, in particolare nel Sud del mondo. I loro principi fondamentali di inclusività assicurano che le persone con disabilità e diversi livelli di competenza digitale, provenienti da località remote e background culturali diversi, possano impegnarsi pienamente nel panorama digitale. Inoltre, proteggono i giovani in quanto gruppo demografico vulnerabile che richiede garanzie speciali per quanto riguarda i loro diritti relativi all’accesso alle informazioni, alla libertà intellettuale e alla privacy, in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia (1989). I professionisti delle biblioteche e dell’informazione si dedicano inoltre a una visione di Internet che sostenga i principi di decolonizzazione e riconosca la complessità e la sovranità dei sistemi di conoscenza indigeni, nativi e delle Prime Nazioni.
• per collaborare e incidere a più livelli, la fusione di personale, competenze, supporto e contenuti fornita dalle biblioteche può allinearsi sinergicamente con gli sforzi di altre parti interessate per ottenere per un Internet incentrato sulle persone di più di quanto qualsiasi entità possa ottenere indipendentemente.
INTERNET MANIFESTO 2024 – costruire un miglior accesso alla conoscenza tramite le biblioteche
Il presente Manifesto sarà sottoposto a revisione entro un periodo di tempo biennale per valutarne l’attuazione e accertarne la rilevanza per l’evoluzione del discorso sulla governance di Internet.
Numerose persone, volontari dell’IFLA e contributori settoriali hanno svolto un ruolo nella formulazione di questo documento. Estendiamo la nostra gratitudine ai membri impegnati del gruppo di lavoro del manifesto, vale a dire Edmund Balnaves, Ray Uzwyshyn, Martyn Wade e María Loreto Puga. Un riconoscimento speciale è dovuto anche alle divisioni, ai comitati e alle sezioni regionali che hanno fornito un prezioso contributo al documento, che include: FAIFE, CLM, OSS, Sezione IT, Questioni indigene, Biblioteche pubbliche e metropolitane, Sezioni per bambini e giovani adulti, Popolazione multiculturale e alfabetizzazione informatica.
La settima edizione delle “BiblioVerifica Olympics” e’ dedicata al contrasto della violenza di genere e della discriminazione sessuale, promuovendo la parita’ di genere come definita dall’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze”
lanciamo le GENDER EQUALITY Olympics 2024, per contrastare sia la violenza di genere, sia la discriminazione sessuale, promuovendo la parita’ di genere come definita dall’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. con 15 quiz per chiunque (maggiorenne) voglia provare gratuitamente le sue capacità di riconoscere la disinformazione, evitare pregiudizi, stereotipi, sostenere la parita’ di genere e diffondere le statistiche di genere.
BiblioVerifica OLYMPICS, giochiamo contro la disinformazione
SECONDO CLASSIFICATO (parimerito con altri 2 progetti)
premio Maria Antonietta Abenante 2021
Non c’è dubbio che la disinformazione, in parte dovuta alla incapacità degli utenti del web di impostare correttamente le proprie ricerche, ma ancor più per la strategia perseguita da un gran numero di soggetti riconducibili ad ideologie politiche, religiose, filosofiche, scientifiche (o sarebbe meglio dire pseudoscientifiche) assai variegate, abbia rappresentato negli anni un pericoloso ostacolo alla capacità dei singoli di valutare consapevolmente i contenuti del web e di utilizzare le informazioni nel modo più corretto per orientare le proprie scelte.
Se l’ambito di applicazione del progetto BiblioVerifica OLYMPICS presentato da Damiano Orru’ per conto della Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Tor Vergata di Roma non è particolarmente innovativo, certamente lo è il modo in cui si adopera a stimolare negli utenti un atteggiamento di piena consapevolezza, fornendo loro gli strumenti logici e documentali per combattere il fenomeno. In questo senso le finalità del progetto rientrano nella dimensione dell’inclusione espressamente richiesta dal bando del Premio intitolato a Maria Antonietta Abenante.
https://www.aib.it/attivita/premio-maria-a-abenante/2021/96241-premio-abenante-2021-verbale-vincitori/
BiblioVerifica propone, infatti, a tutti i cittadini una piattaforma di “autovalutazione informatizzata” su temi che nel corso degli anni (dal 2018 ad oggi) sono stati di scottante attualità. Tale autovalutazione prende forma di un gioco-competizione nel corso del quale qualunque partecipante può cimentarsi nel rispondere in un tempo definito ad una serie di quiz, ricevendo al termine in tempo reale un feedback via blog e via email. La descrizione dei contenuti su cui vertono i 100 quiz è disponibile e scaricabile per consentire di riscontrare la validità delle risposte e di conoscere le fonti per ciascun quiz.
Ricorrere al gaming per combattere la disinformazione tramite l’information literacy, la media literacy e la data literacy è senz’altro un’idea originale e convincente, come dimostra il numero crescente di partecipanti che annualmente la piattaforma WordPress registra. Si è infatti passati dai 1.044 tentativi di risposta nel 2018 ai 21.609 tentativi del 2020 (per il 2021 le statistiche si fermano ai primi 20 giorni di competizione).
Nel corso degli anni BiblioVerifica è stato presentato in numerose occasioni pubbliche e descritto in articoli apparsi su autorevoli riviste. Infine, BiblioVerifica promuove una pratica di ricerca di dati e informazioni che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” promosso dall’IFLA per agevolare l’accesso all’informazione responsabile attraverso la condivisione di strategie di verifica, di strumenti di ricerca e di fonti attendibili a livello nazionale e internazionale.
_____quale ruolo ha la tecnologia nei modelli di reti neurali e nella cornice culturale in biblioteca
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La tecnologia svolge un ruolo cruciale nei modelli di reti neurali e nella cornice culturale in biblioteca. L’utilizzo di reti neurali nei sistemi di informazione bibliotecari sta crescendo rapidamente, poiché questi modelli sono in grado di analizzare grandi quantità di dati e di fornire informazioni utili per la selezione, l’organizzazione e la classificazione delle informazioni.
Inoltre, la tecnologia supporta l’innovazione nei servizi bibliotecari, come la raccomandazione di materiali, la personalizzazione della ricerca e la navigazione semantica. Queste soluzioni tecnologiche permettono ai bibliotecari di offrire servizi più efficienti e personalizzati ai loro utenti, aiutandoli a trovare più facilmente le informazioni di cui hanno bisogno.
Inoltre, la tecnologia sta anche cambiando il ruolo dei bibliotecari, che stanno diventando sempre più specialisti in tecnologie digitali e nell’utilizzo di soluzioni innovative per supportare la ricerca e l’apprendimento.
In definitiva, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale nella cornice culturale delle biblioteche, poiché permette di innovare i servizi e di offrire un’esperienza utente più personalizzata e interattiva.
_____per la ricerca bibliografica conosci app di intelligenza artificiale
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Sì, esistono molte app di intelligenza artificiale per la ricerca bibliografica. Ad esempio, alcune delle app più popolari sono:
Google Scholar: una piattaforma di ricerca accademica che utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a trovare articoli accademici, libri e altre fonti.
Mendeley: un’app di intelligenza artificiale per la gestione della bibliografia che aiuta gli utenti a gestire le fonti, creare bibliografie e condividere i loro risultati di ricerca con altri.
Papers: un’app di intelligenza artificiale che aiuta gli utenti a gestire i documenti accademici e a collaborare con altri ricercatori.
ScienceDirect: una piattaforma di ricerca che utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a trovare articoli accademici e altre fonti.
Queste sono solo alcune delle molte app di intelligenza artificiale disponibili per la ricerca bibliografica. Ognuna di queste app offre funzionalità uniche e può essere utilizzata per soddisfare le esigenze specifiche dei ricercatori.
_____quali appicazioni per la ricerca utilizzano Natural Language Processing
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Molte applicazioni per la ricerca utilizzano il Natural Language Processing (NLP) per aiutare gli utenti a effettuare ricerche più efficienti e accurate. Alcuni esempi includono:
Semantic Scholar: un motore di ricerca che utilizza il NLP per comprendere il significato del testo e fornire risultati più rilevanti.
Dimensions.ai: una piattaforma di ricerca che utilizza il NLP per analizzare i metadati delle pubblicazioni scientifiche e fornire informazioni di contesto per i risultati di ricerca.
Google Scholar: un motore di ricerca accademico che utilizza il NLP per comprendere il contesto delle query degli utenti e fornire risultati più pertinenti.
CiteSeerX: un sistema di ricerca che utilizza il NLP per comprendere il contenuto delle pubblicazioni scientifiche e fornire informazioni di contesto per i risultati di ricerca.
Pubmed: un database di pubblicazioni mediche che utilizza il NLP per analizzare i metadati delle pubblicazioni e fornire informazioni di contesto per i risultati di ricerca.
Queste sono solo alcune delle molte applicazioni che utilizzano il NLP per la ricerca. In generale, l’NLP aiuta a rendere la ricerca più efficiente e precisa, poiché consente di comprendere meglio il contenuto del testo e di fornire informazioni di contesto per i risultati di ricerca.
_____mi dai indirizzo web dell’app PAPERS
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L’indirizzo web per l’app Papers è https://www.papersapp.com/. Questa app è un’opzione popolare per la gestione della bibliografia e la ricerca di articoli accademici.
_____come viene utilizzata l’intelligenza artificiale su Dimensions.ai
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Dimensions.ai è una piattaforma di ricerca bibliografica che utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a scoprire, analizzare e visualizzare informazioni sulla ricerca accademica e industriale. L’intelligenza artificiale viene utilizzata per aiutare gli utenti a navigare in un’enorme quantità di dati, identificare tendenze e connessioni, e formulare domande di ricerca più sofisticate. La piattaforma utilizza tecnologie di machine learning, natural language processing e altre tecnologie di intelligenza artificiale per estrarre informazioni utili dai documenti e dai dati scientifici,e per fornire agli utenti risultati di ricerca personalizzati e rilevanti. Ad esempio, Dimensions.ai utilizza algoritmi di recommender per suggerire articoli e autori correlati a quelli che l’utente sta attualmente esplorando, e utilizza la tecnologia di classificazione automatica per categorizzare i documenti in base ai loro argomenti principali. Inoltre, la piattaforma utilizza la tecnologia di analisi semantica per analizzare il contenuto dei documenti e identificare le relazioni tra i concetti. Questo rende più facile per gli utenti individuare articoli e informazioni rilevanti su un determinato argomento di ricerca.
_____come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in Connected papers?
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Connected Papers utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a scoprire, esplorare e comprendere la letteratura accademica. L’applicazione utilizza tecnologie di intelligenza artificiale, come l’apprendimento automatico e il natural language processing, per analizzare grandi quantità di testo e creare connessioni tra articoli accademici, autori e istituzioni. In questo modo, Connected Papers offre una visualizzazione interattiva e intuitiva della letteratura accademica, aiutando gli utenti a scoprire relazioni e tendenze nascoste nei dati. Inoltre, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per suggerire articoli correlati e per personalizzare la ricerca in base alle preferenze e alla storia di navigazione degli utenti
_____cosa puoi fare per i servizi di una biblioteca universitaria
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Come modello di linguaggio AI di OpenAI, posso aiutare con molte attività relative ai servizi di una biblioteca universitaria, tra cui:
Informazioni sui libri e sulle risorse: posso fornire informazioni sulle collezioni di libri, riviste, database, siti web e altre risorse disponibili in biblioteca.
Guida alla ricerca: posso aiutare a formulare e sviluppare una strategia di ricerca, identificare fonti di informazione rilevanti e aiutare a utilizzare correttamente gli strumenti di ricerca.
Assistenza alla tecnologia: posso aiutare a risolvere problemi tecnici, come la configurazione di un computer o l’accesso a risorse online.
Programmi di formazione: posso offrire suggerimenti per programmi di formazione e workshop su argomenti come la ricerca, la citazione e l’utilizzo delle risorse digitali.
Supporto alla comunità: posso fornire informazioni sui servizi offerti dalla biblioteca, come prestiti interbibliotecari, accesso a risorse digitali e programmi per la comunità.
In generale, come AI, posso supportare i servizi di una biblioteca universitaria fornendo informazioni e aiutando a risolvere problemi in modo rapido ed efficiente.
_____Come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in Mendeley?
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Mendeley utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a organizzare e scoprire nuove informazioni. Ad esempio, l’algoritmo di rilevamento automatico delle citazioni di Mendeley utilizza l’IA per analizzare i documenti e identificare automaticamente le citazioni all’interno di essi. Inoltre, Mendeley utilizza l’IA per suggerire articoli simili o correlati agli articoli salvati nel database dell’utente, aiutando così gli utenti a scoprire nuove informazioni e a ampliare la loro comprensione su un argomento di interesse. Queste funzionalità di intelligenza artificiale migliorano l’efficienza e la velocità con cui gli utenti possono accedere alle informazioni e aumentano la loro produttività nella ricerca accademica.
_____come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in Semantic Scholar?
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Semantic Scholar utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare e comprendere il contenuto della letteratura scientifica. Utilizza tecniche di NLP (Natural Language Processing) e di apprendimento automatico per analizzare il testo e classificare i documenti in base a temi, autori e altri fattori. Inoltre, utilizza l’IA per identificare relazioni tra i documenti e per creare un grafo di citazioni che mostra come i vari lavori scientifici sono correlati tra loro. Questo rende più facile per i ricercatori trovare lavori pertinenti alla loro ricerca e comprendere meglio il contesto della loro ricerca.
_____come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in zenodo
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Zenodo, un archivio aperto basato su cloud per la condivisione di risultati di ricerca, utilizza l’intelligenza artificiale per supportare la scoperta e la classificazione dei contenuti archiviati. Ad esempio, Zenodo utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare il testo estratto dai metadati dei depositi e categorizzare i depositi in base ai loro argomenti, alle discipline e alle parole chiave. Questo migliora la ricerca e la scoperta dei contenuti archiviati su Zenodo e facilita l’accesso alle informazioni scientifiche.
_____come viene utilizzata l’intelligenza artificale in scinapse.io
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Scinapse.io utilizza l’intelligenza artificiale per supportare la ricerca scientifica. L’obiettivo è quello di aiutare i ricercatori a scoprire rapidamente e facilmente le informazioni scientifiche più rilevanti per il loro lavoro.
L’intelligenza artificiale viene utilizzata per analizzare e comprendere i dati delle pubblicazioni scientifiche e creare una mappa concettuale della conoscenza in un determinato campo. Questo aiuta a identificare le relazioni tra le pubblicazioni e a suggerire pubblicazioni correlate e rilevanti per un determinato argomento di ricerca.
Inoltre, Scinapse.io utilizza tecniche di machine learning per personalizzare la ricerca in base ai preferenze e alla storia di ricerca dell’utente, offrendo una migliore esperienza di ricerca e aiutando a risparmiare tempo nella ricerca di informazioni rilevanti.
_____come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in
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______ come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in researchgate
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ResearchGate è una piattaforma sociale per ricercatori che offre una vasta gamma di strumenti e funzionalità per supportare la ricerca scientifica e la collaborazione. La tecnologia di intelligenza artificiale gioca un ruolo importante in ResearchGate, aiutando i ricercatori a scoprire e seguire la ricerca rilevante per le loro aree di interesse.
Ad esempio, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per analizzare i dati sulla pubblicazione scientifica, identificando i trend emergenti, le relazioni tra le diverse aree di ricerca e le opportunità per la collaborazione tra i ricercatori. Questo supporta la scoperta e la selezione delle fonti di informazione più rilevanti per la ricerca individuale.
Inoltre, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per analizzare i profili dei ricercatori e le loro attività sulla piattaforma, al fine di suggerire connessioni e opportunità di collaborazione con altri ricercatori che potrebbero essere interessati alle stesse aree di ricerca.
In sintesi, l’intelligenza artificiale svolge un ruolo chiave nell’aiutare i ricercatori a scoprire e connettere con la ricerca e i colleghi più rilevanti per le loro aree di interesse, migliorando così la qualità e l’efficacia della loro ricerca.
_____ come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in academia.edu
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Academia.edu utilizza l’intelligenza artificiale per diversi scopi, tra cui:
Raccomandazioni di ricerca: utilizza algoritmi di apprendimento automatico per suggerire ai ricercatori documenti e persone rilevanti per la loro area di ricerca.
Categorie di ricerca: utilizza tecniche di NLP (Natural Language Processing) per analizzare il contenuto dei documenti caricati sulla piattaforma e classificarli in categorie rilevanti per la comunità accademica.
Miglioramento della qualità del contenuto: utilizza algoritmi di AI per rilevare e segnalare eventuali problemi di formattazione o di qualità del contenuto per aiutare i ricercatori a mantenere la qualità dei loro lavori.
In generale, l’utilizzo dell’IA in Academia.edu mira a supportare e facilitare la scoperta, la condivisione e la collaborazione nella comunità accademica, rendendo più facile e efficiente per i ricercatori trovare e connettersi con altri ricercatori, pubblicare e discutere i loro lavori.
______ come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in Linkedin
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LinkedIn utilizza l’intelligenza artificiale in molteplici modi per offrire ai suoi utenti un’esperienza personalizzata e migliorare la loro attività sulla piattaforma. Ad esempio:
Rilevamento automatico delle opportunità di lavoro: l’IA aiuta a identificare opportunità di lavoro pertinenti in base al profilo e alle esperienze dell’utente.
Suggerimenti di connessione: l’IA analizza il profilo dell’utente e suggerisce connessioni appropriate e rilevanti.
Personalizzazione della homepage: l’IA utilizza i dati sulle interazioni degli utenti per personalizzare la loro homepage e suggerire contenuti pertinenti e interessanti.
Analisi delle competenze: l’IA analizza il profilo dell’utente e le sue attività sul sito per identificare le sue competenze principali e suggerire opportunità di formazione e di carriera adeguate.
Traduzione automatica: l’IA consente la traduzione automatica dei contenuti in diversi lingue, facilitando la comunicazione tra utenti di lingue diverse.
Questi sono solo alcuni esempi del modo in cui LinkedIn utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza degli utenti e aiutarli a connettersi, apprendere e crescere professionalmente.
______ come viene utilizzata l’intelligenza artificiale nel servizio google books
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Google Books utilizza l’intelligenza artificiale per fornire diversi servizi ai suoi utenti. Uno dei modi principali in cui l’IA viene utilizzata è nella ricerca e nella scoperta dei libri. Il sistema utilizza algoritmi di apprendimento automatico per comprendere i termini di ricerca e fornire risultati rilevanti in base alla query degli utenti.
Inoltre, l’IA viene utilizzata per la digitalizzazione dei libri. Il sistema utilizza tecniche di OCR (Optical Character Recognition) per riconoscere il testo nei libri e trasformarlo in formato digitale. Questo rende più facile per gli utenti trovare e accedere ai libri che cercano.
Inoltre, l’IA viene utilizzata anche per la personalizzazione delle raccomandazioni dei libri. Il sistema analizza le preferenze degli utenti e le loro attività di lettura per suggerire libri che potrebbero interessare loro.
In sintesi, l’IA gioca un ruolo importante nell’offrire servizi di alta qualità e personalizzati agli utenti di Google Books, migliorando la loro esperienza di ricerca e scoperta dei libri.
____ come viene utilizzata l’intelligenza artificiale nel portale DOAJ.org
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DOAJ (Directory of Open Access Journals) utilizza l’intelligenza artificiale per diversi scopi, tra cui la classificazione automatica delle riviste e la raccomandazione di articoli e riviste simili. Ad esempio, l’algoritmo di raccomandazione di DOAJ utilizza tecniche di apprendimento automatico per analizzare i dati sulle pubblicazioni e le ricerche degli utenti, e quindi suggerire riviste e articoli correlati. In questo modo, l’intelligenza artificiale aiuta a rendere più facile e veloce la scoperta di contenuti di qualità e rilevanti per gli utenti.
____ come viene utilizzata l’intelligenza artificiale nel servizio google lens
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Google Lens utilizza l’intelligenza artificiale per offrire una serie di funzionalità di visual search e di riconoscimento del testo. Ad esempio, quando un utente punta il telefono su un oggetto o un testo, l’applicazione utilizza l’IA per identificare ciò che l’utente sta vedendo e fornire informazioni su di esso. Questo include la traduzione automatica di testi in lingue straniere, la identificazione di piante e animali, la scansione di codici QR e codici a barre, la ricerca di ristoranti e altre attrazioni turistiche, e molto altro. Inoltre, Google Lens utilizza anche tecniche di machine learning per migliorare continuamente la sua precisione e la sua capacità di fornire informazioni accurate e pertinenti per l’utente.
___ come viene utilizzata l’intelligenza artificiale nel servizio google scholar
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In Google Scholar, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per migliorare la precisione e la pertinenza dei risultati di ricerca. Ad esempio, utilizza tecniche di Natural Language Processing (NLP) per comprendere il contesto e le intenzioni degli utenti nelle loro ricerche, e quindi restituire risultati più pertinenti.
Inoltre, l’IA viene utilizzata per classificare e organizzare i risultati di ricerca in modo più efficiente, tenendo conto di vari fattori come l’autorevolezza, la data di pubblicazione, la popolarità, la rilevanza e la pertinenza. Ciò aiuta gli utenti a trovare più facilmente le informazioni di cui hanno bisogno.
Inoltre, l’IA viene utilizzata per identificare e collegare le citazioni tra i documenti, aiutando a tracciare le influenze e le relazioni tra i diversi lavori di ricerca. Ciò supporta la scoperta di nuove conoscenze e la creazione di nuove opportunità di ricerca.
___come viene utilizzata l’intelligenza artificiale nel servizio worldcat
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WorldCat utilizza l’intelligenza artificiale in diversi modi per migliorare l’esperienza degli utenti e facilitare la ricerca bibliografica. Ad esempio, l’IA può essere utilizzata per:
Classificazione automatica dei documenti: WorldCat utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per classificare automaticamente i documenti in categorie predefinite e per migliorare la ricerca basata su parole chiave.
Rilevamento delle relazioni tra i documenti: WorldCat utilizza l’IA per identificare relazioni tra documenti e per suggerire agli utenti contenuti correlati che potrebbero essere di loro interesse.
Analisi delle tendenze: WorldCat utilizza l’IA per analizzare i dati bibliografici e per individuare tendenze e modelli nell’utilizzo dei documenti da parte degli utenti.
In sintesi, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo importante nel migliorare la ricerca e l’accesso ai documenti in WorldCat, rendendo più facile per gli utenti trovare e accedere ai contenuti di loro interesse.
come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in zotero
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Zotero utilizza l’intelligenza artificiale per diversi scopi, tra cui:
Riconoscimento automatico dei riferimenti: Zotero utilizza algoritmi di NLP per riconoscere automaticamente i riferimenti bibliografici dalle pagine web e dai documenti PDF che gli utenti desiderano salvare.
Suggerimenti di categorizzazione: Zotero utilizza tecniche di machine learning per suggerire automaticamente categorie appropriate per i riferimenti bibliografici, aiutando gli utenti a organizzare meglio le loro bibliografie.
Ricerca avanzata: Zotero utilizza tecniche di NLP e machine learning per fornire ricerche più accurate e rilevanti basate sul contenuto dei documenti salvati.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Zotero aiuta a semplificare e migliorare la gestione della ricerca e delle fonti bibliografiche per gli utenti.
Intelligenza artificiale nei portali bibliotecari
#BiblioverificaDay: il 25 marzo 2017 nasceva #Biblioverifica blog e spazio di digital reference tramite i social, i forum e le chat. Per festeggiare lanciamo il settimo #oscardellabufala con una graduatoria delle bufale circolate nel 2023, chiunque può votare qui o proporre altre bufale:
la votazione è anonima, non chiediamo nominativi o e-mail!!!
Cliccare sul titolo della bufala e quindi scegliere
“MI PIACE” o “NON MI PIACE”
#BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie di verifica, strumenti di ricerca e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
EVENTI: #BiblioVerifica IL POTERE DELL’INFORMAZIONE TRA SOCIAL E CAMPAGNE ELETTORALI @biblioveri Elena Almangano relatrice Scuola diocesana di Formazione
Internet Archive consente a studenti e studiosi di tutto il mondo di utilizzare i petabyte di dati dell’archivio per la propria ricerca, sfruttando nuove soluzioni sfruttando l’AI per costruire nuove capacità nella nostra biblioteca.
L’Internet Archive è da tempo conosciuto come un combattente della disinformazione.
Prendiamo ad esempio gli studiosi del King’s College London Jonathan Gray e Liliana Bounegru, che si affidano molto all’Internet Archive per studiare i media digitali e la loro evoluzione.
Utilizzano il Wayback Machine per studiare la storia e i cambiamenti di tendenza nei siti web e nelle tecnologie, concentrandosi sulla lotta alla disinformazione e alle fake news. Un loro studio ha analizzato le firme dei tracker dei siti di “fake news” virali nel tempo, osservando come le loro pratiche di monetizzazione attraverso la pubblicità siano cambiate man mano che venivano bloccati dai principali network pubblicitari.
Si sono inoltre associati alla coalizione non profit First Draft per analizzare le firme dei tracker dei siti di informazione mainstream rispetto alle bufale, creando un Field Guide to Fake News. Le collezioni dell’Internet Archive possono essere un tesoro di materiale prezioso per i ricercatori che affrontano numerosi progetti. Secondo Bounegru, “Utilizziamo molto l’Internet Archive. È uno strumento essenziale per la nostra ricerca”.
L’archivio non è solo per i ricercatori, ma anche per i cittadini curiosi di tutto il mondo, offrendo una robusta collezione di materiali storici. Un’utente che ne ha beneficiato è Patricia Rose, che è diventata guida turistica presso lo storico cimitero Laurel Hill di Filadelfia dopo essersi ritirata dalla carriera universitaria. I tour del cimitero, particolarmente popolari durante la pandemia di COVID-19, hanno messo in luce personaggi notevoli sepolti lì, tra cui Sara Yorke Stevenson: una nota egittologa, curatrice di musei, autrice, giornalista e sostenitrice del suffragio femminile. Rose ha trovato anche un vasto assortimento di scritti e materiali correlati di Stevenson, tra cui il suo libro, monografie e vari articoli all’interno dell’archivio. Rose ha consultato anche pubblicazioni storiche, come il Bulletin of the Pennsylvania Museum, che hanno fatto luce sul ruolo di Stevenson come curatrice e educatrice. Rose ha espresso gratitudine e ha sottolineato la sua intenzione di utilizzare l’Internet Archive per futuri sforzi di ricerca, sottolineandone il valore eccezionale come piattaforma di ricerca completa.
#GARR corso formazione “Intelligenza artificiale e ricerca scientifica: la verifica delle fonti attendibili” 14 novembre 2023
0.00 introduzione all’intelligenza artificiale
6.55 pregi e difetti dei chat bot di uso piu’ diffuso
21.21 Ruoli dei chatbot UNESCO
33.03 Senso critico e biblioVerifica
38.20 Ricerca basata sull’intelligenza artificiale
51.55 privacy e chatbot
54.55 domande e risposte
Nella prima parte vengono illustrati pregi e difetti dei chat bot, di uso piu’ diffuso nel corso del 2023. Si tratta di alcuni casi, non esaustivi della tematica, volti a sviluppare competenze di verifica delle notizie, nel promuovere l’inclusione, l’uguaglianza e la consapevolezza delle implicazioni sociali, culturali ed economiche degli algoritmi. Il corso mira a sviluppare due concetti fondamentali per l’utilizzo efficace dell’intelligenza artificiale: la creatività e l’analisi critica. La creatività implica la costruzione, la creazione e l’utilizzo di “prompt” o quesiti dettagliati per risolvere necessità operative per la ricerca. L’analisi critica, invece, implica il riconoscimento sia di fonti e contenuti generati dall’applicazione degli algoritmi, sia delle implicazioni del loro utilizzo in una varietà di ambiti di ricerca. Nella seconda parte si espone un confronto tra strumenti gratuiti di ricerca accademica, basati sull’intelligenza artificiale, valutando contenuti indicizzati, aree disciplinari, algoritmi di ricerca, interoperabilità tra diversi dataset, disponibilità di application programming interface (API), integrazione con applicativi bibliografici. In conclusione si propone l’utilizzo dei dati bibliometrici per analizzare la produzione scientifica e la sua diffusione, attraverso l’uso di algoritmi di apprendimento automatico. Queste tecnologie hanno il potenziale per aumentare la rilevanza dei risultati di ricerca, migliorando così l’esperienza dell’utente.
Destinatari: Docenti delle scuole secondariE, studenti universitari, ricercatori
Prerequisiti: nessuno
Link al webinar: Verrà inviato ai partecipanti entro il giorno prima del webinar
Docente
Damiano Orru:
Bibliotecario dal 1999 presso la Biblioteca di Area Economica “Vilfredo Pareto” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Mansioni di reference per l’accesso e l’utilizzo, in sede e in remoto, di banche dati, riviste, monografie in ambito economico, finanziario, statistico, aziendale, giuridico, fiscale. Bibliovolontario e blogger dal 2017 per biblioVerifica, membro indipendente della rete europea SOMA (Social Observatory for Disinformation and Social Media Analysis). Autore del volume “Data stewardship in biblioteca per la scienza sostenibile e aperta” scaricabile su <https://zenodo.org/record/3779063> Primo classificato “Premio per tesi sulla scienza aperta 2021”,AISA – Associazione Italiana per la Promozione della Scienza Aperta. Secondo classificato “Premio Maria A. Abenante 2021”, AIB – Associazione Italiana Biblioteche, progetto #biblioVerifica Olympics. Esperto in “Rendicontazione Innovazione Sostenibilità”, in “FAIR Research Data Management – Data Stewardship”, in “Indicizzazione di documenti cartacei, multimediali ed elettronici in ambiente digitale”. Attivo sulle piattaforme Facebook – Instagram – Twitter – Youtube – Linkedin – WordPress – ORCID (Open Researcher and Contributor ID) – BARD – Openai ChatGPT – Semantic Scholar – Dimensions – Elicit.
Corso online “Dottor google riconoscere e interpretare le fonti”
CORSO ONLINE 15 NOVEMBRE 2023 PROGRAMMA:
14:30 – 14:45 INTRODUZIONE E PATTO D’AULA Dott.ssa Federica Viazzi, Bibliotecaria AO AL
14:45 – 15:30 IL FALSO IN RETE E IL RUOLO DELLE BIBLIOTECHE Prof. Carlo Bianchini, Università degli Studi di Pavia
15:30 – 16:45 INTELLIGENZA ARTIFICIALE: NUOVE OPPORTUNITÀ E NUOVE ABILITÀ Dott.ssa Stefania Puccini, Università degli Studi di Firenze
16:45 – 18:00 AFFRONTARE LA DISINFORMAZIONE IN MEDICINA USANDO STRUMENTI GRATUITI DEL WEB: IL BLOG BIBLIOVERIFICA Dott. Damiano Orrù, Università di Roma Tor Vergata
Nel terzo e ultimo webinar saranno trattati i temi della psicologia di gruppo, del coach oltre che raccontate alcune buone pratiche di information literacy: la biblioteca medica per il cittadino, il caso di Biblioverifica, le sfide internazionali per l’apprendimento on the job e, in conclusione, il progetto Community Library della Regione Puglia. Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento): Silvia Ivaldi (Università di Bergamo) Nicola Sicolo (business, life & personal coach) Maria Squarcione (direttrice Biblioteca Interdipartimentale “B.Eustachio”, Sapienza Università di Roma) Damiano Orrù (bibliotecario Università di Roma Tor Vergata) Elena Corradini (bibliotecaria, membro commissione IFLA “Continuing Professional Development and Workplace learning”, gruppo AIB Coworking) Isabella Tammone (responsabile sistema bibliotecario Università di Foggia.
Corso gratuito di tre incontri online
Prenderà avvio da settembre 2023 la prima edizione del corso base di Academy in tema di “coworking/colavoro” organizzato in collaborazione tra il DISTUM dell’Università di Foggia e il Sistema Bibliotecario di Ateneo.
La “Library Coworking Academy” è un corso di primo livello che ha l’obiettivo di fornire le basi per acquisire idee e strumenti utili a cogliere le opportunità degli ambienti lavorativi flessibili e cooperativi, con particolare riferimento all’uso di spazi, ambienti digitali e servizi informativi che le biblioteche pubbliche e accademiche possono offrire ai lavoratori secondo il modello di sviluppo di competenze trasversali lungo l’arco della vita.
Il percorso si rivolge a: lavoratori (bibliotecari, liberi professionisti, etc.), studenti, dottorandi, che intendano affrontare il nuovo fenomeno della contaminazione dei saperi negli spazi di lavoro condiviso per individuarne le potenzialità sia pubbliche che private.
Il corso si svolgerà dalle ore 15,00 alle ore 17,30 nelle seguenti date:
venerdì 29 settembre 2023 venerdì 13 ottobre 2023 venerdì 20 ottobre 2023
Il corso, tenuto da docenti accademici e professionisti di settori diversi, si svolgerà completamente da remoto, via Zoom, e senza alcuna quota di partecipazione.
L’iscrizione deve avvenire tramite il modulo online (a seguito del quale riceverete il link Zoom di collegamento, valido per tutti i webinar).
Il corso si svolgerà sotto la direzione scientifica della prof.ssa Giusi Antonia Toto e la delegata allo SBA prof.ssa Maria Stefania Montecalvo.
Per info contattare la direzione organizzativa:
Dott.ssa Viviana Vitari (dottoranda PhD “Learning Sciences e Digital Technologies”) viviana.vitari@unifg.it
Dott.ssa Isabella Tammone (responsabile area biblioteche Università di Foggia) isabella.tammone@unifg.it
Webinar venerdì 29 settembre 2023 – ore 15 /17.30
Nella prima giornata sarà fornita una panoramica dei nuovi spazi lavorativi aziendali rispetto al mercato immobiliare con particolare riferimento agli effetti della post-pandemia. Il co-lavoro ha un suo contraltare nella cultura: saranno descritti il caso dell’incubatore naturale di Matera, Hubout di Cinisello Balsamo (MI) e alcune esperienze pugliesi. Seguirà una sezione dedicata all’information literacy e alle offerte specialistiche dei bibliotecari.
Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento): Ilaria Mariotti e Chiara Tagliaro (Politecnico di Milano e COST Action CA18214 European Cooperation in Science and Technology). Andrea Paoletti (cofounder di Casa Netural, consulente strategico) Massimo Capano (manager e fundraiser Comune di Cinisello Balsamo) Tommaso Paiano (bibliotecario wikipediano) Matilde Fontanin (bibliotecaria Università di Trieste; Cultrice della materia in documentazione, teoria e storia dell’informazione, Sapienza Università di Roma). Valentina Lepore (bibliotecaria Università di Firenze)
Webinar 13 ottobre 2023 – ore 15 /17.30
Nella seconda giornata di corso saranno trattate le potenzialità del cosiddetto “individualismo collaborativo”, tema per un nuovo network di economia creativa. Anche l’arte e coloro che vi lavorano al suo interno può diventare azione dell’educare civile e strumento generativo di idee. A seguire saranno affrontati i nuovi paradigmi per il lavoro in biblioteca e le difficoltà che si incontrano rispetto all’ecosistema informativo dei complotti. In questo panorama saranno individuati degli stressors sociali in ambito bibliotecario e l’opportunità del nearworking.
Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento): Carolina Bandinelli (Università di Warwick) Salvatore Falci (già docente Accademia Belle Arti di Bergamo) Ferruccio Diozzi (già responsabile del Centro di Ricerche Aerospaziali di Napoli) Federico Meschini (Università della Tuscia) Federica Tassara (Responsabile Unità biblioteche rionali di Milano e gruppo nazionale AIB sul coworking in biblioteca)
A tutti i partecipanti sarà proposto un modulo per suggerire i parametri di un manifesto collettivo/linee guida sul coworking in biblioteca e, su consegna, l’attestato di partecipazione da
parte dell’Università di Foggia.
Per INFO contattare:
Viviana Vitari – viviana.vitari@unifg.it – Dottoranda Phd “Learning Sciences e Digital Technologies”
Isabella Tammone –isabella.tammone@unifg.it – Responsabile sistema bibliotecario universitario c/o Università di Foggia – Area Sistema Bibliotecario, ex Palazzo Ateneo – Largo Papa Giovanni Paolo II
Tabella 3. Co-progettazione degli usi di GenAI per la ricerca.
Tabella 4. Co-progettazione degli usi di GenAI per supportare insegnanti e insegnamento.
Tabella 5. Co-progettazione degli usi di GenAI come allenatore 1:1 per l’acquisizione autoguidata di competenze di base nell’apprendimento di lingue e arti.
Tabella 6. Co-progettazione degli usi di GenAI per facilitare l’apprendimento basato sull’indagine o sul progetto.
Tabella 7. Co-progettazione degli usi di GenAI per supportare gli studenti con bisogni speciali.
Acronimi e abbreviazioni
Concetti e tecnologie
AGI – Intelligenza artificiale generale
AI – Intelligenza artificiale
API – Interfaccia di programmazione delle applicazioni
ANN – Rete neurale artificiale
BERT – Rappresentazioni di codificatore bidirezionale da trasformatori
DAI – Intelligenza artificiale distribuita
GAN – Generative Adversarial Networks
GB – Gigabyte
GDPR – Regolamento generale sulla protezione dei dati
GenAI – Intelligenza artificiale generativa
GPT – Generative Pre-Trained Transformer
ICT – Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
LaMDA – Modello linguistico per applicazioni di dialogo
LLM – Modello di lingua di grandi dimensioni
ML – Machine Learning
TVET – Formazione e orientamento tecnico e professionale
VAE – Autoencoders varianziali
Organizzazioni
AGCC – AI Government Cloud Cluster (Singapore)
CAC – Cyberspace Administration of China
UE – Unione Europea
OECD – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
UNCTAD – Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo
UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO)
PREFAZIONE
Gli strumenti di AI generativa (GenAI) disponibili pubblicamente stanno emergendo rapidamente e il rilascio di versioni iterative sta superando l’adattamento dei quadri normativi nazionali. L’assenza di regolamentazioni nazionali sulla GenAI nella maggior parte dei paesi lascia la privacy dei dati degli utenti non protetta e le istituzioni educative largamente impreparate a convalidare gli strumenti.
La prima guida globale dell’UNESCO sulla GenAI nell’educazione mira a sostenere i paesi nell’implementazione di azioni immediate, nella pianificazione di politiche a lungo termine e nello sviluppo della capacità umana per garantire una visione centrata sull’essere umano di queste nuove tecnologie.
La guida presenta una valutazione dei potenziali rischi che la GenAI potrebbe rappresentare per i valori umanistici fondamentali che promuovono l’agenzia umana, l’inclusione, l’equità, l’uguaglianza di genere, le diversità linguistiche e culturali, nonché le opinioni e le espressioni plurali.
Propone passi chiave per le agenzie governative per regolamentare l’uso della GenAI, tra cui l’obbligo di proteggere la privacy dei dati e la considerazione di un limite di età per il loro utilizzo. Esso delineare i requisiti per i fornitori di GenAI per consentire il loro uso etico ed efficace nell’educazione.
La guida sottolinea la necessità per le istituzioni educative di convalidare i sistemi GenAI sulla loro appropriatezza etica e pedagogica per l’educazione. Essa invita la comunità internazionale a riflettere sulle loro implicazioni a lungo termine per la conoscenza, l’insegnamento, l’apprendimento e la valutazione.
La pubblicazione offre raccomandazioni concrete per i responsabili delle politiche e le istituzioni educative su come progettare l’uso degli strumenti GenAI per proteggere l’agenzia umana e beneficiare genuinamente degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori.
I programmi di intelligenza artificiale generativa (GenAI) sono scoppiati nell’attenzione del pubblico a novembre 2022 con il lancio di ChatGPT, che è diventato l’app a crescita più rapida della storia. Con il potere di imitare le capacità umane di produrre output come testo, immagini, video, musica e codici software, queste applicazioni GenAI hanno suscitato scalpore, proprio quando l’hype sull’IA negli ultimi cinque anni sembrava essersi stabilizzato. Milioni di persone ora usano GenAI nelle loro vite quotidiane e il potenziale di adattare i modelli alle applicazioni AI di dominio specifico sembra illimitato, almeno nei prossimi anni.
Queste ampie capacità di elaborazione delle informazioni e produzione di conoscenza hanno implicazioni potenzialmente enormi per l’educazione, in quanto replicano il pensiero di ordine superiore che costituisce la base dell’apprendimento umano. Poiché gli strumenti GenAI sono sempre più in grado di automatizzare alcuni livelli di base di scrittura e creazione di opere d’arte, stanno costringendo i decisori politici e le istituzioni educative a riflettere sulle loro implicazioni a lungo termine per la creazione, l’acquisizione e la validazione della conoscenza. Rivisitare il perché, cosa e come impariamo sono ora considerazioni cruciali per l’educazione in questa nuova fase dell’era digitale.
La presente pubblicazione si propone di supportare la pianificazione di normative, politiche e sviluppo delle capacità umane appropriate, per garantire che GenAI diventi uno strumento che benefici e rafforzi genuinamente insegnanti, studenti e ricercatori. In quanto tale, risponde alle preoccupazioni espresse al primo roundtable ministeriale globale convocato dall’UNESCO a maggio 2023 che ha esplorato le opportunità, le sfide e i rischi immediati e di vasta portata che l’intelligenza artificiale generativa pone ai sistemi educativi.
Propone i passi chiave per le agenzie governative per regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale generativa. Presenta anche framework e esempi concreti per la formulazione di politiche e la progettazione didattica che consentono un uso etico ed efficace della tecnologia nell’educazione. Infine, invita anche la comunità internazionale a considerare le profonde implicazioni a lungo termine dell’intelligenza artificiale generativa su come comprendiamo la conoscenza, definiamo i contenuti, i metodi e i risultati dell’apprendimento, nonché il modo in cui valutiamo e validiamo l’apprendimento.
Costruito sulla Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale del 2021, la guida è ancorata a un approccio umanistico all’educazione che promuove l’autonomia umana, l’inclusione, l’equità, la parità di genere, la diversità culturale e linguistica, nonché opinioni e espressioni plurali. Inoltre, risponde alla chiamata del rapporto del 2021 della Commissione internazionale per i futuri dell’educazione, Reimaginare i nostri futuri insieme: un nuovo contratto sociale per l’educazione a ridefinire il nostro rapporto con la tecnologia, come parte integrante dei nostri sforzi per rinnovare il contratto sociale per l’educazione.
L’IA non deve usurpare l’intelligenza umana. Piuttosto, ci invita a riconsiderare le nostre consolidate understandings di conoscenza e apprendimento umano. Spero che questa guida ci aiuti a ridefinire nuovi orizzonti per l’educazione e a informare il nostro pensiero collettivo e le azioni collaborative che possono portare a futuri di apprendimento digitale incentrati sull’uomo per tutti.
Ringraziamenti
Sotto la guida di Stefania Giannini, Assistente Direttore per l’Educazione, e la supervisione di Sobhi Tawil, Direttore della Divisione per il Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione all’UNESCO, la redazione della pubblicazione è stata guidata da Fengchun Miao, Capo Unità per la Tecnologia e l’IA nell’Educazione.
Un particolare ringraziamento va a Wayne Holmes, Professore Associato all’Università di Londra, che ha co-redatto la pubblicazione.
Questa pubblicazione è il frutto di un lavoro collettivo di leader educativi ed esperti nel campo dell’IA e dell’educazione.
La pubblicazione ha beneficiato delle intuizioni e dei contributi di molti esperti, tra cui:
Mutlu Cukurova, Professore all’Università di Londra;
Colin de la Higuera, cattedra UNESCO sulle tecnologie per la formazione degli insegnanti con risorse educative aperte all’Università di Nantes;
Shafika Isaacs, ricercatrice associata all’Università di Johannesburg;
Natalie Lao, Executive Director della App Inventor Foundation;
Qin Ni, Associate Professor all’Università Normale di Shanghai;
Catalina Nicolin, esperta di ICT nell’educazione presso il European Digital Education Hub in Romania;
John Shaw-Taylor, cattedra UNESCO sull’IA e professore di statistica computazionale e machine learning all’Università di Londra;
Kelly Shirohira, Executive Manager di Jet Education Services;
Ki-Sang Song, Professore all’Università Nazionale di Educazione della Corea;
Ilkka Tuomi, Chief Scientist di Meaning Processing Ltd in Finlandia. Molti colleghi dell’UNESCO hanno anche contribuito in vari modi, tra cui:
Dafna Feinholz, Capo Sezione di Bioetica ed Etica della Scienza e della Tecnologia;
Francesc Pedró, Direttore dell’Istituto Internazionale di Istruzione Superiore in America Latina e nei Caraibi;
Prateek Sibal, Specialista del programma, Sezione per le politiche digitali e la trasformazione digitale;
Saurabh Roy, Senior Project Officer presso la Sezione per lo sviluppo dei docenti, Divisione per le politiche e i sistemi di apprendimento permanente;
Benjamin Vergel De Dios, Specialista del programma in ICT nell’educazione, Sezione per l’innovazione educativa e lo sviluppo delle competenze nell’Ufficio di Bangkok;
i colleghi dell’Entità per la diversità delle espressioni culturali nel Settore della Cultura;
Mark West, Specialista del programma, Divisione per il Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione. Si ringrazia anche Glen Hertelendy, Luisa Ferrara e Xianglei Zheng, Unità per la Tecnologia e l’IA nell’Educazione, Futuro dell’Apprendimento e dell’Innovazione, per aver coordinato la produzione della pubblicazione. Si ringrazia anche Jenny Webster per la revisione e la correzione del testo, e Ngoc-Thuy Tran per la progettazione del layout.
Introduzione
Il rilascio di ChatGPT alla fine del 2022, il primo strumento di intelligenza artificiale generativa (GenAI) facile da usare reso ampiamente disponibile al pubblico, seguito da versioni più sofisticate, ha fatto scalpore in tutto il mondo e sta alimentando la corsa tra le grandi aziende tecnologiche per posizionarsi nel campo dello sviluppo di modelli GenAI.
In tutto il mondo, la preoccupazione iniziale in ambito educativo era che ChatGPT e strumenti GenAI simili sarebbero stati utilizzati dagli studenti per barare nei loro compiti, minando così il valore della valutazione dell’apprendimento, della certificazione e delle qualifiche (Anders, 2023). Mentre alcune istituzioni educative hanno vietato l’uso di ChatGPT, altre hanno accolto con cautela l’arrivo di GenAI (Tlili, 2023). Molte scuole e università, ad esempio, hanno adottato un approccio progressista credendo che “piuttosto che cercare di vietarne l’uso, studenti e personale devono essere supportati nell’utilizzo di strumenti GenAI in modo efficace, etico e trasparente” (Russell Group).
Questo approccio riconosce che GenAI è ampiamente disponibile, è probabile che diventi solo più sofisticato e ha sia un potenziale negativo specifico che un potenziale positivo unico per l’educazione.
Infatti, GenAI ha una miriade di possibili utilizzi. Può automatizzare l’elaborazione delle informazioni e la presentazione dei risultati in tutte le principali rappresentazioni simboliche del pensiero umano. Consente la consegna di output finali fornendo prodotti di conoscenza semilavorati. Liberando gli esseri umani da alcune categorie di abilità di pensiero di ordine inferiore, questa nuova generazione di strumenti AI potrebbe avere implicazioni profonde su come comprendiamo l’intelligenza umana e l’apprendimento.
Ma GenAI solleva anche molteplici preoccupazioni immediate relative a questioni come sicurezza, privacy dei dati, copyright e manipolazione. Alcuni di questi sono rischi più ampi legati all’intelligenza artificiale che sono stati ulteriormente aggravati da GenAI, mentre altri sono emersi di recente con questa ultima generazione di strumenti. È ora urgente che ciascuna di queste questioni e preoccupazioni sia pienamente compresa e affrontata.
Questa Guida è stata progettata per rispondere a questa urgente necessità. Tuttavia, un insieme tematico di linee guida su GenAI per l’istruzione non deve essere inteso come una pretesa che GenAI sia la soluzione ai problemi fondamentali dell’istruzione. Nonostante l’iperbole dei media, è improbabile che GenAI da solo risolva uno dei problemi che affliggono i sistemi educativi di tutto il mondo. Nel rispondere a questioni educative di lunga data, è fondamentale sostenere l’idea che la capacità umana e l’azione collettiva, e non la tecnologia, sono il fattore determinante nelle soluzioni efficaci alle sfide fondamentali che le società devono affrontare.
Questa Guida si propone quindi di supportare la pianificazione di regolamenti, politiche e programmi di sviluppo delle capacità umane appropriati, per garantire che GenAI diventi uno strumento che realmente benefici e rafforzi insegnanti, studenti e ricercatori.
Basandosi sulla Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale, la Guida si basa su un approccio centrato sull’uomo che promuove l’autonomia umana, l’inclusione, l’equità, la parità di genere, la diversità culturale e linguistica, nonché opinioni e espressioni plurali.
La Guida prima di tutto esamina cos’è GenAI e come funziona, presentando le diverse tecnologie e modelli disponibili (Sezione 1), prima di identificare una serie di questioni etiche e politiche controverse sia sull’IA in generale, sia su GenAI in particolare (Sezione 2). A questo segue una discussione sui passaggi e gli elementi chiave da esaminare quando si cerca di regolamentare GenAI basandosi su un approccio centrato sull’uomo, che garantisce un uso etico, sicuro, equo e significativo (Sezione 3). La Sezione 4 propone quindi misure che possono essere prese per sviluppare quadri politici coerenti e completi per regolare l’uso di GenAI nell’istruzione e nella ricerca, mentre la Sezione 5 esamina le possibilità di utilizzare creativamente GenAI nella progettazione del curriculum, nell’insegnamento, nell’apprendimento e nelle attività di ricerca. La Sezione 6 conclude la Guida con considerazioni sulle implicazioni a lungo termine di GenAI per l’istruzione e la ricerca.
14,00 Apertura al pubblico. 15,00 Presentazione dei libri di alcuni degli autori che ci sono stati vicini in questi anni e che saranno felici di commentare e scrivere una dedica sulle copie della loro opera.
Moderatrici, Marzia Onorato e Monica Sala, L’agone nuovo
AUTORI: Dianella Viola: Il sogno e la creatività
Vespina Fortuna Ledda: Pietre
Anna Maria Onelli: Saper leggere e scrivere non basta
Amedeo Lanucara: Quando la CIA rapì Moro
Pasquale Amantea: Lampi di spirito
16,00 L’agone nuovo compie trent’anni…. e non li dimostra, passato, presente e futuro. Discutiamone insieme.
Giovanni Furgiuele, Presidente e motore perpetuo dell’Associazione “L’agone nuovo”
1. Cambiamenti Climatici. Aumento della temperatura media, siccità e alluvioni, quale futuro per il nostro
territorio?
Ragioniamo su: la difesa del Lago di Bracciano e la compatibilità delle azioni necessarie allo
sviluppo di una sua possibile vocazione turistico/naturalistica. “Nessuno si salva da solo”, siamo tutti coinvolti, cittadini e istituzioni devono fare la loro parte.
Oggi come ieri, l’associazione L’agone nuovo, luogo di discussione e progettazione di una rete tra associazioni, cittadini e istituzioni.
Ne parliamo con: R. Ferraro, (Consigliere Roma Capitale, Transizione ecologica, Ambiente ), E. Panunzi
(Consigliere Regione Lazio, Pres. III commiss., v.Pres. X commiss. ),E. Minnucci (Regione Lazio), D. Torquati (XV
Municipio), C. Maciucchi (Trevignano R.), M. Crocicchi (Bracciano), A. Telloni (Manziana), A. Pizzigallo
(Anguillara S.), A. Bettarelli (Canale M.), E. Rallo (Oriolo R.), T.Pesci (Vejano), Comune Ladispoli e Cerveteri,
Rappresentante del Consorzio di Navigazione.
Moderatori – Salvatore Scaglione, Claudia Soccorsi “L’agone nuovo”
2. L’impegno negli anni dell’associazione L’agone nuovo nelle scuole. Obiettivi raggiunti e futuri.
Insieme alla diminuzione del numero dei cittadini italiani e alla difficoltà crescente ad accoglierne di nuovi, diminuisce per forza di cose anche la popolazione scolastica. Il riferimento culturale di una generazione si forma tra i banchi, nelle famiglie e in un altro soggetto che abbiamo difficoltà a comprendere: la rete.
Ne parliamo con:
Dirigenti scolastici: R. Agresti (I.C. C. Melone- Ladispoli); L. Lolli (D.S.Liceo I. Vian- Bracciano); S. Chimenti (D.S.
I.I.S. L.Paciolo – Bracciano), L.Dutto (I.T.P. Salvo D’Acquisto – Bracciano), rappresentante del Parco Naturale
Bracciano e Martignano, C.Matranga (Direttrice Generale ASL RM4).
Moderatori – Gianluca Di Pietrantonio, Claudio Colantuono
3. L’Informazione, una delle vocazioni primarie dell’associazione L’agone nuovo. Come si declina nell’era dei social media. Il nostro sviluppo culturale ha seguito di pari passo quello della rete e delle sue applicazioni? Lo spirito critico e il “buon senso” possono essere coltivati e insegnati? Come ci si “attrezza” contro le fake news?
Ne parliamo con:
Damiano ORRU’, bibliotecario e bibliovolontario per BiblioVerifica
Fabio Marricchi, giornalista e scrittore
Claudio Zamarion, responsabile de “Angelika Vision”
Moderatori – Monica Sala, Massimiliano Morelli
A conclusione ci sarà un breve intervento delle Associazioni Antica Clodiae e Romanitas.
Moderatrice – Claudia Reale, Ludovica Di Pietrantonio
Dalle 17,30: Mercatino dell’artigianato e prodotti tipici
Istallazione fotografica con corner per foto artistiche live
Esposizione di opere pittoriche e fotografiche.
Degustazione vini dell’Associazione FISAR.
20,00 Apertura stand gastronomico
21,00 Musica, danze coreografiche e danze orientali dal vivo, Angelo, giovane e bravissimo artista romano.
Generazione Musica
The Over
Laboratorio musicale Liceo Vian, a cura dell’associazione “Fabrica Harmonica”
Le esibizioni delle “band” saranno intervallate dalle performance della scuola
“Infinity Dance”
Le danze orientali saranno a cura della Bhumika Dance Company
L’ Associazione L’agone nuovo compie trent’ anni, un traguardo importante, un lasso di tempo nel quale molte cose sono cambiate, ma non lo spirito che ha animato e anima ancora la comunità che via via si è alternata negli anni a contribuire alla vita di questa associazione. Una comunità di idee che si riconosce nella capacità che il progresso culturale ha di incidere su quello sociale come regolatore positivo dei rapporti tra noi esseri umani. La violenza di genere non avrebbe spazio nelle nostre cronache se non si fosse smarrito il rispetto e la curiosità per l’altro, chiunque esso sia, a qualunque genere appartenga e in qualunque luogo del pianeta Terra fosse nato. Così come non avrebbero senso le guerre a cui purtroppo dobbiamo assistere e che rappresentano il “male assoluto” della nostra Era. Le persone che formano l’ossatura della nostra Associazione si riconoscono in tutto ciò, formano la stessa comunità che si impegna per una scuola che formi non solo le menti dei nostri figli, ma anche le loro coscienze, che partecipa e promuove le battaglie per un’assistenza sanitaria a cui tutti i cittadini possano accedere liberamente, che si riconosce nel valore del rispetto per la natura e per l’ambiente che permette alla biologia su cui è basata la nostra vita di respirare, bere e mangiare.
Ogni cammino ha bisogno di riposo, cogliamo quindi la ricorrenza di questi trenta anni di vita per riflettere con la leggerezza del divertimento, parliamo di temi importanti bevendo del buon vino, mangiando del buon cibo e ascoltando della buona musica.
Sono invitati alla festa: L’arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, rappresentanti dell’Esercito Italiano, l’Aeronautica Militare, Protezione Civile del territorio, Guardie Zoofile, Polizie locali dei Comuni del comprensorio, Croce Rossa Italiana, USPT Uno Spazio Per Te (Progetto di sostegno psicologico), Lions Club Bracciano-Anguillara Sabazia Monti Sabatini.
Alla festa sono inoltre invitate tutte le associazioni del territorio in quanto il loro impegno è fondamentale per il nostro comprensorio e senza le quali l’associazione “L’agone nuovo” non potrebbe svolgere le proprie attività.
Il Consiglio di Amministrazione de “L’agone nuovo” ringrazia tutti coloro che vorranno partecipare alla festa della nostra Associazione.
Un ringraziamento particolare va al Presidente dell’Università Agraria, Alessandro Carucci, e a tutto il personale per la cortesia e la professionalità mostrate nel mettere a disposizione i locali della ex-MOTOSI di Manziana.
Questa Guida Rapida introduce ChatGPT, uno strumento di Intelligenza Artificiale (IA) che ha conquistato il mondo, raggiungendo 100 milioni di utenti solo due mesi dopo il lancio. La Guida Rapida fornisce una panoramica su come funziona ChatGPT e spiega come può essere utilizzato nell’istruzione superiore. La Guida Rapida affronta alcune delle principali sfide ed implicazioni etiche dell’IA nell’istruzione superiore e offre passaggi pratici che le istituzioni di istruzione superiore possono intraprendere.
Questa Guida Rapida è stata pubblicata nell’aprile 2023. L’Intelligenza Artificiale (IA) è un campo in rapido sviluppo. Questa guida si basa su GPT-3.5, l’ultima versione gratuita di ChatGPT disponibile al momento della stesura. Oltre ai cambiamenti dinamici nella tecnologia, anche le implicazioni etiche di ChatGPT e altre forme di IA stanno avanzando rapidamente. Si consiglia ai lettori di controllare costantemente fonti affidabili per le ultime notizie e aggiornamenti.
Cosa è ChatGPT?
ChatGPT è un modello di linguaggio che consente alle persone di interagire con un computer in modo più naturale e conversazionale. GPT sta per “Generative Pre-trained Transformer” ed è il nome dato a una famiglia di modelli di linguaggio naturale sviluppati da Open Artificial Intelligence (AI). Questo è anche noto come una forma di AI generativa a causa della sua capacità di produrre risultati originali. ChatGPT utilizza l’elaborazione del linguaggio naturale per apprendere dai dati Internet, fornendo agli utenti risposte scritte basate sull’intelligenza artificiale a domande o prompt.
Questi modelli vengono addestrati su set di dati di testo per imparare a prevedere la prossima parola in una frase e, da ciò, generare un output coerente e convincente simile a quello umano in risposta a una domanda o affermazione. Nel caso di ChatGPT, sono stati forniti al sistema 570 GB di dati che rappresentano 300 miliardi di parole e ha circa 175 miliardi di parametri.
Possiamo pensare a ChatGPT come a un “robot informatico” con cui puoi parlare di qualsiasi cosa. L’uso è facilitato dalla sua interfaccia utente amichevole. ChatGPT può essere richiesto per dati, analisi e persino un’opinione. Tuttavia, l’algoritmo con cui funziona non assume una posizione definita, poiché la sua interpretazione si basa sull’analisi statistica di miliardi di testi su Internet.
Questa guida rapida è basata su GPT-3.5, l’ultima versione gratuita di ChatGPT disponibile al momento della scrittura. Si prevede che le versioni successive avranno più funzionalità, compresa la capacità di interpretare diversi tipi di dati e con capacità di scrittura più avanzate.
Abbiamo chiesto a ChatGPT di spiegare in 50 parole cosa sia. Ecco la sua risposta: ChatGPT è un grande modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, basato sull’architettura GPT-3.5 Può generare testo simile a quello umano basandosi su prompt di input, rispondere a domande e svolgere una varietà di compiti di elaborazione del linguaggio naturale. stato addestrato su un enorme dataset di testo internet per imparare i modelli e le relazioni nel linguaggio.
Iniziare con ChatGPT
Questa guida passo-passo è disponibile anche come tutorial video e come seminario su IESALC Campus. Per maggiori informazioni, visita https://campus.iesalc.unesco.org
Inserisci il tuo indirizzo email o connetti un account Google o Microsoft.
Crea una password (almeno 8 caratteri).
Controlla la tua casella di posta per un’email da OpenAI e clicca verificare il tuo indirizzo email.
Inserisci il tuo nome e cognome e la data di nascita.
Inserisci il tuo numero di telefono.
Inserisci il codice di verifica che ricevi tramite messaggio di testo. Nota che ChatGPT non è attualmente disponibile in tutti i paesi.
Usare ChatGPT
Una volta creato un account o effettuato l’accesso, inserisci la tua domanda o prompt nel campo “Invia un messaggio”.
La risposta verrà generata immediatamente, con le parole che appaiono rapidamente sullo schermo.
Considera di segnalare se la risposta è accettabile o no selezionando l’icona del pollice in su o del pollice in giù. Se selezioni un’icona, verrà visualizzata una finestra pop-up che ti chiederà di fornire commenti aggiuntivi (non obbligatori) prima di inviare il tuo feedback.
Clicca su “Rigenera risposta” per far rispondere ChatGPT alla stessa domanda di prima.
Considera di segnalare se hai trovato la risposta rivista migliore, uguale o peggiore.
Se generi più risposte, puoi scorrere tra di esse.
La chat viene salvata nel menu a sinistra. Puoi rinominare eliminare la chat.
Per avviare una nuova query, clicca su “Nuova chat” o scrivi in “Invia un messaggio” sotto qualsiasi query esistente.
Considerazioni importanti quando si utilizza ChatGPT
Per ottenere risultati più pertinenti, fornisci a ChatGPT degli input su come desideri che risponda. Ad esempio:
Dimmi come funziona [aggiungi la query] in 50 parole.
Comportati come/Agisci come un responsabile dell’istruzione superiore. [Aggiungi la query]
Per creare un account, è necessario utilizzare il proprio indirizzo email, numero di telefono, nome e data di nascita.
C’è un’app? No, ChatGPT è disponibile solo tramite un browser web utilizzando un dispositivo con accesso a internet.
È gratuito? Sì, c’è una versione gratuita. È in corso il rollout dell’opzione di aggiornamento a ChatGPT Plus per 20 dollari al mese.
Qual è la differenza tra la versione gratuita e quella a pagamento? Secondo OpenAI, i sottoscrittori di ChatGPT Plus hanno accesso prioritario alle ultime versioni, una maggiore affidabilità e velocità di risposta più veloci.
Posso fargli domande in qualsiasi lingua? ChatGPT funziona meglio in inglese a causa della quantità di informazioni disponibili, ma funziona anche in altre lingue, tra cui spagnolo, portoghese e francese. L’affidabilità delle risposte può variare a seconda della lingua.
Funziona in tutti i paesi? Funziona nella maggior parte dei luoghi, ma è bloccato o non disponibile in circa 30 paesi.
Funziona offline? No, è necessaria una connessione internet attiva per utilizzare ChatGPT.
Se la tua richiesta non produce il risultato desiderato, prova a cambiare le parole chiave e ripeti la ricerca. A causa dell’elevata domanda, la versione gratuita di ChatGPT potrebbe non essere disponibile o funzionare molto lentamente. I dati utilizzati per addestrare le risposte di ChatGPT risalgono al 2021. Ciò significa che ChatGPT non ha conoscenza di nulla di ciò che è accaduto o stato creato dopo il 2021. Tuttavia, alcuni browser che integrano ChatGPT consentono di connettersi a informazioni più recenti. Non c’è modo per ChatGPT di verificare le informazioni che fornisce o valutarne l’affidabilità. Per verificare le circostanze in cui ChatGPT può essere utilizzato in sicurezza, segui questo diagramma a flusso:
ChatGPT si basa sull’apprendimento automatico, che attualmente è la tecnica più popolare nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI). Questa sezione riassume i diversi tipi di AI.
Un modo per comprendere l’AI è classificarla in base alle sue capacità: Intelligenza Artificiale Stretta (ANI) e Intelligenza Artificiale Generale (AGI). L’ANI, o AI debole, è il tipo di AI che è stato raggiunto finora. L’AGI, se mai raggiunta, sarebbe paragonabile all’intelligenza umana.
L’ANI ha due funzionalità principali: macchine reattive e memoria limitata. Le macchine reattive sono il tipo primario di AI che memorizzano ricordi o esperienze. Reagiscono unicamente a uno scenario attuale, poiché vengono insegnate una sola cosa o compito e raramente vengono applicate ad altri scenari. L’esempio più famoso di una macchina reattiva è il computer Deep Blue di IBM, che è stato in grado di giocare a scacchi e battere il grande maestro internazionale Garry Kasparov. La memoria limitata memorizza informazioni per un breve periodo e reagisce ad esse. Ad esempio, i veicoli autonomi o le auto a guida autonoma utilizzano le informazioni dell’ambiente circostante e prendono automaticamente decisioni come fermarsi o girare.
L’apprendimento automatico è attualmente la tecnica più popolare dell’ANI e ha fatto progressi significativi negli ultimi anni. Invece di essere programmati con regole per produrre risposte, i computer ricevono dati e le risposte attese dai dati stessi e, di conseguenza, producono regole identificando i modelli tra i due. ChatGPT si basa sull’apprendimento automatico.
Altre tecniche di ANI includono la logica simbolica (anche chiamata motori di inferenza o modelli se-allora), i sistemi esperti e i grafi di conoscenza. La logica simbolica viene più comunemente applicata nei chatbot, che determinano la natura del problema dell’utente attraverso una serie di domande chiuse, a seguito delle quali il chatbot può indirizzare gli utenti a un agente umano. I grafi di conoscenza sono modi per collegare e spiegare concetti/dati diversi che non si basano sull’apprendimento automatico.
Con lo sviluppo della tecnologia, si sviluppano anche i modi in cui la definiamo. Non esiste una definizione singola o fissa di AI, ma c’è un accordo comune che le macchine basate sull’AI “sono potenzialmente in grado di imitare o addirittura superare le capacità cognitive umane, incluse la percezione, l’interazione linguistica, il ragionamento e l’analisi, la risoluzione dei problemi e persino la creatività”. Commissione mondiale UNESCO sull’etica della conoscenza scientifica e della tecnologia (2019). Studio preliminare sull’etica dell’intelligenza artificiale. Disponibile su: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000367823
Esempio di logica simbolica: il chatbot Boti, fornito dalla città di Buenos Aires, Argentina. Boti lavora online e su WhatsApp.
Sebbene sia ancora un recente sviluppo, ChatGPT è già stato ampiamente applicato in diverse funzioni dell’istruzione superiore. Questa sezione illustra alcuni possibili utilizzi di ChatGPT nell’insegnamento e nell’apprendimento, nella ricerca, nell’amministrazione e nell’interazione con la comunità.
Esempio di un grafo di conoscenza: risultato dell’inserimento della query “UNESCO” in una ricerca su Google.
Grazie alla sua capacità di generare e valutare informazioni, ChatGPT può svolgere una serie di ruoli nei processi di insegnamento e apprendimento. Insieme ad altre forme di AI, ChatGPT potrebbe migliorare il processo e l’esperienza di apprendimento per gli studenti. Per fare ciò, ChatGPT può essere utilizzato come strumento autonomo o può essere integrato in altri sistemi e piattaforme utilizzate dagli Istituti di Istruzione Superiore (HEIs). ChatGPT può svolgere molte attività semplici o tecniche (ad esempio, ricerche di base, calcoli, correzione) e gli esempi delineati nella tabella mostrano come ChatGPT potrebbe essere incorporato e utilizzato per potenziare l’insegnamento e l’apprendimento.
RUOLO
Descrizione
__Esempio di implementazione
POSSIBILITY ENGINE
L’IA genera modi alternativi di esprimere un’idea
__Gli studenti scrivono query in ChatGPT e utilizzano la funzione “Rigenera risposta” per esaminare risposte alternative.
SOCRATIC OPPONENT
L’IA agisce come un avversario per sviluppare un argomento
__Gli studenti inseriscono spunti in ChatGPT seguendo la struttura di una conversazione o di un dibattito. Gli insegnanti possono chiedere agli studenti di utilizzare ChatGPT per prepararsi alle discussioni.
COLLABORATION COACH
L’IA aiuta i gruppi a fare ricerca e risolvere problemi insieme
__Lavorando in gruppi, gli studenti utilizzano ChatGPT per trovare informazioni per completare compiti e assegnazioni.
GUIDE ON THE SIDE
L’IA agisce come guida per navigare in spazi fisici e concettuali
__Gli insegnanti utilizzano ChatGPT per generare contenuti per le lezioni/corsi (ad esempio, domande di discussione) e consigli su come supportare gli studenti nell’apprendimento di concetti specifici.
PERSONAL TUTOR
L’IA fa da tutor a ogni studente e fornisce feedback immediato sui progressi
__ChatGPT fornisce feedback personalizzato agli studenti in base alle informazioni fornite dagli studenti o dagli insegnanti (ad esempio, punteggi dei test).
CO-DESIGNER
L’IA assiste durante il processo di progettazione
__Gli insegnanti chiedono a ChatGPT idee su come progettare o aggiornare un curriculum (ad esempio, criteri di valutazione) e/o concentrarsi su obiettivi specifici (ad esempio, come rendere il curriculum più accessibile).
EXPLORATORIUM
L’IA fornisce strumenti per giocare, esplorare e interpretare i dati
__Gli insegnanti forniscono informazioni di base agli studenti, che scrivono diverse query in ChatGPT per saperne di più. ChatGPT può essere utilizzato per supportare l’apprendimento delle lingue.
STUDY BUDDY
L’IA aiuta lo studente a riflettere sul materiale di apprendimento
__Gli studenti spiegano il loro attuale livello di comprensione a ChatGPT e chiedono modi per aiutarli a studiare il materiale. ChatGPT potrebbe anche essere utilizzato per aiutare gli studenti a prepararsi per altre attività (ad esempio, colloqui di lavoro).
MOTIVATOR
L’IA offre giochi e sfide per estendere l’apprendimento
__Gli insegnanti o gli studenti chiedono a ChatGPT idee su come estendere l’apprendimento degli studenti dopo aver fornito un riassunto del livello attuale di conoscenza (ad esempio, quiz, esercizi).
DYNAMIC ASSESSOR
L’IA fornisce agli educatori un profilo delle conoscenze attuali di ciascuno studente
__Gli studenti interagiscono con ChatGPT in un dialogo di tipo tutorial e quindi chiedono a ChatGPT di produrre un riassunto del loro attuale stato di conoscenza da condividere con il loro insegnante/per la valutazione.
Ricerca
ChatGPT può essere utilizzato dai ricercatori in diverse fasi del processo di ricerca.
ChatGPT è stato anche testato in altri processi legati alla ricerca, come il completamento delle parti tecniche delle domande di finanziamento per la ricerca (ad esempio, piani di comunicazione). Un utilizzo sperimentale di ChatGPT per valutare la sua capacità di fornire una revisione paritaria dei paper accademici ha dimostrato che potrebbe essere in grado di aiutare a prevedere se un paper sarà accettato.7
ChatGPT è stato anche utilizzato per generare interi articoli accademici8, aprendo un dibattito etico su se un autore non umano possa essere considerato un contributore alla creazione della conoscenza. Al momento della stesura di questa Guida introduttiva rapida, non è stato raggiunto un consenso. Alcuni editori sostengono che ChatGPT non possa assumersi la responsabilità dei contenuti o dell’integrità degli articoli e quindi non possa essere un autore, mentre altri accettano il suo ruolo di co-creatore.
Amministrazione
Il ruolo principale di ChatGPT nel supporto all’amministrazione delle istituzioni di istruzione superiore (HEI) è stato quello di migliorare l’efficienza dei processi. In questo modo, ChatGPT può ridurre il tempo amministrativo umano dedicato a compiti come:
– Rispondere alle domande dei candidati (potenziali studenti)
– Aiutare gli studenti ad iscriversi ai corsi, completare i requisiti del corso, verificare informazioni amministrative (ad esempio, calendari degli esami, ubicazione delle lezioni)
– Trovare notizie, risorse e altre informazioni
– Inviare promemoria o notifiche
– Traduzione di informazioni per studenti/staff internazionali
Con l’uso di ChatGPT, i servizi amministrativi possono essere disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e possono essere supportati su diverse piattaforme. Oltre all’integrazione nei siti web, può essere utilizzato anche con i social media, i servizi di messaggistica e i sistemi di gestione dell’apprendimento/campus virtuali. Nell’interagire con ChatGPT, lo stile è più conversazionale, creando un’esperienza più personalizzata.
Coinvolgimento della comunità
Le HEI possono anche utilizzare ChatGPT per sviluppare solide strategie di coinvolgimento della comunità. Considerando le proprie caratteristiche specifiche (geografia, posizione, esigenze della comunità, demografia locale), è possibile chiedere a ChatGPT di sviluppare strategie mirate per migliorare il benessere dell’intera comunità. Sulla base di tali strategie, potrebbero sviluppare campagne di comunicazione rivolte alla comunità e con una specifica chiamata all’azione.
Sfide e implicazioni etiche
L’impatto di ChatGPT sull’istruzione superiore è stato immediato e divisivo. Nonostante le sue numerose applicazioni nell’istruzione superiore, molte università l’hanno già vietato per timore di plagio degli studenti e diversi paesi hanno bloccato ChatGPT. Questa sezione sintetizza le principali sfide e implicazioni etiche di ChatGPT nell’istruzione superiore.
Integrità accademica
La principale preoccupazione espressa riguardo a ChatGPT nell’istruzione superiore riguarda l’integrità accademica. Le HEI e gli educatori hanno lanciato l’allarme riguardo al maggiore rischio di plagio e frode se gli studenti utilizzano ChatGPT per preparare o scrivere saggi ed esami. Ciò potrebbe avere implicazioni più profonde per le materie che si basano maggiormente su input scritti o richiamo di informazioni, aree in cui ChatGPT può fornire un migliore supporto.
Vi sono anche preoccupazioni sul fatto che gli strumenti esistenti per rilevare il plagio potrebbero non essere efficaci di fronte alla scrittura svolta da ChatGPT. Ciò ha già portato allo sviluppo di altre applicazioni in grado di rilevare se l’IA è stata utilizzata nella scrittura. Nel frattempo, molte HEI in tutto il mondo hanno vietato l’uso di ChatGPT a causa delle preoccupazioni legate all’integrità accademica, mentre altre hanno aggiornato o modificato il modo in cui effettuano le valutazioni, basandole invece su lavori in classe o compiti non scritti.
Mancanza di regolamentazione
Attualmente ChatGPT non è regolamentata, una preoccupazione affrontata dalla Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA (vedi prossima sezione). Lo sviluppo estremamente rapido di ChatGPT ha causato preoccupazioni per molti, portando un gruppo di oltre 1.000 accademici e leader del settore privato a pubblicare una lettera aperta che chiede una pausa nello sviluppo di potenti sistemi di IA. Questa cessazione consentirebbe di indagare e comprendere meglio i potenziali rischi e di sviluppare protocolli condivisi.
Preoccupazioni sulla privacy
Nel aprile 2023, l’Italia è diventata il primo paese a bloccare ChatGPT a causa di preoccupazioni legate alla privacy. L’autorità italiana per la protezione dei dati ha dichiarato che non vi è una base legale per la raccolta e la conservazione dei dati personali utilizzati per addestrare ChatGPT. L’autorità ha anche sollevato preoccupazioni etiche riguardo all’incapacità dello strumento di determinare l’età dell’utente, il che significa che i minori potrebbero essere esposti a risposte inappropriate per la loro età. Questo esempio evidenzia questioni più ampie relative ai dati che vengono raccolti, da chi vengono raccolti e come vengono applicati nell’IA.
Bias cognitivo
È importante notare che ChatGPT non è governata da principi etici e non è in grado di distinguere tra ciò che è giusto e sbagliato, vero e falso. Questo strumento raccoglie solo informazioni dai database e dai testi che elabora su Internet, apprendendo quindi eventuali bias cognitivi presenti in tali informazioni. È quindi fondamentale analizzare criticamente i risultati forniti e confrontarli con altre fonti di informazione.
Genere e diversità
Le preoccupazioni riguardanti il genere e altre forme di discriminazione non sono uniche a ChatGPT, ma si applicano a tutte le forme di intelligenza artificiale. Da un lato, ciò riflette la mancanza di partecipazione femminile in materie legate all’IA e nella ricerca/sviluppo sull’IA, e dall’altro lato, il potere dell’IA generativa di produrre e diffondere contenuti che discriminano o rafforzano stereotipi di genere e altri stereotipi.
Accessibilità
Ci sono due principali preoccupazioni legate all’accessibilità di ChatGPT. La prima riguarda la mancanza di disponibilità dello strumento in alcuni paesi a causa di regolamentazioni governative, censura o altre restrizioni su Internet. La seconda preoccupazione riguarda questioni più ampie di accesso e equità in termini di distribuzione disuguale dell’accesso a Internet, costi e velocità. Inoltre, l’insegnamento e la ricerca/sviluppo sull’IA non sono stati distribuiti in modo uniforme in tutto il mondo, con alcune regioni molto meno propense a essere in grado di sviluppare conoscenze o risorse su questo argomento.
Commercializzazione
ChatGPT è stato creato da un’azienda privata, OpenAI. Sebbene l’azienda si sia impegnata a mantenere una versione gratuita di ChatGPT, ha lanciato un’opzione a pagamento (attualmente a 20 dollari al mese) che offre una maggiore affidabilità e un accesso più rapido alle nuove versioni dello strumento. Il coinvolgimento di entità private nell’istruzione superiore non è una novità, ma richiede attenzione e regolamentazione nel caso di selezione di IA e altri strumenti gestiti da aziende dipendenti dal profitto, che potrebbero non essere open source (e quindi più equi e disponibili) e che potrebbero estrarre dati per scopi commerciali.
Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA
La Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA mira a fornire una base affinché i sistemi di intelligenza artificiale lavorino per il miglioramento non solo degli individui e delle società, ma anche per il bene dell’ambiente e degli ecosistemi. La Raccomandazione è inoltre progettata per prevenire danni da o causati dall’IA.
Riconoscendo che l’IA ha effetti sia positivi che negativi, la Raccomandazione è stata adottata alla fine del 2021 con l’aspettativa che i governi la adottino a livello nazionale e che altri attori del settore pubblico e privato beneficino delle linee guida etiche fornite dalla Raccomandazione.
L’UNESCO ha anche pubblicato orientamenti per i responsabili delle politiche sull’IA e sull’istruzione. Esso illustra le pratiche emergenti nell’istruzione e discute le sfide dell’uso dell’IA per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (Istruzione di Qualità).
Questo sarà accompagnato successivamente nel 2023 da un Manuale sull’IA nell’istruzione superiore, che sarà pubblicato da UNESCO IESALC. Questo è considerato essere la prima guida globale e completa per gli attori dell’istruzione superiore sull’IA, rivolta in particolare a quei contesti in cui l’IA è stata meno diffusa.
Attuazione della Raccomandazione dell’UNESCO
Sfruttare la rapida diffusione dell’IA per garantire il suo sostegno al bene comune dovrebbe andare di pari passo con l’attuazione della Raccomandazione dell’UNESCO sull’Etica dell’IA.
Le linee guida dell’UNESCO per i responsabili delle politiche sull’IA e sull’istruzione definiscono raccomandazioni politiche in sette aree:
Una visione e priorità strategiche a livello di sistema
Principi generali per le politiche sull’IA e sull’istruzione
Pianificazione interdisciplinare e governance intersettoriale
Politiche e regolamentazioni per l’uso equo, inclusivo ed etico dell’IA
Piani di sviluppo per l’uso dell’IA nella gestione dell’istruzione, nell’insegnamento, nell’apprendimento e nella valutazione
Test pilota, monitoraggio ed valutazione, e costruzione di una base di prove
Promozione di innovazioni locali di IA per l’istruzione
Il prossimo Manuale sull’IA nell’istruzione superiore di UNESCO IESALC includerà raccomandazioni per l’implementazione dell’IA in conformità con i principi etici stabiliti nella Raccomandazione dell’UNESCO e linee guida specifiche per gli attori dell’istruzione superiore sull’adattamento delle linee guida dell’UNESCO sull’IA e sull’istruzione.
Adattarsi a ChatGPT nella vostra istituzione di istruzione superiore
Utilizzato in modo etico e con la dovuta considerazione della necessità di sviluppare capacità individuali e istituzionali, ChatGPT potrebbe supportare le istituzioni di istruzione superiore nel fornire agli studenti un’esperienza di apprendimento più personalizzata e rilevante, rendere i processi amministrativi più efficienti e promuovere la ricerca e l’interazione con la comunità.
Utilizzare ChatGPT con cura e creatività
Mentre alcuni stati e istituzioni di istruzione superiore hanno bloccato ChatGPT, la maggior parte dei governi e delle istituzioni di istruzione superiore sta cercando modi per adattarsi a un mondo in cui l’IA è diventata più diffusa, accessibile e facile da usare. In questo senso, ChatGPT può essere utilizzata, ma richiede cura e creatività per garantire che sia gestita in modo etico e appropriato.
Le modalità suggerite per procedere includono:
– Creare opportunità per docenti, personale, studenti e altri interessati di discutere dell’impatto di ChatGPT sull’istituzione di istruzione superiore e costruire insieme strategie per adattarsi e adottare l’IA. La sezione successiva sulla conduzione di un’audizione sull’IA offre una via per questo tipo di coinvolgimento.
– Introdurre linee guida chiare per gli studenti e gli insegnanti su come e quando utilizzare ChatGPT (e quando non farlo). Tali linee guida dovrebbero essere negoziate con gli studenti e gli insegnanti, non imposte loro.
– Collegare l’uso di ChatGPT agli obiettivi di apprendimento dei corsi. Ciò aiuta gli studenti a capire come ChatGPT può supportare il loro apprendimento e quali aspettative ci sono nei loro confronti.
– Rivedere tutte le forme di valutazione per assicurarsi che ciascun elemento sia adatto allo scopo. Questa revisione potrebbe portare alla sostituzione degli esami o di altre valutazioni con valutazioni in presenza o alla modifica dei tipi di domande o formati di esame utilizzati.
– Rivedere e aggiornare le politiche relative all’integrità accademica/onesta in relazione a ChatGPT e ad altri strumenti di intelligenza artificiale.
– Formare docenti, ricercatori e studenti per migliorare le domande che pongono a ChatGPT. Come hanno notato i ricercatori, ChatGPT è più utile quando gli input forniti sono attentamente creati.
Sviluppare capacità per comprendere e gestire ChatGPT
Adattarsi all’istruzione superiore nell’era di ChatGPT richiede anche che le istituzioni di istruzione superiore prestino attenzione al loro ruolo nel costruire capacità per comprendere e gestire ChatGPT e l’IA. Ciò deve essere bilanciato dalla comprensione che, almeno per ora, ChatGPT non può sostituire la creatività e il pensiero critico umano, e su queste competenze si è sviluppata l’istruzione superiore.
I nuovi programmi/corsi che si concentrano su ChatGPT/IA aumenteranno la capacità di ricerca e sviluppo e forniranno agli studenti conoscenze all’avanguardia.
I programmi/corsi esistenti possono essere aggiornati per includere l’insegnamento di:
– Alfabetizzazione dell’IA, come parte di una comprensione estesa della cultura digitale e delle competenze digitali.
– Etica dell’IA.
– Competenze e abilità fondamentali dell’IA.
La formazione del personale può garantire che il supporto che forniscono agli studenti e ad altri interessati si basi su ciò che offrono i chatbot/gli strumenti di intelligenza artificiale, aumentando la fiducia nella distribuzione della tecnologia.
Il supporto e il mentoring tra pari per i docenti possono aumentare il livello di competenze e condividere buone pratiche per l’insegnamento e modi di utilizzare ChatGPT nella ricerca. Ciò può essere fatto all’interno delle facoltà, a livello istituzionale o tra comunità di conoscenza sovra-istituzionali.
L’UNESCO IESALC offrirà una versione interattiva di questa Guida di Avvio Rapido attraverso Campus IESALC, una comunità di apprendimento sociale e collaborativo. È inoltre previsto un corso più lungo sull’IA e l’istruzione superiore. Questi corsi sono progettati per rafforzare le competenze nell’uso di ChatGPT e altre forme di IA nell’istruzione superiore.
Condurre un audit sull’IA
Indipendentemente dal fatto che ChatGPT e altre forme di intelligenza artificiale siano già utilizzate nella vostra istituzione di istruzione superiore, condurre un audit sull’IA è un passo importante che aiuterà a valutare la situazione attuale e a supportare la pianificazione istituzionale.
Si suggerisce che questo audit sia effettuato dall’organo di governo dell’istituzione di istruzione superiore, dopo un’ampia consultazione con tutti i dipartimenti accademici, amministrativi e IT, nonché con gli studenti. Le istituzioni di istruzione superiore potrebbero anche considerare la consultazione con i loro principali interessati, come membri della comunità locale, partner di ricerca e famiglie degli studenti.
COMPRENDERE LA SITUAZIONE ATTUALE
Cosa si intende per intelligenza artificiale basata sui dati?
In che modo la tecnologia digitale può supportare le funzioni di questa istituzione di istruzione superiore?
Se la tecnologia si basa sull’IA:
– quali dati raccoglie?
– come funziona il suo processo di elaborazione dei dati?
A livello istituzionale, quali politiche o regolamenti rilevanti esistono attualmente?
– uso dell’IA
– privacy e protezione dei dati
– aree correlate (ad esempio, il plagio, la salvaguardia)
Quali politiche o regolamenti esterni deve tenere in considerazione l’istituzione di istruzione superiore (ad esempio, governativi o finanziatori della ricerca)?
Quali tipi di IA vengono attualmente utilizzati in questa istituzione di istruzione superiore?
– in quali funzioni o unità?
– tutti gli interessati (docenti, personale, studenti) hanno accesso a questi strumenti?
– come viene fornita formazione e supporto?
DECIDERE QUALE IA UTILIZZARE
In quali ambiti potrebbe essere vantaggioso utilizzare l’IA? (ad esempio, servizi per gli studenti, valutazione, ricerca)
Quale tecnologia ia potrebbe essere scelta?
– quali sarebbero i criteri per la scelta?
– quale valore aggiunge la tecnologia?
– come verrebbero protetti i dati?
Qual è la posizione dell’istituzione di istruzione superiore rispetto agli strumenti IA open source/accessibili rispetto a quelli commerciali?
Come può l’istituzione di istruzione superiore garantire che siano considerati fattori di accessibilità?
MONITORARE LA PERFORMANCE ED EQUITÀ
In che misura la tecnologia IA è efficace nel soddisfare il bisogno identificato?
– quali criteri vengono utilizzati per misurare l’efficacia?
I dati raccolti possono essere utilizzati dall’istituzione di istruzione superiore?
– come possono essere utilizzati?
– con quale frequenza vengono raccolti i dati?
In che misura la tecnologia IA supera o affronta le preoccupazioni di equità?
UNESCO World Commission on the Ethics of Scientific Knowledge and Technology (2019). Studio preliminare sull’etica dell’intelligenza artificiale. Disponibile su: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000367823
Lunedì 6 marzo 2023 la Biblioteca ospita il seminario dedicato al reference bibliotecario sulla documentazione e le risorse informative pubbliche utili ai cittadini, organizzato dal Gruppo di studio sulla Documentazione di Fonte Pubblica dell’AIB, in collaborazione con la nostra biblioteca, AIB Toscana, AIB Lazio.
15:00 – 15:50 sabato 22/04/2023 – Sala delle Colonne, Palazzo Graziani
Il rilascio di ChatGPT nel novembre 2022 potrebbe essere una pietra miliare sulla strada verso l’automazione della redazione. ChatGPT sta già dimostrando prestazioni plausibili in attività giornalistiche come il riepilogo e il copy editing, e all’inizio del 2023 vedremo il rilascio di un modello linguistico ancora più avanzato, GPT-4. Queste tecnologie di intelligenza artificiale e le loro capacità si stanno sviluppando molto rapidamente, ma non l’adozione da parte delle redazioni. Sebbene il concetto di giornalismo automatizzato sia ormai familiare, gli esempi di implementazione attiva di questi flussi di lavoro nelle redazioni sono ancora sorprendentemente rari.
Il dibattito sull’intelligenza artificiale nelle redazioni si è finora concentrato principalmente sul suo potenziale impatto sui giornalisti, ma c’è anche una crescente necessità urgente di discutere e capire come le redazioni utilizzeranno questi strumenti a vantaggio del pubblico. L’adozione dell’intelligenza artificiale e dell’automazione può portare cambiamenti al lavoro quotidiano dei giornalisti e domande sul ruolo degli editori umani nella produzione di notizie. Ma può anche offrire enormi opportunità per rendere il giornalismo più accessibile, pertinente e utile a molte più persone. Grande abilitatore, campo minato etico o entrambi? Dobbiamo parlare del ruolo inevitabile che l’IA giocherà nella produzione di contenuti di notizie.
Potremmo anche chiedere a ChatGPT di unirsi a noi. Ecco cosa suggerisce di discutere:
Prompt: Riassumi gli argomenti a favore e contro l’uso di ChatGPT nel giornalismo che potrebbero essere discussi da una giuria all’International Journalism Festival.
Risposta: all’International Journalism Festival, un panel potrebbe discutere gli argomenti a favore e contro l’uso di ChatGPT nel giornalismo. I potenziali vantaggi dell’utilizzo di ChatGPT includono una maggiore efficienza e precisione, nonché la capacità di assistere i giornalisti nella generazione rapida di contenuti di alta qualità. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni circa il potenziale per ChatGPT di sostituire i giornalisti umani e il rischio che la tecnologia venga utilizzata per diffondere informazioni false o fuorvianti. Una discussione equilibrata di questi problemi fornirebbe spunti preziosi per giornalisti e altri interessati all’intersezione tra tecnologia e giornalismo.
17:00 – 17:50 giovedì 20/04/2023 – Sala della Vaccara, Palazzo dei Priori
Come lavorano i giornalisti di dati? Con chi collaborano e quali sono le ultime tendenze e le competenze ricercate nel settore? Queste sono solo alcune delle domande che The State of Data Journalism Survey 2022 pone ogni anno ai giornalisti di tutto il mondo. Dall’identificazione degli strumenti di dati preferiti alla condivisione di pensieri sul futuro del settore, questa tavola rotonda approfondirà lo stato attuale del giornalismo dei dati.
Organizzato in associazione con il Centro Europeo di Giornalismo .
11:30 – 11:55 sabato 22/04/2023 – Hotel Brufani – Sala Priori
LinkedIn è la nuova piattaforma di creazione più in voga in circolazione, ma è completamente diversa da tutto il resto. L’obiettivo è meno quello di generare entrate pubblicitarie e vendere cose, e più di costruire e monetizzare il tuo marchio aziendale personale. Come giornalista, LinkedIn offre un ottimo modo per impacchettare la tua esperienza, ma anche per costruire la credibilità delle tue notizie e analisi riportando e rispondendo alle notizie pubblicate.
Questo workshop copre le nozioni di base – e alcuni suggerimenti avanzati – su come aggiornare il tuo profilo, costruire il tuo marchio, sviluppare una solida community e diventare una fonte di notizie attendibile. Sia che tu voglia creare un’attività utilizzando LinkedIn o posizionarti per il prossimo grande lavoro, hai bisogno di una strategia deliberata per ottimizzare la tua presenza su LinkedIn.
Jim Louderback è uno dei primi 10.000 utenti di LinkedIn e ha recentemente completato LinkedIn Creator Accelerator. Ha creato una newsletter settimanale da 20.000 lettori interamente sulla piattaforma e ha lanciato due serie di video. Questa sessione presenterà suggerimenti, segreti, approfondimenti e QA interattivo per aiutarti a ottimizzare il tuo profilo, costruire il tuo marchio, espandere la tua community, farti notare e creare fiducia.
14:00 – 14:50 sabato 22/04/2023 – Sala delle Colonne, Palazzo Graziani
Le campagne di manipolazione dei media a livello globale continuano a prendere di mira elezioni, guerre e crisi. Non c’è quasi un solo paese che non sia stato influenzato dalla cattiva/disinformazione e dalla manipolazione dei media.
In questa presentazione, Joan Donovan, ex direttrice della ricerca presso lo Shorenstein Center della Harvard Kennedy School, insegnerà ai partecipanti come guardare al problema attraverso il ciclo di vita della manipolazione dei media. Condurrà i partecipanti attraverso le cinque fasi della manipolazione dei media, da (1) pianificazione e origini a (3) risposte di giornalisti, politici e attivisti a (5) come una campagna si adatta a nuovi ambienti. I partecipanti se ne andranno con una migliore comprensione di come sezionare e coprire le campagne di manipolazione.
Nella seconda metà della presentazione, Jane Lytvynenko, giornalista freelance ed ex ricercatrice collaboratrice del team di Joan, mostrerà approcci pratici di monitoraggio alla disinformazione. I partecipanti impareranno come condurre ricerche avanzate su Twitter e Google, se ne andranno anche con una comprensione di come monitorare Telegram e cercare su YouTube in modo efficace. I partecipanti saranno in grado di applicare queste competenze al di fuori della ricerca sulla manipolazione dei media e utilizzarle nei loro rapporti quotidiani, specialmente durante situazioni di crisi.
17:00 – 17:50 saturday 22/04/2023 – Hotel Brufani – Sala Raffaello
Questo panel conterrà una conversazione sulle molte sfide urgenti della disinformazione scientifica e sul ruolo che i giornalisti potrebbero svolgere nell’esporre e contrastare la pseudoscienza e il negazionismo scientifico. I partecipanti ascolteranno prospettive sulla disinformazione nei mass media e sulle tecniche sociali e giornalistiche per coprire la disinformazione. I partecipanti apprenderanno anche una nuova opportunità di sovvenzione del Pulitzer Center per progetti giornalistici innovativi che affrontano la negazione della scienza e la disinformazione.
Sponsorizzato dal Pulitzer Center e dal Science and Educational Media Group di HHMI .
Festival internazionale del giornalismo #ijf23
Perugia 19 – 23 aprile 2023 @journalismfest (International Journalism Festival)
#BiblioverificaDay: il 25 marzo 2017 nasceva #Biblioverifica blog e spazio di digital reference tramite i social, i forum e le chat. Per festeggiare lanciamo il quinto #oscardellabufala con una graduatoria delle bufale circolate nel 2022, chiunque può votare qui o proporre altre bufale:
la votazione è anonima, non chiediamo nominativi o e-mail!!!
Cliccare sul titolo della bufala e quindi scegliere
“MI PIACE” o “NON MI PIACE”
#BIBLIOVERIFICA, e’ un blog, e’ uno spazio social di interazione tra cittadini e BIBLIOVOLONTARI, ma soprattutto e’ una pratica di ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), per agevolare l’accesso all’informazione responsabile: condividendo strategie di verifica, strumenti di ricerca e fonti attendibili, basandoci sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
Pensare in modo critico mentre si esamina una fonte
Proposito : come e perché è stata creata la fonte.
Perché esistono queste informazioni: per educare, informare, persuadere, vendere, intrattenere? Gli autori, gli editori o gli sponsor affermano questo scopo o cercano di mascherarlo? La fonte sta deliberatamente cercando di disinformare?
Perché queste informazioni sono state pubblicate in questo particolare tipo di fonte (libro, articolo, sito Web, blog, ecc.)?
Chi è il pubblico previsto: il pubblico in generale, gli studenti, gli esperti?
Rilevanza : il valore della fonte per le tue esigenze.
Il tipo di fonte è appropriato per come intendi usarlo e per i requisiti del tuo incarico?
Quanto sono utili le informazioni in questa fonte, rispetto ad altre fonti? Risponde alla tua domanda o supporta la tua argomentazione? Aggiunge qualcosa di nuovo e importante alla tua conoscenza dell’argomento?
Quanto sono dettagliate le informazioni? È troppo generico o troppo specifico? È troppo semplice o troppo avanzato?
Obiettività: la ragionevolezza e la completezza delle informazioni.
Gli autori presentano le informazioni in modo completo e professionale? Usano un linguaggio forte, emotivo, manipolativo o offensivo?
Gli autori, gli editori o gli sponsor hanno un particolare punto di vista politico, ideologico, culturale o religioso? Riconoscono questo punto di vista o cercano di mascherarlo?
La fonte presenta fatti o opinioni? È di parte? Offre molteplici punti di vista e critica rispettosamente altre prospettive? Tralascia o prende in giro fatti o prospettive importanti?
Verificabilità: l’accuratezza e la veridicità delle informazioni.
Gli autori supportano le loro informazioni con prove fattuali? Citano o collegano ad altre fonti? Puoi verificare la credibilità di quelle fonti? Riesci a trovare la fonte originale delle informazioni?
Cosa dicono gli esperti sull’argomento? Puoi verificare le informazioni in altre fonti credibili?
La fonte si contraddice, include dichiarazioni false o travisa altre fonti?
Ci sono errori di ortografia, punteggiatura o grammatica?
Esperienza : L’autorità degli autori e della fonte.
Cosa rende gli autori, gli editori o gli sponsor della fonte autorità sull’argomento? Hanno un’istruzione correlata o un’esperienza personale o professionale? Sono affiliati a un istituto scolastico o a un’organizzazione rispettata? La loro competenza è riconosciuta da altre autorità in materia? Forniscono un’importante prospettiva alternativa? Altre fonti citano questa fonte?
La fonte è stata revisionata da un editore o tramite peer review?
La fonte fornisce informazioni di contatto per autori, editori e/o sponsor?
Novità: l’era dell’informazione.
Il tuo argomento è in un’area che richiede informazioni aggiornate (come scienza, tecnologia o eventi attuali) o le informazioni trovate in fonti precedenti potrebbero essere ancora utili e valide?
Quando sono state pubblicate o pubblicate per la prima volta le informazioni nella fonte? I riferimenti/link sono aggiornati?
Sono disponibili fonti più recenti che potrebbero aggiungere informazioni importanti alla tua comprensione dell’argomento?
10:15-11:30 | Tavola rotonda: Effettuare ricerche di qualità, sviluppare il pensiero critico, orientarsi tra fake news e predatory journals: la biblioteca a supporto dell’evoluzione dell’utente
Moderatore: Silvia Canavesio, Regional Sales Manager EBSCO
Intervengono:
Laura Ballestra, Direttore della Biblioteca dell’Università Carlo Cattaneo LIUC;
Agnese Galeffi – Bibliotecaria presso Centro Sistema Bibliotecario Sapienza;
Patricia Cavalari, Digital Sales Representative – Europe McGraw;
Damiano Orrù, Bibliotecario e blogger per #Biblioverifica – Biblioteca Vilfredo Pareto, Università degli Studi di Roma Tor Vergata
LA DISINFORMAZIONE NELL’INFOSFERA: QUALE RUOLO PER IL BIBLIOTECARIO
Il Convegno delle Stelline si rinnova adottando una formula più partecipativa e articolata.
Accanto alle due sessioni plenarie che si terranno le mattine di giovedì 30 e venerdì 31 marzo, il palinsesto propone un ricco panorama di agili sessioni, workshop, laboratori, frutto di un processo di co-progettazione avviato molti mesi prima, in cui bibliotecari di diversa provenienza si sono confrontati attraverso tavoli di lavoro su temi innovativi e di attualità suggeriti “dal basso” e elaborati in piena autonomia, che hanno portato alla individuazione dei rispettivi programmi e alle loro articolazioni. Alla direzione scientifica il compito di valutarne la validità e il reale contributo nell’economia del convegno.
Il tema
L’edizione 2023 si ispira idealmente al progetto europeo NextGenerationEU che non è solo un piano di ripresa, ma soprattutto un’opportunità unica per emergere più forti dalla pandemia, trasformando le nostre società in modo più equo.
Il Convegno delle Stelline si rinnova adottando una formula più partecipativa e articolata.
Accanto alle due sessioni plenarie che si terranno le mattine di giovedì 30 e venerdì 31 marzo, il palinsesto propone un ricco panorama di agili sessioni, workshop, laboratori, frutto di un processo di co-progettazione avviato molti mesi primi, in cui bibliotecari di diversa provenienza si sono confrontati attraverso tavoli di lavoro su temi innovativi e di attualità suggeriti “dal basso” e elaborati in piena autonomia, che hanno portato alla individuazione dei rispettivi programmi e alle loro articolazioni. Alla direzione scientifica il compito di valutarne la validità e il reale contributo nell’economia del convegno.
Il tema: L’edizione 2023 si ispira idealmente al progetto europeo NextGenerationEU che non è solo un piano di ripresa, ma soprattutto un’opportunità unica per emergere più forti dalla pandemia, trasformando le nostre società in modo più equo.
Nelle ultime edizioni del Convegno delle Stelline ci siamo occupati a più riprese degli effetti che la pandemia aveva prodotto sulle biblioteche e delle misure messe in atto per far fronte alle criticità. “Resilienza” era apparsa la parola più adatta a interpretare l’emergenza. Biblioteche resilienti non solo perché avevano imparato a difendersi e a rialzarsi, ma anche perché nel farlo spesso non si erano limitate a desiderare un ritorno al passato o alla “normalità” ma cercavano di riprogettare le loro strategie di servizio.
Con il prossimo appuntamento di inizio primavera si vorrebbe andare oltre, nella convinzione che ciò che serve alle biblioteche e ai bibliotecari è una visione.
Per definirne i contorni e i contenuti un contributo e uno stimolo possono venire dalle opportunità che ci offrono efficaci strumenti come il PNRR e i Fondi strutturali di investimenti. Sarà quindi l’occasione per interrogarsi su come declinarne gli obiettivi con la vocazione della biblioteca. In particolare su come possono costituire fonte di ispirazione per le biblioteche i cosiddetti pilastri su cui si fondano Next Generation e PNRR, tra cui spiccano: digitalizzazione, innovazione, cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; istruzione e ricerca; inclusione e coesione.
In questo quadro acquista un particolare significato la decisione di presentare in anteprima, all’interno della sessione inaugurale, le nuove Council of Europe – EBLIDA Guidelines on Library Legislation and Policy in Europe.
Particolare attenzione verrà posta in questo quadro al Piano Nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale e alle sue articolazioni regionali e territoriali, più in generale una parte dei lavori della sessione inaugurale si concentrerà su come la trasformazione digitale sia destinata a incidere sul futuro delle biblioteche.
Il Convegno non trascurerà di esaminare i progetti di alcune biblioteche che hanno già potuto utilizzare questi flussi finanziari e le realizzazioni più significative senza trascurare – come conferma la pluriennale vicenda delle Stelline – le suggestioni che ci giungono dalle più avanzate realtà internazionali. L’accento non sarà tuttavia posto sull’esame delle linee di finanziamento. La centralità sarà rappresentata dai processi di costruzione (ed emersione) di una visione della biblioteca.
Questa attenzione percorrerà come un filo rosso sia le sessioni principali che altri momenti qualificanti del convegno in grado di coinvolgere numerosi bibliotecari, amministratori e operatori culturali.
Media and Information Literacy, libraries and trust
Moderator: Mr Stephen Wyber, Director, Policy and Advocacy, International Federation of Library Associations (IFLA), Netherlands
Mr Jesus Lau, Professor, Director, USBI VER Library, Veracruz University, Co-chair, Media and Information Literacy International Steering Committee, UNESCO, Mexico
Mr Damiano Orrù, Librarian, Vilfredo Pareto Library, University of Rome Tor Vergata, Italy
Sr Elizabeth Titilayo Aduloju, Senior lecturer, Communication Studies- Catholic Institute of West Africa, Nigeria
Mr Jagtar Singh, Professor, Department of Library and Information Science, Punjabi University, India
Mr Crosby Kemper, Director, Institute of museum and library services, United States of America
Entrare nella conferenza dal messaggio CLICK HERE TO ENTER
Entrare nella sala cliccando DELTA
Aprire la sessione con CLICK HERE TO VIEW SESSIONS
Scorrere l’elenco fino alla sessione GLOBAL CONVERSATIONS – MEDIA AND INFORMATION LITERACY, LIBRARIES AND TRUST
Avviare il video con PLAY!
Condividiamo l’intero programma dell’undicesima edizione della “Global Media and Information Literacy Week”, nata nel 2012, gestita dall’UNESCO in collaborazione con “Media and Information Literacy Alliance”, la rete universitaria UNESCO-UNAOC Media and Information Literacy and Intercultural Dialogue (MILID) e altri partner.
È un’occasione importante per le parti interessate per rivedere e celebrare i progressi raggiunti nella “alfabetizzazione all’uso dei media e dell’informazione per tutti”.
La Settimana globale dell’alfabetizzazione ai media e all’informazione inizia il 24 ottobre e termina il 31 ottobre 2022, press Abuja, in Nigeria.
Parallel session – Post-pandemic ICTs adoption in homes: Media and information literate parents, what to trust?
Moderator : Ms Yachat Sandra Nuhu, Programme Assistant, UNESCO, Nigeria
Ms Estrella Luna Munoz, Expert and Advisor in Education, Media, Arts & Youth Empowerment. Project Manager, Trainer, & Researcher, Mexico
Ms Grace Githaiga, Chief Executive Officer & Co-Convenor, Kenya ICT Action Network (KICKTANet), Kenya
Mr Larry Magid, President and Chief Executive Officer, Connect Safely, United States of America
Ms Kyoko Murakami, Member of the Media and Information Literacy and Intercultural Dialogue University Network of UNESCO, Lecturer, Hosei University, Japan
Mr Omwoyo Bosire Onyancha, Co-Lead, MILID Network, Research Professor, University of South Africa South Africa
Parallel session – Media and information literacy in the workplace
Moderator: Mr Jesus Lau, Professor, Director, USBI VER Library, Veracruz University, Co-chair, Media and Information Literacy International Steering Committee, UNESCO, Mexico
Ms Anubhuti Yadav, Professor, Indian Institute of Mass Communication, India
Ms Ina Fourie, Professor, Department of Information Science, University of Pretoria, South Africa
Ms Maja Zaric, Head, Unit for International Cooperation, Ministry of Culture and Media, Serbia
Ms Silvia Bacher, Member of the UNESCO Alliance for Media and Information Literacy, Argentina
Parallel session – Media and information literacy for trust and transparency in media and electoral processes: Era of Misinformation and Disinformation
Moderator: Ms Lena Nitsche, Project Manager, Digital Sphere, Policy and Learning, DW Akademie, Germany
Mr Gustavo Silveira Borges, Professor and Researcher, University of the Extreme South of Santa Catarina (UNESC), Brazil
Ms Adaora Ikenze, Head, Anglophone West Africa | Public Policy, Facebook Nigeria Meta Platform, Nigeria
Ms Narine Khachatryan, Executive Director, Media Education Center / STEM Society, Armenia
Ms Rachel Fisher, Researcher & Coordinator, Information Ethics Network for Africa, Future Africa Institute, University of Pretoria, and Co-Chair, International Centre for Information Ethics (ICIE), South Africa
Mr Austine Frankline Ezejimofo, Senior Lecturer, Communications Studies, Catholic Institute of West Africa, Nigeria
11.30 a.m. to 12.45 p.m. (Paris time)
Parallel session – Media and information literacy curriculum in schools for intercultural dialogue and peacebuilding
Moderator: Ms Božena Jelušić, Media Literacy Professor, Member of the Committee on Education, Science, Culture and Sports, Parliament of Montenegro, Montenegro tbc
Mr Manuel Pinto, Professor, Minho University, Portugal
Ms Selin Senocak, UNESCO Chair on Cultural Diplomacy, governance and education,Turkiye
Ms Aakanksha Sharma, Program Associate,Internews, India
Mr Ifeoma B. Enweani-Nwokelo, Director, Nnamdi Azikiwe University, Nigeria
Ms Maya Rupert Lara, Vice-President and Co-founder, Lebanese Association for Rehabilitation and Awareness, Lebanon
Ms Judy Mavodza, Doctor of Literature & Philosophy in Information Science, United Arab Emirates
Parallel session– Special Session: Media and Information Literacy Cities: Data collection and the trust factor
Moderator: Ms Sonia Livingstone, Professor, London School of Economics and Political Science, United Kingdom
Ms Evelyn Austin, Executive Director, Bits of Freedom, Netherlands
Mr Gevorg Hayrapetyan, Head, Personal Data Protection Agency, Armenia
Ms Sonia Livingstone, Professor, London School of Economics and Political Science, United Kingdom
Ms Ana Paula Dias, Researcher, School of Communication and Arts, University of Sao Paulo, Brazil
Mr Ahmad Al-Khasawneh, Professor, Hashemite University, Director, Center Information Communication and e-Learning Technology, Jordan
Parallel session– Media and information literacy: Community journalism for better communities
Moderator: Mr John Okande, National Project Manager, UNESCO Office in Nairobi, UNESCO, Kenya
Ms Sally Tayie, Coordinator, International Media and Information Literacy Institute, Egypt
Mr Menychle Abebe, Lecturer of Journalism, University of Gondar, Ethiopia
Mr Tom Law, Head of Policy and Learning, Global Forum for Media Development (GFMD), United Kingdom
Ms Lina Chawaf, President, Community Media Forum Europe (CMFE), France
Ms Martina Chapman, Communications, Professional Specialist, Media Literacy and Digital Engagement, Ireland
12.45 p.m. to 2.00 p.m. (Paris time)
Parallel session – Conversations with the grassroots: Providing a platform to enlighten rural communities on media and information literacy
Moderator: Ms Hania Bitar Director General, PYALARA, Palestine
Ms Nancy Kwangwa, Director, Zimbabwe Information and Technology Empowerment Trust, Zimbabwe
Ms Katya Vogt, Global Lead for Media and Information Literacy initiatives, IREX, United States
Mr Dun Oliver C. Abiera, Founder and Executive Director, Youth Advocates Building Opportunities and Network in Governance, Philippines
Mr Jerome Morrissey, Head of Global ESchools and Communities Initiative, African Union Thematic Clusters for the Continental Education Strategy for Africa, African Union
Ms Victoria Ward, Regional Director for Latin America and the Caribbean, Save the Children, Panama
Parallel session– Mayors Dialoguing on Media and Information Literacy Cities
Moderator: Mr Felipe Chibas, Professor, University of Sao Paulo, Member, International Steering Committee of UNESCO MIL Alliance, Brazil
Mr Dinesh Babu, Assistant Professor, Head in Department of Visual Media and Communication, Amrita School of Arts and Sciences, India
Mr Gustavo Henric Costa, Mayor of Guarulhos City, Brazil
Parallel session– Special Sessions: Young girls in digital technology – the place of Media and Information Literacy for critical thinking
Moderator: Beatrice Bonami, Youth Committee Member, UNESCO MIL Alliance Lecturer, University of Tubingen, Brazil, Germany
Ms Marianne Bitar Karam, Director of MENA Operations & Lebanon Country Director, Digital Opportunity Trust Lebanon, Lebanon
Ms Narine Kachatryan, Chief Executive Officer, Safe AM Platform, Armenia
Mr Teodor Adrian Chiper, Member of the Children’s Board, UNICEF, Romania
Ms Tatiana Murovana, Programme Specialist, UNESCO Institute for Information Technologies in Education, Russia
3:00 p.m. to 4.00 p. m. (Paris time)
High-Level Opening Session
Moderator: Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO
Ms Audrey Azoulay, Director General, UNESCO
His Excellency Mr Muhammadu Buhari, President, Republic of Nigeria
HRH Princess, Rym al-Ali, Founder, Jordan Media Institute, Jordan
His Excellency Mr Macky Sall, President of the Republic of Senegal, Chairperson, African Union tbc
His Excellency Mr Umaro Mokhtar Sissoco Embalo, President of Guinea Bissau, Chairman, Economic Community of West African States tbc
Mr Josep Borrell, High Representative of the European Union for Foreign Affairs and Security Policy and Vice-President of the European Commission tbc
4:15 p.m. to 5:45 p.m. (Paris time)
High Level Plenary Session: Intergovernmental Bodies Joining Forces for Media and Information Literacy for All
Moderator: Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO
Ms Carla Barnett, Secretary-General, Chief Executive Officer, Caribbean Community and Commons Market (CARICOM)
Mr Pornchai Danvivathana, Secretary-General, Asian Cooperation Dialogue (ACD)
Mr Ahmed Aboul Gheit, Secretary General, Arab Leagues tbc
Mr Jean-Claude Brou, President of the Commission, Economic Community of West African States tbc
Mr Matthias Schmale The Resident Coordinator a.i, UN House, Nigeria tbc
Tuesday 25 October 2022
10.00 a.m. to 11.30 a.m. (Paris time)
Parallel session – Media and information literacy in digital spaces: Intergenerational engagement and peer education
Moderator: Mr Paolo Celot, Founder and Secretary-General, European Association for Viewers Interests (EAVI), Belgium
Ms Therese Patricia San Diego Torres, Director, Research, Policy, and Advocacy Unit, Asian Institute of Journalism and Communication, Philippines
Mr Daniel Nwaeze, Youth Committee Member, UNESCO MIL Alliance, Media and Communications Expert, Afrika Youth Movement, Nigeria
Ms Bushra Ebadi, Co-Founder HILA Alliance and Research Associate with UNU-EGOV, Canada
Mr Guy Berger, Former Director for Freedom of Expression and Media Development, UNESCO, South Africa
Mr Haibo Zhang, Deputy Director, Guangzhou Children’s Palace, China
Ms Gulnar Assanbayeva, Regional Media Literacy Adviser, Internews, Kazakhstan
Mr Emir Pilav, Journalist, The Center for the Development of Youth Activism (CROA), Montenegro
Parallel session – Media and Information Literacy for resilience in times of crisis and flourishing in times of positive social change
Moderator: Mr Chido Onumah, Coordinator, African Centre for Media and Information Literacy (AFRICMIL), Nigeria
Ms Vinaya Deshpande, Mumbai Bureau Chief, CNN-News18, India
Mr Carel Pedre, CEO and Chief Producer, Chokarella, Haiti
Ms Marija Ristic, Regional Director, Balkan Investigative Reporting Network (BIRN), Serbia
Mr Robin Andersen, Lecturer, Fordham University, United States of America
Ms Hania Bitar, Director General, Palestinian Youth Association for Leadership and Rights Activation (PYALARA), Palestine
Parallel session – Media and information literacy, access to information and freedom of expression: Combined to renew trust
Moderator: Mr Guilherme Canela De Souza Godoi, Chief, Freedom of Expression and Safety of Journalists Section, UNESCO
Ms Kelly Walls, Executive Director, NewsWise, The Guardian Foundation, UNESCO MIL Alliance Award 2019, United Kingdom
Ms Roula Mikhael, Executive Director, Maharat Foundation, Lebanon
Mr Jonathan Rozen, Senior researcher, Africa Program, Committee to Protect Journalists, United States of America
Ms Munkhmandakh Myagmar, President, Press Institute, Mongolia
11.45 a.m. to 1.15 p.m. (Paris time)
Special Session – Ambassadors as Messengers Championing Media and Information Literacy
Moderator: H.E. Ms Hajo Sani, Ambassador, Permanent Delegate, Permanent Delegation of the Federal Republic of Nigeria to UNESCO
Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO (Opening remarks)
Special Session – Talking Across Generations on Media and Information Literacy (TAGe) [with the Mahatma Gandhi Institute of Education for Peace and Sustainable Development (MGIEP)]
Moderator : Ms Estrella Luna Munoz, Expert and Advisor in Education, Arts and Youth Empowerment, Project Manager, Trainer and Researcher, Mexico
Mr Daniel Nwaeze, Media and Communications Expert, Afrika Youth Movement, Youth Committee Member, UNESCO MIL Alliance, Nigeria
Ms Milouda Bouichou, Data Scientist, Agency of Digital Development, Morocco
Mr Robert Chiwamba, Director, Sapitwa Poetry, Malawi
Ms Beatrice Bonami, Lecturer, University of Tubingen, Youth Committee Member, UNESCO MIL Alliance, Brazil
Mr Ifeoma Adaora Anyanwutaku, Permanent Secretary, Federal Ministry of Information and Culture Nigeria tbc
Mr Yonathan Tesfaye, Deputy Director General, Ethiopian Media Authority, Ethiopia
Ms Esther J. Koimett, Permanent Secretary, CBS, Kenya
Parallel session– Distrust and disinformation undermine democratic governance: Experiences and media and information literacy solutions
Moderator: Mr Elvis Michel Kenmoe, UNESCO Regional Adviser for Communication and Information, Senegal
Ms Juliet Amoah, Country Director, Emerging Public Leaders and Media Strategist, Ghana tbc
Mr Jinaud Augustin, Editor-in-Chief and Admin, Juno7, Lawyer, Communication Consultant, Haiti
Ms Maria Luisa Zorrilla Abacal, Professor-Researcher, Institute of Educational Sciences and Coordinator of the Multimodal Training Program (e-UAEM), Autonomous University of the State of Morelos, Brazil
Ms Gina Neff, Executive Director, Minderoo Centre for Technology & Democracy, University of Cambridge, United Kingdom
Parallel session – Media and Information Literacy as Enlightenment for All: A focus on Africa
Moderator: Mr Olagunju L. Idowu, Secretary-General, Nigerian National Commission for UNESCO, Nigeria
Ms Yemisi Akinbobola, Journalist and Co-founder, African Women in Media (AWIM), Nigeria
Ms Rachel Fischer, Co-Chair, International Centre for Information Ethics, South Africa
Mr Wallace Gichunge, Executive Director, Centre for Media and Information Literacy, Kenya
Mr Chido Onumah, Coordinator of the African Centre for Media and Information Literacy (AFRICMIL), Nigeria
Ms Yeama Sarah Thompson, Managing Director, Sierra Leone News Agency, Sierra Leone
3.00 p. m. to 4:30 p. m. (Paris time)
Parallel session – Ministerial Panel: National Media and Information Literacy Frameworks, Sustaining Beyond Disinformation
Moderator: Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO
Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO (Opening remarks)
Parallel session – Automated content moderation and challenges of inaccuracies and censorship: Digital platforms distrust and algorithmic biases
Moderator: Mr Jad Melki, Founder, Media, and Digital Literacy Academy of Beirut (MDLAB), Lebanon
Ms Marianna Spring, Specialist Disinformation and Social Media Reporter, BBC News, United Kingdom
Ms Sally Samy Tayie,Coordinator, International Media and Information Literacy Institute, Egypt
Mr Ibrahim Kushchu, Founding President, Turkish Consortium of Artificial Intelligence, and UNESCO IFAP, Member of the Information Literacy Working Group, Turkiye
Ms Elizabeth Stewart, Assistant Professor, Department of Philosophy, University of South Carolina, United States of America
Mr Stephen Tindi, Lecturer, Ghana Institute of Journalism, Ghana
Conversion with Women in Politics/Leadership: Engaging Media and Information Literacy for Information Presence and Political Inclusion
Moderator: Ms Charmaine Pereira, Writer and Feminist scholar in Abuja, Coordinator for the Initiative for Women’s Studies, Nigeria
Ms Beatrice Bonami, Youth Committee Member, UNESCO MIL Alliance Lecturer, University of Tubingen, Brazil, Germany
Ms Juliet Amoah, Country Director, Emerging Public Leaders and Media Strategist, Ghana tbc
4:45 p.m. to 6:00 p.m. (Paris time)
Special session – Dialogue and Commitments: An International Media and Information Literacy Funding
Moderator: Ms Marielza Oliveira, Director for Partnerships and Operational Programme Monitoring, Communication, and Information Sector, UNESCO
Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO (Opening remarks)
Special Session – Conversations with civil society, global media agencies, and digital platforms : Empowering users and audiences with media and information literacy
Moderator: Mr Paul Mihailidis, Professor of Civic Media and Journalism, Emerson College, United States of America
Ms Roslyn Kratochvil Moore, Media and Information Literacy Expert, Deutsche Welle Akademie, Germany
Mr Anubhuti Yadav, Head Department, New Media and Information Technology, Course Director, Advertising and Public Relations, Indian Institute of Mass Communication, India
Ms Kat Stafford, National Investigative Writer and Global Investigations Correspondent, Associated Press, United States of America
Mr Blessing Chiparausha, University Librarian, Bindura University of Science Education, Zimbabwe
Parallel session – Media and information literacy for human rights
Moderator: Mr Samson Shuaibu, Head of Department Mass Communication, Bingham University, Nigeria tbc
Mr Jordan Rittenberry, General Manager, Edelman Trust Barometer, United States
Mr Ricarson Dorce, Minister-Counsellor, Permanent Delegation of Haiti to UNESCO, Haiti
Mr Darwin Franco Migues, Director, Zonadocs, Mexico
Ms Lucy K.L. Mandillah, Deputy Director, Institute of Indigenous Knowledge and Cultural Studies, Kenya
Wednesday 26 October 2022
10.00 a.m. to 11.15 a.m. (Paris time)
Special Session – Scamming practices and the challenges of trust
Moderator: Mr Nosa Owens-Ibie, Vice Chancellor, Professor of Communication, Caleb University, Nigeria
Mr Darren Linvill, Associate Professor, Lead Researcher, Watt Family Innovation Center Media Forensics Hub Clemson University, United States of America
Mr Neil Andersen, President, Association for Media Literacy, Board Member, Journal of Media Literacy, Canada
Mr Jonathan Gandari, Chief Director, Government Programs and Messaging, Ministry of Information, Publicity and Broadcasting Services, Zimbabwe
Ms Ateh Ndikum Nehtung Larissa, Founder, Youths Internet Morals, Cameroon
Special Session – Global conversations with government and civil society on promoting Media and Information Literacy in schools to nurture the future of trust in an ailing world
Moderator: tbc
Ms Latifa Akharbach, President, High Authority for Audiovisual Communication (HACA), Morocco
Mr Serge Barbet, Director, Center for Media and Information Literacy (CLEMI), France
Ms Claire McGuire, Policy and Research Officer, The International Federation of Library Associations, and Institutions (IFLA), Netherlands
Ms Tessa Jolls, President and CEO, Center for Media Literacy, United States of America
11.30 a.m. to 12.45 p.m. (Paris time)
Special Session – UNESCO-Twitter Space – Building the global square of trust with media and information literacy
Moderator: Mr Silvia Caneva, Senior Public Policy Associate, Twitter, Ireland tbc Special Session – Global conversation with teachers on Media and Information Literacy and trust
Moderator: Ms Eyerusalem Azmeraw, Project Officer at UNESCO’s International Institute for Capacity Building in Africa (IICBA), Ethiopia
Mr Ramon R. Tuazon, President, Asian Institute of Journalism and Communication (AIJC), Philippines
Mr Cheung Chi Kim, Professor & Author, Media Literacy Education, China
Ms Paulette A Kerr, Lecturer, University of the West Indies, Member, Media and Information Literacy and Intercultural Dialogue University Network, Jamaica
Mr Andrew Whitworth, Director of Teaching and Learning Strategy, Manchester Institute of Education, United Kingdom
Parallel session – Curriculum development and teacher training authorities advancing Media and Information Literacy
Moderator: Mr Renato Operetti, Senior Programme Specialist, Innovation and Leadership in Curriculum and Learning, International Bureau of Education, UNESCO
Ms Aichurek Usupbaeva, Founder and Director of Media Sabak Foundation, Kyrgyzstan
Mr Steve Nwokeocha, Executive Director, Africa Federation of Teaching Regulatory Authorities (AFTRA), Nigeria
Ms Pate Umaru, Dean of School of Postgraduate Studies, Bayero University, Kano, Nigeria
12.45 p.m. to 2 p.m. (Paris time)
Parallel session – Media and Information Literacy & AI in News Literacy
Moderator: Mr Damaso Reyes, News Literacy Project (NLP), United States of America
Ms Sonia Gill, Secretary General, Caribbean Braodcasting Union, Barbados
Mr Damaso Reyes, News Literacy Project (NLP), United States of America
Ms Ghita Berrada, Research Associate, King’s College London, United Kingdom
Mr Luu Machila, Senior Public and Media Relations Officer, Zambia tbc
Ms Yeama Sarah Thompson, Executive Director, Initiatives for Media Development, Sierra Leone tbc
Parallel session – New interdisciplinary, innovative applications for access to Media and Information Literacy
Moderator: Ms Drissia Chouit, Professor, Comparative Linguistics, Communication and Media Studies at Moulay Ismail University of Meknes, Morocco
Ms Susan Schneegans, Editor-in-Chief, Science Report Series, UNESCO
Ms Angela Fessl, Deputy Research Area Head, Know-Center, Co-author, Austria
Ms Sarah Benjamin Lwahas, Associate Professor in Communication, University of Jos, Nigeria
Ms Joyce Monteiro, Assistant Programme Specialist, Social and Human Science
3.00 p. m. to 4.30 p.m. (Paris time)
Special Session – Broadcasting Unions and Associations: Global Media Partnerships on Media and Information Literacy
Moderator: Mr Dimitri Sanga, Director, UNESCO Dakar Office, Senegal
Ms Deborah Steele, Director of News, Asia-Pacific Broadcasting Union, Malaysia
Ms Claire Grant, President, Caribbean Broadcasting Union, Jamaica
Ms Justyna Kirczabinska, Head of News Strategy and Transformation, European Broadcasting Union, Switzerland
Mr Juan Andrés Lerena, Director General, International Association of Broadcasting, Uruguay
Ms Elena Perotti, Executive Director Public Affairs and Media Policy, World Association of Newspaper, France
Special Session – United Nations Roundtable on Media and Information Literacy
Moderator: Ms Marielza Oliveira, Director for Partnerships and Operational Programme Monitoring, Communication, and Information Sector, UNESCO
Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO (Opening remarks)
Ms Melissa Fleming, Under-Secretary-General for Global Communications, United Nations (UN)
Ms Monika Gehner, Head, Corporate Communications, International Telecommunication Union (ITU)
Ms Ana Tomé Pires, Digital Strategy & Planning Officer, United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR)
Mr Boaz Paldi, UNDP’s COVID19 Crisis Communication Manager, United Nations Development Programme (UNDP)
Mr Tim Nguyen, Head of the Infodemic Management Department and the COVID-19 Infodemic Management Pillar Lead, World Health Organization (WHO)
Ms Gabby Stern, Director of Communications, World Health Organization (WHO)
Mr Georges Boade, Senior Education Programme Specialist, United Nations Relief and Works Agency UNRWA and Ms Al Kanash Hanan, Chief Teaching and Learning Division, United Nations Relief and Works Agency (UNRWA)
Mr Simon Walker, Chief, Rule of Law and Democracy Section, Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights (OHCHR)
Parallel session – Media and Information Literacy meets Cultural Literacy: A trust enabler
Moderator: Ms Maarit Jaakkola, Co-Director, Nordicom, Nordic Centre for Media Research, Sweden
Mr Vedabhyas Kundu, Programme Officer, Gandhi Smriti and Darshan Samiti, Ministry of Culture, India
Mr Olunifesi Suraj, Senior Lecturer, University of Lagos, Nigeria
Ms Kyoko Murakami, Lecturer, Hosei University, Member of the Media and Information Literacy and Intercultural Dialogue University Network of UNESCO, Japan
4:45 p.m. to 6:15 p.m. (Paris time)
Special Session – Media and Information Literacy in Journalism (News Networks)
Moderator: Mr Ronald David Kayanja, Director, United Nations Information Centre, Uganda (tbc)
Mr Tawfik Jelassi, Assistant Director-General, Communication and Information Sector, UNESCO (Opening remarks)
Mr Ricky Naidoo, Chief Content Officer, African News Agency, South Africa
Mr Anthony Greene, Member of the Caribbean Broadcasting Union Board of Directors and Manager, Starcom Network, , Barbados Mr Yonatan Tesfaye, Deputy Director General, Ethiopian Broadcasting Authority, Ethiopia
Mr Gabriel Sosa Plata, Defender of Audiencesrector, Canal 22, Mexico Mr Carlos Henrique Schroder, Chief Executive Officer, TV Globo, Brazil tbc
Parallel session – Media and Information Literacy, Media and Mindset: Assessment of selectivity theory and information-seeking behaviour
Moderator: Mr Oluseyi Soremekun, National Information Officer, United Nations Information Centre
Mr Olunifesi Suraj, Senior Lecturer, Department of Mass Communication, University of Lagos, Nigeria
Ms Maria-Jose Masanet, Associate Researcher, Universitat de Barcelona, Spain
Mr Abdul Hamid Yakab, Programme Officer, Communication and Information Section, UNESCO
Mr Fabio Jose Novaes de Senne, Research Coordinator, Regional Center for Studies on the Development of the Information Society (CETIC), Brazil
Parallel session –Media and Information Literacy for Global Citizenship: Values of mutual understanding and trust
Moderator: Ms Kristina Juraitė, MILID Network, Vytautas Magnus University, Lithuania
Mr Paul R Carr, UNESCO Chair in Democracy, Global Citizenship and Transformative Education, Canada
Ms Despoina Anagnostopoulou, UNESCO Chair on Intercultural Policy for an Active Citizenship and Solidarity, Greece
Ms Kristina Juraitė, MILID Network, Vytautas Magnus University, Lithuania
Mr Syed Nazakat, Chief Executive Officer, DataLEADS, India
Thursday 27 October 2022
10 a.m. to 11.30 a.m. (Paris time)
Parallel session – Addressing conspiracy theories: Media and information literate approaches
Moderator: Mr Chido Onumah, Coordinator of the African Centre for Media and Information Literacy (AFRICMIL), Nigeria
Ms Estrella Luna Munoz, Expert and Advisor in Education, Media, Arts & Youth Empowerment. Project Manager, Trainer, & Researcher, Mexico
Ms Lusine Grigoryan, Media literacy specialist/ Project Manager, Media Initiatives Center, Armenia
Mr Jeremy Hayward, Lecturer in Education, University College London, United Kingdom
Mr Priyank Mathur, Founder and Chief Executive Officer, Mythos Labs, United States of America
Mr Jon Roozenbeek, Postdoctoral Fellow, Cambridge University Social Decision-Making Lab, United Kingdom
Parallel session – Dialogue with indigenous communities: Media and Information Literacy for trust
Moderator: Claudia Wanderley, Member, MILID Network, University of Campinas, Brazil
Ms Franca Umasoye Igwe, Co-creator of a Solution for Language Loss “project Afrilingo”, Nigeria
Ms Flora Dutra, Doctoral Researcher, Coordination for the Improvement of Higher Education Personnel, Brazil
Mr Subhashish Panigrahi, Documentary Filmmaker and Multimedia Artist Documenting Asian Pacific Endangered Languages, India
Special Session – Announcement of Global Media and Information Literacy Youth Hackathon Winners
Moderator: Mr Sow, Mamadou Lamine, Regional Education Advisor, UNESCO
11.45 a.m. to 1.15 p.m. (Paris time)
Parallel session – Special Session: Media and information literacy: Spurring a more transparent digital common
Moderator: Ms Constance Bommelaer, Senior Director, Global Internet Policy, Internet Society, France
Ms Krisztina Rozgonyi, Senior international media, Telecommunication and IP legal and policy expert, Austria
Mr Hopeton Dunn, Professor of Communications Policy and Digital Media, Department of Media Studies, University of Botswana, Gaborone, Botswana
Mr Michael Hoechsmann, Associate Professor, Lakehead University, Canada
Ms Constance Bommelaer, Senior Director, Global Internet Policy, Internet Society, France
Special Session – UNESCO Media and Information Literacy Alliance and the UNESCO MIL and Intercultural Dialogue University Network Meetings (Including Announcement of Global Media and Information Literacy Winners)
Moderator: Mr Grizzle Alton, Programme Specialist, Section for Media and Information Literacy and Media Development, UNESCO and Ms Irene Andriopoulou, Media Literacy Expert & Analyst, National Centre of Audiovisual Media & Communication, Member, International Steering Committee of UNESCO MIL Alliance, Greece
Ms Sherri Hope, Associate Professor, Director, Center for Media and Information Literacy, Temple University, Co-Vice Chair, International Steering Committee, UNESCO MIL Alliance, United States of America
Mr Omwoyo Bosire Oyancha, Research Professor, Department of Information Science, University of South Africa, Co-Lead, UNESCO Media and Information Literacy and Intercultural Dialogue University Network, South Africa
Ms Maarit Jaakkola, Co-Director, Nordicom, University of Gothenburg, Co-Lead, UNESCO Media and Information Literacy and Intercultural Dialogue (MILID) University, Sweden
Mr Alexandre Le Voci Sayad, CEO, ZeiGeist, Co-Chair, International Steering Committee, UNESCO Media and Information Literacy Alliance, Brazil
Mr Daniel Nwaeze, Coordinator, Youth Committee, UNESCO Media and Information Literacy Alliance, Afrika Youth Movement, Nigeria
Ms Ifeoma Bessie Enweani-Nwokelo, Director, International Collaboration and Linkages,Nigeria
Parallel session – Media and Information Literacy in the age of AI and Metaverse
Moderator: Mr Tao Zhan, Director, UNESCO Institute for Information Technologies in Education, Russia
Mr Prateek Sibal, Programme Specialist, Digital Innovation and Transformation, UNESCO HQ, France
Mr Ibrahim Kushchu, Head of TheNextMinds.com, the AI consulting and training company, Turkiye
Mr Osama Aljaber, Digital Democracy Specialist, UNDP, Jordan
Ms Ghita Berrada, MIL expert, High Authority for Audiovisual Communication (HACA), Morocco
Mr Alexandre Sayad Le Voci, Co-Chair, UNESCO MIL Alliance International Steering Committee, Brazil
Parallel session – Scientific method and science literacy made simple with Media and Information Literacy
Moderator: Mr Marco A. Cabero, Deputy Secretary General of the China Biodiversity Conservation and Green Development Foundation (CBCGDF), Bolivia
Ms Agnese Davidsone, Associate Professor in Communication and Media, Vidzeme University of Applied Sciences, Latvia
Prof. Desire Wade Atchike, Researcher at Taizhou University, Benin
Prof. Maria L. Ojeda S., Energy and Sustainability Researchers at Universidad Central del Valle del Cauca Tuluá, Colombia
Ms Gina Thésée, Professor, Faculty of Education, Université du Québec à Montréal (UQAM), Canada
Friday 28 October 2022
10 a.m. to 11.15 am (Paris time)
Parallel session – First Validation of Draft International Framework for Digital Communications Platform to Promote Media and Information Literacy
Moderator: Mr Grizzle Alton, Programme Specialist, Section for Media and Information Literacy and Media Development, UNESCO
Mr Junhao Hung, Professor & Research Associate Fair Bank Centre of Chinese studies, Havard University, China
Ms Alexa Robertson, Section for Journalism, Media and Communication Studies, Stockholm University, Sweden
Ms Yeama Sarah Thompson, Executive Director, Initiatives for Media Development, Sierra Leone tbc
11.30 a.m. to 13.00 p.m. (Paris time)
Closing Session and of the Adoption of the Abuja Declarationon Global Financing for Media and Information Literacy: An imperative to fight against disinformation and build trust.
Moderator: Mr Dimitri Sanga, Director of UNESCO Dakar office, Senegal
Monday 31 October 2022
(A Media and Information Literacy Cities Day)
3.00 p.m. to 4.30 p.m. (Paris time)
Parallel session – Global Media and Information Literacy Week meets World Cities Day (City officials)
Moderator: Mr Oluseyi Soremekun, National Information Officer, United Nations Information Centre (UNIC)
4.45 p.m. to 6.15 p.m. (Paris time)
Parallel session – Global Media and Information Literacy Week meets World Cities Day (Youth)
Moderator: Mr Emmanuel Komi Kounakou, (work mainly in Africa) Director, Platform for Action and Training in Media Education for Children and UNESCO MIL CITIES Initiative Africa, Canada (tbc)
L’alleanza tra scuola e biblioteca favorisce l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze informative, mediatiche e digitali, tra le soft skills, le “virtù” del 21° secolo, quanto mai necessarie per gestire la complessità, l’incertezza e il cambiamento. Nell’incontro vengono presentati progetti, esperienze, documenti, strumenti e quadri di riferimento (come DigComp 2.2, CompEdu e GreenComp), che aiutano a comprendere l’utilità e l’efficacia lo svolgimento i percorsi “MIL” già dalla fascia prescolare.
17:35 Introduzione e coordinamento – Maria Spanovangelis e Mariacristina Perich (AIB FVG GSBS e AIB GLIT)
Interventi
17:45 L’infanzia della MIL: educare alla ricerca nella fascia prescolare e primaria – Chiara De Angelis (Scuola Paritaria M.A.Cocchetti di Roma)
18:10 Information Literacy alla scuola secondaria di primo grado – Loredana Perego (coordinatrice della Commissione lettura della Rete biblioteche scuole vicentine 2012-21 e del “Progetto leggere tutti!” del Comune di Vicenza, co-progettatrice del progetto Erasmus “The Living Book”, progetto “LETTORINCUFFIA”)
18:35 Competenze digitali e “green” a scuola – Stefania Puccini (già Università di Firenze, membro dell’AIB GLIT)
18:50 La BiblioVerifica per la scuola – Damiano Orrù (Università Tor Vergata, Roma)
19:15 Dibattito
19:20 Conclusioni a cura di Sandra Migliore (Coord. AIB GLIT) e Luisa Marquardt (Coord. AIB CNBS)
L’incontro è inserito nell’International School Library Month 2022 – Mese internazionale delle biblioteche scolastiche (ottobre) dedicato al tema “Leggere per la pace e l’armonia in tutto il mondo” e nell’UNESCO Global MIL Week 2022.
Il Comitato direttivo internazionale dell’UNESCO Media and Information Literacy Alliance chiede candidature per l’edizione 2022 dei Global Media and Information Literacy Awards. I Global Media and Information Literacy Awards riconosceranno specialisti dell’informazione/biblioteca, dei media e della tecnologia, educatori, artisti, attivisti, ricercatori, responsabili politici, ONG, associazioni e altri gruppi che integrano Media e Information Literacy in modo esemplare e innovativo nel loro lavoro e attività correlate. In particolare, i premi riconosceranno l’eccellenza e la leadership in sei settori: istruzione, ricerca, politica, advocacy, media e comunicazione e settori dell’informazione.
I Global Media and Information Literacy Awards vengono presentati ogni anno al GlobalConferenza sull’alfabetizzazione ai media e all’informazione . Per il 2022, i Global Media and Information Literacy Awards sono guidati dal Comitato direttivo internazionale e dai membri dell’UNESCO Media and Information Literacy Alliance.
Il lavoro in qualsiasi area/settore può essere riconosciuto all’interno di queste sei categorie generali, a condizione che le attività riflettano l’integrazione dei concetti di media e alfabetizzazione informativa, compreso il dialogo interculturale, nei settori dell’istruzione, della ricerca, delle politiche, della difesa, dei media e della comunicazione e dell’informazione.
Il lavoro del candidato dovrebbe anche illustrare l’applicazione e l’esplorazione dell’alfabetizzazione mediatica e dell’informazione in una delle seguenti aree: creatività, diversità culturale, istruzione, intrattenimento, ambiente, finanza, incitamento all’odio, salute, diritti umani, media e alfabetizzazione informatica (città) per l’impegno civico, migrazione, disinformazione, pacificazione e riduzione della povertà.
Il rapporto 2022 rileva che quasi due terzi delle persone sono inclini a diffidare delle organizzazioni, il che potrebbe avere un impatto sui tentativi di affrontare il COVID-19 e il cambiamento climatico.
Gli scienziati sono i più affidabili nella società e i leader di governo i meno fidati.
Il Barometro mostra quattro forze all’opera, incluso un fallimento della leadership che potrebbe destabilizzare la società, secondo Richard Edelman.
Ma dice che è possibile spezzare il ciclo della sfiducia e ricostruire la fiducia pubblica attraverso informazioni concrete e progressi dimostrabili.
Quattro azioni possono contrastare le tendenze negative nella societa’, con il supporto dei comunicatori e dei relatori pubblici:
1. Investire sul ruolo sociale delle imprese che è destinato a rimanere perché le persone vogliono più leadership aziendale, non meno.
2. Dimostrare progressi tangibili, ripristinando la fiducia nella capacità della società di costruire un futuro migliore e dimostrando così che il sistema funziona.
3. Sviluppare su un pensiero di lungo periodo evitando facili soluzioni nel breve.
4. Fornire informazioni credibili. Informazioni affidabili, coerenti e basate sui fatti sono fondamentali per interrompere il ciclo della sfiducia.
IN ITALIA NEL 2022:
La bassa speranza in un cambiamento repentino delle condizioni economiche va di pari passo con la preoccupazione per la qualità dell’informazione con quasi 8 italiani su 10 (il 79% contro una media globale del 76%) che teme il proliferare delle fake news. Un aspetto che, però, spinge a non fermarsi alla prima informazione ricevuta e che fa del proprio datore di lavoro (65%) la fonte più autorevole in cui credere, più del governo(61%) e dei media ufficiali (54%). Gli italiani, inoltre, sono tra i più attenti quando si parla di “igiene dell’informazione” e dimostrano una maggiore di capacità di “isolare” le fake news visto che, più di uno su tre (il 35%), dichiara di effettuare una verifica dell’attendibilità delle notizie prima di condividerle, mentre a livello globale questa percentuale è di appena uno su quattro (26%).
Incontro online tra ospiti provenienti da realtà diverse per dialogare sul ruolo delle pubblicazioni scientifiche, delle biblioteche e dei bibliotecari per la divulgazione di buone
informazioni.
giovedi’ 8 settembre ore 10.00-13.00
Programma:
10.00 saluti istituzionali
10.20 introduzione ai lavori, Mariateresa Dacquino
10.30 Luigi Barberini, Università degli Studi di Cagliari
11.00 Marina Davoli, Cochrane Collaboration
11.20 Francesco Tarantini, Wikimedia Italia
11.40 Simona Vecchi, Biblioteca Alessandro Liberati
12.00 Patrizia Brigoni, Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte
12.20 Chiara Bassi, Biblioteca Corradini, Reggio Emilia
12.40 conclusione dei lavori, Antonio Maconi
modera Federica Viazzi